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Migliuso (Migghiusu in calabrese) è una frazione del comune di Serrastretta in provincia di Catanzaro, nella parte più stretta d'Italia, nell'Istmo di Marcellinara (solo 37 km separano il Mar Tirreno dal Mar Ionio).

Migliuso
frazione
Migliuso – Veduta
Migliuso – Veduta
Migliuso vista dall'alto
Localizzazione
Stato Italia
Regione Calabria
Provincia Catanzaro
Comune Serrastretta
Territorio
Coordinate38°57′N 16°25′E
Altitudine453 m s.l.m.
Abitanti415[senza fonte]
Altre informazioni
Cod. postale88040
Prefisso0968
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleI655
TargaCZ
Nome abitantiMigliusesi
PatronoImmacolata Concezione
Giorno festivo8 dicembre, 16 agosto
Cartografia
Migliuso

Geografia fisica



Territorio


Posto a circa 453 m di altitudine s.l.m. conserva la caratteristica di paese collinare calabrese con un'unica via principale lungo la quale si espande l'edificato, che è demarcato dai vicini declivi naturali della collina.

Migliuso
Migliuso

Il paese è posto su tre colli (Ferola, Migliuso e Valente) ma si è sviluppato solo sul costone di quello centrale, mentre è protetto negli altri due colli da colture di ulivo.

La vegetazione attorno è molto variegata e florida, infatti i boschi attorno al paese sono ricchi di sugheri e arbusti vari tra cui nella parte più settentrionale troviamo anche la presenza di boschi di castagno adornati dalla presenza predominante della ginestra e dell'erica,d'autunno crescono spontaneamente tante varietà di funghi, tra cui il Porcino.

Il suo paesaggio è davvero suggestivo ed è circondato a nord ed a sud dai monti delle Serre e della Contessa, mentre a est ed a ovest troviamo il mar Ionio ed il mar Tirreno, conseguentemente il clima è mite d'inverno e fresco d'estate, perché favorito dalla ventilazione naturale marina e montana.

Migliuso vista dal basso verso l'alto
Migliuso vista dal basso verso l'alto

Ma il vero colpo d'occhio è il magnifico scorcio panoramico sui due mari, ed in particolare sul Golfo di Sant'Eufemia fino a spaziare sulle isole Eolie, in cui nelle giornate chiare e fredde dell'inverno si può notare anche la cima dell'Etna.

La sua collocazione nella parte più stretta della Calabria (solo una quarantina di km dividono il Mar Ionio dal Mar Tirreno) lo favorisce per la raggiungibilità, visto che ha ad appena 25 km lo svincolo autostradale dell'A3 (uscita Lamezia Terme), la stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale e l'Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme; il capoluogo di Provincia e di Regione, Catanzaro, dista 45 km.

Festeggia il Santo Patrono il 16 agosto, con processione per le vie del paese, fiera, e spettacoli in piazza e nel campo sportivo.


Clima


Il clima a Migliuso rispecchia le caratteristiche del classico clima di tipo mediterraneo. Nella stagione invernale gli eventi nevosi non sono frequenti ed importanti.

Temperature mensili medie (fonte NOAA)
Mese T° minima T° massima
Gennaio 11°
Febbraio 12°
Marzo 13°
Aprile 16°
Maggio 10° 20°
Giugno 14° 24°
Luglio 16° 26°
Agosto 16° 27°
Settembre 14° 24°
Ottobre 11° 20°
Novembre 16°
Dicembre 13°

Origini del nome


Incerte sono le origini del nome: potrebbe derivare dal latino miliun (graminacea) ma in Calabria non è mai stata coltivata. Potrebbe derivare dalla distanza di un miglio tra Angoli e Migliuso, e la credenza popolare fino a oggi è stata questa; ma come afferma il Bruni nella storia di Serrastretta, la località Migliuso esisteva ancora prima che queste terre passassero all'università di Serrastretta. Infatti in un passaggio il Bruni afferma che il paese prese il nome della località esistente. Da ricerche fatte da Pino Della Porta risulta più attendibile che il nome possa derivare dal latino melius usum (migliore uso). Ad melius usum era una frase ricorrente negli atti notarili di assegnazione di terreni demaniali ed imponeva all'assegnatario di apportare su quel terreno bonifiche fondiarie.


