Santa Marinella è un comune italiano di 18 471 abitanti, avente il titolo di città, della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
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Santa Marinella comune | |||||
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Localizzazione | |||||
Stato | ![]() | ||||
Regione | ![]() | ||||
Città metropolitana | ![]() | ||||
Amministrazione | |||||
Sindaco | Pietro Tidei (PD) dal 25-6-2018 | ||||
Territorio | |||||
Coordinate | 42°02′N 11°51′E | ||||
Altitudine | 7 m s.l.m. | ||||
Superficie | 48,91 km² | ||||
Abitanti | 18 471[1] (30-11-2020) | ||||
Densità | 377,65 ab./km² | ||||
Frazioni | Santa Severa | ||||
Comuni confinanti | Allumiere, Cerveteri, Civitavecchia, Tolfa | ||||
Altre informazioni | |||||
Cod. postale | 00058 | ||||
Prefisso | 0766 | ||||
Fuso orario | UTC+1 | ||||
Codice ISTAT | 058097 | ||||
Cod. catastale | I255 | ||||
Targa | RM | ||||
Cl. sismica | zona 3B (sismicità bassa)[2] | ||||
Cl. climatica | zona C, 1 264 GG[3] | ||||
Nome abitanti | santamarinellesi | ||||
Patrono | san Giuseppe | ||||
Giorno festivo | 19 marzo | ||||
Cartografia | |||||
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Sito istituzionale | |||||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il promontorio di Capo Linaro, situato nel territorio comunale, secondo alcuni costituisce il limite meridionale della Maremma, in realtà una parte di quella che una volta fu l'Etruria - regione che arrivava fino a sponda destra del Tevere - con l'espansione romana fu denominata Ager Romanus, oggi Agro Romano. Il territorio comunale di Santa Marinella comprende anche le propaggini meridionali dei monti della Tolfa e il torrente Marangone, che segna il confine con Civitavecchia.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Civitavecchia-Santa Marinella. |
Classificazione climatica: zona C, 1264 GR/G.
CIVITAVECCHIA-SANTA MARINELLA (1971-2000) | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 13,1 | 13,3 | 14,7 | 16,6 | 20,5 | 23,8 | 26,6 | 27,4 | 24,8 | 21,4 | 17,1 | 14,2 | 13,5 | 17,3 | 25,9 | 21,1 | 19,5 |
T. min. media (°C) | 7,4 | 7,4 | 8,6 | 10,7 | 14,4 | 17,8 | 20,6 | 21,1 | 18,5 | 15,4 | 11,3 | 8,4 | 7,7 | 11,2 | 19,8 | 15,1 | 13,5 |
T. max. assoluta (°C) | 17,8 (1976) | 19,2 (1998) | 22,6 (1974) | 24,8 (1995) | 28,0 (1992) | 30,6 (1973) | 35,2 (1995) | 33,4 (1998) | 33,0 (1982) | 27,0 (1975) | 23,4 (1984) | 21,6 (1980) | 21,6 | 28,0 | 35,2 | 33,0 | 35,2 |
T. min. assoluta (°C) | −4,0 (1979) | −1,2 (1993) | −2,6 (1971) | 3,8 (1987) | 8,2 (1991) | 10,2 (1986) | 14,8 (1975) | 13,0 (1972) | 10,4 (1971) | 6,0 (1974) | 1,0 (1973) | −1,4 (1996) | −4,0 | −2,6 | 10,2 | 1,0 | −4,0 |
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 3 |
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 1 |
Precipitazioni (mm) | 77,3 | 66,7 | 56,3 | 70,3 | 43,8 | 25,5 | 8,6 | 23,4 | 63,2 | 103,3 | 101,0 | 72,0 | 216,0 | 170,4 | 57,5 | 267,5 | 711,4 |
Giorni di pioggia | 8 | 7 | 7 | 8 | 4 | 3 | 1 | 2 | 4 | 7 | 8 | 7 | 22 | 19 | 6 | 19 | 66 |
Giorni di nebbia | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Umidità relativa media (%) | 74 | 73 | 74 | 76 | 76 | 76 | 74 | 74 | 75 | 75 | 75 | 74 | 73,7 | 75,3 | 74,7 | 75 | 74,7 |
Il nome della città deriva dalla raffigurazione della Santa all'interno di una cappella privata nella proprietà Odescalchi.[4] In epoca antica era chiamata dai romani Castrum Novum.
