Lumarzo (Lumarso in ligure[4]) è un comune italiano sparso di 1 412 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di Ferriere.
Lumarzo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Daniele Nicchia (lista civica di centro-destra Per Lumarzo) dal 27-5-2019 |
Data di istituzione | 1861 |
Territorio | |
Coordinate | 44°26′36.7″N 9°08′14.06″E |
Altitudine | 228 m s.l.m. |
Superficie | 25,51 km² |
Abitanti | 1 412[1] (31-5-2022) |
Densità | 55,35 ab./km² |
Frazioni | Boasi, Ferriere (sede comunale), Lumarzo, Pannesi, Tasso, Vallebuona |
Comuni confinanti | Bargagli, Davagna, Neirone, Sori, Torriglia, Uscio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 16024 |
Prefisso | 0185 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 010031 |
Cod. catastale | E737 |
Targa | GE |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 056 GG[3] |
Nome abitanti | lumarzini |
Patrono | san Camillo de Lellis |
Giorno festivo | Primo lunedì dopo la Festa della Madonna del Bosco che, a sua volta, ricorre la prima domenica dopo l'otto settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Il territorio comunale è situato in alta val Fontanabuona lungo le sponde del torrente Lavagna, ad est di Genova, a cui è collegato tramite l'alta val Bisagno, oggigiorno attraverso il tunnel Bargagli-Ferriere e la galleria di Boasi. Dalle pendici del monte Bargagli nasce il torrente Lavagna.
Tra le vette del territorio il monte Bado (911 m).
Il toponimo Lumarzo deriverebbe dal latino Locus Martius,[5] cioè "boschetto-campo di Marte": questo ha fatto pensare che nell'attuale territorio comunale vi fosse un tempio, con annesso boschetto, consacrato al dio romano della guerra.
Fin dall'epoca longobarda vi operarono i monaci dell'abbazia di San Colombano di Bobbio.
Citato ufficialmente per la prima volta come Limarce, in un documento del 1100 l'odierno territorio comunale divenne dominio della famiglia Malaspina e poi dei Fieschi di Lavagna che, nel 1198, cedettero il feudo alla Repubblica di Genova. Quest'ultima assoggettò la comunità alla podesteria di Roccatagliata-Neirone e, in seguito, nella podesteria di Rapallo.
Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte la costituita municipalità di Lumarzo rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Lumarzo rientrò nel VI Cantone, capoluogo Neirone, della giurisdizione della Frutta e dal 1803 centro principale del III cantone dell'Appennino nella giurisdizione dell'Entella. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini.
Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Lumarzo nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Cicagna del circondario di Chiavari dell'allora provincia di Genova, nel Regno d'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale fu terreno di scontri fra le truppe tedesche e la Resistenza italiana dei partigiani.
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Fontanabuona.
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«Drappo troncato di verde e di giallo…» |
(Descrizione araldica del gonfalone[6]) |
Lo stemma è stato concesso con decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 1976.[6] Vi è rappresentato il dio Marte, vestito da guerriero, che emerge da un bosco, ai cui piedi scorrono tre corsi d'acqua: i torrenti Lumarzo, Ferriere e Lavagna.[7]
Abitanti censiti[9]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Lumarzo sono 46[10].
Il territorio comunale comprende le frazione di Boasi, Ferriere (sede comunale), Lumarzo, Pannesi, Tasso e Vallebuona per un totale di 25,51 km²[11]. Tra le località: Campi, Carega, Case Soprane, Castello, Cerese, Chiappato, Cornega, Costa della Ca', Craviasco, Crovara, Forca, Gattorne, Lagomarsino, Lainà, Piancerese, Piane, Recroso, Rossi, Sanguinara, San Martino del Vento, Santuario di Nostra Signora del Bosco, Scagliola, Scagnelli, Sottotasso, Tasso Alto, Tassorello e Tolara.
Confina a nord con il comune di Torriglia, a sud con Sori, ad ovest con Davagna e Bargagli e ad est con Neirone e Uscio.
L'economia comunale si basa principalmente sulla produzione agricola e sull'allevamento di bestiame.
Il centro di Lumarzo è attraversato principalmente dalla strada provinciale 19 di Lumarzo che gli permette il collegamento stradale con Uscio, nella valle del torrente Recco a sud, e riallacciandosi a nord con la principale arteria della strada statale 225 della Val Fontanabuona, in val Fontanabuona, nel comune di Neirone.
La strada provinciale 77 di Boasi collega il comune con l'alta val Bisagno e la strada statale 45 di Val Trebbia. La strada provinciale 82 di Sant'Alberto di Bargagli la collega anche con il territorio di Bargagli in alta val Bisagno.
Dai comuni di Chiavari e Genova un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Lumarzo e per le altre località del territorio comunale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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15 luglio 1985 | 7 giugno 1990 | Giorgio Lagomarsino | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
4 luglio 1990 | 24 aprile 1995 | Silvio Lercari | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Silvio Lercari | Vallis Fontis Bonae (lista civica) |
Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Silvio Lercari | Vallis Fontis Bonae (lista civica) |
Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Guido Guelfo | Per Lumarzo (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Guido Guelfo | Per Lumarzo (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
14 giugno 2014 | 27 maggio 2019 | Guido Guelfo | Per Lumarzo (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
27 maggio 2019 | in carica | Daniele Nicchia | Per Lumarzo (lista civica di centro-destra) |
Sindaco | |
In ambito sportivo l'attività più praticata è il gioco delle bocce. Tra le società più rilevanti vanno segnalate l'ACLI Ferriere e la Società Polisportiva Tasso che svolgono inoltre importanti attività del sociale. Il calcio è ora poco diffuso, l'unica società che rivendica il ruolo di società di riferimento è la FC Lumarzo 2016 iscritta nel campionato di Terza Categoria.
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