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Savoca (IPA: [ˈsavoka][5]; Sàuca in siciliano) è un comune italiano di 1 732 abitanti[3] della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Savoca (disambigua).
Savoca
comune
Savoca – Veduta
Savoca – Veduta
Panorama di Savoca (quartiere Borgo)
Localizzazione
Stato Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoMassimo Stracuzzi (lista civica) dal 7-10-2020
Data di istituzione1139[1]
Territorio
Coordinate37°57′20.71″N 15°20′22.65″E
Altitudine330 m s.l.m.
Superficie9,08[2] km²
Abitanti1 732[3] (30-6-2022)
Densità190,75 ab./km²
FrazioniBotte, Cantidati, Contura, Cucco, Mancusa, Mortilla, Rina, Rogani, Romissa, Scorsonello, San Francesco di Paola
Comuni confinantiCasalvecchio Siculo, Forza d'Agrò, Furci Siculo, Sant'Alessio Siculo, Santa Teresa di Riva
Altre informazioni
Lingueitaliano, siciliano
Cod. postale98038
Prefisso0942
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083093
Cod. catastaleI477
TargaME
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[4]
Nome abitantisavocesi
Patronosanta Lucia
Giorno festivo13 dicembre
Cartografia
Savoca
Savoca – Mappa
Savoca – Mappa
Posizione del comune di Savoca all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Arroccata sopra un colle bivertice roccioso prospiciente il litorale ionico, conserva vestigia di origine medievale, rinascimentale e barocca.


Geografia fisica



Territorio


Il comune di Savoca ha un'estensione di circa 8 km². L'abitato è costituito da un centro storico e da tante frazioni più o meno piccole immerse nella campagna. La vegetazione presente è quella tipicamente mediterranea: nelle zone pianeggianti ci sono dei rigogliosi agrumeti, mentre nelle zone collinari sono presenti vasti vigneti ed uliveti.

Il capoluogo comunale si trova a 303 metri s.l.m., conta circa cento abitanti ed è costituito da un borgo medioevale ormai scarsamente popolato. La maggior parte della popolazione abita le frazioni di Rina (498 abitanti), San Francesco di Paola (407 abitanti) e Contura, che si trovano nei pressi della Fiumara d'Agrò nell'omonima valle. Le altre frazioni sono: Scorsonello, Cucco, Màllina, Ròmissa, Mancusa, Mortilla, Botte, Rogani e Cantidàti Superiore; ormai del tutto spopolate ed abbandonate sono le frazioni di Barone, Cannùli, Malèrba e Rapone.

Veduta di Savoca, Josiah Wood Whymper (incisore, 1813-1903) (da un disegno di Harry Fenn) 1878. L'incisione indica erroneamente il toponimo di Limina ma si tratta di un evidente refuso
Veduta di Savoca, Josiah Wood Whymper (incisore, 1813-1903) (da un disegno di Harry Fenn) 1878. L'incisione indica erroneamente il toponimo di Limina ma si tratta di un evidente refuso

Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Savoca.

La storia della cittadina di Savoca affonda le sue radici nell'Epoca romana, quando, secondo alcuni storici, fu fondato il primo nucleo dell'attuale centro storico. Il sito venne frequentato in Epoca bizantina e successivamente venne valorizzato durante l'Emirato di Sicilia, a partire dal IX secolo.

Fu però nel XII secolo, con l'istituzione del Regno di Sicilia, che la cittadina collinare assurse a centro principale della Valle d'Agrò e della riviera ionica siciliana compresa tra la Città dello Stretto e il Fiume Alcantara (insieme a Taormina) acquistando il prestigio che le consentì di raggiungere tra il XV e il XVIII secolo un notevole sviluppo politico, religioso, economico e culturale.

Nel XIX secolo iniziò la decadenza, lo spopolamento, dovuto alla migrazione degli abitanti verso i centri rivieraschi o fuori dalla Sicilia, ha messo in serio pericolo la sopravvivenza di Savoca, che ad opera del regime fascista perse la sua autonomia comunale nel 1929 con l'aggregazione a Santa Teresa di Riva, riconquistandola solo nel 1948. Solo negli ultimi 45 anni, questa decadenza sembra essersi arrestata, grazie alla scoperta del turismo.

