Questa sezione sull'argomento centri abitati d'Italia è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Clima
Classificazione climatica: zona E, 2963 GR/G
Storia
Il nome, secondo la tradizione e secondo lo stemma, deriverebbe da Pozzo Gallo, ma la Cronaca Farfense la vuole derivante da Puzalia.
L'Abbazia Farfense ne possedeva i territori nel IX secolo, la stessa cronaca cita di terre di Pozzaglia allontanate da un abate di nome Campone in un periodo critico che l'abbazia subì nella prima metà del secolo seguente, ma vennero riacquistate dalla stessa abbazia il secolo successivo ancora come attesta il diploma del 1027 di Corrado II.
Successivamente la Cronaca farfense cita di donazioni fatte a Pozzaglia.
Nel 1297 Pozzaglia risulta, in una bolla di Urbano VII, confiscata ai Colonna.
Dopo la morte del papa avvenuta nel 1303, i Colonna riuscirono, forse, a riacquistare Pozzaglia.
Le cronache di Rieti attestano una distruzione di Pozzaglia da parte dei romani nel 1360.
Nel XV secolo Pozzaglia risulta feudo degli Orsini.
Nel 1632 Pozzaglia passò ai Borghese che ne rimasero i signori fino all'abolizione della feudalità.
Dal XVIII secolo è amministrata dai Focolari, famiglia signorile locale che manterrà cariche amministrative fino al XXI secolo.
Nel 1798 l'amministrazione della città è affidato a Giacomo Focolari, mecenate e finanziatore delle opere del poeta Lodovico Veltri.[3][4]
Nel 1818 Paolo Focolari succede al padre Giacomo e commissiona l'installazione dell'omonima croce che si innalza sui monti che sovrastano la città.[5][6]
Nel 1966 Lorenzo Focolari, giornalista e personalità politica romana, rappresenta la città in occasione dell'incontro con Paolo VI.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Nicola di Bari, dove vengono conservate le spoglie di Santa Ulpia Candidia Martire ed un affresco rappresentante la Crocifissione realizzato nel XVI secolo e conservato sopra l'altare.
L'Abbazia di Santa Maria del Piano o Santa Maria di Pozzaglia venne eretta da Carlo Magno in occasione di aver debellato i saraceni in zona.
La chiesa di Santo Stefano Protomartire o di Santo Stefano di Pietraforte viene attestata storicamente nel 1252 in un inventario ecclesiastico reatino, ma l'aspetto odierno è seicentesco dovuto agli interventi nel seicento dei Santacroce, che erano i feudatari del paese in questo periodo, ma questi fecero interventi in tutto il seicento in tutto questo borgo e non solo nella chiesa.
L'intervento nella chiesa è inciso in un angolo della chiesa (1645).
L'interno è ad un'unica navata.
Il soffitto è a cassettoni.
I 3 altari sono circondati da finte colonne e sormontati da trabeazioni barocche.
Nel 1923 Pozzaglia Sabino passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, passa a quella di Rieti.
Nel 1990 cambia denominazione in Pozzaglia Sabina.
Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
2004
2009
Nazzareno Papili
lista civica
Sindaco
2009
2014
Massimo Mulieri
lista civica
Sindaco
2014
2019
Massimo Mulieri
lista civica
Sindaco
2019
in carica
Bruno Colia
lista civica
Sindaco
Altre informazioni amministrative
Fa parte della XX Comunità Montana dei Monti Sabini
Pope Paul VI e Catholic Church Pope (1963-1978: Paul VI), Insegnamenti di Paolo VI., Tipografia poliglotta Vaticana, 1º gennaio 1972. URL consultato il 2 dicembre 2016.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии