Sernaglia della Battaglia (Sernaja in veneto) è un comune italiano di 6 075 abitanti della provincia di Treviso in Veneto.
Sernaglia della Battaglia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Mirco Villanova (Lega Nord - lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°53′N 12°08′E |
Altitudine | 117 m s.l.m. |
Superficie | 20,15 km² |
Abitanti | 6 075[1] (28-2-2022) |
Densità | 301,49 ab./km² |
Frazioni | Falzè di Piave, Fontigo, Villanova[2] |
Comuni confinanti | Farra di Soligo, Giavera del Montello, Moriago della Battaglia, Nervesa della Battaglia, Pieve di Soligo, Susegana, Volpago del Montello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31020 |
Prefisso | 0438 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026080 |
Cod. catastale | I635 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 416 GG[4] |
Nome abitanti | sernagliesi |
Patrono | san Valentino |
Giorno festivo | 14 febbraio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il territorio comunale si estende nell'area centromeridionale del Quartier del Piave, di fronte al Montello. La zona è pressoché pianeggiante, con altitudini che variano dagli 89 ai 129 m s.l.m. andando dall'estremità sudorientale all'estremità settentrionale.
Corso d'acqua principale è indubbiamente il Piave che segna il confine sud. Il letto del fiume scorre qualche metro più in basso rispetto ai terreni circostanti, formando una sorta di scarpata boscosa di notevole interesse naturalistico. Altro importante fiume è il Soligo, che limita il comune a est, mentre ben più modesti sono alcuni affluenti del Piave quali il Rosper e il Raboso. Nella zona nordorientale, inoltre, si estendono i palù, ambienti umidi tipici dell'alto trevigiano.
L'appellativo "della Battaglia" fu aggiunta all'originale denominazione "Sernaglia" nel 1924, in riferimento agli eventi della Grande Guerra.[5]
Le origini del Comune sono antiche: nella frazione di Falzè, antico porto sul Piave e centro di interessi scambi commerciali, sono stati rinvenuti reperti risalenti agli eneolitici e ai paleoveneti e non mancano, nel resto del territorio, tracce della presenza romana.
Col declino della Serenissima Repubblica di Venezia, sotto la cui signoria rimase fino al 1797, seguì come tutto il Veneto, all'occupazione francese, poi da quella austriaca e dall'annessione al Regno d'Italia nel 1866. Le tristi condizioni di vita della popolazione, aggravate dalle due guerre mondiali, hanno determinato durante il XX secolo un massiccio esodo, che diede la possibilità, per coloro che restarono, di ricevere le rimesse dai concittadini all'estero, fondamentali per investire nelle imprese. Nacquero numerose iniziative private di piccoli imprenditori che fecero uscire il paese dalla realtà rurale.[6]
Lo stemma è stato approvato con delibera del consiglio comunale n. 31 del 2 ottobre 1950.[7]
«Di rosso, alla fascia di azzurro, attraversata da due spade d'argento, impugnate d'oro, passate in croce di S. Andrea, con le punte rivolte all'insù; sul tutto tre monti di verde all'italiana. Ornamenti esteriori da Comune.» |
La fascia azzurra rappresenta il fiume Piave. Le due spade d'argento decussate sono poste a ricordo dell'inizio vittorioso della battaglia del Piave, nell'ottobre del 1918. Il profilo di tre alture verdi simboleggia l'andamento collinoso del terreno.[7]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
![]() | Medaglia d'oro al merito civile |
«Cittadina strategicamente importante lungo la linea del Piave, durante il primo conflitto mondiale, subì l'occupazione militare austro - ungarica e la totale distruzione dell'abitato. La popolazione, duramente colpita da lutti e violenze, costretta allo sfollamento e all'abbandono di tutti i beni personali, seppe dimostrare una grande fama d'animo nel soccorrere coloro che si trovavano in stato di bisogno. I sopravvissuti diedero prova di incrollabile volontà, reagendo agli orrori della guerra, con il ritorno nelle proprie terre e con l'inizio della difficile fase della ricostruzione. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 1915-1918 Sernaglia della Battaglia (TV)» — 2 febbraio 2009[8] |
Abitanti censiti[9]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 557, ovvero il 9,0% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[10]:
L'economia si basa sull'agricoltura, sull'allevamento. Alcune piccole-medie imprese hanno dato luogo alla formazione di aree industriali e artigianali, con un primato che spetta alla produzione di mobili d'arredamento.
Nel 1913 il paese divenne sede di una fermata della tranvia Susegana-Pieve di Soligo, concessa alla Società Veneta e soppressa formalmente nel 1931. Gravemente danneggiata durante la prima guerra mondiale, la stessa venne provvisoriamente trasformata in ferrovia militare e prolungata fino a Revine Lago.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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......1975 | ......1980 | Lino Zecchinon | DC | Sindaco[11] | |
......1980 | ......1985 | Roberto Spironelli | DC | Sindaco | |
29 luglio 1985 | 6 luglio 1990 | Rolando Camilli | DC | Sindaco | |
6 luglio 1990 | 24 aprile 1995 | Lamberto Pillonetto | DC | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Lamberto Pillonetto | lista civica | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giovanni Balliana | centro | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanni Balliana | Lega Nord-Liga Veneta | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Sonia Fregolent | Lega Nord - altre | Sindaco | |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Sonia Fregolent | Lega Nord - civica | Sindaco | |
27 maggio 2019 | in carica | Mirco Villanova | Lega Nord - civica | Sindaco | |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 238801494 · WorldCat Identities (EN) viaf-238801494 |
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