Ad oggi Savoca è una Città d'arte inserita nel circuito dei Borghi più belli d'Italia.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Chiesa matrice (XII secolo)
Chiesa matrice (XII secolo)
Chiesa di San Michele (secolo XIII)
Chiesa di San Michele (secolo XIII)
Chiesa di San Nicolò (secolo XIII), contenente la statua argentea di Santa Lucia
Chiesa di San Nicolò (secolo XIII), contenente la statua argentea di Santa Lucia
Chiesa dell'Immacolata del 1621, oggi Centro Filarmonico
Chiesa dell'Immacolata del 1621, oggi Centro Filarmonico

Nel centro storico di Savoca sorgevano anticamente 17 chiese, molte delle quali sono ancora esistenti.

Panoramica della Chiesa e del Convento dei Cappuccini (1603).
Panoramica della Chiesa e del Convento dei Cappuccini (1603).
Rovine del Castello di Pentefur che dominano l'abitato di Savoca
Rovine del Castello di Pentefur che dominano l'abitato di Savoca

Architetture militari



Altre architetture


Porta della Città, (XII secolo)
Porta della Città, (XII secolo)

La Porta della Città (XII secolo)

Come precedentemente accennato, nel XII secolo, a difesa della città di Savoca, venne eretta un'ampia cinta muraria dotata di due porte d'accesso, una all'estremità sud (quartiere San Giovanni) e l'altra all'estremità nord (quartiere San Michele). Di queste fortificazioni difensive, è ormai visibile soltanto la porta del quartiere San Michele. Si presenta come un arco a sesto acuto in pietra arenaria, risalente al XII secolo. Fino al XIX secolo via San Michele, strada d'accesso alla porta, non era altro che una ripida scalinata scolpita nella roccia viva. Fino al 1918, erano ancora presenti le porte in ferro, che, nel Medioevo, venivano aperte all'alba e chiuse al tramonto. Il manufatto è stato restaurato nel 2009.


Casa medievale con finestra bifora (XV secolo)

Prospetto della casa medievale con la bifora (XV secolo). Sullo sfondo l'Etna innevato e fumante.
Prospetto della casa medievale con la bifora (XV secolo). Sullo sfondo l'Etna innevato e fumante.
Particolare della bifora (secolo XV)
Particolare della bifora (secolo XV)

Antica costruzione tardo medievale realizzata verso la fine del Quattrocento, nel corso di una fase di grande sviluppo edilizio della cittadina di Savoca; viene citata in molti antichi testi per il suo "stile greco"[20]. L'edificio venne restaurato verso la fine del Seicento. Mantiene ancora uno stile Gotico chiaramontano, tipico della Sicilia del tardo Quattrocento; il successivo restauro del XVII secolo ha dato, altresì, al manufatto un ulteriore sapore ispanico-fiammingo. Il portale d'ingresso è ornato con gigli borbonici settecenteschi. Appartenne nei secoli scorsi alle facoltose famiglie locali dei Fleres e dei Trischitta. Tra il 1909 ed il 1927, ospitò gli uffici municipali del comune di Savoca. Negli ultimi cento anni è appartenuto alle famiglie Rizzo e Altadonna. Il pregevole monumento venne propagandato nel 1928 dal Touring Club Italiano[21]. L'edificio è sottoposto al vincolo di tutela architettonica, si presenta in buono stato di conservazione ed appartiene alla famiglia Cantatore.


Antico palazzo della Curia e antico Carcere (XIV secolo)

Via San Michele con rovine dell'antico carcere (secolo XIV)
Via San Michele con rovine dell'antico carcere (secolo XIV)

A testimonianza dell'antico Palazzo della Curia, sito in via San Michele, addossato alle mura cittadine proprio accanto alla porta della città; rimane ben poco, solo le pietre angolari. Sul sito in questione si trova l'edificio dell'ex ufficio di collocamento, che ospita una rivendita di vino e prodotti tipici siciliani.

