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Ricetto (Ricettu in dialetto sabino[2]) è una frazione di poche decine di abitanti[1] del comune di Collalto Sabino (RI), nel Lazio.

Ricetto
frazione
Ricetto – Veduta
Ricetto – Veduta
L'antico borgo di Ricetto
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Comune Collalto Sabino
Territorio
Coordinate42°10′43.07″N 13°03′54.07″E
Altitudine944 m s.l.m.
Abitanti49[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale02022
Prefisso0765
Fuso orarioUTC+1
TargaRI
Nome abitantiricettani
Patronosant'Andrea apostolo
Giorno festivo30 novembre
Cartografia
Ricetto

Geografia fisica


Il paese è situato a 944 m s.l.m. su un colle dell'alta valle del Turano. Il ruscello Rio di Ricetto scorre sotto l'antico abitato fino al fosso di Riancoli che, nel fondovalle turanense, sfocia nel fiume principale che alimenta più a nord il lago del Turano. Confina con i centri abitati di Nespolo, Collegiove, San Lorenzo di Collalto e Tonnicoda (Pescorocchiano).

Dista circa 5 chilometri dal capoluogo comunale[3].


Storia


Veduta del borgo
Veduta del borgo

Le origini del borgo risalgono con ogni probabilità alla fase dell'incastellamento medievale in Italia centrale, periodo in cui le popolazioni locali edificarono il borgo-rifugio in un luogo militarmente strategico, lungo le vie di comunicazione tra la valle del Turano e la valle del Salto[4]. Il ricetto sabino era dotato di mura e di due torri, una sulla cima della Vena Incatenata e l'altra denominata torre Cesarina, poste in comunicazione visiva con il castello di Collalto, edificato in posizione dominante sulle valli circostanti[5]. L'area fu inclusa nel fundus Ophiani, zona che acquisì il nome del castello i cui ruderi si trovano nei pressi di Pozzaglia Sabina, appartenuto nell'XI secolo ai signori Lidino, Salomone e Transarico. Quest'ultimo nel 1038 donò all'abbazia di Farfa i possedimenti di Offiano e del castello di Montagliano, presidio militare edificato a monte del limitrofo borgo di San Lorenzo. Successivamente le terre passarono sotto il controllo della contea dei Marsi fino al 1074, anno in cui i conti marsicani riconsegnarono il vasto territorio di Montalianum ai monaci farfensi. La bolla pontificia di Papa Anastasio IV del 1153 attesta la chiesa di Sant'Andrea in Lacerto come una pieve del territorio turanense[6].

Appartenuto alla baronia di Collalto il paese, citato nei documenti storici come Castro Ricetti, Recepto o Comunitas Recepti, seguì nel Medioevo le vicende dei territori posti al confine delle contemporanee regioni di Lazio e Abruzzo, gli stessi luoghi che a grandi linee segnarono la demarcazione tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli prima e il Regno delle Due Sicilie poi, come testimoniano i cippi di confine[7].

Nella prima metà del XV secolo una parte degli abitanti del castello abbandonato e successivamente distrutto di Montagliano trovò rifugio a Ricetto[8]. Incluso alla fine del XVIII secolo nel dipartimento del Clitunno, poi nella Delegazione apostolica di Rieti, in seguito all'Unità d'Italia fu aggregato al circondario di Rieti, mandamento di Orvinio, nella provincia umbra di Perugia. Nella prima metà del XIX secolo i borghi di Ricetto e San Lorenzo presentarono invano le istanze per l'istituzione del comune autonomo.

Il brigantaggio postunitario caratterizzò gli eventi storici del territorio fino alla presa di Roma del 1870. Il terremoto della Marsica del 1915 che distrusse quasi completamente la città abruzzese di Avezzano danneggiò gravemente anche i territori limitrofi dell'Appennino centrale[9]. Nel 1923 Ricetto passò dalla provincia di Perugia alla provincia di Roma nel Lazio. Nel 1927 venne istituita la provincia di Rieti a cui fu aggregata tutta la Sabina.

