Locri (llocrii in greco-calabro, Λοκροὶ in lingua greca è un comune italiano di 12 857 abitanti[1] della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria, posto nel territorio della Lòcride di cui è il centro amministrativo, culturale e religioso. Patria di Zaleuco, primo legislatore del mondo occidentale, e di Nosside, la più grande poetessa magnogreca, Locri, in antichità Locri Epizefiri, è stata un'importante città della Magna Grecia. La storia dell'odierna città è strettamente collegata a quella di Gerace, infatti questi due centri un tempo formavano un unico ed importantissimo comune. Oggi è centro turistico balneare, polo direttivo per l'intera Locride in cui hanno luogo numerosi eventi culturali.
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Locri comune | |
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L'entrata del museo nazionale di Locri Epizefiri | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Città metropolitana | Reggio Calabria |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Calabrese (Fratelli d'Italia (2018)) dal 27-5-2013 (2º mandato dal 10-6-2018) |
Data di istituzione | 1905 (come Gerace Marina) 1934 (come Locri) |
Territorio | |
Coordinate | 38°14′N 16°16′E |
Altitudine | 7 m s.l.m. |
Superficie | 25,75 km² |
Abitanti | 12 857[1] (31-7-2022) |
Densità | 499,3 ab./km² |
Frazioni | Baldari, Basilea, Ianchina, Mantenea, Merici, Moschetta, San Fili |
Comuni confinanti | Antonimina, Gerace, Portigliola, Siderno |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 89044 |
Prefisso | 0964 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 080043 |
Cod. catastale | D976 |
Targa | RC |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Nome abitanti | locresi |
Patrono | santa Caterina d'Alessandria |
Giorno festivo | 25 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Locri all'interno della città metropolitana di Reggio Calabria | |
Sito istituzionale | |
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Locri è situata sulla pianura della fascia costiera ionica Reggina, fra il massiccio dell'Aspromonte ed il Mar Ionio. È circondata da parecchie colline da cui si possono ammirare i tipici paesaggi Locridei, agrumeti di ogni genere, fra cui il prezioso bergamotto, uliveti secolari, vigneti, mandorleti, lecceti spontanei, mirteti, gelsominaie, ginestre e fichi d'india. Le spiagge locresi, chiamate spiagge dei Greci, sono grandi, incontaminate e disseminate della tipica vegetazione mediterranea, con una particolarità, la presenza dei Carpobrotus e del giglio di mare.
Noto fino al 1934 come Gerace Marina, l'attuale nome deriva dall'antica Locri Epizefiri, città magnogreca i cui scavi si trovano parte nel comune di Locri parte nel comune di Portigliola, alcuni km a sud dall'odierno centro abitato.[3]
La storia di Locri è strettamente legata alla storia di altri due centri sorti nella zona circostante: Locri Epizefiri, polis della Magna Grecia fondata nel VII secolo a.C., e Gerace, città medievale costruita nel IX secolo.
Dopo la conquista romana di Locri Epizephiri e a seguito sia delle scorrerie saracene e turche che della piaga della malaria, il sito fu progressivamente abbandonato e gli abitanti si spostarono verso le più sicure colline dell'entroterra dove sorse Gerace.
Nel XIX secolo, col ritorno della popolazione verso le zone costiere e grazie anche all'avvento della ferrovia, si sviluppò l'abitato di Gerace Marina, frazione appartenente al comune di Gerace. Gerace Marina acquistò sempre più importanza col trasferimento, da Gerace, di alcune importanti strutture amministrative e commerciali, tra cui il Tribunale e la Banca Popolare nel 1880, fino a divenire comune autonomo nel 1905. A dare ulteriore slancio furono la nascita e lo sviluppo di importanti attività commerciali ed industriali: ad esempio, le Officine Meccaniche Calabresi (OMC), nei primi anni trenta, impiegavano 200 operai. Nel 1934 il comune di Gerace Marina assunse l'attuale denominazione di Locri.
Titolo di Città | |
«Decreto del Presidente della Repubblica» — 14 marzo 2002 |
Di particolare interesse è l'area archeologica che si trova circa 3 km a sud del comune. La distanza dalla moderna cittadina ha permesso di preservare quasi integralmente l'antica città greca, tuttavia nei secoli passati gli abitanti della zona hanno usato le pietre di questa città per edificare le nuove case.
Gli scavi archeologici sono stati diretti da Paolo Orsi (1908-1912), Paolo Enrico Arias (1940-1941) e da Giulio Jacopi (1951).
Di particolare interesse è la visita ai resti archeologici dei templi, dei teatri e delle mura di cinta di epoca magnogreca, e soprattutto la visita al Museo "Antiquarium" che espone migliaia di reperti archeologici di epoca preellenica, magnogreca e romana.
Davanti a piazza dei Martiri, fu eretto questo monumento dedicato ai martiri per l'unità nazionale fucilati l'11 ottobre 1847, lavorato da scultori carraresi nel 1872.