L'antica curia, era un edificio a tre piani, di proprietà dell'Archimandritato del Santissimo Salvatore, avente valenza monumentale, edificato nel XIV secolo. Stando a quanto riferisce lo storico locale Santi Muscolino, questo edificio era caratterizzato dalla presenza, nel prospetto principale, di due archi in pietra arenaria a sesto acuto, di pregevole fattura, riconducibili allo stile gotico-siculo chiaramontano[13]. Fin dalle origini ospitò al suo interno le magistrature civili e giudiziarie della città. Verso la metà del Settecento risulta appartenere al cav. Verdura. Dal 1812 divenne proprietà della Municipalità di Savoca che continuò ad adibirlo a municipio. Dal 1817, oltre al municipio, divenne sede del Regio Giudicato e del carcere del Circondario di Savoca. Il 23 luglio 1820 venne assalito e danneggiato durante un tumulto popolare. Il Terremoto del 1908 lo lesionò irreparabilmente, tanto che dovette essere demolito. Dal 1927 gli uffici municipali sono ospitati nella sede attuale.

L'antico carcere della Terra di Savoca, fino al 1795 era ubicato nel villaggio di Casalvecchio. Quando poi questo paese si emancipò dal dominio savocese, le prigioni vennero spostate nel centro di Savoca, in un'ala dell'antico Palazzo della Curia. Del carcere rimangono miseri avanzi murari e una finestra quadrata, chiusa con una grata in ferro battuto, su cui troneggiava lo stemma dell'Archimandrita, rimosso e custodito al museo locale. È ancora visibile all'interno una cisterna che serviva per l'approvvigionamento idrico di buona parte dell'abitato. Dal 1855, quando Savoca cessò di essere capoluogo del suo circondario, andò in disuso. Crollò parzialmente a causa del Terremoto del 1908 e non fu più ricostruito[13].


Sinagoga

Lo stesso argomento in dettaglio: Sinagoga di Savoca.
Rovine della Sinagoga di Savoca
Rovine della Sinagoga di Savoca

Le rovine di quella che, durante il Medioevo, fu la sinagoga dei giudei di Savoca, si trovano a pochi passi dalla Chiesa di San Michele e dal trecentesco Palazzo della Curia (oggi ex Ufficio di Collocamento), proprio alle pendici dell'altura ove sorge il Castello di Pentefur. Non si conosce l'anno di costruzione di questo edificio, si sa solo (grazie ad antichi documenti che lo individuano con assoluta precisione "nel centro e nel migliore luogo" dell'antico abitato) che esisteva già nel 1408. Fruivano di questa sinagoga gli ebrei residenti a Savoca e nei borghi e villaggi vicini. Il vetusto manufatto è in pessime condizioni di conservazione, invaso da sterpaglie e terriccio alluvionale, all'interno esiste una profonda cisterna. Poiché detto edificio di culto sorgeva in un quartiere abitato da cristiani, perdipiù vicino a chiese ed all'edificio dove si curavano l'amministrazione e la giustizia cittadine, nel 1470, venne confiscato su ordine del Viceré di Sicilia; con lo stesso provvedimento si dispose che la sinagoga venisse edificata in altro luogo. Pochi anni dopo, nel 1492, gli ebrei sono costretti a lasciare la Sicilia. La loro sinagoga divenne una civile abitazione, per secoli; nel XX secolo viene adibita a stalla, poi, dopo il crollo del tetto, è diventata un rudere a cielo aperto[22].


