San Giorgio di Pesaro (San Giorg in dialetto gallo-piceno) è un ex comune italiano di 1 360 abitanti[1] della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Dal 1º gennaio 2017, insieme a Barchi, Piagge e Orciano di Pesaro, forma il comune sparso di Terre Roveresche, del quale è un municipio.[4]
San Giorgio di Pesaro ex comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Comune | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Data di soppressione | 31º dicembre 2016 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°42′58.81″N 12°58′27.41″E | ||
Altitudine | 201 m s.l.m. | ||
Superficie | 19,4 km² | ||
Abitanti | 1 360[1] (31-12-2016) | ||
Densità | 70,1 ab./km² | ||
Sottodivisioni | Montecucco, Poggio, Sacramento, Spicello | ||
Frazioni confinanti | Mondavio, Monte Porzio, Orciano di Pesaro, Piagge, San Costanzo | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 61038 (già 61030) | ||
Prefisso | 0721 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 041052 | ||
Cod. catastale | H886 | ||
Targa | PU | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 234 GG[3] | ||
Nome abitanti | sangiorgesi | ||
Patrono | San Giorgio | ||
Giorno festivo | 23 aprile (municipale), 17 maggio (ufficiale comunale) (San Pasquale Baylon). | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Il centro abitato di San Giorgio di Pesaro sorge a 201 m s.l.m., sul crinale di colline tra le basse valli del Metauro e del Cesano tra i paesi di Piagge a nord e Orciano di Pesaro a sud; il territorio del Municipio, all'interno del comune di Terre Roveresche si estende per poco meno di 21 km² ed ha una popolazione di circa 1.417 abitanti. Il suo paesaggio è caratterizzato da colline coltivate, soprattutto a cereali, che degradano dolcemente, ad una distanza media di soli 18 km dal mare.
Sullo sfondo del paese, ad ovest, lo scenario dei monti appenninici e la Gola del Furlo. Accanto al nucleo storico di San Giorgio, con le mura castellane risalenti almeno all'VIII sec., e le chiese di San Giorgio e dello Spirito Santo c'è l'altro antico nucleo abitato di Poggio, l'antica Castrum Podii, "El Poj" nel dialetto locale, che sorge su di una fortificazione naturale di arenaria, probabilmente il primo insediamento preistorico del comune. Nel territorio municipale resta traccia delle antiche foreste di querce roverelle caratterizzanti il territorio collinare provinciale, sacrificate alla modernità, attraverso l'area verde de "La busca", oggi parco urbano.
Il territorio di San Giorgio era un tempo costellato di chiese ed ancora oggi, oltre alle succitate, abbiamo le piccole pregevoli chiese di Sant'Apollinare a Poggio e del Santissimo Crocifisso vicino al centro storico, la chiesa del Convento di San Pasquale Baylon, poco distante da Poggio, e la moderna chiesa del santuario di San Giuseppe in località Spicello (Spicèll), luogo di crescente devozione.
Altre località del municipio sono Montecucco (Montcùcc), il Sacramento (El Sagramènt), il Passo di San Pasquale (San Pasquàal) e l'abitato detto "El Mulìn", per la presenza, fino a tempi molto recenti, del Molino Buoncompagni.
San Giorgio ospita il MuSA, Museo di Storia Ambientale dedicato all'apicoltura, bachicoltura ed alle tradizioni del territorio.
Le terre di San Giorgio sono da tempo immemorabile sottoposte ad attività agricole, testimoniate da tracce di insediamenti preistorici, successivamente abitate da popolazioni di area nord-marchigiana quali i Pelasgi, Siculi, Liburni, Umbri e i Galli Senoni, da cui il nome di Ager Gallicus con cui i Romani denomineranno il territorio compreso tra Rimini e l'odierna Senigallia.
Il declino dell'Impero Romano porterà anche su queste terre popoli quali Goti, Bizantini, Longobardi, Franchi e Bulgari; il nome stesso del Castello di San Giorgio, ripreso dall'omonima chiesa, e il Sant'Apollinare della chiesa del Castello di Poggio, rivelano nella dedicazione a santi orientali evidenti tracce del dominio bizantino in epoca alto medievale.
