Simala (Simaba in sardo) è un comune italiano di 309 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.
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Simala comune | ||
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(IT) Sìmala (SC) Simàba | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Giorgio Scano (lista civica) dal 27-5-2013 | |
Territorio | ||
Coordinate | 39°43′15.07″N 8°49′41.22″E | |
Altitudine | 155 m s.l.m. | |
Superficie | 13,38 km² | |
Abitanti | 309[1] (30-6-2019) | |
Densità | 23,09 ab./km² | |
Comuni confinanti | Baressa, Curcuris, Gonnoscodina, Gonnosnò, Masullas, Pompu | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 09090 | |
Prefisso | 0783 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 095058 | |
Cod. catastale | I742 | |
Targa | OR | |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | |
Nome abitanti | (IT) simalesi (SC) simabesus | |
Patrono | san Nicola di Bari | |
Giorno festivo | 6 dicembre | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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L'area fu abitata in epoca nuragica e romana, per la presenza nel territorio di alcune testimonianze archeologiche.
Durante il medioevo appartenne al giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Montis. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, divenendo un feudo dei Carroz conti di Quirra. Nel 1603 fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles e poi degli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.
Lo stemma e il gonfalone del Comune di Simala sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 gennaio 2006.[3]
«Stemma semipartito troncato: il primo, di rosso, al portale con arco a tutto sesto, i conci rettangolari e mistilinei, i due battenti chiusi, il tutto di argento, fondato sulla linea di partizione; il secondo, di azzurro, all'aratro antico d'oro, attraversante la pianura di verde, l'impugnatura a destra; il terzo, di azzurro, alle tre colline d'oro, la prima e la terza uscenti dai fianchi, la centrale più alta, i due declivi in sbarra, esse colline fondate sulla pianura di azzurro fluttuosa di argento. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Nel territorio di Simala sono presenti alcuni resti della presenza umana del periodo nuragico e romano:
Abitanti censiti[4]
La variante del sardo parlata a Simala è il campidanese occidentale.
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