Su di esso vi sono tali incisioni (rispettivamente frontalmente e dietro, dal punto di vista della piazza):
«Bello Michele da Siderno, Mazzone Pietro da Roccella, Ruffo Gaetano da Bovalino, Salvadori Domenico da Bianco, Verduci Rocco da Caraffa morendo gloriosamente per fucilazione il 11 ottobre MDCCCXLVII resero sacre queste contrade. All'unità nazionale. Alla libertà.» |
«Compiuti i voti in Roma, grata, la Nazione risorta onora i suoi martiri dai cittadini liberi, ad esempio di propositi forti, a scongiuro di altri lutti per interne ed esterne perfidie. Con offerte spontanee questo monumento solennemente fu eretto.» |
Nella piazza del lungomare è presente un monumento a Nosside, poetessa magno-greca locrese, scolpito dallo scultore Tony Custureri.
Di fronte al Palazzo comunale è presente un monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale.
Chiesa edificata nel 1933 in stile romanico lombardo e sede della diocesi di Locri-Gerace.
L'origine della chiesa risale al 1843. Fu il primo luogo di culto Locrese e al suo interno conserva sculture lignee processionali risalenti al 1850.
L'interno mononavata, conserva una tela di V.Valerioti del 1842 rappresentante l'Annunciazione.
Posizionata sul colle di contrada San Fili, inglobata in un'antica masseria del settecento, sorge questa caratteristica chiesa con campaniletto a vela. Al suo interno è presente un affresco del 1891 raffigurante la Madonna con Gesù, san Gerolamo e San Filareto.
Edificato nel 1880 in stile Rinascimentale, è la struttura pubblica istituzionale più grande della Locride. Oggi è sede degli uffici comunali ed ospita spesso riunioni ed assemblee territoriali.
Costruito nel 1923 in stile Neoclassico, ospitava i bambini abbandonati. oggi è sede del Liceo Classico "Ivo Oliveti" e dell'Ente Morale "Scannapieco".
Risalente al primo novecento, è stato realizzato dal Magistrato Giuseppe Zappia ed è sede dell'omonimo Ente Morale.
Uno dei primi palazzi del centro storico, appartenuto alla famiglia Teotino ed in seguito ai Nieddu Del Rio. Quest'ultimi originari della Sardegna e trasferitosi a Gerace per le funzioni di Mons. Giorgio Del Rio. Oggi è sede museale e di congressi.
Fu la prima sede della collezione archeologica locrese. Appartenente ad una ricca famiglia geracese ritenuta fondatrice della città di Locri. Ospitò l'archeologo trentino Paolo Orsi.
Abitanti censiti[4]
Piatto tipico Locrese sono le "Alici chjini" (alici ripiene), cucinate in diverse varianti. Altri piatti tipici della cucina locrese e dolci della tradizione sono quelli presenti in quasi tutta la provincia di Reggio Calabria. Particolarmente apprezzate sono le granite e i dolci a pasta di mandorla presenti nella maggior parte delle gelaterie e pasticcerie locresi, dove risultano essere vere e proprie specialità per la loro particolare lavorazione. Numerosi sono i vigneti del tipico vitigno della zona, il Greco di Gerace e Bianco. Molto diffusa inoltre la produzione di formaggi tipici del territorio fra cui il pecorino, il caprino ed il vaccino rigato. Nel territorio della città vi è inoltre la presenza di un pregiato agrume, la lemoncetta locrese, da cui viene prodotto il tipico liquore.
Sono presenti vari istituti di istruzione superiore: Liceo Classico (Ivo Oliveti), Liceo Scientifico (Zaleuco), Istituto Alberghiero (Dea Persephone), Liceo Magistrale/delle Scienze Umane (G. Mazzini), Istituto Statale d'Arte (P. Panetta). Biblioteca Comunale.
Baldarì, Basilea, Calvi, Canneti, Cantorato (Mprenagatti), Capozza, Carbone, Caruso, Centocamere, Gabella, Janchina, Licino, Lucifero, Mantenea, Merici, Moschetta, Paterriti, Pietropaolo, Prologo, Riposo, San Fili, Verga.
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Locri, a partire dal XX secolo, ha assunto il ruolo di centro amministrativo e culturale del territorio circostante, ospitando numerosi uffici. Tra questi: le scuole, i licei, il tribunale penale e civile, la sede vescovile, le banche, un grande ospedale, l'ufficio di collocamento, tre uffici postali, l'archivio di Stato, l'ufficio delle imposte, la casa circondariale, la caserma dei Carabinieri, quella della Guardia di Finanza ed il posto di Polizia Ferroviaria. Vi sono inoltre varie aziende agricole specializzate nella produzione di agrumi, mandorle, fragole, frutti di bosco e prodotti tipici del territorio con gli allevamenti di bovini autoctoni, ovini e suini, fra cui il pregiato Maiale nero d'Aspromonte.
Sulla SS 106 Jonica si trova lo svincolo per la città. Da Locri inoltre ha inizio la Strada Provinciale 1 (ex SS 111) che collega Locri a Gioia Tauro.
La città è servita dalla stazione ferroviaria di Locri, posta sulla linea Taranto-Reggio di Calabria. Dispone anche di una stazione di autobus.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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16 maggio 2011 | 6 novembre 2012 | Giuseppe Lombardo | lista civica di centro-sinistra Solidale | sindaco | |
6 novembre 2012 | 27 maggio 2013 | Francesca Crea | commissario straordinario | ||
27 maggio 2013 | 10 giugno 2018 | Giovanni Calabrese | Il Popolo della Libertà Forza Italia lista civica Tutti con Locri | sindaco | |
10 giugno 2018 | in carica | Giovanni Calabrese | Forza Italia lista civica Tutti per Locri | sindaco | |
Altri progetti
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