Il primo documento scritto risale al 777 ed è una bolla papale che nomina il Castello (centro abitato racchiuso da mura) di Poggio. Un altro documento è dell'anno 875 che cita sia il castello del Poggio che quello di San Giorgio. I due piccoli castelli, abitati da poche famiglie povere addette tutte ai lavori della campagna, pur autonomi, passeranno attraverso le alterne vicende della storia subendo spesso le conseguenze di fatti e decisioni prese altrove. Questi castelli infatti, mentre in alcuni periodi erano amministrati direttamente dal Governatore Pontificio, poiché appartenenti ai territori dello Stato della Chiesa, in altri dipendevano dalla vicina città di Fano, come privilegio concesso a qualche signore locale.
Nel Trecento subiscono le conseguenze delle lotte tra Guelfi e Ghibellini; nel Quattrocento sono coinvolti nelle sanguinose lotte tra i Malatesta (signori di Fano) e i Montefeltro (duchi di Urbino) e all'inizio del Cinquecento tra i Della Rovere e i De' Medici. In quest'ultima occasione (1516-1517) vennero date alle fiamme gli archivi di tutti i luoghi dello Stato di Urbino. Né migliore sorte fu riservata ai documenti in altre due occasioni: alla fine del Settecento, sotto il dominio della Repubblica imposta dalle truppe napoleoniche, e nel 1955, quando, per scempiaggine, l'archivio storico del Comune venne mandato al macero.
Con la fine del ducato di Urbino (1631), anche i due castelli tornarono sotto il diretto governo pontificio. Nel 1797, sotto l'amministrazione napoleonica, il castello del Poggio perderà la propria autonomia; verrà infatti unificato in un solo Comune con il Castello di San Giorgio, riducendosi sempre più ad un modestissimo centro quasi spopolato e semisolato: l'antica strada maestra che correva ad ovest dei due castelli, collegandoli, è ora pressoché scomparsa sostituita dalla strada provinciale orcianese costruita nei primi anni dell'Unità d'Italia, lungo la quale il borgo di San Giorgio ha avuto la sua espansione.
L'attuale territorio comunale si estende per 20,88 km² su una superficie collinare costellata di borghi, castelli e case rurali, da un'altitudine minima di 51 m ad una massima di 263 m, sulla sinistra del Metauro a circa 20 km da Fano. Il territorio sangiorgese è ricco di storia, una storia dominata dai principali nuclei abitati: il Castello di Poggio, situato su di un'altura tufacea, il Castello di San Giorgio, ancora oggi circondato dalla cinta muraria più o meno rimaneggiata, e Spicello, una piccola frazione costituita da ondulate e spoglie colline che degradano verso il mare, confinante con diversi Comuni.
Le maggiori testimonianze artistiche e storiche si conservano nelle numerose chiese presenti sia all'interno dei centri abitati che nei dintorni. Di queste la maggior parte ha subito consistenti rifacimenti tra il Settecento e l'Ottocento per cui la struttura architettonica originaria è andata irrimediabilmente persa, ma alcuni arredi quali tele, statue e crocifissi lignei, si sono conservati. A volte è riscontrabile la presenza di una particolare iconografia legata alla devozione popolare. L'apparato edilizio del piccolo paese di San Giorgio si è sviluppato storicamente ai piedi e intorno al castello di cui rimane la cinta muraria. Lo sviluppo moderno è avvenuto in direzione e lungo la strada statale orcianese entrata a far parte della storia del centro in tempi recenti. La popolazione è in diminuzione dalla fine della seconda guerra mondiale a causa di massicci esodi verso la costa per le motivazioni economiche che hanno coinvolto tutti i paesi dell'entroterra.
