Maissana (Maissann-a in ligure[4]) è un comune italiano di 581 abitanti[1] della provincia della Spezia in Liguria.
Maissana comune | |
---|---|
![]() ![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Alberto Figaro (lista civica di centro-destra "Risveglio-Servizi-Manutenzione-Turismo") dal 9-6-2019 |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°20′10.62″N 9°32′03.79″E |
Altitudine | 575 m s.l.m. |
Superficie | 45,43 km² |
Abitanti | 581[1] (31-8-2022) |
Densità | 12,79 ab./km² |
Frazioni | Campore, Cembrano, Chiama, Colli, Disconesi, Ossegna, Salterana, Santa Maria di Lagorara, Tavarone, Torza |
Comuni confinanti | Carro, Casarza Ligure (GE), Castiglione Chiavarese (GE), Ne (GE), Varese Ligure |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 19010 |
Prefisso | 0187 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 011018 |
Cod. catastale | E842 |
Targa | SP |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 300 GG[3] |
Nome abitanti | maissanesi |
Patrono | san Bartolomeo |
Giorno festivo | 24 agosto |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il territorio di Maissana è situato nell'alta val di Vara lungo la sponda destra del fiume Vara.
Secondo studi effettuati sul territorio, il borgo di Maissana e le rispettive frazioni furono abitate molto probabilmente dalla tribù dei Lapicini[5], popolo dei Liguri localizzato tra i paesi costieri di Moneglia e Sestri Levante ed l'entroterra sestrese, particolarmente abili nell'estrazione e lavorazione della pietra locale (lapis), ardesia e arenaria soprattutto.
Intorno al 205 a.C. fu proclamato municipio dell'Impero romano[5] entrando a far parte della nona regione romana; è di questo periodo storico l'eccezionale ritrovamento di alcune monete romane risalenti, secondo gli studi, dell'epoca imperiale di Claudio e Nerone[5]. Lo storico cinquecentesco Agostino Giustiniani, nella descrizione della Liguria inclusa negli "Annali", pubblicati nel 1537, afferma che per il territorio Maissana passava un ramo dell'antica via Romea[6] che dalla zona costiera di Sestri Levante, e risalendo la val Petronio costeggiando il torrente omonimo passando per l'attuale Castiglione Chiavarese, consentiva il raggiungimento delle odierne località e frazioni del territorio maissanese quali Fasciette, Costa di Salterana, Torza; la strada, dividendosi in due biforcazioni, raggiungeva quindi il parmense e l'Appennino ligure passando per Varese Ligure o ritornava verso ovest e quindi in val Graveglia nel genovese.
In epoca feudale fu dominio degli Estensi e, in seguito, della famiglia Malaspina così come sancì il diploma imperiale di Federico Barbarossa, datato al 29 settembre 1164, anche per altri paesi dell'alta val di Vara[5]. La comunità religiosa della Plebs de Varia, comprendente oltre Maissana anche Varese Ligure, fu invece legata all'arcidiocesi di Genova già dal 1031[5], a differenza di altri borghi della valle e della costa levantina che, di fatto, furono assoggettati al potere spirituale della diocesi di Brugnato.
La proprietà sul feudo di Maissana passò quindi ai Fieschi, conti di Lavagna, che in località Lagorara edificarono un castello. Il territorio seguì pertanto le sorti della famiglia fliscana fino al 1547 quando, a seguito della celebre congiura di Gianluigi Fieschi, le proprietà passarono nelle mani dei Doria e quindi indirettamente alla Repubblica di Genova. Quest'ultima inglobò il feudo maissanese nella podesteria di Castiglione Chiavarese, all'interno del capitaneato di Chiavari.
Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimento dell'Entella, con capoluogo Chiavari, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Maissana rientrò nel VI cantone, come capoluogo, della Giurisdizione del Gromolo e del Vara e dal 1803 centro principale del VII cantone del Gromolo nella Giurisdizione dell'Entella. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento degli Appennini. Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Maissana nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova. Dal 1859 al 1923 il territorio fu compreso nel VII mandamento di Varese del circondario di Chiavari dell'allora provincia di Genova, nel Regno d'Italia. Con l'istituzione nel 1923 della provincia della Spezia, fu inglobato in quest'ultima amministrazione provinciale[7].
Una successiva modifica ai confini comunali si verificò nel 1937 quando, con Legge nº 81 del 18 gennaio, la frazione di Statale passò dall'ente comunale di Maissana all'odierno comune di Ne in provincia di Genova.
A partire dagli anni cinquanta e sessanta del Novecento il comune ha vissuto uno spopolamento sempre più crescente per il trasferimento degli abitanti verso i paesi del primo entroterra e della costa come Sestri Levante, dove le principali occupazioni erano impiegate nei cantieri navali della Fincantieri di Riva Trigoso o della Fabbrica Italiana Tubi sempre nel sestrese; solo più recentemente si sta verificando una sorta di "ripopolamento" degli antichi borghi e nuclei del territorio maissanese.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana dell'Alta Val di Vara e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008[8], fino al 2011 della Comunità montana Val di Vara.
