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Sant'Andrea Frius (Sant'Andria ‘e Frius in sardo) è un comune italiano di 1 707 abitanti[1] della provincia del Sud Sardegna, nella subregione della Trexenta. È posto circa 35 chilometri a nord di Cagliari.

Sant'Andrea Frius
comune
(IT) Sant'Andrea Frius
(SC) Sant'Andrìa 'e Frìus
Sant'Andrea Frius – Veduta
Sant'Andrea Frius – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoSimone Melis (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dall'11-10-2021)
Territorio
Coordinate39°28′41.79″N 9°10′10.07″E
Altitudine280 m s.l.m.
Superficie36,16 km²
Abitanti1 707[1] (31-7-2021)
Densità47,21 ab./km²
Comuni confinantiBarrali, Dolianova, Donori, Ortacesus, San Basilio, San Nicolò Gerrei, Senorbì, Serdiana
Altre informazioni
Cod. postale09040
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111069
Cod. catastaleI271
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) santandriesi
(SC) santandriesus
Patronosant'Andrea Apostolo, sant'Isidoro l'Agricoltore
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Sant'Andrea Frius
Sant'Andrea Frius – Mappa
Sant'Andrea Frius – Mappa
Posizione del comune di Sant'Andrea Frius all'interno della provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Resti della vecchia strada che collegava Cagliari
Resti della vecchia strada che collegava Cagliari

Sant'Andrea Frius è localizzato in una posizione geografica di grande interesse, perché nodo di convergenza di tre arterie stradali sulle quali viene deviato un notevole flusso di traffico veicolare, permettendo il collegamento tra il Gerrei, la Trexenta e il Campidano.

Il territorio, prevalentemente collinare, si estende per 36 km quadrati, e presenta un profilo altimetrico che varia da punte massime che sfiorano i 650 metri ad un minimo di 140 metri sopra il livello del mare. La zona collinare è ricoperta da una natura assai variegata in tutti i suoi aspetti: gran parte di essa è caratterizzata da una vegetazione a cespugli e a macchia mediterranea: querce, mirto, oleandro, fico, cisto, corbezzolo, asfodelo e lavanda, presenti nell'intero territorio. Tra le specie faunistiche, troviamo anfibi come la raganella sarda, rettili come la lucertola (es. la Podarcis), la luscengola (Chalcides Chalcides), o il gongilo sardo (Chalcides Ocellatus Tiligugu), mammiferi come la lepre, il cinghiale, la volpe e diversi tipi di pipistrelli. Tra i volatili, è possibile avvistare alcuni tipi di rapaci, come la pernice e la civetta. Tutte queste realtà fanno parte del patrimonio naturalistico sardo. Il territorio, inoltre, è stato migliorato grazie ad interventi di forestazione produttiva promossi dall'amministrazione comunale.


Storia


Il territorio di Sant'Andrea Frius, abitato fin dall'antichità, presenta numerose emergenze archeologiche, come i nuraghi "Is piagas", "Mannu", "Monte uda" e "Montroxiu". Il centro sorse su uno stanziamento punico nato grazie alla posizione del territorio, posto fra Cagliari e Isili, e in età romana assolvette al ruolo di avamposto per l'osservazione e il controllo dell'area. Del periodo romano, infatti, permangono alcuni resti di ville rustiche, mentre nel sito archeologico di Linna Pertunta sono stati riportati alla luce numerosi ex voto in terracotta, riproducenti parti del corpo umano e gioielli di varia foggia.

Incluso nella curatoria di Trexenta e fra i territori del giudicato di Cagliari, il paese fu donato dal giudice Mariano II Torchitorio II al figlio Costantino II Salusio III e, nell'atto di donazione, Frius appare infatti esplicitamente indicata.

In seguito, nel 1258, dopo la caduta del regno giudicale di Calari, fu annesso dal giudicato di Arborea. Nel 1295 Mariano II di Arborea cedette il paese coi suoi territori alla Repubblica Pisana e nel 1326 passò direttamente alla corona aragonese che, pur demandando ancora una volta la sua amministrazione ai pisani, ne prese possesso solamente nel 1353, dopo gli scontri fra Pietro IV di Aragona e Mariano IV di Arborea.

