San Vito Lo Capo (Santu Vitu in siciliano) è un comune italiano di 4 795 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia.
San Vito Lo Capo comune | |||
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Scorcio di San Vito Lo Capo con un tratto del litorale sabbioso | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Sicilia | ||
Libero consorzio comunale | Trapani | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giuseppe Peraino (lista civica) dal 13-6-2018 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 38°10′N 12°45′E | ||
Altitudine | 6 m s.l.m. | ||
Superficie | 60,12 km² | ||
Abitanti | 4 795[1] (30-6-2022) | ||
Densità | 79,76 ab./km² | ||
Frazioni | Castelluzzo, Macari | ||
Comuni confinanti | Castellammare del Golfo, Custonaci | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 91010 | ||
Prefisso | 0923 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 081020 | ||
Cod. catastale | I407 | ||
Targa | TP | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Nome abitanti | sanvitesi | ||
Patrono | san Vito | ||
Giorno festivo | 15 giugno | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di San Vito Lo Capo nel libero consorzio comunale di Trapani | |||
Sito istituzionale | |||
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Località balneare, sorge all'estremità ovest del golfo di Castellammare delimitandone l'inizio della vasta insenatura che da Capo San Vito si apre fino a Capo Rama.
Si trova sulla costa occidentale della Sicilia, nella penisola omonima che si conclude con Capo San Vito, con a occidente il golfo di Macari e a oriente la riserva dello Zingaro e il golfo di Castellammare. Vi è una spiaggia di sabbia dorata lunga tre chilometri[3].
Il clima di questa zona è caldo e temperato.[4]
Durante l'anno si misura una temperatura media di 18,1 °C[4] e una piovosità media di 519 mm.[4] Il mese più caldo è agosto (25,7 °C),[4] mentre il mese più freddo è gennaio (11,9 °C).[4] In estate le piogge sono più scarse, con un minimo in corrispondenza del mese di luglio (2 mm),[4] mentre in inverno si ha un massimo nella caduta delle piogge in corrispondenza del mese di dicembre (82 mm).[4]
Nel comune è presente una stazione meteorologica.
[4] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 14,7 | 14,8 | 16,3 | 18,8 | 22,3 | 25,9 | 28,8 | 29,2 | 26,9 | 23,1 | 19,3 | 16,1 | 15,2 | 19,1 | 28,0 | 23,1 | 21,3 |
T. min. media (°C) | 9,2 | 9,1 | 11,9 | 13,1 | 15,2 | 18,6 | 21,5 | 22,2 | 20,2 | 16,9 | 13,4 | 10,8 | 9,7 | 13,4 | 20,8 | 16,8 | 15,2 |
Precipitazioni (mm) | 64 | 52 | 46 | 41 | 18 | 9 | 2 | 13 | 38 | 74 | 80 | 82 | 198 | 105 | 24 | 192 | 519 |
Nasce alla fine del Settecento, nel territorio demaniale ericino, alle falde di Monte Monaco, nella bianchissima baia posta tra Capo San Vito e Punta Solanto. Tracce dell'epoca paleolitica, mesolitica e neolitica si trovano nelle numerose cavità naturali, un tempo abitazioni, che si affacciano sul mare. Resta avvolta dal mistero l'esistenza di un'antica borgata, Conturrana, una rupe immensa a 500 passi dalla riva staccatasi dalla montagna. Qui, probabilmente intorno alla fine del IV secolo a.C., esistette un piccolo centro abitato.