Nel territorio di Santa Marinella sono stati individuati antichi siti abitati nel neolitico antico e nell'età del bronzo. A partire dal IX secolo a.C. nel territorio sorsero l'insediamento di Punicum, l'insediamento di Pyrgi (attuale Santa Severa), probabili empori Fenici, e infine l'insediamento romano di Castrum Novum. Tutte queste località sono menzionate nella Tavola Peutingeriana. Castro Movum, al pari di Pyrgi, è menzionato anche nell'Itinerarium Maritimum, tra i porti e gli approdi del tragitto marittimo, che da Roma conduceva in Provenza.[5]
Secondo alcuni studiosi, il nome Punicum dato all'antica Santa Marinella deriverebbe da un albero di melograno (Ad Malum Punicum) nei pressi di una stazione romana di cambio dei cavalli.
Nel 1777 il governo pontificio incaricò Gaetano Torraca di eseguire degli scavi da cui emersero il centro abitato di Castrum Novum e la necropoli etrusca della Castellina del Marangone. Nel medioevo il litorale di Santa Marinella divenne un possedimento dei signori di Vico, poi degli Anguillara e infine degli Orsini. Tra le torri di difesa costiera fatte edificare da papa Pio V nel 1567, c'è la torre che si chiamò di Santa Marinella, dal piccolo centro abitato, che lì era risorto per la coltura dei campi e per i pascoli. Secondo la tradizione, intorno all'anno 1000 una comunità di monaci basiliani originari del Medio Oriente, dopo esser giunta in Italia meridionale, risalì il Tirreno insediandosi sul promontorio ove oggi sorge il castello Odescalchi, costruendo il villaggio, il monastero e una piccola chiesa annessa dedicata a Santa Marina e a San Leonardo e introducendo così il culto della santa, eponima della città, di cui propagavano la devozione.
Secondo i documenti conservati negli archivi delle diocesi suburbicarie di Ostia e di Porto-Santa Rufina, di tale santa si ha notizia dal calendario che recensisce al 17 luglio una santa Marina, vergine e martire. Il nome del luogo potrebbe derivare dalla piccola chiesa costruita dai basiliani in onore della santa. La chiesetta, oggi scomparsa, forse fu incorporata nel castello Odescalchi come cappella di palazzo intorno al XVI secolo, per edificare sul luogo ove questa sorgeva la futura chiesa parrocchiale. Nel 1435 papa Eugenio IV concesse in proprietà la tenuta di Santa Marinella ai canonici di Santo Spirito in Sassia. Nel 1887 l'Archispedale di Santo Spirito vendette la tenuta al principe Baldassarre Odescalchi, che vi realizzò un piano di lottizzazione redatto dall'ingegner Raffaello Ojetti, padre dello scrittore Ugo. La famiglia Pacelli acquistò successivamente una villa lungo la via Aurelia di fronte all'attuale Ospedale del Bambino Gesù dove, fin da piccolo, Eugenio Pacelli, diventato poi cardinale, segretario di Stato e infine papa col nome di Pio XII, trascorreva le vacanze.
Nel 1899 il marchese Sacchetti acquistò l'antica stazione di posta e, durante i lavori per la messa a dimora di alcuni pini, scoprì i resti di una lussuosa villa romana con statue che andranno in alcuni musei del mondo. A villa Sacchetti Guglielmo Marconi conobbe la sua futura moglie Maria Cristina Bezzi-Scali, dal cui matrimonio nascerà la figlia Elettra. In località Torre Chiaruccia, Guglielmo Marconi istituì il Centro Radioelettrico Sperimentale del CNR, dove sperimentò la radiotelefonia mobile e costruì il primo radio telefono a microonde, sperimentò la navigazione cieca e la radio-localizzazione e costruì il primo prototipo di Radar.
Per intervento dell'avvocato concistoriale Francesco Pacelli, fratello di Eugenio, la famiglia reale dei Savoia a seguito dei Patti Lateranensi donò la propria villa di Santa Marinella all'attuale Ospedale del Bambino Gesù, che nel dopoguerra diventerà un centro d'eccellenza sul territorio soprattutto in campo pediatrico, coordinato dal professor Mario Costici.
Il 4 ottobre 1949 Santa Marinella e Santa Severa si distaccarono da Civitavecchia diventando comune autonomo. Nel 1955 l'architetto Luigi Moretti, progettista del famoso Hotel Watergate di Washington, progettò, per conto della principessa Pignatelli, il complesso di tre ville denominate La Saracena, La Califfa e La Moresca. Negli anni cinquanta, sessanta e settanta, Santa Marinella diventa la "Perla del Tirreno", talvolta anche chiamata la "Perla dei Vip", meta estiva per eccellenza per la "Roma Bene".