Palazzi nobiliari

«Presentano leggiadria gli edifici dei cittadini, ma ineguali sono le vie giusta l'indole del declive terreno[23]

Come appena accennato nel capitolo dedicato alla storia, il centro storico di Savoca pullulava di palazzotti nobiliari dotati di un certo interesse artistico e storico, degni di nota risultano:

Palazzo Trimarchi e Bar Vitelli, resi celebri dal film Il Padrino.
Palazzo Trimarchi e Bar Vitelli, resi celebri dal film "Il Padrino".
Quel che resta del seicentesco Palazzo Scarcella
Quel che resta del seicentesco Palazzo Scarcella

Palazzi oggi scomparsi

Seicentesco Palazzo Nicotina sito di fronte alla chiesa di San Nicolò e S.Lucia
Seicentesco Palazzo Nicotina sito di fronte alla chiesa di San Nicolò e S.Lucia

Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[27]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 62 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:


Comunità ebraica


Lo stesso argomento in dettaglio: Comunità ebraica di Savoca.

Fino al 1492, nella Terra di Savoca era presente un'importante e laboriosa comunità ebraica: se le origini della presenza ebraica nel territorio savocese non sono ben chiare, esistono tuttavia preziosi documenti, risalenti al 1409 ed al 1470, dai quali si evince che a Savoca, in quegli anni, dimoravano circa 250/300 ebrei, ripartiti in circa 50/60 famiglie. I giudei savocesi erano soprattutto abili tessitori e tintori e non mancavano quelli dediti alla lavorazione del ferro e della seta e alla coltivazione della canna da zucchero e della vite. Il gruppo più consistente di ebrei era dislocato nel centro abitato di Savoca e in quello vicino di Casalvecchio, ove esiste ancora una via del centro storico nominata "Strada della Judeca". Di tale comunità giudaica facevano parte anche persone economicamente agiate, ciò si evince dal fatto che, nel marzo 1492, quando venne emanato l'editto di espulsione da parte di re Ferdinando II di Sicilia, i notabili savocesi del tempo non si fecero scrupoli per accaparrarsi più ricchezze possibili tra quelle confiscate agli ebrei. Nel centro storico, accanto alla duecentesca chiesa di San Michele, esistono ancora i ruderi di quella che fu la Sinagoga di Savoca. Anche nella toponomastica e nei cognomi locali sono rimaste evidenti tracce di questa consistente presenza ebraica.


Tradizioni e folclore


La statua argentea di Santa Lucia realizzata da ignoto argentiere messinese nel 1666
La statua argentea di Santa Lucia realizzata da ignoto argentiere messinese nel 1666
Processione del Venerdì Santo a Savoca in una fotografia acquerellata scattata da un fotografo statunitense nel 1907
Processione del Venerdì Santo a Savoca in una fotografia acquerellata scattata da un fotografo statunitense nel 1907

Rappresentazione del martirio di santa Lucia

Il culto di Santa Lucia venne introdotto a Savoca nel XV secolo, ad opera dei frati domenicani che, nel 1456 accanto al loro convento, eressero una monumentale chiesa (oggi scomparsa) dedicata alla vergine e martire siracusana. La ricorrenza liturgica cade il 13 dicembre di ogni anno e in questa data si svolgono solenni celebrazioni liturgiche precedute, già nei secoli scorsi e fino a qualche decennio addietro, da una importante fiera[28]. A causa del freddo e umido clima del mese di dicembre, la festa patronale si svolge la seconda domenica di agosto di ogni anno. La caratteristica rappresentazione del martirio rientra a pieno titolo nelle più importanti manifestazioni della Cultura siciliana; ha avuto origine nel Seicento ed è organizzata a cura della Confraternita di Santa Lucia (fondata nel XVI secolo) seguendo ancora lo statuto in vigore dal 1831. Santa Lucia è impersonata da una bambina savocese vestita di bianco che viene portata a spalla da un uomo e tiene fra le mani una palma d'argento, simbolo del martirio. Attorno alla bambina, che impersona Lucia, molti personaggi che cercano di tentarla. Primo fra tutti il diavolo, chiamato "virsèriu" impersonato da un uomo vestito interamente di rosso, che indossa un'antica e spaventosa maschera di legno (risalente al XVI secolo) e che brandisce un forcone. La bambina ha una grossa corda legata alla vita e questa corda viene tirata da altri figuranti, vestiti da soldati romani, tradizionalmente chiamati "Giudei"; infine all'altro capo della corda sono legati due buoi. Compito della Lucia è compiere tre volte il giro del paese, accompagnata da tutti questi personaggi, e rimanere immobile di fronte alle tentazioni. Alla fine del percorso la processione si ferma nella piazza principale del paese, la bambina ha vinto tutte le tentazioni, il diavolo e i giudei sconfitti si disperdono per le viuzze del borgo inseguiti dai buoi che vengono liberati; la bambina scende dalle spalle dell'uomo che la trasportava e si inchina dinanzi al popolo, il bene ha vinto sul male. A questo punto nel paese hanno inizio i festeggiamenti che si concludono con la solenne processione di un simulacro argenteo di Santa Lucia risalente al 1666[29][30][31].