Nucleo generatore di San Vito Lo Capo è l'attuale Santuario, antica fortezza che nell'arco dei secoli ha subìto numerosi interventi edilizi. La prima costruzione, realizzata intorno al Trecento, fu una piccola cappella dedicata a San Vito martire, patrono del borgo marinaro. Secondo una tradizione accettata e riportata da tutti gli agiografi e cultori di storia siciliana, il giovane Vito per sfuggire ai rigori della decima persecuzione ordinata da Diocleziano (303-304), e alle ire del padre Ila e del prefetto Valeriano, assieme al suo maestro Modesto e alla nutrice Crescenzia, scappato via mare da Mazara, col favore dei venti approdò sulla costa del feudo della Punta, in territorio di Monte Erice, dagli antichi chiamato Capo Egitarso. Qui cominciò a predicare la parola di Dio tra la gente del luogo, in una borgata poco distante dalla spiaggia, chiamata Conturrana.
In nome di Dio guariva gli infermi, quanti fossero colpiti da rabbia o morsi di animali, o compromessi nella salute per un improvviso spavento, scacciava gli spiriti immondi. Ma, a dispetto dei numerosi miracoli operati, la sua opera fu coronata da scarso successo, e si concluse col castigo inflitto da Dio a Conturrana. La credenza popolare ritiene che il giovanetto Vito, martire al tempo di Diocleziano, sia stato in questo paese non benevolmente accolto, allorquando si era colà rifugiato, accompagnato dai precettori Modesto e Crescenzia. L'inesorabile ira divina si era abbattuta sul paese, seppellendolo completamente sotto una frana, non appena i tre profughi avevano lasciato il centro abitato, dirigendosi verso il mare. Sempre secondo tradizione Santa Crescenzia, voltandosi a guardare la città che crollava, divenne pietra nello stesso punto dove adesso sorge la cappella, alla quale ancora oggi gli abitanti del luogo attribuiscono poteri magici. Per Vito, invece, seguì una breve dimora nell'Egitarso e, dopo un viaggio attraverso la Sicilia e la Basilicata, il martirio, il 15 giugno del 299.
Col tempo crebbe la fama della chiesa e dei "miracoli" attribuiti al martire Vito e a Santa Crescenzia e così, per accogliere i numerosi fedeli che arrivavano in pellegrinaggio – e, soprattutto, per difenderli da ladri e banditi – l'originaria costruzione andò trasformandosi in una fortezza-alloggio. Tale realizzazione risale alla fine del Quattrocento. Fin dall'inizio, il Santuario fu fatto centro di una grande devozione, e la fama dei miracoli che il Santo qui operava varcava anche i confini della Sicilia, richiamando in ogni stagione numerosissimi pellegrini. Anche gli stessi corsari, nemici dichiarati della fede cattolica, avevano rispetto per il Santo e per il suo tempio.
Nel frattempo aumentavano i pericoli di incursioni di pirati barbareschi, così, lungo le coste dell'isola, cominciarono a essere edificate numerose torri di avvistamento. Le torri principali erano tre, due sono ancora visibili e sono torre Scieri e torre Isolidda. La terza invece, torre Roccazzo, ubicata sul piano Soprano che si estende a ovest del paese di San Vito (il luogo fu appositamente scelto perché l'unico atto a garantire la corrispondenza con le altre due torri), venne demolita per far posto al semaforo militare nel 1935.
All'inizio del Settecento iniziarono a comparire le prime case tutto intorno al Santuario. Alla fine dello stesso secolo, attorno alla chiesa esisteva già un piccolo nucleo di abitazioni. Nell'arco dei secoli, la cittadina ha accolto esploratori, viaggiatori e persino commissari governativi che, mossi da curiosità, interessi culturali o militari, misero a punto meticolose e interessanti descrizioni sulla geografia dei luoghi visitati.
Il comune di San Vito fu costituito il 17 agosto 1952 con scorporo di territorio da Erice, del quale costituiva un'isola amministrativa dal 1948 in seguito all'autonomia di Custonaci. Con Legge regionale n. 48 del 28/7/1952 proseguì pertanto lo smembramento del vasto territorio ericino, da cui in precedenza era stato scorporato anche Buseto Palizzolo nel 1950 e che si concluderà con l'autonomia di Valderice nel 1955.