La transumanza e lo spopolamento che si registrò in particolare al termine della seconda guerra mondiale furono gli avvenimenti storici di maggiore rilevanza del XX secolo[10].


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Chiesa di Sant'Andrea apostolo (piazza Vittorio Emanuele II)
Chiesa di Sant'Andrea apostolo (piazza Vittorio Emanuele II)
Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati
Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati
Chiesa di Sant'Andrea apostolo
Citata come chiesa parrocchiale di S. Andreae in Lacerto (o Lecepto) nella bolla pontificia di Papa Anastasio IV dell'anno 1153[6]. Qualche anno dopo nel 1182 è di nuovo citata nella bolla di Papa Lucio III[11].

Aree naturali


Rio di Ricetto
Il ruscello scorre nella parte bassa del territorio ricettano. Salti d'acqua e piccole cascate caratterizzano il suo percorso oltre i resti di un mulino ad acqua, situati poco prima del fosso di Riancoli[13]. La mola veniva utilizzata per la macina dei cereali[14].
Monte Cervia
Il monte, situato a nord est rispetto all'abitato di Ricetto, raggiunge un'altitudine di 1.431 m s.l.m. Dal 1988 fa parte della riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia.
Cammino di San Pietro Eremita
Itinerario storico e naturalistico che ripercorre la peregrinazione di san Pietro l'eremita tra i luoghi della piana del Cavaliere, il sublacense, il turanense e l'alta valle dell'Aniene[15].

Società



Tradizioni e folclore


Il 30 novembre si svolge la festa patronale in onore di sant'Andrea apostolo. Nel paese sabino è molto sentito anche il culto per santa Maria dei Raccomandati[16].


Cultura



Cucina


Uno dei prodotti tipici del territorio è la castagna rossa del Cicolano, varietà autoctona della valle del Salto e della valle del Turano[17].


Infrastrutture e trasporti



Strade


Il borgo è collegato al capoluogo comunale attraverso le strade provinciali 29 e 34. Il più vicino casello autostradale è quello di Carsoli-Oricola dell'autostrada A24 Roma-Teramo.


Ferrovie


La stazione ferroviaria più vicina è quella di Carsoli, ubicata lungo la ferrovia Roma-Pescara.


Sport


Nella forra di Riancoli, lungo l'omonimo fosso partendo dal Rio di Ricetto, è praticato il torrentismo[18].


Note


  1. Dati su Ricetto, su portaleabruzzo.com, Il Portale d'Abruzzo. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  2. Verna, 2009, p. 87.
  3. Ricetto di Collalto Sabino, su italia.indettaglio.it, Italia in Dettaglio. URL consultato il 28 settembre 2020.
  4. Armando Verna, L'incastellamento di Ricetto di Collalto Sabino, su Gregorio Gùmina (a cura di), aequa.org, Aequa. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  5. Verna, 2009, p. 6.
  6. San Sebastiano martire in Nespolo, su chiesadirieti.it, Diocesi di Rieti. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  7. Giuseppe Albrizio, Album fotografico dei cippi di confine, su lemiepasseggiate.it, 11 febbraio 2010. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  8. Claudio De Santis, Storia del borgo di San Lorenzo, su sanlorenzodicollaltosabino.it, San Lorenzo di Collalto Sabino, 2004. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  9. Uomo e territorio, su parchilazio.it. URL consultato il 28 settembre 2020.
  10. Verna, 2009, pp. 10-40.
  11. Verna, 2009, p. 49.
  12. Verna, 2009, p. 50.
  13. Cascata alla Mola tra le Vene, su tesoridellazio.it, Tesori del Lazio. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  14. Verna, 2009, pp. 62-68.
  15. Enzo D'Urbano, Nasce il cammino di San Pietro eremita, su lavalledelcavaliere.wordpress.com, La Valle del Cavaliere, 5 settembre 2017. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  16. Verna, 2009, app. XXXVI-XLVI.
  17. Castagna Rossa del Cicolano, su arsial.regione.lazio.it, Arsial - Regione Lazio. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  18. Franco Piola, Il fosso di Riancoli, su canyoning-italy.com, 28 aprile 2016. URL consultato il 25 febbraio 2020.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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