Furci Siculo (Fucci in siciliano) è un comune italiano di 3 195 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia.
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Furci Siculo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Matteo Giuseppe Francilia (lista civica Per Furci) dal 10-6-2018 |
Data di istituzione | 20 luglio 1919 |
Territorio | |
Coordinate | 37°57′41″N 15°22′55″E |
Altitudine | 9 m s.l.m. |
Superficie | 17,91[1] km² |
Abitanti | 3 195[2] (30-6-2022) |
Densità | 178,39 ab./km² |
Frazioni | Artale, Calcare, Grotte |
Comuni confinanti | Casalvecchio Siculo, Pagliara, Roccalumera, Santa Lucia del Mela, Santa Teresa di Riva, Savoca |
Altre informazioni | |
Lingue | siciliano e italiano |
Cod. postale | 98023 |
Prefisso | 0942 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 083027 |
Cod. catastale | D824 |
Targa | ME |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[3] |
Nome abitanti | furcesi o furcioti |
Patrono | Madonna del Rosario |
Giorno festivo | prima domenica di ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e dell'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani.
L'abitato si sviluppa prevalentemente lungo la costa jonica, delimitato a sud dal torrente Savoca che lo divide dalla cittadina di Santa Teresa di Riva e a nord dal torrente Pagliara oltre il quale si trova il paese di Roccalumera. Il territorio comunale si estende per circa 17 km nell'entroterra fino a confinare con il comune di Santa Lucia del Mela. L'asse viario principale è costituito dalla Strada statale 114 Orientale Sicula, che forma la dorsale della zona residenziale costiera. L'autostrada A18 è accessibile dal casello situato al confine nord con Roccalumera.
I primi reperti di una presenza umana della parte della Sicilia dove adesso sorge l'abitato di Furci si hanno nella frazione di Grotte e si fanno risalire all'epoca pre-cristiana ma con molta probabilità queste terre erano già state abitate dai Sicani, dai Siculi e dai Fenici di Phoinix. Con la fondazione di Zancle e Naxos, prime due colonie greche in Sicilia, anche i Greci avevano raggiunto questi territori.
Poche, frammentarie e per lo più indirette sono le notizie storiche riguardo all'abitato di Furci Siculo nel suo sviluppo successivo. Certo è che durante tutto il periodo medievale, rinascimentale, fino al 1854, esso fu frazione del comune di Savoca, potente cittadina feudale che era sotto il diretto controllo dell'Archimandrita di Messina che proprio a Furci possedeva il palazzo Abbaziale o palazzo del Canonico (conosciuto come "Palazzo Nero", dove il feudatario esercitava 'il mero e misto impero' sulla gente che popolava questo casale). Da documenti originali risalenti ai primi anni del Seicento risulta che l'attuale centro abitato di Furci Siculo era nominato Quarteri di li Furchi a cagione della presenza di forche utilizzate per le esecuzioni capitali nella Terra di Savoca; detto patibolo era posto presso l'attuale chiesetta di Sant'Antonio da Padova. Sempre a questo periodo, risale la chiesa di Santa Maria della Lettera e il limitrofo Palazzo Castelli (siti sulla centralissima via IV Novembre) esistenti già nel 1632.
Nel 1854 avviene la separazione delle borgate della marina di Savoca (Furci, Bucalo, Porto Salvo e Barracca) che si vanno ad unire nel Comune di Santa Teresa di Riva.
Nel 1919 il Re d'Italia Vittorio Emanuele III, "per grazia di Dio e volontà della Nazione" (L. n. 1216 del 20 luglio 1919), istituisce ufficialmente il Comune di Furci Siculo, con le frazioni di Grotte, Calcare ed Artale separandolo da Santa Teresa di Riva.
Il 3 settembre 2019 il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha concesso al comune di Furci Siculo il titolo di città.
La chiesa parrocchiale di S. Maria del Rosario è il principale luogo di culto di Furci Siculo. Prima della sua costruzione i riti religiosi erano celebrati nella chiesa succursale della Madonna della Lettera fino al 1924 e successivamente le celebrazioni liturgiche si svolsero in una chiesa-baracca costruita grazie all'aiuto dei furcesi emigrati negli Stati Uniti d'America e intitolata a S. Maria del Rosario.
