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Santa Teresa di Riva (Santa Tiresa in siciliano) è un comune italiano di 9 344 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Santa Teresa di Riva
comune
Santa Teresa di Riva – Veduta
Santa Teresa di Riva – Veduta
Veduta parziale di Santa Teresa di Riva
Localizzazione
Stato Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoDanilo Lo Giudice (Sicilia Vera) dal 12-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022)
Data di istituzione1º gennaio 1854
Territorio
Coordinate37°56′24″N 15°21′45″E
Altitudine6 m s.l.m.
Superficie8,12[1] km²
Abitanti9 344[2] (30-6-2022)
Densità1 150,74 ab./km²
FrazioniFautarì, Misserio, Giardino, Quartarello, San Gaetano.
Comuni confinantiCasalvecchio Siculo, Furci Siculo, Sant'Alessio Siculo, Savoca
Altre informazioni
Lingueitaliano, siciliano
Cod. postale98028
Prefisso0942
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083089
Cod. catastaleI311
TargaME
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Nome abitantisantateresini
PatronoBeata Vergine del Carmelo
Giorno festivo16 luglio
Cartografia
Santa Teresa di Riva
Santa Teresa di Riva – Mappa
Santa Teresa di Riva – Mappa
Posizione del comune di Santa Teresa di Riva all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Il territorio comprende una exclave nell'entroterra (le frazioni di Misserio e Fautarì, in precedenza territorio di Casalvecchio Siculo), che fu aggregata nel 1929, all'atto della fusione con i vicini comuni di Casalvecchio e Savoca. Nel 1939, quando il comune di Casalvecchio fu ricostituito, Misserio e Fautarì rimasero a Santa Teresa, che allora comprendeva anche Savoca. Nel 1948, quando anche quest'ultimo comune riacquistò l'autonomia, il residuo territorio di Santa Teresa si trovò nell'attuale situazione territoriale frammentata. È il capoluogo del vicariato di San Basilio.


Geografia fisica


Santa Teresa di Riva (quartiere Bucalo) nei primissimi anni trenta
Santa Teresa di Riva (quartiere Bucalo) nei primissimi anni trenta

Cittadina siciliana della riviera ionica della città metropolitana di Messina, con un'estensione di 8,13 km² circa. Situata a 33 km a sud del capoluogo peloritano, a 11 km a nord di Taormina, a 65 km a nord di Catania e a 260 km a sud-est di Palermo. Si estende, a 6 metri sul livello del mare, per 4,3 km lungo il litorale, ed ha alle spalle una zona collinare ove crescono agrumeti, uliveti, vigneti e macchia mediterranea; è limitata a nord e a sud, rispettivamente da due corsi d'acqua: il Torrente Savoca e la Fiumara d'Agrò. Nel cuore del centro urbano, quartiere Portosalvo-Barracca, scorre il torrente Portosalvo, che nascendo dai rilievi collinari prossimi al centro storico di Savoca, sfocia dopo circa 3 chilometri nel mare Ionio.


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Santa Teresa di Riva e Phoinix.

Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Santuario di Santa Maria del Carmelo - Chiesa Matrice

Prospetto del Santuario di Santa Maria del Carmelo
Prospetto del Santuario di Santa Maria del Carmelo

Il Santuario di Santa Maria del Carmelo è la chiesa matrice e sede dell'arcipretura della città di Santa Teresa di Riva e del Vicariato di San Basilio Magno. L'attuale edificio sacro (ricostruito nel 1929) è stato eretto sull'area precedentemente occupata da un'antica chiesa del 1507.

Accanto alla chiesa, sorge l'edificio adibito a canonica, edificato nel 1933, anch'esso in stile neo-romanico, a due elevazioni fuori terra. Conserva al suo interno dei pregevoli affreschi raffiguranti scene della Sacra Scrittura ed alcune tele ottocentesche. È l'unica chiesa del centro storico di Santa Teresa di Riva ad essere dotata di campanile, edificato nel 1933.


Chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia

Prospetto chiesa Sacra Famiglia
Prospetto chiesa Sacra Famiglia

La chiesa, che si trova al centro della cittadina jonica, è ad unica grande navata in stile barocco con soffitto ligneo. Nella facciata principale si può ammirare una vetrata raffigurante la Sacra Famiglia. I lavori per la costruzione di questo edificio sacro iniziarono nel 1903 e si conclusero nel 1934; Nell'estate del 1943 venne requisita dalla truppe d'occupazione inglesi e adibita ad ospedale militare. Conserva numerose opere di pregio. Degni di nota sono due complessi statuari. Tra il 2019 e il 2020 sono stati effettuati dei lavori di restauro che hanno comportato il rifacimento della copertura esterna del tetto, risalente ai primissimi anni del XX secolo, il restauro degli intarsi artistici interni e del prospetto principale esterno.


Chiesa parrocchiale Santa Maria di Porto Salvo

Prospetto principale della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo e piazzale antistante
Prospetto principale della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo e piazzale antistante

Dedicata alla Madonna di Porto Salvo, è ubicata nella zona meridionale del paese. Nel 1854, divenuto il comune di Santa Teresa autonomo da Savoca, la chiesa divenne di diritto pubblico venendo altresì ampliata. Nei primi anni trenta la vecchia chiesetta settecentesca non era più adatta alle esigenze della popolazione in continua crescita; si mise mano al progetto per l'edificazione dell'attuale chiesa parrocchiale che venne redatto, nel 1932, ma a causa dell'inizio della seconda guerra mondiale, i lavori di costruzione partirono solo nel 1952.

L'attuale chiesa parrocchiale venne edificata a pochi metri di distanza dalla piccola chiesa settecentesca, seguendo il progetto del 1932. Consacrato l'11 febbraio 1958, l'edificio sacro è a croce latina con unica grande navata. Racchiude al suo interno varie opere di pregio. Dell'antica chiesetta costruita nel 1765 e chiusa al culto nel 1958 non resta più nulla, venne demolita nel 1977.

Prospetto principale della Chiesa di San Vito a Misserio
Prospetto principale della Chiesa di San Vito a Misserio

Chiesa parrocchiale di San Vito Martire (Misserio)

Situata nella frazione collinare di Misserio, è stata ricostruita nel 1706 su un preesistente impianto di epoca romana. L'edificio venne ampliato a spese degli abitanti di Misserio. Nel 1956 viene restaurato il prospetto esterno, che assume la forma che ancora oggi presenta. Nel 1968 è stata scoperta, nel sottosuolo della chiesa, un'antica cripta ove, nel Settecento, trovavano sepoltura i sacerdoti ed i notabili di Misserio, questa cripta è stata restaurata, assieme alla chiesa, dalla Sovrintendenza ai beni artistici nel 2004. La chiesa conserva altresì sei affreschi a lunetta realizzati nel 1981.


Altre chiese


Architetture civili


Palazzo Crisafulli-Ragno oggi Palazzo della Cultura
Palazzo Crisafulli-Ragno oggi Palazzo della Cultura
Villa Marchesi Carrozza, in via Roma. Esempio di stile liberty della seconda metà del secolo XIX
Villa Marchesi Carrozza, in via Roma. Esempio di stile liberty della seconda metà del secolo XIX
In primo piano sulla sinistra villa Adelina (1878), a seguire Palazzata Caminiti (1850)
In primo piano sulla sinistra villa Adelina (1878), a seguire Palazzata Caminiti (1850)
Palazzo D'Alcontres-Ilardi (1843)
Palazzo D'Alcontres-Ilardi (1843)

Nel quartiere Bùcalo, in via Fiorentino, sono presenti alcuni antichi pozzi ed un acquedotto del secolo XIX. Nella parte alta del quartiere Sparagonà esistono tre agglomerati di case, attraversati da un vicolo stretto, risalenti alla metà del secolo XIX. Degni di nota sono anche l'antico centro storico della frazione Misserio e la piccola e panoramica frazione di Fautarì. Caratteristico è il quartiere del Macello, oggi chiamato Borgo Marino, di chiara origine ottocentesca, si trova quasi nel centro del paese ed è caratterizzato dagli stretti vicoli che si intersecano ad angolo retto e dalle antiche abitazioni, abitate un tempo dai pescatori "sciabbacoti"


