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Pieve di Bono (La Piev da Bon in dialetto locale[4]) è stato un comune italiano di 1 285 abitanti della provincia di Trento, situato nella valle del Chiese, nella parte sud-occidentale della provincia. Si trattava di un comune sparso in quanto sede comunale era la frazione Creto. Il comune è confluito nel nuovo comune di Pieve di Bono-Prezzo.

Pieve di Bono
ex comune
Pieve di Bono – Veduta
Pieve di Bono – Veduta
Castel Romano
Localizzazione
Stato Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Amministrazione
Data di istituzione7 marzo 1928
Data di soppressione31 dicembre 2015
Territorio
Coordinate45°57′N 10°38′E
Altitudine514 m s.l.m.
Superficie20,83 km²
Abitanti1 285[1] (31-12-2015)
Densità61,69 ab./km²
FrazioniAgrone, Cologna (Colögna), Creto (Crèt; sede comunale), Por (Pór/Pur), Strada (Strada)
Comuni confinantiCastel Condino, Cimego, Lardaro, Ledro, Prezzo, Tione di Trento, Valdaone
Altre informazioni
Cod. postale38085
Prefisso0465
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT022140
Cod. catastaleG641
TargaTN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 193 GG[3]
Nome abitantipievani o plevensi
Patronosanta Giustina
Giorno festivoottobre
Cartografia
Pieve di Bono
Sito istituzionale

Storia


Pieve di Bono fu una delle Sette Pievi delle Giudicarie. La principale attività unitaria delle Sette Pievi delle Giudicarie consisteva nel rapportarsi unitariamente nei confronti del Principe Vescovo di Trento e nella suddivisione dell'utilizzo dei pascoli montani e dei boschi. Le pievi rappresentavano le chiese più importanti e sottoposte alla loro giurisdizione erano le curazie dei paesi vicini.

Famosa storicamente fu la fiera bovina di Santa Giustina di Creto, la più grande di tutte le Giudicarie, a cui partecipavano nel corso del XIX secolo dai 1000 ai 2000 bovini.[5]

Dal 1834 al 1859 fu attiva inoltre a Creto un'industria ferrifera di avanzata tecnologia per l'epoca gestita dall'industriale Glisenti Bortolo.[6]

Il 15 maggio 1893 nacque a Creto, grazie all'impulso dato dal fondatore della cooperazione trentina don Lorenzo Guetti, una famiglia cooperativa gestita secondo lo statuto della prima cooperativa nata in Trentino, quella di Villa di Santa Croce nel Bleggio.[7] Il primo presidente della cooperativa fu il farmacista Ernesto Alimonta.[8]


Simboli


Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con regio decreto del 14 novembre 1935[9] trascritto nei registri della Consulta Araldica il 16 dicembre 1937.

«Troncato: nel 1° di rosso, al castello d'argento, su una pianura ristretta di verde; nel 2° d'azzurro, al monte di nove cime, pure di verde.»

(R.D. 14 novembre 1935.)

Il gonfalone era un drappo partito di rosso e di azzurro.

Il castello raffigurato sullo scudo è il Castel Romano di Pieve di Bono.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[10]


Variazioni


Il comune venne istituito nel 1928 in seguito all'aggregazione di territori dei soppressi comuni di Agrone, Bersone, Cologna in Giudicarie, Creto, Daone, Por, Praso, Prezzo e Strada; nel 1952 vengono distaccati territori per la ricostituzione dei comuni di Bersone, Daone, Praso e Prezzo; nel 2016 il comune viene soppresso e i suoi territori aggregati a Pieve di Bono-Prezzo[11].


Amministrazione



Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
  5. Si veda a questo proposito l'articolo pubblicato sul giornale La Famiglia Cristiana in data 10 ottobre 1892 disponibile al seguente link: https://archivio-giudicarie.blogspot.it/2014/05/Creto-fiera-bovini-Santa-Giustina.html
  6. Si veda a questo proposito l'articolo pubblicato sul giornale "La Gazzetta di Trento" in data 11 marzo 1873 e disponibile al seguente link: https://archivio-giudicarie.blogspot.it/2014/05/glisenti-bortolo.html
  7. Si veda a questo proposito l'articolo pubblicato sul giornale La Famiglia Cristiana in data 20 maggio 1893 pubblicato al seguente link: https://archivio-giudicarie.blogspot.it/2014/04/Creto-Roncone-famiglia-cooperativa.html
  8. Si veda a questo proposito l'articolo pubblicato sul giornale La Famiglia Cristiana in data 9 agosto 1893 disponibile al seguente link: http://www.donguettilorenzo.com/2012/02/la-famiglia-cristiana-corrispondenze-da.html
  9. Pieve di Bono, decreto 1935-11-14 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 agosto 2022.
  10. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. Pieve di Bono, su elesh.it.

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Controllo di autoritàVIAF (EN) 236587060 · WorldCat Identities (EN) viaf-236587060
Portale Trentino-Alto Adige
Portale Trento

На других языках


[es] Pieve di Bono

Pieve di Bono es una localidad italiana situada en el municipio de Pieve di Bonno-Prezzo, en la provincia autónoma de Trento.

[fr] Pieve di Bono

Pieve di Bono est une ancienne commune italienne d'environ 1 400 habitants située dans la province autonome de Trente dans la région du Trentin-Haut-Adige dans le nord-est de l'Italie. Elle fusionne avec Prezzo le 1er janvier 2016 pour former Pieve di Bono-Prezzo.
- [it] Pieve di Bono

[ru] Пьеве-ди-Боно

Пьеве-ди-Боно (итал. Pieve di Bono) — коммуна в Италии, располагается в провинции Тренто области Трентино-Альто-Адидже.



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