Rosazza (Arsaja in piemontese) è un comune italiano di 104 abitanti della provincia di Biella in Piemonte.
Rosazza comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Francesca Delmastro Delle Vedove (FdI-AN) dal 6-6-2016 | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°40′36″N 7°58′38″E | |
Altitudine | 882 m s.l.m. | |
Superficie | 9,02 km² | |
Abitanti | 104[1] (31-12-2021) | |
Densità | 11,53 ab./km² | |
Comuni confinanti | Andorno Micca, Campiglia Cervo, Piedicavallo, Sagliano Micca | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 13815 | |
Prefisso | 015 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 096055 | |
Cod. catastale | H561 | |
Targa | BI | |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona F, 3 451 GG[3] | |
Nome abitanti | rosazzesi | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
È uno dei principali centri dell'alta Valle Cervo.
«Stemma d'azzurro, alla torre d'oro, merlata alla ghibellina, aperta e finestrata di nero, accompagnata da tre stelle d'oro, una in capo, due ai lati, fondata sulla campagna di verde carica di una rosa gambuta e fogliata al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.» |
La costruzione del castello, per volere di Federico Rosazza, Senatore del Regno, già membro della Giovane Italia mazziniana e Gran Maestro Venerabile della massoneria biellese, fu avviata nel 1883 con l'innalzamento della torre guelfa e della palazzina sottostante, poi ampliata in due successive fasi, ed ebbe termine nel 1899, anno della morte di Federico, con il completamento della grande galleria dove il nobile intendeva esporre i suoi dipinti.
L'edificio fu progettato da Giuseppe Maffei sfruttando il tema dell'estetica della rovina: false murature sbrecciate trattate con acido nitrico, finti colonnati ed architravi, allo scopo di richiamare gli antichi templi di Paestum e chiari riferimenti esoterici alla massoneria[4].
L'arco di accesso al castello riproduce quello della città di Volterra; qui campeggiano le teste di tre valligiane con una stella a cinque punte tra i capelli. Altre false rovine di Paestum ed uno dei due orsi scolpiti in pietra locale, collocati intorno al laghetto del giardino, furono portati via da una piena del torrente Pragnetta nel maggio 1916; i resti sono oggi conservati presso la fontana della Valligiana nel parco comunale.
A fine '800, il senatore Federico Rosazza fece demolire un'antica chiesa cristiana e spostare il relativo cimitero per edificarvi un Tempio, pur formalmente adibito anche al culto cristiano, secondo i suggerimenti che avrebbe ricevuto da vari spiriti-guida nel corso delle sedute spiritiche condotte unitamente al suo sodale, il medium e massone Giuseppe Maffei.[5] Fu quest'ultimo storico a firmare il progetto del complesso che comprende il castello e la Chiesa, inserendovi elementi che richiamano la tradizione della Muratoria, quali: il pavimento del sagrato a scacchiera con alternanza di ciottoli di colore bianco e nero, la croce a svastica o croce gammata (legata ad un culto gallico della fertilità femminile[6]) sulla parete principale che ospita l'ingresso della "Porta dei Giusti", il simbolismo delle rose, il soffitto dipinto come firmamento stellato (diffuso nei Templi massonici).[7]
Il duo Rosazza-Maffei fece costruire un sentiero che collegava la Chiesa-Tempio, dedicata a Sant'Eusebio[non chiaro], con la Valle del Cervo, il Santuario di San Giovanni per terminare nel Santuario della Vergine Nera di Oropa.[6]
L'attuale palazzo comunale, anch'esso progettato dal Maffei nel 1880-81, fu voluto in origine da Federico Rosazza per ospitare la sede del municipio di Piedicavallo, paese dal quale al tempo anche Rosazza dipendeva amministrativamente. L'edificio divenne invece sede del comune di Rosazza nel 1909 a seguito dell'autonomia comunale ottenuta nel 1906. Dell'edificio, del quale Giuseppe Maffei curò anche i più minuti dettagli decorativi, sono particolarmente degne di nota la torre ornata da merlature ghibelline e l'armoniosa scala di marmo bianco che dà accesso ai piani superiori.[8]
Abitanti censiti[9]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Sandro Rosazza Volpin | lista civica | Sindaco | |
2009 | 2014 | Maria Grazia Rosazza Gianin | lista civica | Sindaco | |
2014 | 2015 | Claudio Borri Gaspardin | lista civica Fontana della Rosa[10] | Sindaco | |
2016 | 2016 | Davide Garra | - | Commissario straordinario[11] | |
2016 | in carica | Francesca Delmastro Delle Vedove | FdI-AN | Sindaco | |
Rosazza fece parte a cominciare dal 1973 della Comunità montana Alta Valle Cervo assieme ai comuni di Piedicavallo, Quittengo, Campiglia Cervo e San Paolo Cervo.[12] Tale comunità montana fu in seguito accorpata dalla Regione Piemonte con la Comunità montana Bassa Valle Cervo, andando a formare la Comunità Montana Valle Cervo.[13]
Altri progetti
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