Abitanti censiti[7]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 i cittadini stranieri residenti erano 228 pari al 4,8% della popolazione [8]. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione straniera erano:
Dal 1998 la cittadina ospita durante l'ultima settimana di settembre il "Cous Cous Fest", rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo,[9] durante il quale, oltre a spettacoli musicali dal vivo,[10] si svolge una gara gastronomica internazionale di cuscus ("The Cous Cous World Championship") che impegna chef provenienti da diverse parti del mondo,[11] che si affrontano proponendo il cuscus cucinato secondo la propria tradizione gastronomica. Tra i Paesi che hanno partecipato a tale iniziativa ci sono: Costa d'Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia. Negli ultimi anni la durata del "Cous Cous Fest" è stata estesa a dieci giorni[12].
La rassegna Libri, autori e buganvillee si svolge nel periodo luglio - settembre di ogni anno a cura di Giacomo Pilati. Una serie di incontri con l'autore nella via Venza, il salotto all'aperto del paese. Scrittori italiani presentano la loro ultima opera letteraria alla presenza del pubblico.
In maggio, dopo un tour di tutta la Sicilia, si conclude il Festival internazionale degli aquiloni con una tappa finale a San Vito Lo Capo. Aquilonisti di fama internazionale si scontrano in sessioni di aquilonismo acrobatico a suon di musica.
Il 15 giugno si svolge la festa del santo patrono san Vito Martire. I festeggiamenti iniziano nel pomeriggio con l'antico gioco dell'antenna a mare, che vede i partecipanti alla gara percorrere una trave di legno lunga 10 metri sospesa sul mare e resa scivolosa da uno strato di sapone, con l'obiettivo di afferrare una bandierina posta all'estremità della trave. Segue lo sbarco dei Santi sulla spiaggia di San Vito Lo Capo, durante il quale su una piccola barca giungono dal mare, al tramonto, tre figuranti che rappresentano a sua volta il piccolo Vito, la nutrice Crescenzia e il maestro Modesto, mentre sulla spiaggia i pescatori aspettano l'arrivo dei santi, per accoglierli. Nel frattempo dentro il santuario la statua di San Vito viene rivestita dagli ex voto dei fedeli; quindi viene solennemente presentata ai fedeli e portata a spalla dai devoti nella processione finale che farà il giro del paese. I festeggiamenti terminano con uno spettacolo pirotecnico.
Nel mese di ottobre vi è il San Vito Climbing Festival, un festival internazionale per arrampicatori, i quali possono fare climbing sulle montagne del territorio.
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L'economia del territorio si basa sulle tradizionali attività agricole, sulla pesca e soprattutto sul turismo.
I trasporti interurbani di San Vito Lo Capo vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da AST.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 giugno 1988 | 22 febbraio 1991 | Vincenzo Battaglia | lista civica | Sindaco | [14] |
17 aprile 1991 | 18 dicembre 1991 | Ferdinando Pioppo | Comm. pref. | [14] | |
2 gennaio 1992 | 17 marzo 1993 | Maria Giuseppa Castiglione | Democrazia Cristiana | Sindaco | [14] |
9 aprile 1993 | 10 febbraio 1994 | Carlo Augusto Barbera | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [14] |
1º luglio 1994 | 25 maggio 1998 | Carlo Barbera | lista civica | Sindaco | [14] |
25 maggio 1998 | 27 maggio 2003 | Giuseppe Peraino | centro-destra | Sindaco | [14] |
27 maggio 2003 | 17 giugno 2008 | Giuseppe Peraino | centro-destra | Sindaco | [14] |
17 giugno 2008 | 11 giugno 2013 | Matteo Rizzo | centro-destra | Sindaco | [14] |
11 giugno 2013 | 11 giugno 2018 | Matteo Rizzo | lista civica | Sindaco | [14] |
11 giugno 2018 | in carica | Giuseppe Peraino | lista civica | Sindaco | [14] |
Altri progetti
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