Le ostilità fra corona d'Aragona e giudicato di Arborea (guerra sardo-catalana) sfociarono nella battaglia di Sanluri del 1409. Mentre Guglielmo III di Narbona, nipote di Beatrice Cappai de Baux, moglie del visconte di Narbona e figlia di Mariano IV, venne nominato giudice, l'esercito di Martino I, re di Sicilia e pretendente al trono d'Aragona, entrò in Cagliari e si scontrò con la flotta genovese nel golfo dell'Asinara mentre nella piana di Sanluri gli eserciti siculo-aragonesi e giudicali si scontrarono in una cruenta battaglia a seguito della quale numerosi territori, compreso quello di Sant'Andrea Frius, passarono alla corona d'Aragona.

Nel 1420 il paese fu amministrato da Giacomo De Besora e nel 1434 divenne feudo della stessa famiglia che lo cedettero agli Alagon e successivamente ai De Silva che lo mantennero fino all'emanazione della Carta reale che nel 1838 sancì la possibilità di riscattare i feudi. Proprio la famiglia Alagon, in vista di un forte spopolamento nella seconda metà del Seicento, trapiantò nel territorio numerose famiglie di contadini originari di Nuraminis e Villagreca.

Nel 1821, anno in cui Vittorio Angius (1797 - 1862), professore di retorica, scrittore e storico, descrive minuziosamente il paese, Sant'Andrea Frius fu incluso nella provincia di Cagliari.

Il tessuto urbano del paese ha mantenuto la sua dimensione originaria e si compone principalmente di case in pietra ad un solo piano. La chiesa di Sant'Andrea, risalente al XVII secolo, è stata rasa al suolo a metà degli anni cinquanta del secolo scorso per far posto ad una chiesa moderna.


Simboli


«Siemma inquartato: nel primo, di azzurro, alla croce di Sant'Andrea d'argento; nel secondo, di rosso, alle cinque spighe di grano d'oro, impugnate, legate di argento; nel terzo, d'oro al grappolo d'uva, di porpora, munito di tralcio al naturale, posto in fascia e pampinoso di due, uno per parte, di verde; nel quarto, di azzurro, alla pecora, d'argento, camminante sulla campagna di verde, con le quattro zampe a terra. Ornamenti esteriori da Comune.»

(D.P.R. 07.08.1990[3])

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[4]


Lingue e dialetti


La variante di sardo parlata a Sant'Andrea Frius è il campidanese occidentale


Cultura



Tradizioni e folclore


A Sant'Andrea Frius numerose feste popolari conservano e perpetuano la memoria dell'intero territorio.

Pardulas
Pardulas

Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2021.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Comune di Sant’Andrea Frius, Statuto (PDF), Art. 12 Stemma e gonfalone.
  4. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Sant’Andrea Frius

Sant’Andrea Frius ist eine italienische Gemeinde (comune) mit 1720 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Metropolitanstadt Cagliari auf Sardinien.

[en] Sant'Andrea Frius

Sant'Andrea Frius (Sant'Andria ‘e Frius in Sardinian) is a comune (municipality) in the Province of South Sardinia in the Italian region Sardinia, located about 30 kilometres (19 mi) north of Cagliari.

[es] Sant'Andrea Frius

Sant'Andrea Frius (en sardo: Sant'Andria Friusu) es un municipio de Italia de 1.892 habitantes en la provincia de Cerdeña del Sur, región de Cerdeña. Está situado a 30 km al norte de Cagliari, en el territorio de la Trexenta. Los ríos Coxinas y Cirras, afluentes del río Mannu, fluyen por su irregular relieve geográfico.

[fr] Sant'Andrea Frius

Sant'Andrea Frius est une commune italienne d'environ 1 800 habitants, située dans la province du Sud-Sardaigne, dans la région Sardaigne, en Italie.
- [it] Sant'Andrea Frius

[ru] Сант-Андреа-Фриус

Сант-Андреа-Фриус (итал. Sant'Andrea Frius) — коммуна в Италии, располагается в регионе Сардиния, в провинции Кальяри.



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