Revere (Révar in dialetto basso mantovano[5]) è stato un comune italiano fino al 2017 poi confluito nel comune Borgo Mantovano a seguito della fusione con Pieve di Coriano e Villa Poma[6]. È un centro abitato di 2 504 abitanti, oggi sede comunale di Borgo Mantovano in provincia di Mantova.
Revere sede comunale di Borgo Mantovano | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Mantova |
Territorio | |
Coordinate | 45°03′25.81″N 11°07′48.68″E |
Altitudine | 16 m s.l.m. |
Superficie | 14,15 km² |
Abitanti | 2 504[1] (30-11-2016) |
Densità | 176,96 ab./km² |
Frazioni | Zello[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 46036 |
Prefisso | 0386 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 020049 |
Cod. catastale | H248 |
Targa | MN |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 388 GG[4] |
Nome abitanti | reveresi |
Patrono | sant'Alberto |
Giorno festivo | 7 agosto |
Cartografia | |
Posizione dell'antico comune di Revere nella provincia di Mantova | |
Sito istituzionale | |
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Il paese, di origine medievale, sorge presso la riva destra del fiume Po, di fronte a Ostiglia. Il territorio produceva cereali, canapa e lino.
Il nome di Revere deriva dal latino riperium, isolotto sul Po[7].
Revere sorge in Pianura Padana, sulla riva destra del fiume Po ad un'altezza di 16 metri sul livello del mare.
L'ex comune di Revere comprende la frazione di Zello in cui sorge la chiesetta di San Biagio di origine romanica risalente al 1219[8][9].
In epoca preromana e già dall'età del bronzo i dintorni di Revere furono abitati dai primi insediamenti grazie alla vicinanza del fiume Po.
Molti sono i ritrovamenti che ci raccontano la presenza di abitati di epoca romana, soprattutto nella località di Nogarazza. Revere, inoltre, era attraversata dalla Via Claudia Augusta e il vicino paese di Ostiglia (Hostilia) fu in epoca romana un centro importantissimo di scambio e commercio.
Nei secoli scorsi Revere fu un’isola del fiume Po[10], in quanto il Grande Fiume non aveva argini e formò diverse isole nella pianura paludosa. Questo spiega l’origine del nome che appunto deriva da Refere, Riperiume, poi divenuto Revere[10].
Nel Medioevo la più antica citazione del nome Refere (Revere) si trova in una carta dell'818 che menziona "in curte domini regis in Refere"[11].
Nel 1001 Matilde di Canossa devolve alla Chiesa, quindi al Vescovo di Mantova, le terre reveresi di sua proprietà[11].
Dai documenti emersi negli archivi, la storia di Revere parte nel 1125 quando i Modenesi e i Reggiani decisero di costruire una fortezza, in quanto l'Isola di Revere era un luogo di passaggio sul fiume, posizione strategica per riscuotere il dazio per il transito delle merci[10].
Nonostante la fortificazione, a difesa delle rive del Po dagli attacchi dei mantovani, Revere fu espugnata da questi e nel 1163 i Mantovani si impadronirono della fortezza sottraendola ai loro rivali emiliani[10][11].
Dal 1332 Revere passò a far parte dei territori dei Gonzaga e nel 1377 la potente famiglia mantovana edificio una fortezza come sede decentrata della propria amministrazione.
Dal 1444 al 1478 per opera di Luca Fancelli fu edificato il Palazzo Ducale che comportò la trasformazione del castello già esistente[10]. La torre campanaria, sita davanti al palazzo, è la testimonianza di un sistema fortificato risalente al secolo XII[10] che faceva parte dell'antica fortezza costruita nel 1125.
La famiglia Gonzaga pur attraversando momenti di saccheggio (nel 1628 la zona fu saccheggiata) ebbe il controllo di Revere fino al 1707[10].
Dopo la caduta dei Gonzaga (1707) per la sua posizione strategica, Revere fu soggetto a scontri e guerre e durante il Settecento e l'Ottocento fu conteso tra gli Austriaci e i Francesi[10][11].
Nel 1707 il mantovano passò agli Austriaci. Dal 1740 al 1748 sotto il dominio di Maria Teresa d'Austria il territorio fu diviso in circoscrizioni e Revere fu collocato nell’ottava circoscrizione[12].