Lo stemma e il gonfalone di Santa Marinella sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 29 febbraio 1992.[6]
«Stemma partito: nel primo, di azzurro, alla torre d'argento, murata di nero, chiusa e finestrata di due, dello stesso, merlata alla guelfa di cinque, sormontata dalla stella di otto raggi, d’oro, e sostenuta dalla campagna di verde; nel secondo, d'oro, all'ancora di nero, con la trabe di rosso, sormontata dalla stella di otto raggi, di azzurro. Sotto lo scudo, sulla lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole d'oro, CASTRUM NOVUM ET PYRGI. Sopra lo scudo, la corona d'oro da città, e, sotto il motto, le due palme di verde, decussate, e legate dal nastro tricolore, con i colori nazionali.» |
Lo stemma del comune rappresenta l'unione tra Santa Marinella (l'ancora) e la sua frazione di Santa Severa (il castello). Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.
![]() | Titolo di Città |
«Decreto del Presidente della Repubblica» — 7 agosto 1990[6] |
Il castello si erge sulle fondamenta di un'antica villa romana, proprietà del giureconsulto Ulpiano; nel XII secolo fu eretta la torre normanna, tuttora esistente, allo scopo di proteggere il litorale dalle incursioni piratesche e nel XVI secolo, la torre d’avvistamento fu circondata da alte mura di recinzione collegate tra loro da diverse torrette circolari.
Durante il pontificato di papa Urbano VIII il castello entrò in possesso della famiglia Barberini, la quale intraprese lavori di ampliamento e sistemazione; solo nel 1887 il castello divenne proprietà del principe Baldassarre Odescalchi, avo degli attuali proprietari[4].
Alcune delle specie floristiche presenti in questa fascia sono: la Limbarda crithmoides, la Salsola soda, l'Atriplex portulacoides, il Limonium narbonensis, la Plantago coronopus.
Particolare della cittadina è la presenza della Cressa cretica, della famiglia delle Convolvulaceae, presente solo in quattro regioni italiane, segnalata come specie a rischio di estinzione nelle liste rosse regionali e nazionali.[8]
Abitanti censiti[9]
Santa Marinella è da molti denominata la perla del Tirreno, soprattutto grazie alla sua particolare posizione sul mare ed al clima, caratteristiche che la rendono una città veramente predisposta al turismo. Oltre ai numerosi siti archeologici presenti nel suo entroterra e nel litorale e ai numerosi stabilimenti balneari, Santa Marinella vanta un'efficiente biblioteca comunale, due impianti sportivi e ricreativi pubblici, quali un piccolo stadio calcistico e un anfiteatro al coperto, e un impianto privato fornito di ristorante, bar, campi da tennis, da calcetto e da bridge. Sono inoltre presenti un cinema all'aperto funzionante nei mesi estivi e vari parchi pubblici e privati forniti di numerosi giochi per bambini e altri servizi.
Santa Marinella è collegata alla principale rete viaria nazionale, tramite l'autostrada A12 Roma - Civitavecchia e la Strada statale 1 Via Aurelia.
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È raggiungibile dalle stazioni di: Santa Marinella e Santa Severa. |
Successivamente alla decadenza dell'impero fu denominata Tuscia Romanorum o Patrimonio di San Pietro con un confine variabile tra Santa Marinella, Civitavecchia, Tarquinia e Montalto di Castro, per dividerla da quella che fu la cosiddetta Tuscia Longobardorum.
Santa Marinella con decreto del Presidente della Repubblica n.4743 del 7 agosto 1990 ha ricevuto il titolo di città, trascritto nel Registro Araldico dell'A.C.S. il 17.10.1900.
Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993):
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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7 giugno 1993 | 10 giugno 1996 | Marco Maggi | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
10 giugno 1996 | 17 aprile 2000 | Achille Ricci | Lista Civica di Centro-destra | Sindaco | [10] |
17 aprile 2000 | 5 aprile 2005 | Franco Bordicchia | Lista Civica di Centro-destra | Sindaco | [11] |
5 aprile 2005 | 30 ottobre 2007 | Pietro Tidei | Democratici di Sinistra | Sindaco | [12] |
30 ottobre 2007 | 15 aprile 2008 | Fausto Gianni | Commissario Prefettizio | ||
15 aprile 2008 | 12 dicembre 2017 | Roberto Bacheca | Il Popolo della Libertà | Sindaco | [13][14] |
12 dicembre 2017 | 25 giugno 2018 | Enza Caporale | Commissario Prefettizio | [15] | |
25 giugno 2018 | in carica | Pietro Tidei | Partito Democratico | Sindaco | |
L'A.S.D. Green Park In Line Santa Marinella nasce nel 1998 come società di pattinaggio corsa. La squadra di velocità locale è divenuta vivaio della A.S.D. Debby Roller Team.
La costa frastagliata, ricca di baie e insenature, su fondale roccioso offre le condizioni per la pratica sportiva del surf da onda che in questa zona si è sviluppata dagli anni '80 fino ai giorni nostri. Le gare più importanti del campionato nazionale vengono svolte nella spiaggia di Banzai.
Altri progetti
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