Lo stemma e il gonfalone di San Giorgio di Pesaro erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 giugno 1988.[5]
«D'oro, al San Giorgio armato di tutto punto di ferro al naturale, con la visiera dell'elmo alzata e con il volto di carnagione, aureolato di rosso, con il mantello svolazzante di azzurro, cavalcante il cavallo d'argento, rivoltato, calpestante con gli arti anteriori il drago di rosso, di due zampe, rovesciato, rivoltato, e colpito dalla lancia di ferro al naturale, posta in banda e impugnata dalla mano destra del Santo. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone era un drappo partito di bianco e di rosso.
All'interno del centro abitato di San Giorgio si trovano due chiese: San Giorgio e Spirito Santo. Le altre presenti in questo elenco sono quasi tutte di piccole dimensioni e si localizzano nelle frazioni e nelle campagne del territorio municipale.
Chiese in campagna
Il 20 settembre 2016 l'Assemblea legislativa della regione Marche ha deliberato l'indizione di un referendum consultivo[6] in merito alla proposta di legge n. 82/2016,[7] concernente l'istituzione di un nuovo comune mediante fusione dei comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro, stabilendo il seguente quesito referendario: "Vuoi tu che sia istituito un nuovo Comune mediante la fusione dei Comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro?". Il referendum è stato fissato nelle quattro municipalità interessate, tramite decreto del governatore della regione Marche Luca Ceriscioli,[8] per il giorno 13 novembre 2016, dalle ore 7 alle 23.
Risultati[9] | |||||
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Barchi | Orciano di Pesaro | Piagge | San Giorgio di Pesaro | Totale | |
Elettori | 907 | 1817 | 869 | 1265 | 4858 |
Votanti | 418 | 759 | 453 | 673 | 2303 |
Affluenza | 46,09% | 41,77% | 52,13% | 53, 20% | 47,41% |
![]() | 346 83,37% | 625 82,67% | 283 63,60% | 482 72,92% | 1736 76,24% |
![]() | 69 16,51% | 131 17,26% | 162 35,76% | 179 26,60% | 541 23,49% |
Schede bianche | 1 | 2 | 4 | 7 | 14 |
Schede nulle | 2 | 1 | 4 | 5 | 12 |
La proposta di legge n. 82/2016[7] è stata approvata con deliberazione legislativa il 6 dicembre 2016,[10] quindi convertita in legge regionale n. 28/2016 e pubblicata nel BUR della Regione Marche n. 134 del 7 dicembre 2016.[11] Suddetta legge regionale prevede l'istituzione di un unico comune denominato Terre Roveresche a decorrere dal 1º gennaio 2017, mediante fusione dei comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro.
Abitanti censiti[12]
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2017 la popolazione straniera residente era di 72[13] persone e rappresentava il 5,3% della popolazione residente[14].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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19 giugno 1987 | 24 maggio 1990 | Roberto Landini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [15] |
25 maggio 1990 | 23 aprile 1995 | Roberto Landini | Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra |
Sindaco | [15] |
24 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Roberto Landini | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [15] |
14 giugno 1999 | 12 giugno 2004 | Roberto Landini | Lista civica Democrazia e solidarietà | Sindaco | [15] |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Federico Faccenda | Lista civica | Sindaco | [15] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Roberto Landini | Lista civica di Centro-sinistra | Sindaco | [15] |
26 maggio 2014 | 31 dicembre 2016 | Antonio Sebastianelli | Lista civica Torre | Sindaco | [15] |
Successivamente alla fusione in Terre Roveresche ogni ex comune divenuto municipio di Terre Roveresche è rappresentato da un prosindaco e due consultori votati dai cittadini del singolo municipio con scheda separata durante le elezioni comunali e nominati dal consiglio comunale. Dal 27 giugno 2017 è prosindaco del municipio di San Giorgio di Pesaro Giuliana Aniballi.
Hombourg-Haut, dal 2006[16]
La squadra del paese milita in Terza Categoria, è denominata Sangiorgese e gioca le sue partite presso lo stadio comunale di Orciano di Pesaro.
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