Con Napoleone Bonaparte nel 1797 iniziò il dominio francese e il mantovano venne nuovamente organizzato in dipartimenti e Revere, con il suo territorio, passò al dipartimento del Panaro fino al 1802, anno in cui venne fondato il Dipartimento del Mincio[12].
Con il Congresso di Vienna (1814-1815) l’Italia fu divisa in sette stati e il mantovano ritornò sotto la dominazione degli austriaci che modificarono nuovamente il territorio.
Fino al fine del Settecento e inizi del Ottocento, Revere era formato da diverse località, alcune oggi divenute comuni per volontà dei governatori tedeschi del Regno Lombardo Veneto[13]. Revere rimase annesso al Regno Lombardo-Veneto fino al 1866, anno in cui passò al Regno d’Italia.
Revere trovandosi in un punto strategico e suIl'antica via Modena-Verona, da sempre punto di attraversamento del Po, vide la costruzione del ponte sul Po tra Ostiglia e Revere nel 1911. Attuale ponte della Strada Statale 12.
Durante la seconda guerra mondiale il suo territorio subì trentadue bombardamenti aerei da parte degli angloamericani[14] e anche il ponte sul Po venne distrutto. Durante l'offensiva di primavera, il 24 aprile 1945, Revere fu liberata dall'occupazione tedesca dalla 88º fanteria americana[15].
Lo stemma di Revere era stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 26 aprile 1991.[16]
«Troncato: il primo ritroncato: a) di argento pieno; b) di rosso, all'aquila di argento, col volo abbassato, allumata di rosso, armata di nero; il secondo, d'argento, alla torre di rosso, coperta dalla calotta sferica, dello stesso, mattonata di nero, aperta del campo, fondata in punta. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(D.P.R. 26 aprile 1991) |
Il 22 ottobre 2017, in concomitanza con il referendum regionale sull'autonomia, si svolse un referendum per la fusione tra i tre comuni mantovani (Revere, Pieve di Coriano e Villa Poma) a cui si espresse favorevolmente il 56,58% dei votanti[6][17]. In occasione del referendum gli elettori hanno potuto scegliere anche la denominazione del nuovo comune, scegliendo fra le tre proposte di Borgo Mantovano, Borgoltrepò oppure Riva Mantovana[18]. Il nuovo comune di Borgo Mantovano è operativo dal 1º gennaio 2018.
Abitanti censiti[22]
Risalente alla fine nel Ottocento, a Revere, è presente il Tiro a segno Nazionale[29].
La località di Revere è attraversata dalla strada statale SS12 dell'Abetone del Brennero al Km 236 al Km 238, inizio del Ponte sul Po tra Revere e Ostiglia e dalla strada Provinciale 38 Revere-Zello-Poggio Rusco.
Il territorio di Revere è attraversato dalla ferrovia Bologna-Verona ma non sono previste fermate, in quanto a seguito del raddoppio della linea fu dismessa la stazione di Revere Ponte, mentre la stazione di Revere Scalo è oggi utilizzata soltanto da treni merci. Le stazioni di riferimento sono la stazione di Ostiglia e la stazione di Poggio Rusco.
L'abitato di Revere è attraversato da alcune linee di bus gestiste da APAM: la linea 31B (Quistello-Ostiglia)[30]. Linee 35 (Mantova-Poggio Rusco-Mirandola) 60 (Ostiglia-Sermide-Felonica)[30].Linea 33 (Ostiglia-Magnacavallo-Sermide) che attraversa l'abitato Zello, quest'ultima solo durante il periodo scolastico[30].
La ciclabile Eurovelo 8 corre sugli argini del Fiume Po e attraversa il territorio di Revere[31].
Revere è inserito nel percorso ciclabile I Gonzaga e i palazzi del potere nell'Oltrepò (Itinerario numero 4) realizzato dal Consorzio Oltrepò Mantovano. Il percorso ha lo scopo di valorizzare il turismo culturale ed ecosostenibile nella zona.
Revere è attraversato dalla Via Carolingia, un cammino che attraversa la provincia di Mantova da Castiglione delle Stiviere a Quatrelle (Sermide e Felonica) e prevede diverse tappe. Il tracciato segue l'argine del fiume Po e fa parte della tappa 6 del cammino (Mirasole-Revere)[32].
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