Cocconato (Coconà [kʊkʊ'na] in piemontese, Cocnà [kʊk'na] in dialetto monferrino) è un comune italiano di 1 425 abitanti della provincia di Asti in Piemonte. Era il capoluogo della comunità collinare Unione Versa Astigiano.
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Cocconato comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Umberto Fasoglio dal 26-5-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°05′20″N 8°02′26″E | ||
Altitudine | 491 m s.l.m. | ||
Superficie | 16,52 km² | ||
Abitanti | 1 425[1] (31-10-2020) | ||
Densità | 86,26 ab./km² | ||
Frazioni | Bonvino, Cocconito, Foino, Gesso, Maroero, Solza, Spagnolino, Stazione, Tabiella, Tuffo, Vastapaglia | ||
Comuni confinanti | Aramengo, Brozolo (TO), Montiglio Monferrato, Moransengo, Passerano Marmorito, Piovà Massaia, Robella, Tonengo | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 14023 | ||
Prefisso | 0141 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 005042 | ||
Cod. catastale | C807 | ||
Targa | AT | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 895 GG[3] | ||
Nome abitanti | cocconatesi | ||
Patrono | santi Fausto e Felice | ||
Giorno festivo | 11 settembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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Per il suo clima particolare viene denominato la Riviera del Monferrato.
Dal 2019 è entrato ufficialmente a fare parte de “I Borghi più belli d’Italia”[4], partecipando nel 2021 alla competizione televisiva "il Borgo dei Borghi", con un buon piazzamento nella classifica finale.[5]
Cocconato è stata nel medioevo il centro principale della famiglia comitale dei Radicati di origine manfredinga[6] e sede di un feudo imperiale sino al 1586. Soggetta per diversi secoli alla diocesi di Vercelli, oggi è parte della diocesi di Casale Monferrato.
Presso il territorio del comune di Cocconato durante la seconda guerra mondiale furono internati ebrei non italiani provenienti dall'Est Europa: ciò non significa l'esistenza di un campo di concentramento nazista o repubblichino organizzato (come quelli di Borgo San Dalmazzo, Fossoli, Bolzano, Risiera di San Sabba e altri minori), quanto piuttosto un domicilio coatto paragonabile all'istituto del confino.[7]
A Cocconato trovò la morte l'antifascista Giovanni Corvi, arrestato a Sondrio dai repubblichini, poi trasferito a S. Martino Rosignano in provincia di Alessandria, ed infine prelevato dai nazisti e trasferito "verso ignota destinazione", come attesta il suo certificato di morte presente presso il comune di Cocconato e ritrovato dopo lunghe ricerche.
Diversi sono gli edifici di interesse storico, tra i quali:
«Di nero, all'aquila d'oro, coronata con corona all'antica dello stesso. Lo scudo è sormontato dalla corona speciale d'oro, formata dal cerchio brunito, cordonato ai margini, coronato da sedici sferette d'oro, nove visibili, sostenute da punte. Sotto lo scudo, su lista bifida svolazzante di nero, il motto, in lettere maiuscole d'oro, Ut vult Deus. Lo scudo è ornato da due fronde di alloro e di quercia, di verde, con le drupe e le ghiande d'oro, decussate in punta e legate dal nastro di rosso» |
(D.P.R. 19 novembre 1999[8]) |
Lo stemma comunale si ispira a quello della famiglia Radicati, conti di Cocconato, che portavano uno scudo troncato: al primo di nero, all'aquila d'oro, coronata dello stesso; al secondo d'oro, al castagno sradicato al naturale.
«Drappo di giallo con la bordatura composta di nero e di giallo di trentasei pezzi, i diciotto pezzi di nero caricati di altrettante rose araldiche di argento.» |
Abitanti censiti[9]
Nell'estate del 1970[10], l'associazione patronale di Cocconato decise di istituire il Palio degli Asini. Nel 2002[11] il Palio ottenne il riconoscimento dalla Federazione Italiana Giochi Storici.
Al Palio partecipano i sei borghi di Cocconato: Airali, Brina, Colline Magre, San Carlo, Torre, Tuffo.
Ad essi si aggiunge il confinante Comune di Moransengo[10].
Il Palio si disputa con gli asini ed i partecipanti si contendono il Palio nell'ultima domenica di Settembre.
La particolarità del Palio di Cocconato consiste nel modo di conduzione degli animali: non sono cavalcati, ma incitati da due membri del borgo di appartenenza. Uno dei due tira l'animale dalla cavezza, l'altro lo incita dalle terga cercando d'impedire il sopravanzare degli altri borghi.
La gara si divide in due batterie di qualificazione ed una finale : il circuito, a forma ovale, parte da piazza Giordano verso est, prosegue in via Mazzini, piazza Cavour e si conclude in piazza Giordano.
Le due batterie sono di 4 equipaggi ciascuna: i primi due equipaggi accedono alla corsa finale, gli ultimi due alla corsa di ripescaggio. Chi vince il ripescaggio accede alla finale, chi arriva ultimo al ripescaggio vince "la saracca" e l'anno successivo offrirà un banchetto a tutti gli altri borghi a base d'acciughe.
Chi si aggiudica la finale si fregia del Palio per un anno, che aggiunge onore al gonfalone del borgo.
La stazione di Cocconato, attiva fra il 1912 e il 2011, era posta lungo la cessata ferrovia Chivasso-Asti.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 1985 | 1º giugno 1990 | Bruno Marchetti | Democrazia Cristiana | Sindaco | [12] |
1º giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Michelangelo Montanaro | lista civica | Sindaco | [12] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Claudio Casaleggio | - | Sindaco | [12] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Carlo Scagno | lista civica | Sindaco | [12] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giovanna Ferrero | lista civica | Sindaco | [12] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Michele Marchisio | lista civica | Sindaco | [12] |
25 maggio 2014 | 24 maggio 2019 | Monica Marello | lista civica Per Cocconato | Sindaco | [12] |
26 maggio 2019 | in carica | Umberto Fasoglio | lista civica | Sindaco | [12] |
Altri progetti
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