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Ragoli (Ràgoi in dialetto trentino[4]) è una frazione di 821 abitanti del comune italiano di Tre Ville in provincia di Trento; ha costituito comune autonomo fino al 31 dicembre 2015, dopodiché è confluito nel nuovo ente formato dall'unione con Preore e Montagne.

Ragoli
ex comune
Ragoli – Veduta
Ragoli – Veduta
Sede principale della Comunità delle Regole di Spinale e Manez
Localizzazione
Stato Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Comune Tre Ville
Amministrazione
Data di istituzione16-10-1920 (Comune di Ragoli)
Data di soppressione31-12-2015 (Comune di Ragoli)
Territorio
Coordinate46°03′N 10°47′E
Altitudine575 m s.l.m.
Superficie64,91 km²
Abitanti821[1] (31-12-2015)
Densità12,65 ab./km²
SottodivisioniBaltram, Bolzana, Coltura, Favrio, Palù di Madonna di Campiglio, Pez, Vigo
Frazioni confinantiMontagne, Preore
Altre informazioni
Cod. postale38095 (già 38070)
Prefisso0465
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT022151
Cod. catastaleH162
TargaTN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 234 GG[3]
Nome abitantiragolesi
Patronosan Faustino
Giorno festivo15 febbraio
Cartografia
Ragoli
Sito istituzionale

Il territorio di Ragoli è situato nel cuore delle Giudicarie centrali sulla sinistra orografica del fiume Sarca, ai piedi del Monte Irone e a pochi chilometri dal paese di Tione, nodo centrale della zona da dove si diramano le Valli Giudicarie, la Valle del Chiese e la Val Rendena. Insieme a Tione, Bolbeno, Breguzzo, Montagne, Preore e Zuclo forma la cosiddetta "Busa di Tione".

Il comune comprendeva, oltre al territorio adiacente al fiume Sarca (dove sorgono il centro, gli agglomerati di Bolzana, Baltram, Vigo e Favrio e le due piccole frazioni di Coltura e Pez), anche un'isola amministrativa di poco più estesa, a circa 30 km dal capoluogo. Qui si trova l'abitato di Palù, contiguo a Madonna di Campiglio.

Ragoli è conosciuta soprattutto come zona di passaggio per raggiungere le più importanti località turistiche del territorio: la Val Rendena, la Valle del Chiese e le Terme di Comano.


Storia


Le prime notizie storiche relative alle Giudicarie risalgono al III millennio a.C., quando alcune popolazioni salendo dalla pianura padana e seguendo l'agevole percorso della Valle del Chiese si insediarono in un territorio inabitato, caratterizzato da un clima particolarmente mite.

Reti e Celti abitarono le Valli Giudicarie nel periodo compreso tra il 600 a.C. e il 100 a.C., fino a che non fecero la loro comparsa i Romani: dagli Acta Triumphalia dell'anno 117 a.C. risulta infatti una spedizione vittoriosa del console Quinto Mario che vede l'aggregazione degli abitanti del Garda, del Chiese e del Sarca alla tribù Fabia. I Romani lasciarono gli usi e costumi che le popolazioni di origine indigena si erano date introducendo gradualmente la religione pagana e la lingua latina.

Ai Romani si sostituirono i Longobardi, i quali nel 568 d.C. occuparono l'intera Italia settentrionale mantenendola in loro possesso per oltre due secoli.

Successivamente Carlo Magno, re dei Franchi, sconfisse i Longobardi, divenne Imperatore del Sacro Romano Impero e suddivise l'impero in province chiamate “marche”, “contee” o “principati” portando alla costituzione della “Marca Tridentina”. Nasce in questo modo anche nelle valli Giudicarie il Feudalesimo.

La storia delle valli Giudicarie, e quindi anche quella della comunità di Ragoli, è strettamente legata a quella del Principato vescovile di Trento che durò dal 1027 al 1803. L'avvento di Napoleone durante la campagna d'Italia del 1796 interruppe bruscamente l'armonia consolidata che era venuta a crearsi tra autorità e sudditi. La diretta conseguenza politica della sua venuta fu l'abolizione del principato vescovile di Trento, decretata di fatto nel novembre del 1796, quando l'Austria, durante una occupazione temporanea della città, avocò a sé il governo del Trentino, in forza dei diritti del principato detenuti dagli Asburgo, quali conti del Tirolo. La soppressione formale del Vescovato avvenne a Parigi, il 26 dicembre 1802 e fu perfezionata a Ratisbona nel 1803. Il trattato di Vienna del 1815 confermò la cessione del Trentino all'Austria, che lo incorporò nella contea principesca del Tirolo abolendo la gestione autonoma delle comunità e istituendo su di esse il nuovo “Comune”. Per cent'anni dal 1815 al 1918, le Giudicarie, seguirono le vicende dell'impero austro-ungarico per poi essere annesse allo Stato italiano.


Simboli


Lo stemma di Ragoli era stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo in data 26 settembre 1929.[5]

«Interzato in palo di rosso, d'azzurro e di rosso, ad una spada manicata d'oro e ad uno scettro d'oro, decussati, sormontati da una corona all'antica, pure d'oro.»

Il gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 12 maggio 1953[5], era un drappo di colore rosso al palo di azzurro riccamente ornato.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[6]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 39 persone.


Economia



Artigianato


Per quanto riguarda l'artigianato, è importante la produzione di mobili e di oggetti in legno, impreziositi da pregevoli decorazioni artistiche raffiguranti temi tipici locali.[7]


Amministrazione



Gemellaggi


Dal 2005 il comune di Ragoli è gemellato con Taliándörögd, piccolo paese ungherese situato a nord del lago Balaton.


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 530, ISBN 88-11-30500-4.
  5. Ragoli, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 9 marzo 2022.
  6. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 15.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Ragoli

Ragoli (deutsch veraltet: Ragel, im lokalen Dialekt: Ràgoi) ist eine Fraktion der italienischen Gemeinde Tre Ville in der Provinz Trient, Region Trentino-Südtirol.

[en] Ragoli

Ragoli (German: Ragel) was a comune (municipality) in Trentino in the northern Italian region Trentino-Alto Adige/Südtirol, located about 25 kilometres (16 mi) west of Trento. As of 31 December 2004, it had a population of 781 and an area of 64.9 square kilometres (25.1 sq mi).[2] It was merged with Montagne and Preore on January 1, 2016, to form a new municipality, Tre Ville.

[es] Ragoli

Ragoli es una localidad y comune italiana de la provincia de Trento, región de Trentino-Alto Adigio, con 790 habitantes.

[fr] Ragoli (Italie)

Ragoli est une ancienne commune italienne de moins de 1 000 habitants située dans la province autonome de Trente dans la région du Trentin-Haut-Adige dans le nord-est de l'Italie. Elle fusionne avec Montagne et Preore le 1er janvier 2016 pour former Tre Ville.
- [it] Ragoli

[ru] Раголи

Раголи (итал. Ragoli) — коммуна в Италии, располагается в провинции Тренто области Трентино-Альто-Адидже.



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