Architetture militari



Torre Saracena


La torre Saracena, prospetto nord
La torre Saracena, prospetto nord
Palazzina adiacente e coeva alla Torre Saracena, prospetto principale su Piazza del Carmine
Palazzina adiacente e coeva alla Torre Saracena, prospetto principale su Piazza del Carmine

La torre Saracena[5] sorge nel centro storico, quartiere Bùcalo, accanto alla Chiesa Matrice della Madonna del Carmelo. Non è stata edificata dai Saraceni, ma a difesa dalle loro scorrerie. La sua costruzione risale al 1506.[6] Ha forma cilindrica ed ha annessa una palazzina merlata risalente allo stesso periodo. La palazzina ha due piani fuori terra, la torre ne ha tre. Studi condotti nel 2002 dallo storico locale Salvatore Coglitore hanno appurato l'esistenza sia sotto la torre che sotto la palazzina, di due piani interrati, di cui uno accessibile e l'altro pieno di detriti alluvionali risalenti alle alluvioni del torrente Savoca del 1934 e 1958. Si evince, dunque, che questo edificio durante il Medioevo doveva superare i 15 metri di altezza. Inserita nel sistema difensivo cinquecentesco delle torri costiere della Sicilia, la torre dei Saraceni aveva una certa importanza nel territorio; tanto è vero che, il 12 agosto 1695, al suo interno venne stipulato l'atto che separava il villaggio di Pagliara dall'amministrazione di Savoca e lo proclamava comune autonomo.

In occasione della Rivoluzione siciliana del 1848 il complesso edilizio (come anche la vicina torre del Baglio) nel marzo 1849, fu colpito e danneggiato dalle cannonate delle unità navali della Marina del Regno delle Due Sicilie al termine del cruento assedio di Messina del 1848/49.

Dopo qualche decennio di totale abbandono, nel 1892, la Torre di Saraceni venne restaurata, ma tale intervento ne mutò i connotati originari: infatti ancora oggi presenta i caratteri e lo stile derivanti dal restauro del 1895. Fino al tutto il Settecento, la torre di Saraceni era collegata alla torre del Baglio, distante circa 500 metri, tramite una galleria sotterranea. In seguito, la torre venne venduta a privati.


Torre del Baglio


La Torre del Baglio situata nel quartiere Sparagonà
La Torre del Baglio situata nel quartiere Sparagonà

La torre del Baglio, in Siciliano "Turri du Bagghiu"[5] risale al 1580, è situata nel quartiere Sparagonà; era a due piani, ma oggi ne resta un troncone peraltro in condizioni di degrado. Prende il nome dal fatto che si trovava nel bel mezzo di un antico quartiere di case, "u bagghiu", tra loro accomunate da un grande cortile[7]. Era inserita nel sistema difensivo delle torri costiere della Sicilia. Da antichi Riveli di beni ed anime, risalenti al 1593, custoditi a Palermo presso l'archivio del Tribunale del Real Patrimonio del Regno di Sicilia, risulta che "Antonina Crisafulli, vedova di Binidittu Buculu, abitatrice della Terra di Savoca" era proprietaria di questa torre e della vigna che la circondava[8]. Nel marzo 1849, al termine della Rivoluzione siciliana del 1848, durante il drammatico assedio di Messina, la torre, per rappresaglia, fu bersaglio di un cannoneggiamento navale, effettuato da unità della Marina del Regno delle Due Sicilie, che la distrusse parzialmente e mandò in totale rovina il palazzotto attiguo[9]. In seguito, la torre venne venduta a privati.


Torre di Catalmo


La Torre Catalmo (secolo XV), al centro dell'omonimo quartiere
La Torre Catalmo (secolo XV), al centro dell'omonimo quartiere

La torre di Catalmo o "Torre Catalmo"[5] sorge nell'omonimo quartiere (al confine col comune di Savoca) ed è in discrete condizioni di conservazione, è a pianta quadrata a due elevazioni. Si erge nel bel mezzo del sito in cui anticamente doveva trovarsi la cittadina di Phoinix e non si esclude che sia sorta sulle basi di un più antico manufatto di epoca antica. La torre di Catalmo venne edificata nel 1506 dalla famiglia Trimarchi di Savoca a difesa delle loro vaste proprietà. Fino a tutto il XVIII secolo fu una torre militare di grande importanza strategica, in costante contatto con il vicino castello di Pentefur. Verso la fine del XVIII secolo, venendo meno la minaccia dei pirati, perse le sue peculiarità strategico-difensive. Fino al 1970 era adibita a civile abitazione[10].


