Si trova in Valtellina, allo sfociare della val Fontana ai piedi della vetta di Ron e si estende dal versante retico a quello orobico.
Origini del nome
Il toponimo Vico Ponte appare per la prima volta nel 918 e deriverebbe dal medio-alto tedescobiunte, termine amministrativo longobardo che designava un campo recintato e coltivato. Secondo altri si farebbe invece riferimento a un ponte sul fiume Adda, o a un attraversamento sul torrente Rhon.
Storia
Simboli
Lo stemma del comune è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 21 gennaio 1943.[4]
«Di rosso, al canton franco di verde, alla croce patente scorciata d'oro, attraversante sul tutto. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone municipale, concesso con D.P.R. del 3 novembre 2009, è un drappo di giallo con la bordatura di rosso.[5]
Monumenti e luoghi d'interesse
Dimore e palazzi storici
Oltre al collegio dei gesuiti, che fu attivo tra la seconda metà del Cinquecento e la soppressione dell'ordine dei gesuiti nel 1773, Ponte in Valtellina possiede varie dimore storiche, in particolare quelle delle famiglie Quadrio, Guicciardi, Piazzi o Giacomoni.
Architetture religiose
Ponte in Valtellina comprende ben 26 chiese e edifici religiosi, tra cui:
Chiesa di San Maurizio, di dignità parrocchiale, si trova nella piazza principale del paese intitolata a Bernardino Luini;
Chiesa di Sant'Ignazio, costruita nel XVII secolo dai gesuiti passando poi di proprietà comunale
Chiesa della Madonna di Campagna,[6] del XVI secolo, contenente un raro organo rinascimentale restaurato nei primi anni Novanta del XX secolo;
Chiesa di San Gregorio Magno
Chiesetta della Madonna del Buon Consiglio
Chiesetta della Santissima Trinità
Chiesetta di Sant'Antonio Abate – situata a mezza costa sopra il paese e risalente alla fine del 1300
Chiesa di San Rocco, situata all'imbocco della Val Fontana in mezzo al bosco. Alla base del campanile è stata scoperta una pietra su cui è incisa una epigrafe di un soldato in alfabeto retico.
Chiesetta di San Lorenzo
Chiesa di Santa Cristina, sconsacrata e in forte stato di abbandono
Chiesetta di Sant'Abbondio, detta il capitello perché situato all'imbocco della val di Rhon
Chiesetta di San Bernardo, situata nell'omonimo alpeggio sulla montagna che sovrasta il paese sul versante retico
Chiesetta di Sant'Antonio in Valfontana
Chiesetta di San Giuseppe
Chiesetta San Filippo Neri
Chiesetta di San Francesco Saverio, una volta cappella gentilizia della famiglia Piazzi, ora chiusa al culto pubblico ma ancora di proprietà della famiglia
Chiesetta di San Francesco d'Assisi
Sul versante Orobico del Comune, nelle parrocchie di San Luigi di Sazzo e di Arigna:
Santuario di San Luigi Gonzaga situato nella frazione di Sazzo sul versante orobico[7]
Chiesetta Santo Stefano ai laghi di Santo Stefano
Chiesa di San Matteo in Val d'Arigna, abbandonata e in forte stato di degrado
Museo Etnografico della Civiltà Contadina. Si trova nel cortile delle Prigioni, al piano terra dell'immobile che ospita la Scuola Media. È stato costituito grazie alla collaborazione degli abitanti del paese che hanno conferito gli antichi attrezzi da lavoro. Si compone di 5 sale e raccoglie gli antichi attrezzi per la produzione del formaggio e del burro, i recipienti della cantina per la produzione del vino, per la raccolta e lavorazione dei cereali, gli attrezzi per la filatura della lana e della canapa, un'antica camera da letto e una cucina con le vecchie stoviglie.
Museo Parrocchiale. Oltre a dipinti e affreschi del periodo '400-'500 sono esposti paramenti sacri, arredi e calici di notevole pregio.
Amministrazione
Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Ponte in Valtellina.
L'amministrazione comunale è costituita dalla lista civica "Un Ponte nel futuro" guidata dal sindaco Rino Vairetti.
Sport
La squadra di calcio di Ponte è l'Unione Sportiva Dilettantistica Pontese.
Nella frazione orobica dei Briotti, poco sopra ai 1000 metri di quota, è presente una pista ciclabile ricavata da una vecchia decauville.
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
Benché di piccole dimensioni, in paese sono presenti ben tre parrocchie diverse: una, dedicata a S. Maurizio, corrisponde al borgo principale sulla sponda retica della valle, mentre su quella orobica ne troviamo una ad Arigna dedicata a S. Carlo e a S. matteo e un'altra a Sazzo dedicata a S. Luigi. Queste due sono oggi riunite in unità pastorale.
Anche la presenza delle forze dell'ordine è sempre stata notevole: nel secondo dopoguerra fino a pochi anni fa, in paese erano presenti, oltre al comando di polizia municipale, anche una caserma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza (per via della forte attività di contrabbando che dalla vicina Val Fontana sconfinava in Svizzera)e del Corpo Forestale dello Stato. Oggi rimane solamente la caserma dell'Arma dei Carabinieri, mentre la caserma in alta Val Fontana della Finanza è stata riconvertita a rifugio e la caserma del Corpo Forestale dello Stato è oggi sede dei carabinieri forestali.
Negli anni 1943-45, inoltre, il paese ospitò un comando tedesco proprio per la posizione strategica a confine con la Svizzera.
Nel paese (insieme al comune di Chiuro), per proteggere le case dalle alluvioni, è stata sviluppata nel corso del tempo l'Us'céra.
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2022 (dato provvisorio).
AA.VV., Un Paese di nome Ponte. Piccola guida del Comune di Ponte in Valtellina, Ponte in Valtellina, Edizione Biblioteca Comunale (The berni House), 1983.
Mario Gianasso, Guida turistica della Provincia di Sondrio, Milano, L'Officina del Libro, Hoepli, 1979.
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