San Gregorio da Sassola (fino al 1872 San Gregorio) è un comune italiano di 1 448 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
San Gregorio da Sassola comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giovanni Colagrossi Loreto (lista civica) dal 21-9-2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°55′N 12°52′E | ||
Altitudine | 420 m s.l.m. | ||
Superficie | 35,45 km² | ||
Abitanti | 1 448[1] (31-9-2020) | ||
Densità | 40,85 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Capranica Prenestina, Casape, Castel Madama, Ciciliano, Poli, Roma, Tivoli | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 00010 | ||
Prefisso | 0774 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 058095 | ||
Cod. catastale | H942 | ||
Targa | RM | ||
Cl. sismica | zona 2B (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona D, 2 091 GG[3] | ||
Nome abitanti | sangregoriani | ||
Patrono | san Gregorio Magno | ||
Giorno festivo | 12 marzo | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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San Gregorio da Sassola si estende su un territorio di circa 35 km², sul versante occidentale dei monti Prenestini, alle pendici del monte Cerella. Il centro storico di San Gregorio si trova sopra un "basamento" vulcanico a parte rispetto ai rilevi calcarei dei dintorni. La forma del territorio agevola la difesa, situazione che ha favorito l'insediamento e la nascita dell'abitato. Mentre la parte nuova dell'abitato si trova su rocce calcaree, l'antico borgo medievale ed i quartieri storici si sono sviluppati proprio sopra la roccia vulcanica.
In questo tipo di roccia sono facilmente identificabili i "Tufi Pisolitici", caratterizzati dalla presenza evidente di lapilli (sferette di cenere agglomerata); sono così chiamati perché venivano scambiati erroneamente per i granuli ovoidali che caratterizzano invece le rocce calcaree o "pisoliti". (Fonte: Culturalazio)
Il paese si presenta al visitatore in due parti ben distinte e quasi contrapposte che compongono la struttura urbana di San Gregorio. Anche se in stretta relazione tra loro, le due parti (il nucleo medievale e l'ampliamento barocco) sono ben distinte anche sotto il profilo dell'identità. Il nucleo medievale ha un impianto classico "a fuso d'acropoli" (un unico asse centrale da cui si dipartono le vie laterali; esempi tipici sono Chianciano e Minucciano), con la differenza che la via principale si biforca a "Y" all'altezza del palazzo baronale. Il Castello è alloggiato proprio nella forcella della "Y". La parte barocca presenta una via centrale sulla quale si affacciano due blocchi residenziali; il più antico di questi blocchi, che risale al XVII secolo, è formato da cinque blocchi di case a schiera che terminano in una piazza ellittica costituita da quattro "quartieri" di cui uno non è stato mai costruito. (Fonte: Culturalazio)
Ai confini con il comune di Ciciliano si trova la vetta della Spina Santa dei monti Prenestini.
Il territorio faceva parte del fondo Ancesano, che Gregorio Magno donò nel 587 al monastero di Sant'Andrea al Celio. Intorno al castello, sorto nel X secolo si venne a creare un centro abitato, in concorrenza con Castel Faustiniano, che fu abbandonato entro il XIV secolo. Fu conteso tra i Colonna e gli Orsini.
Nel 1567 il cardinale Prospero Publicola Santacroce acquistò il feudo da Giordano Orsini. Passò in seguito ai Conti di Poli (1599), con cui divenne principato, e ai Barberini (1632) e quindi al cardinale Carlo Pio di Savoia (1655). Dopo la peste del 1656 il cardinale volle un'espansione urbanistica, detta "Borgo Pio" , nella quale furono inserite 90 famiglie provenienti dai paesi vicini.
Dopo l'unità d'Italia il comune prese il nome di San Gregorio da Sassola, nell'errata convinzione che corrispondesse all'antica città di Saxula.
Abitanti censiti[4]
Al 31 dicembre 2013 a San Gregorio da Sassola risultavano residenti 126 cittadini stranieri, la nazionalità più rappresentata è quella rumena, con 98 residenti[5].
Nel 1872 San Gregorio cambia denominazione in San Gregorio da Sassola.
Il borgo fa da cornice al videoclip musicale della canzone "Alessandra sarà sempre più bella" di Fabrizio Moro (2015).
Da tempo l'attore Andrea Roncato vi trascorre alcuni periodi dell'anno.
Altri progetti
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