Torre Avarna


Oggi ne sopravvivono solo miseri resti. Era a pianta circolare e a due piani, con finestre e feritoie, sulla sommità era collocata una colubrina rivolta verso il mare. Si ergeva nel quartiere Bolina, nel sito su cui era probabilmente situato l'antico centro abitato di Phoinix. Inserita nel sistema difensivo delle torri costiere della Sicilia, era posta in costante comunicazione visiva col castello di Sant'Alessio Siculo e con quello di Pentefur. Venne edificata agli inizi del XVI secolo e demolita quasi del tutto nel 1839. In questo sito, sempre nel 1839, eseguendo degli scavi, si rinvennero un mezzo busto in marmo, vasellame di terracotta, armi, monete d'età romana[11].


Casa-Torre degli Avarna

Altresì detta Torre Bolina o "Casa-Fortezza di Bolina", è ubicata nelle immediate vicinanze della suddetta Torre Avarna. Venne eretta nel XVI secolo e aveva funzione difensiva più che di avvistamento. È alta circa 20 metri e consta di due piani. Al piano terra c'erano due accessi, sovrastati da una piattabanda e da un arco a tutto sesto, costruiti in mattoni; nella parte centrale della facciata si nota una piccola finestra. Al secondo piano fanno bella mostra due pregevoli balconi, con ringhiere in ferro battuto, sorretti da robuste mensole di pietra[12].


Torre Varata


Oggi non più esistente, si ergeva, altissima, nei pressi dell'omonimo quartiere cui diede il nome. Era una torre militare integrata nel sistema difensivo della riviera. Aveva forma cilindrica a due elevazioni e sulla sommità era dotata di columbrina. Quando nel 1870 venne demolita era in stato di sfacelo, il tifone del 1763 l'aveva pericolosamente incrinata, quasi al punto di cadere, da qui il termine siciliano "varata", inoltre, a causa di dette precarie condizioni, era chiamata anche "turri muzza".


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[13]


Etnie e minoranze straniere


Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti a Santa Teresa di Riva sono 471, pari al 5,00% della popolazione complessiva. Le comunità più numerose sono:[14]


Tradizioni e folclore


Processione simulacro S.Maria del Carmelo, rientro in chiesa, 16 luglio 2014
Processione simulacro S.Maria del Carmelo, rientro in chiesa, 16 luglio 2014

Festa patronale in onore di Santa Maria del Carmelo: celebrata il 16 luglio di ogni anno, è la tradizione locale più antica; in quanto le sue origini risalgono al XVIII secolo. In occasione di tale evento viene portato in processione per le vie del paese il simulacro ligneo della Madonna del Carmelo.[15]

Festa in onore di Santa Maria di Portosalvo: presso l'omonima parrocchia sita nel quartiere Portosalvo-Barracca. Si tiene il primo fine settimana di agosto e in tale occasione si svolge una caratteristica processione a mare in cui il simulacro della Santa Vergine percorre, a bordo di una grande barca, lo specchio di mare antistante la cittadina di Santa Teresa di Riva seguita da una moltitudine di imbarcazioni.

Festa dei Santi Cosma e Damiano: L'ultima domenica di settembre, vengono festeggiati nella parrocchia della Sacra Famiglia, i Santi Cosma e Damiano. In occasione di detta festa, il complesso statuario dei Santi Medici viene portato in processione lungo tutto il Corso Regina Margherita, percorrendo altresì le vie del quartiere Torrevarata. La prima edizione della festa si tenne nel 1928.[Chiarire la rilevanza delle manifestazioni con fonti terze attendibili]


Cultura



Istruzione


A Santa Teresa di Riva sono presenti cinque scuole elementari, una scuola media e due scuole superiori statali: liceo classico e scientifico. È inoltre presente un istituto superiore paritario alberghiero gestito dalle Ancelle Riparatrici.