Storia


Chiesa dell'Immacolata
Chiesa dell'Immacolata
Vista della Piana di Sant'Eufemia da Rione Santa Maria
Vista della Piana di Sant'Eufemia da Rione Santa Maria
Tramonto dal Rione Santa Maria con le Isole Eolie e la cima dell'Etna
Tramonto dal Rione Santa Maria con le Isole Eolie e la cima dell'Etna
Le tre croci ubicate all'inizio del paese.
Le tre croci ubicate all'inizio del paese.

Il paese è dominato dalla fortezza di Don Rico; da analisi fatte, risulterebbe che la masseria fortificata di Don Rico risalga al periodo della dominazione spagnola in Calabria, conseguentemente possiamo affermare che la stessa sia la costruzione più antica di Migliuso, anzi la prima in assoluto, risalga al periodo che va dal 1443 al 1500. In questo periodo vennero infatti riassegnate da Re Alfonso d'Aragona tutte le terre demaniali, e quelle confiscate a coloro che con Antonio Centelles avevano preso parte alla rivolta dei baroni in Calabria. Secondo fonti attendibili dello storico Gaetano Boca, Alfonso d'Aragona venne in Calabria per riportare all'obbedienza i baroni che si erano ribellati alla sua autorità. I baroni ribelli erano capeggiati da Antonio Centelles (Ventimiglia) nobile catalano sposato con la principessa Enrichetta Ruffo di Calabria il quale era diventato marchese di Crotone e duca della Calabria. Il Centelles ed i suoi vennero sconfitti nel 1445, ed a partire dal 1448 le terre demaniali, i casali e le tenute abbandonate dai baroni sconfitti, vennero riassegnate a coloro che avevano preso parte alla guerra contro Centelles.

Le terre poi denominate Migliuso che si trovavano a metà strada tra Feroleto Antico ed Amato vennero certamente assegnate a Don Rico (ad melius usum) il quale oltre ad apportare il miglioramento fondiario (che venne realizzato con il disboscamento, la costruzione del cosiddetto “Casino”, l'impianto degli uliveti e la coltivazione del grano) doveva garantire il controllo sull'unica via di comunicazione la cosiddetta via dei passeggeri la quale si estendeva da Catanzaro (Ponte sulla Fiumarella) a Nicastro passando nella nostra zona per Vingiale, Sarella, Mazzisi, Colamazza e l'attuale Cancello. Chiaramente crediamo che Don Rico fu costretto ad abbandonare queste terre, intorno al 1500, quando le stesse passano dagli Aragonesi ai Borboni di Spagna, e vengono ridistribuite tra i baroni e la chiesa. La via dei passeggeri all'altezza della località oggi chiamata Trumbettieri nei pressi del lato destro del fiume presentava un cancello che segnava il confine dei feudi dei Caracciolo di Feroleto Antico e dei Caraffa-Sanseverino di Catanzaro; Oltrepassando il cancello a quei tempi andava pagato il pedaggio all'uno o all'altro feudatario da qui la derivazione del nome dell'attuale paese di Cancello.

Nel 1610 queste terre per motivi politici (Minare il potere dei Caraccioloche con Ferrante aveva preso in mano il Regno di Napoli) vengono sottratte ai Caracciolo di Feroleto ed assegnate ai Sommucola o d'Aquino, i quali elevano Serrastretta al rango di Università (Comune). In seguito per paura di una rivalsa da parte di Feroleto, Serrastretta con il placet della contessa Giovanna Battista ultima erede dei D'Aquino, assegnano parte di queste terre a cittadini di Serrastretta e San Pietro Apostolo. Inizia così la colonizzazione delle cosiddette "marine" facendo nascere le comunità di Angoli e Migliuso come barriera contro eventuali rivalse da parte dei Feroletani.

Angoli nasce nel 1695, ed i primi abitanti furono undici persone provenienti da Serrastretta, mentre la chiesa venne completata ed inaugurata il 21 luglio del 1789 (proprio per questo la festa di S. Giuseppe da allora viene celebrate la terza domenica di luglio). Migliuso che esisteva già come località diventò centro abitato dopo l'acquisto di queste terre da parte di Pietro Gigliotti (Lecco) nel 1765.

