Rossano Veneto (Rosàn /ro'saŋ/ in veneto) è un comune italiano di 8 151 abitanti[1] della provincia di Vicenza in Veneto.
Rossano Veneto comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | Vicenza | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Morena Martini (lista civica di centro-destra Insieme per Rossano) dal 27-5-2013 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°42′24″N 11°48′25″E | ||
Altitudine | 78 m s.l.m. | ||
Superficie | 10,6 km² | ||
Abitanti | 8 151[1] (30-11-2020) | ||
Densità | 768,96 ab./km² | ||
Frazioni | Mottinello Nuovo[2] | ||
Comuni confinanti | Cassola, Cittadella (PD), Galliera Veneta (PD), Loria (TV), Rosà, Tezze sul Brenta | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 36028 | ||
Prefisso | 0424 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 024088 | ||
Cod. catastale | H580 | ||
Targa | VI | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 366 GG[4] | ||
Nome abitanti | rossanesi | ||
Patrono | Natività di Maria Vergine | ||
Giorno festivo | 8 settembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Il paese è situato all'intersezione tra le province di Vicenza, Padova e Treviso.
Rossano Veneto ha certamente origini romane (con fundus Roxianus si indicavano i possedimenti di un certo Roxius), ma notizie più precise si hanno solo dalla metà dell'XI secolo, quando la nobildonna Ermiza e suo figlio Forzura vi fondarono un castello. Il fortilizio si trovava in corrispondenza dell'attuale parrocchiale, attorno alla quale sussistono i fossati che lo difendevano.
Da Ermiza discese la famiglia che venne in seguito detta da Rossano e che diede alcune personalità di rilievo al Comune di Treviso.
Per tutto il medioevo Rossano seguì le sorti di Bassano. Fu come questa legata ai da Romano e nel 1175 entrò nell'orbita del Comune di Vicenza, per poi passare, poco dopo, a Padova.
Dopo la caduta di Ezzelino III, Bassano si rese Comune indipendente e anche Rossano assunse una certa autonomia. Di questo periodo abbiamo notizia di alcune liti fra le due comunità.
All'inizio del Quattrocento il Bassanese, e così Rossano, passò sotto il dominio della serenissima. Venezia portò pace e una certa prosperità; nel territorio vennero scavati canali che, alimentati dalle acque del Brenta, azionavano mulini, cartiere, segherie e magli.
Nel 1797 Venezia si arrese a Napoleone. Gli anni successivi videro una situazione incerta e assai instabile dal punto di vista politico e proprio a Rossano si stanziarono truppe francesi in lotta con gli Austriaci. Caduto Napoleone nel 1815, il paese divenne parte del regno lombardo-veneto, per poi passare, nel 1866, al Regno italiano[5].
Dal 26 marzo 1918 vi aveva sede il Comando del VI Gruppo (poi 6º Gruppo caccia) che resta fino al 1º agosto 1919.
Riconosciuto con decreto del capo del governo del 14 aprile 1927[6], lo stemma comunale viene descritto:
«troncato in tre: a) d'azzurro, alla cometa d’oro, posta in fascia; b) d'argento, a tre rose di rosso al naturale, 1 e 2; c) d’oro, al ramo di rosa verde, al naturale, e prolungato fino ad attraversare il campo di detto secondo punto, per sostenervi le tre rose.[7]» |
Il gonfalone municipale, concesso con regio decreto del 27 febbraio 1927[6], è costituito da un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[8]
I principali prodotti dell'agricoltura sono i cereali, l'uva e quelli derivati dagli allevamenti del bestiame.
Nel 1971 viene fondata a Rossano Veneto la OZ Spa, produttore di cerchi in lega leggera per automobili e motocicli. Fra le industrie del comune Wilier Triestina, F.lli Dissegna, Fiorese Bernardino Spa, Fiorese Lubriservice Srl, Officine Bragagnolo, Favini, Lando, Stragliotto, Imarc, Selle San Marco, Alpes Manifattura Filati, I.R.M.A.costruzione veicoli industriali, Frigoveneta srl, Techfrost.
La denominazione del comune fino al 1867 era Rossano[9].
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