Biblioteche



Teatro



Opere pubbliche



Geografia antropica


Il centro storico è suddiviso nei seguenti quartieri: Bucalo, Sparagonà, Sacra Famiglia-Borgo Marino (o Macello), Torrevarata, Pozzo Lazzaro, Ciumaredda-Porto Salvo, Cantidati, Barracca, Bolina e Catalmo; fuori dal centro urbano ci sono le frazioni di Landro, Casalotto, Quartarello, San Gaetano, Giardino, Misserio e Fautarì. Tra le contrade rurali si ricordino: Spagnolo, Combraci, Ponte Aceto, Torremuzza, Ligorìa e Barone. I suddetti quartieri e sobborghi sono ripartiti tra quattro parrocchie: Santa Maria del Carmelo (Patrona della città), Sacra Famiglia, Madonna di Porto Salvo e San Vito Martire (a Misserio e Fautarì).


Frazioni


Panorama della frazione Misserio
Panorama della frazione Misserio
Panorama della frazione Fautarì
Panorama della frazione Fautarì

I quartieri del centro storico


Suddivisione storica dei quartieri di Santa Teresa di Riva:

Quartiere Bucalo, Piazza Madonna del Carmelo ed edificio medievale detto Torre Saracena
Quartiere Bucalo, Piazza Madonna del Carmelo ed edificio medievale detto Torre Saracena
Scorcio del quartiere Sparagonà
Scorcio del quartiere Sparagonà
La Chiesa Sacra Famiglia, detta anche a Cappella che ha dato il nome all'omonimo quartiere
La Chiesa Sacra Famiglia, detta anche "a Cappella" che ha dato il nome all'omonimo quartiere
Scorcio del quartiere Borgo Marino e del lungomare Paolo Borsellino
Scorcio del quartiere Borgo Marino e del lungomare "Paolo Borsellino"
Quartiere Torrevarata e Stazione ferroviaria
Quartiere Torrevarata e Stazione ferroviaria
Il Corso Regina Margherita nel centralissimo quartiere Pozzo Lazzaro
Il Corso Regina Margherita nel centralissimo quartiere Pozzo Lazzaro
La Piazza Municipio
La Piazza Municipio
Il Lungomare Paolo Borsellino
Il Lungomare "Paolo Borsellino"
Quartiere Ciumaredda-Porto Salvo
Quartiere Ciumaredda-Porto Salvo

Questo quartiere, un tempo, assieme al quartiere Ciumaredda, era abitato dalle famiglie più facoltose del paese; oggi è un popoloso rione ricco di abitazioni ed attività commerciali ed artigianali, qui sorge, altresì, il piccolo "Teatro Val d'Agrò". Infine, all'estremità sud del quartiere, sulla sponda destra del torrente Agrò, c'è la grande piazza ove si svolge il mercato quindicinale del mercoledì mattina.

Scorcio del Lungomare Giovanni Falcone nel quartiere Barracca
Scorcio del Lungomare "Giovanni Falcone" nel quartiere Barracca

Economia



Agricoltura


È stato per secoli il settore trainante dell'economia locale. Anche se non più come un tempo, Santa Teresa di Riva è un centro agricolo specializzato nella produzione di agrumi:

Sono presenti limitatamente:


Turismo


Il comune si fregia della Bandiera Blu, riconoscimento conferito dalla FEE alle migliori località costiere europee e fa parte del Distretto Turistico Taormina-Etna.


Infrastrutture e trasporti


Panorama della Stazione di Santa Teresa di Riva in occasione di un'inconsueta nevicata
Panorama della Stazione di Santa Teresa di Riva in occasione di un'inconsueta nevicata

Strade


Santa Teresa di Riva è interessata dalla strada statale 114 Orientale Sicula.


Ferrovie


Il comune è servito dalla stazione di Santa Teresa di Riva posta sulla ferrovia Messina-Siracusa.


Mobilità urbana


I trasporti interurbani di Santa Teresa di Riva vengono svolti con autoservizi di linea gestiti dalle società AST e Jonica S.p.A.