Il 16 maggio 1924, questa chiesa-baracca venne eretta chiesa parrocchiale. Così, nel 1928 se ne avviò la costruzione. La solenne inaugurazione e benedizione avvenne il 4 ottobre 1931 da parte dell'arcivescovo mons. Angelo Paino, alla presenza del primo parroco don Vincenzo Castorina. Nel 1957, su iniziativa del parroco Francesco Donsì, venne iniziata la costruzione della cappella devozionale che ospita il gruppo statuario di S. Maria del Rosario. Venne inaugurata il 1º ottobre 1960 da mons. Carmelo Canzonieri, vescovo ausiliare di Messina.
La Patrona è celebrata ogni anno la prima domenica di ottobre, festa preceduta dalla novena.
Negli ultimi anni, a partire dal 2015, la chiesa parrocchiale si è via via arricchita di nuovi contributi architettonici e iconografici: Icona di S. Maria Odigitria posta al centro dell’originario altare maggiore (2016; Crocifisso “Re della Gloria” pendente sull’altare ((2017).
Il Nuovo Fonte Battesimale in marmo fornito di vasca per il battesimo per immersione in acqua calda (2018). Grande Icona del Battesimo di Cristo, posta nel Battistero, con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento(2019). Il 31 luglio del 2020 l’Arcivescovo Mons. Giovanni Accolla ha compiuto la dedicazione della chiesa e del nuovo altare in marmo, nella stessa occasione è stato inaugurato anche il nuovo ambone monumentale.
I bassorilievi, che adornano i due manufatti, raffigurano personaggi e scene bibliche e sono opera del Maestro Enico Salemi Scarcella di Savoca. Il due dicembre del 2022 è stata aperta alla fruizione dei fedeli la Cappella della Riconciliazione. Si tratta di una importante opera con un ricco programma iconografico. Opera dei Maestri Luisanna Garau e Ivan Polverari.
Il Portone centrale originario in castagno a gennaio 2023 sarà arricchito con 24 formelle in bronzo a cera persa. Si tratta di Bassorilievi raffiguranti i venti misteri del Rosario e quattro Santi. Anche questa Opera è del Maestro scultore Enico Salemi Scarcella di Savoca e della Fonderia Ursino di Catania.
Abitanti censiti[4]
Elenco dei Sindaci e dei Potestà del Comune di Furci Siculo (1923-2019)
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1923 | 1924 | Antonino Spinelli | Sindaco | ||
1924 | 1926 | Carmelo Toscano | Comm. regionale | ||
1926 | 1928 | Gaetano Trimarchi | Podestà | ||
1928 | 1930 | Carmelo Toscano | Comm. regionale | ||
1930 | 1935 | Mario Giusto | Podestà | ||
1935 | 1943 | Salvatore Caminiti | Podestà | ||
1943 | 1945 | Francesco Pirrone | Sindaco | ||
1945 | 1946 | Umberto Spinelli | Sindaco | ||
1946 | 1952 | Vincenzo Gregorio | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1952 | 1985 | Carmelo Garufi | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
4 giugno 1985 | 22 maggio 1990 | Domenico Ventura | - | Sindaco | [5] |
22 maggio 1990 | 15 giugno 1994 | Domenico Ventura | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [5] |
15 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Domenico Ventura | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [5] |
25 maggio 1998 | 27 maggio 2003 | Sebastiano Foti | lista civica | Sindaco | [5] |
27 maggio 2003 | 17 giugno 2008 | Sebastiano Foti | lista civica | Sindaco | [5] |
17 giugno 2008 | 8 luglio 2013 | Bruno Antonio Parisi | lista civica | Sindaco | [5] |
7 dicembre 2009 | 8 luglio 2013 | Daniela Leonelli | Comm. straordinario | [5] | |
11 giugno 2013 | 10 giugno 2018 | Sebastiano Foti | Sindaco | [5] | |
10 giugno 2018 | in carica | Matteo Giuseppe Francilia | Sindaco | [5] | |
Il comune di Furci Siculo fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.6 (Montagna litoranea dei Peloritani)[6].
Ha sede nel comune la società Calcio Furci, militante nel campionato di seconda categoria 2017-2018.[7]
Altri progetti
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