Riti della Settimana Santa

Tra le antiche tradizioni religiose savocesi merita menzione la Via Crucis del Venerdì Santo che si snoda per le vie del centro storico. Anche questa pia tradizione è organizzata dalla Confraternita di Santa Lucia i cui confrati muovono in processione incappucciati indossando un lungo saio bianco e portando a spalla un'antica statua lignea della Madonna Addolorata adagiata sopra una varetta[32]. Da qualche decennio, durante la Settimana Santa ha luogo nel centro storico di Savoca anche una rappresentazione vivente che ripercorre tutte le fasi della Passione di Cristo, organizzata dalla parrocchia e dal comune[33].


Cultura



Istruzione


Nella frazione Rina, sono presenti una scuola elementare e una scuola media.


Musei

Museo di Savoca, quartiere San Michele
Museo di Savoca, quartiere San Michele

Il museo storico ed etnoantropologico ubicato nel centro storico di Savoca. Vi sono riprodotti alcuni cicli del mondo contadino. È altresì possibile ascoltare testimonianze e canzoni locali che si usavano cantare durante i lavori agricoli. Viene inoltre proposta la storia locale a partire dal Medioevo con l'esposizione di manoscritti, ritratti, costumi, mappe e stemmi araldici. Una sezione tratta le famiglie notabili di Savoca[34]


Cinema



Cucina



Geografia antropica



Suddivisioni storiche


Quartiere Borgo visto dal convento dei cappuccini
Quartiere Borgo visto dal convento dei cappuccini
Scorcio del Quartiere San Giovanni
Scorcio del Quartiere San Giovanni
Panorama del quartiere San Michele con Chiesa di San Nicolò
Panorama del quartiere San Michele con Chiesa di San Nicolò

L'antico e caratteristico centro storico, ricco di antichi monumenti di origine medioevale, si caratterizza per la presenza di stretti e tortuosi vicoli ed è suddiviso in sette quartieri:


Frazioni



Economia


Ha un'economia prevalentemente agricola che però si sta votando al turismo culturale. Sussistono coltivazioni di agrumeti, vigneti, uliveti, frutteti, mandorli, ortaggi e, allevamenti rurali di bovini, pecore, capre e suini. Sono altresì presenti piccole imprese artigiane dedite alla lavorazione del legno e dei prodotti agricoli locali nonché frantoi per l'estrazione dell'olio di oliva locale.

Il comune è associato al circuito de I borghi più belli d'Italia[37] e fa parte del comprensorio turistico della Valle d'Agrò.


Amministrazione


Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Savoca.