![]() |
«Di argento, al castello di rosso, torricellato di un pezzo centrale, merlato alla guelfa, fondato fra quattro monti di verde, uscenti da una campagna fasciata ondata di azzurro e di argento, il castello accompagnato nel canton destro del capo da un grappolo di uva nera, pampinato di due pezzi laterali. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(Descrizione araldica dello stemma[9]) |
«Drappo di colore verde, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di Maissana. Le parti in metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto verde con bullette argentate poste a spirali. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolori dai colori nazionali frangiati d'argento.» |
(Descrizione araldica del gonfalone[9]) |
Lo stemma è stato concesso con il decreto del presidente della Repubblica del 5 luglio 1955.[9]
Il sito archeologico di Valle di Lagorara[10], percorso dal torrente omonimo, è un'area situata a circa 750 m sul livello del mare lungo una fascia tra il rio Lagorara e il versante occidentale del monte Scogliera. I diversi studi e scavi, effettuati tra il 1988 e il 1995 dalla Soprintendenza Archeologica della Liguria, hanno portato alla luce quella che, di fatto, è una miniera di diaspro a cielo aperto e di grandi dimensioni. Sono state localizzate due principali aree di estrazione, oltreché due ricoveri o ripari sul versante opposto rispetto alla zona di estrazione e alcuni reperti come schegge di scarto, frammenti di percussori e vari oggetti in ceramica.
Nei successivi studi, effettuati dopo gli eccezionali ritrovamenti, e monitorati dal dottor Roberto Maggi con l'ausilio del personale del museo archeologico di Chiavari, si è potuto stabilire che il materiale estratto era semilavorato e molto probabilmente destinato ad altri siti per la definitiva lavorazione. Le datazioni radiocarboniche, compiute per i materiali ritrovati, hanno altresì confermato che il sito potrebbe collocarsi in un periodo tra il 3500 a.C. e 2000 a.C.
Nelle frazioni di Ossegna e di Santa Maria di La sono presenti strutture di accoglienza adibite alla ricezione dei visitatori del sito e all'organizzazione di laboratori archeologici in favore delle scolaresche che si recano in visita.
Abitanti censiti[11]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Maissana sono 40[12]
Il comune è costituito, oltre che dal capoluogo Maissana, dalle dieci frazioni di Campore, Cembrano, Chiama, Colli, Disconesi, Ossegna, Salterana, Santa Maria, Tavarone e Torza per un totale di 45,43 km2.[13]
Confina a nord con il comune di Varese Ligure, a sud con Casarza Ligure (GE), Castiglione Chiavarese (GE) e Carro, ad ovest con Varese Ligure, Ne (GE), Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese e ad est con Varese Ligure e Carro.
La principale risorsa economica del comune è l'attività legata all'agricoltura e al turismo agro-alimentare. Anche le cooperative agricole-boschive rivestono un ruolo importante per l'impiego a livello territoriale, mentre un'altra buona parte degli abitanti trova impiego nel settore dei servizi pubblici e privati del distretto.
Il centro di Maissana è attraversato principalmente dalla strada provinciale 54 che nella frazione di Torza si innesta con la strada statale 523 del Colle di Cento Croci, nel tratto tra Castiglione Chiavarese e Varese Ligure.
Da Sestri Levante (GE) un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Maissana e per le altre località del territorio comunale. Inoltre il collegamento da/per le vicine località di Varese Ligure e San Pietro Vara è assicurato via bus dall'ATC.
Il municipio, fino al 2011 situato nella storica sede a Maissana, è stato provvisoriamente trasferito nel "Centro Didattico Espositivo" sito in frazione Cembrano. Nel 2020 sono iniziati i lavori di ristrutturazione della vecchia sede comunale, sita nella frazione capoluogo. A lavori ultimati è previsto il trasferimento degli uffici comunali presso la storica sede.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
5 giugno 1985 | 24 giugno 1990 | Adriano Scanavino | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 giugno 1990 | 16 maggio 1993 | Mario Lavagnino | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
9 luglio 1993 | 24 aprile 1995 | Angelo Cerisola | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Angelo Cerisola | lista civica di centro | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Alberto Figaro | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
25 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Alberto Figaro | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Egidio Banti | Insieme per Maissana (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco | |
26 maggio 2014 | 9 giugno 2019 | Egidio Banti | Crescita e Tradizione (lista civica di centro-sinistra) |
Sindaco | |
9 giugno 2019 | in carica | Alberto Figaro | Risveglio-Servizi-Manutenzione-Turismo (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
Altri progetti
![]() | ![]() |