Amministrazione


Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Santa Teresa di Riva.

In virtù della recente normativa regionale siciliana sugli Enti locali, essendo Santa Teresa di Riva un comune con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, vige il sistema maggioritario.


Gemellaggi



Altre informazioni amministrative


Il comune di Santa Teresa di Riva fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:


Sport


Hanno sede nel comune la società di calcio Jonica F.C. che disputa il campionato d'Eccellenza regionale siciliano, la squadra di pallavolo Santa Teresa Volley ASD e la squadra di pallacanestro A.S.D. Astamura 1978.


Impianti sportivi



Note


  1. Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 21 settembre 2022.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Giuseppe Caminiti, Storia di Santa Teresa di Riva. Ed. EDAS, 1996.Pag.64
  5. Monumenti, su Comune Santa Teresa di Riva - Sito Istituzionale. URL consultato il 27 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2016).
    «La città di Santa Teresa di Riva possiede un patrimonio storico-architettonico di un certo rilievo, in particolare nel suo territorio esistono ancora alcune torri di avvistamento risalenti al XVI secolo: Torre Saracena; Torre dei Bagghi; Torre Catalmo»
  6. Gazzetta Jonica
  7. Giuseppe Caminiti, Storia di Santa Teresa di Riva. Ed. EDAS, 1996.Pag.22
  8. Santo Lombardo, La presenza ebraica nella Terra di Savoca e dintorni. Ed. dal Comune di Savoca. 2006.Pag.28
  9. Giuseppe Caminiti, Storia di Santa Teresa di Riva. Ed. EDAS, 1996.Pagg.35-36
  10. Giuseppe Caminiti, Storia di Santa Teresa di Riva. Ed. EDAS, 1996.Pagg.73-74
  11. Giuseppe Caminiti, Storia di Santa Teresa di Riva. Ed. EDAS, 1996.Pag.68
  12. Giuseppe Caminiti, Storia di Santa Teresa di Riva. Ed. EDAS, 1996.Pag.68.
  13. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. Cittadini stranieri al 31 dicembre 2019, su demo.istat.it. URL consultato il 4 settembre 2020.
  15. vivasicilia.com, https://www.vivasicilia.com/eventi-ed-appuntamenti-in-sicilia/eventi-ed-appuntamenti-luglio-sicilia/festa-madonna-del-carmelo-santa-teresa-di-riva.html. URL consultato l'8 settembre 2017.
  16. GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 21 maggio 2014.

http://www.gazzettajonica.it/news/2015/09/10/villa-carrozza-riportata-all-antico-splendore/19077/#MSVM1HGkJK6vWIU7.99


Bibliografia



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На других языках


[de] Santa Teresa di Riva

Santa Teresa di Riva ist eine Gemeinde in der Metropolitanstadt Messina in der Region Sizilien in Italien mit 9421 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Santa Teresa di Riva

Santa Teresa di Riva (Sicilian: Santa Tresa di Riva) is a small town and comune in the Metropolitan City of Messina, Sicily, southern Italy, located about 15 kilometres (9 mi) from Taormina. The town was known until 1854 as Marina di Savoca when it was renamed in honor of Teresa d'Austria. The town is neighbored to the northeast by the towns of Furci Siculo and Roccalumera, to the west by Savoca, and to the southwest by Sant'Alessio Siculo and the mountainous Forza d'Agrò.

[es] Santa Teresa di Riva

Santa Teresa di Riva es una localidad italiana de la provincia de Mesina, región de Sicilia, con 9.134 habitantes.[3]

[fr] Santa Teresa di Riva

Santa Teresa di Riva est une commune italienne de la province de Messine en Sicile. Elle se situe à peu près à 15 km de Taormine. Sa population est de 9242 habitants. Initialement Marina di Savoca, elle fut renommée par Marie-Thérèse d'Autriche en 1854. Cette commune est jumelée avec la ville française de Fuveau, située dans le pays d'Aix.
- [it] Santa Teresa di Riva

[ru] Санта-Тереза-ди-Рива

Санта-Тереза-ди-Рива (итал. Santa Teresa di Riva) — коммуна в Италии, располагается в регионе Сицилия, подчиняется административному центру Мессина.



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