Altre informazioni amministrative


Il comune di Savoca fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:


Note


  1. Carmelo Ucchino, Le Valli d'Agrò, di Savoca e di Pagliara. Ed. Antonello da Messina. 2008.Pag.67
  2. Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  3. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 18 settembre 2022.
  4. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. Dizionario di ortografia e pronunzia su Rai.it, su dizionario.rai.it. URL consultato il 19 dicembre 2017.
  6. Annamaria Brancato, L'orologio antiorario della Cattedrale di Savoca. Armando Siciliano Editore. Messina. 2016. Pag.22
  7. Annamaria Brancato, L'orologio antiorario della Cattedrale di Savoca. Armando Siciliano Editore. Messina. 2016.
  8. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/10
  9. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/1
  10. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/2
  11. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/9
  12. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/11
  13. Santi Muscolino, Savoca, un forziere pieno di meraviglie. Ed. Maggioli. 1968.Pag.19
  14. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/8
  15. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/12
  16. Pagina 370, Juan Lopez, "Quinta parte dell'Istoria di San Domenico, e del suo Ordine de' Predicatori" Quinta parte dell'Istoria di S. Domenico, e del suo Ordine de' Predicatori ... - Juan Lopez - Google Libri, Stamperia di Iacopo Mattei, Messina, 1652.
  17. Gi. Br., Studio sulle mummie di Savoca: erano uomini maturi con uno stile di vita agiato, in Tempostretto.it, 2 aprile 2015. URL consultato il 19 dicembre 2017.
  18. Progetto mummie siciliane, su eurac.edu. URL consultato il 19 dicembre 2017.
  19. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/7
  20. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/4
  21. Santi Muscolino, Savoca, un forziere pieno di meraviglie. Ed. Maggioli. 1968.Pag.18
  22. Santo Lombardo, La presenza ebraica nella Terra di Savoca e dintorni. Ed. Comune di Savoca. 2006.Pag.49
  23. Vito Maria Amico, Lexicon topographicum Siculum, 1757-1760
  24. Santo Lombardo. Vicende storico-amministrative del Comune di Savoca (1818-1848). Ed. Comune di Savoca. Savoca. 1998. Pag.2
  25. Giuseppe Salvadore, Savoca e dintorni. Edizioni EDAS. Messina. 2018.Pag.157
  26. https://www.comune.savoca.me.it/savoca/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/15
  27. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  28. https://www.siciliainfesta.com/feste/festa_di_santa_lucia_a_savoca.htm
  29. La rievocazione del martirio di Santa Lucia a Savoca, su scirokko.it, 10 agosto 2016. URL consultato il 22 settembre 2021.
  30. Festa di Santa Lucia a Savoca, su siciliainfesta.com. URL consultato il 22 settembre 2021.
  31. Tradizioni, su Comune di Savoca. URL consultato il 22 settembre 2021.
  32. https://sikilynews.it/attualit/savoca-storia-e-religione-rivivono-con-la-via-crucis-nel-centro-storico/3622
  33. https://www.blogsicilia.it/messina/le-manifestazioni-per-la-settimana-santa-la-passione-di-cristo-a-savoca-video/479031/
  34. https://www.comune.savoca.me.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/39
  35. «U Pani cunzatu» - su Italia Bella: Savoca, su mondodelgusto.it. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  36. Prodotti tipici - Borgo di Savoca, su italiani.it. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  37. Savoca - I borghi più belli d'Italia, su borghipiubelliditalia.it. URL consultato il 19 dicembre 2017.
  38. GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 21 maggio 2014.

Bibliografia



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На других языках


[de] Savoca

Savoca ist eine italienische Gemeinde in der Metropolitanstadt Messina in der autonomen Region Sizilien mit 1732 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019). Sie ist Mitglied der Vereinigung I borghi più belli d’Italia (Die schönsten Orte Italiens)[2].

[en] Savoca

Savoca (Sicilian: Sàvuca) is a comune (municipality) in the Province of Messina in the Italian region Sicily, located about 170 kilometres (110 mi) east of Palermo and about 30 kilometres (19 mi) southwest of Messina.

[es] Savoca

Savoca es una localidad italiana de la provincia de Mesina, región de Sicilia, con 1.729 habitantes.[3]

[fr] Savoca

Savoca est une commune italienne de la province de Messine dans la région Sicile en Italie.
- [it] Savoca

[ru] Савока

Савок (итал. Savoca, сиц. Sàvuca) — коммуна в северо-восточной части итальянского острова Сицилия. Подчиняется административному центру Мессина.



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