La chiesa di Migliuso venne inaugurata la seconda domenica di luglio del 1791, esattamente il 10 di luglio del 1791. La festa dell'Immacolata fino al 1970 circa, è stata sempre celebrata tutti gli anni, la seconda domenica di luglio (data di ricorrenza della celebrazione della prima messa nella chiesa di Migliuso), per effetto del distacco degli uomini dalle famiglie, a causa della forte ondata di emigrazione degli anni 60, dopo sofferte riunioni venne spostata al 16 agosto. Tutto ciò venne fatto con l'intento di consentire alle famiglie, di emigrati ed emigranti, di passare la festa insieme ai loro cari, e i loro affetti familiari. Nella nostra cultura la famiglia era ed è il bene più importante. Per dovere di cronaca va comunque portato a conoscenza di tutti, che ancora prima dell'inizio della colonizzazione di queste terre da parte dei Serrastrettesi, in questa zona era sorto il primo nucleo abitato a Nocelle. A Nocelle infatti sono state assegnate in passato le prime scuole in questo territorio. È inutile dire che gli abitanti di Feroleto Antico e Feroleto Piano (in seguito Pianopoli) alla guida dei loro sindaci tentarono più volte di rimpossessarsi di queste terre che credevano facessero ancora parte del demanio. Proprio a Nocelle i Pianopoletani nel tentativo di rimpossessarsi di quelle terre, insultarono e malmenarono la gente del posto, mettendo a fuoco anche le loro abitazioni con l'intento di indurli ad abbandonare quelle terre. Purtroppo per loro (e forse per noi) la storia non gli diede ragione. Le terre in questione erano state assegnate alla famiglie nobili di Serrastretta: De Fazio, Mirante, Bruni, Pugliese, Torchia ed in seguito alla famiglia Fragale. I ceti meno abbienti erano stati sistemati lungo il crostone del fosso Collaro (alla rasa da' trempa) in modo che non interferissero con le terre migliori e fossero sempre servi della gleba in cerca di lavoro. La storia di questi luoghi, dal 1870 al 1950 circa è stata caratterizzata da una diffusa emigrazione nelle Americhe, mentre più recentemente vale a dire dai primi anni sessanta, sono stati i giovani che hanno abbandonato e spopolato queste terre in cerca di fortuna nel Nord Italia. Per effetto di ciò la popolazione residente durante l'estate e nei periodi di feste (Natale e Pasqua) aumenta notevolmente in quanto il legame d'amore con la propria terra, porta coloro che sono partiti, a fare visita alle proprie famiglie.


Storia sismica


La località di Migliuso, secondo le fonti a noi giunte e riscontrabili sul sito CFTI5Med, ha subito danni pari al VIII grado della Scala Mercalli a causa del Terremoto della Calabria meridionale del 1783 e pari al VII grado della Scala Mercalli a causa del Terremoto della Calabria del 1905. Non sono pervenute notizie in merito al Terremoto della Calabria del 27 marzo 1638 avvenuto nei vicini territori di Conflenti e Platania.

La frazione è posta tra due faglie (secondo i dati Ithaca), una ubicata a nord dell'abitato, tra Migliuso e Angoli, denominata "Galli" ed una seconda posta a sud dell'abitato, tra Cancello (Serrastretta) e Migliuso, denominata "Nicastro".


Monumenti e luoghi d'interesse


Casino di Don Rico
Casino di Don Rico
Statua di San Francesco da Paola
Statua di San Francesco da Paola

Cultura



Cucina


Si producono castagne, olive, uva, fichi e fichi d'india con tutti i loro derivati (Olio, vino, fichi secchi ecc...).


Eventi



Infrastrutture e trasporti


Migliuso è servita con autobus giornalieri da e per Lamezia Terme la quale è sede di un importante aeroporto internazionale situato nel quartiere di Sant'Eufemia Lamezia insieme alla stazione ferroviaria Stazione di Lamezia Terme Centrale ed allo svincolo dell'Autostrada A3 (Italia) a 25 km da Migliuso. Inoltre Migliuso dista 20 km dal Centro commerciale Due Mari situato nel comune di Maida. Migliuso è dotato delle scuole medie, di un campetto sportivo, il campo sportivo dove gioca la squadra del paese, un parco giochi, una pizzeria, una farmacia, le poste, un fruttivendolo, una ferramenta ed un negozio di alimentari vicino alla Chiesa dell'Immacolata Concezione nel centro del paese. Sul monte Valente è presente un agriturismo molto noto nella zona, A Turra de Briganti.


Sport



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