Montiglio Monferrato (Montij in piemontese) è un comune italiano di 1 585 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. È stato istituito il 1º settembre 1998 dall'unione dei tre antichi comuni di Colcavagno, Montiglio e Scandeluzza.
Montiglio Monferrato comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Dimitri Tasso (lista civica Uniti per migliorare) dall'11-6-2018 | ||
Data di istituzione | 1º settembre 1998 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°03′58″N 8°05′54″E | ||
Altitudine | 321 m s.l.m. | ||
Superficie | 26,86 km² | ||
Abitanti | 1 585[1] (31-12-2019) | ||
Densità | 59,01 ab./km² | ||
Frazioni | Albarengo, Banengo, Carboneri, Castelcebro, Colcavagno, Cortanieto, Corziagno, Remorfengo, Rinco, Rocca, Scandeluzza, Stazione Ferroviaria, Stura, Sant'Anna, San Giorgio | ||
Comuni confinanti | Cocconato, Cunico, Murisengo (AL), Piovà Massaia, Robella, Montechiaro d'Asti, Tonco, Villa San Secondo, Villadeati (AL) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 14026 | ||
Prefisso | 0141 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 005121 | ||
Cod. catastale | M302 | ||
Targa | AT | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 752 GG[3] | ||
Nome abitanti | montigliesi | ||
Patrono | san Lorenzo | ||
Giorno festivo | 10 agosto | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Il nome deriverebbe dal latino Montellus (piccolo monte), secondo alcuni studiosi, oppure secondo altri dall'espressione Mons tilii ossia "Monte del tiglio", in quanto il paesaggio predominante in questa regione era la foresta.
Lo stemma del comune di Montiglio Monferrato è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 9 ottobre 2002.
«Di azzurro, al castello di tre torri, merlate ciascuna di tre alla guelfa, il fastigio privo di merli, esso castello di argento, murato di nero, chiuso di rosso, finestrato con quattro finestrelle tonde, tre nelle torri, la quarta sopra la porta, dello stesso, fondato sulla pianura di verde; al capo d'oro, caricato dell'aquila bicipite, di nero, linguata ed allumata di rosso, coronata di nero, esso capo sostenuto dal filetto di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.[4]» |
Il comune è situato in cima ad un colle che domina la Valle Versa. In cima al colle si trova il castello originario del XIII secolo, distrutto nel 1305 e ricostruito con sotterranei nel XV secolo.
Fu la guerra fra Monferrato e Asti a portare all'edificazione di questo baluardo — inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte — già dimora di Bonifacio I nel XII secolo. È stato ipotizzato che qui Rambaldo di Vaqueiras abbia composto la sua Estampida.
Nel parco del castello si trova la cappella romanica di Sant'Andrea, la quale conserva il più vasto ciclo di affreschi trecenteschi del Piemonte.
Appena fuori di Montiglio sorge la pieve romanica di San Lorenzo, con splendide sculture.
Il paese è conosciuto anche per le sue meridiane e per la Fiera del Tartufo che si svolge in autunno.
Abitanti censiti[5]
Colcavagno (in piemontese Còl Cavagn) domina la Valle Versa, a valle di Montiglio. In centro al paese sorge il castello, ampiamente rimaneggiato nel 1667. Nel 1902 fu ceduto alle suore del Cottolengo utilizzandolo come casa di riposo fino al 2010, anno in cui divenne sede della Fondazione Paolo Ferraris. Al suo interno ospita il Museo "Gli arnesi della memoria". All'interno del cimitero si trova la chiesa romanica dei santi Vittore e Corona.
Alle spalle di Colcavagno, sorge Scandeluzza (in piemontese Scandlussa). Nella parte più alta del paese sorge la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria del Rosario. Nei pressi del cimitero si trova la chiesa romanica dei Santi Sebastiano e Fabiano mentre fuori dal paese è situata l'altra chiesa romanica dedicata a Sant'Emiliano (di proprietà privata).
In frazione Rinco (in piemontese Rinch) sorgono due castelli. Il primo fu edificato nel trecento accanto ad una torre del millecento per accogliere la residenza dei conti Pallio, signori di Rinco e di Castellinaldo; nel XVI secolo questo castello fu dedicato ad ospitare l'esercito ed accanto ad esso ne fu costruito uno nuovo per la famiglia del conte e per gli ufficiali, dotato di giardini all'italiana.
Recentemente è stato riadattato come residenza privata di lusso. La torre e i due castelli sono oggi in ottimo stato e rendono il borgo di Rinco un luogo incantevole.
Di soli 57 abitanti, al suo interno la frazione di Rinco comprende altre due più piccole frazioni: Torretta (ove non abita più nessuno stabilmente) e Castelcebro.
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Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
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L'area, dopo una complessa ristrutturazione durata tre anni, è stata riaperta al pubblico in veste rinnovata a settembre 2017.[6]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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30 novembre 1998 | 27 maggio 2003 | Dimitri Tasso | lista civica | Sindaco | [7] |
27 maggio 2003 | 15 aprile 2008 | Dimitri Tasso | lista civica | Sindaco | [7] |
15 aprile 2008 | 27 maggio 2013 | Piercarlo Negro | lista civica | Sindaco | [7] |
27 maggio 2013 | 10 giugno 2018 | Dimitri Tasso | lista civica Uniti per Migliorare | Sindaco | [7] |
10 giugno 2018 | in carica | Dimitri Tasso | lista civica Uniti per Migliorare | Sindaco | [7] |
La stazione di Montiglio-Murisengo e la fermata di Sant'Anna-Robella, attivate rispettivamente nel 1912 e nel 1937, erano poste lungo la cessata ferrovia Chivasso-Asti, il cui esercizio fu definitivamente sospeso nel 2011.
Altri progetti
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