Lignano Sabbiadoro (Lignan in friulano[4] e in veneto), fino al 1959 frazione di Latisana, è un comune italiano di 6 837 abitanti (2019)[1] del Friuli-Venezia Giulia. Posto sull'Alto Adriatico, al confine con il Veneto, è noto per la sua vocazione turistica.
Lignano Sabbiadoro comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Provincia | Udine |
Amministrazione | |
Sindaco | Laura Giorgi (Centro-destra) dal 13-06-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 45°39′18″N 13°05′35″E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Superficie | 15,71 km² |
Abitanti | 6 837[1] (31-12-2019) |
Densità | 435,2 ab./km² |
Comuni confinanti | Latisana, Marano Lagunare, San Michele al Tagliamento (VE) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 33054 |
Prefisso | 0431 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 030049 |
Cod. catastale | E584 |
Targa | UD |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 393 GG[3] |
Nome abitanti | lignanesi |
Patrono | san Giovanni Bosco |
Giorno festivo | 31 gennaio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Lignano Sabbiadoro nell'ex provincia di Udine | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Situata in una verde penisola ad una cinquantina di chilometri da Udine ed equidistante (90 chilometri) da Venezia e Trieste, Lignano Sabbiadoro è posta tra la Laguna di Marano ad est e nord, la sponda sinistra del fiume Tagliamento a ovest e l'Alto Adriatico a sud: è il comune più meridionale della sua provincia di appartenenza, piccola appendice della bassa pianura veneto-friulana e della bassa friulana.
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Lignano era già abitata ai tempi dei Romani che avevano costruito un presidio militare per il controllo della laguna, situazione che venne riconfermata anche nel medioevo. Il nome era Lignanum. Non si sa da dove derivi il nome, ma si pensa da lupi essendo una zona frequentata dai lupi. Fino all'arrivo della Repubblica di Venezia la località contava 8 abitanti insediati sulla punta. Non era possibile accedere con i carri, ma solo a piedi lungo quella che divenne la nuova Statale (che a Lignano continua con il nome di via Tarvisio-via Latisana). L'antica via romana Via Crescenzia entrava invece su quello che diventerà corso Alisei - viale Centrale. Per accedere con carri era necessario raggiungere il villaggio con zattere attraversando tutta la laguna. La strada d'accesso costruita dai Romani non fu mai carrozzabile e neppure lastricata, rimase sempre come sentiero.
Collegata all'entroterra dalla strada regionale 354, Lignano ha sviluppato la sua vocazione turistica negli anni trenta del Novecento. I primi insediamenti alberghieri risalgono tuttavia all'inizio del 1900 quando la penisola non era raggiungibile via terra, ma solo in barca attraverso la Laguna di Marano, rappresentando una delle più antiche stazioni balneari d'Italia. All'epoca la penisola lignanese era quasi interamente ricoperta da una foresta di pini e gli unici insediamenti rurali erano situati lungo il litorale della laguna.
Nel 1903 fu costruito il primo modesto impianto balneare, grazie ai finanziatori veneti Bregant, Poletti, Vighy e all'impresario Alessandro Toffano, e il primo albergo, per impulso di Angelo Marin, Mario Piani e Luigi Piani. Tuttavia, a causa della malaria, diffusa nelle paludi adiacenti alla penisola, lo sviluppo di Lignano si ebbe solo dopo le opere di bonifica dei territori malsani, effettuate nel corso degli anni venti. Nel 1926 fu aperta la prima strada comunale fra la località di Lignano e Latisana che permise la nascita di un primo nucleo abitativo (nel 1931 si contavano già alcune centinaia di residenti). Nell'anno 1935, con l'istituzione di un'Azienda di Soggiorno e Turismo, venne aggiunto il nome di Sabbiadoro a scopo promozionale.
Tre anni più tardi (1938) Lignano Sabbiadoro contava circa mille posti letto con un movimento turistico valutabile in oltre sessantamila presenze. Lo sviluppo vero e proprio della cittadina, iniziato a partire dal piano regolatore del 1936, fu frenato dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, ma riprese a ritmi sostenuti negli anni cinquanta. Nel 1953 l'architetto Marcello D'Olivo crea e sviluppa un originale progetto urbanistico per la rete viaria di quella che diventerà Lignano Pineta.
Nasce in quegli anni la celebre chiocciola che diverrà successivamente uno dei simboli della cittadina friulana. Nel 1951 la frazione di Lignano Sabbiadoro contava circa 1.200 abitanti. Alla fine di quello stesso decennio gli abitanti erano quasi raddoppiati. Divenne comune autonomo da quello di Latisana nel 1959.
Lo stemma e il gonfalone di Lignano Sabbiadoro sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 1º luglio 1965.[5]
«Troncato d'azzurro e d'oro, alla spirale di verde. Ornamenti esteriori da Città.» |
Il gonfalone è un drappo troncato d'oro e d’azzurro.
Il Comune ha scelto di porre nel proprio stemma l'oro della spiaggia, l'azzurro del mare e la forma a spirale di Lignano Pineta progettata nel 1953 dall'architetto Marcello d'Olivo che attirò l'attenzione del mondo su Lignano e ne diventò il simbolo.[6]
Titolo di Città | |
«Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 73 del 18 marzo 2003» |
La chiesa di Santa Maria è stata costruita nel Quattrocento, nel borgo di Bevazzana nel comune di Latisana sulle rive del Tagliamento. Nel 1965-1966 è stata smontata e ricostruita nella pineta del GETUR per salvarla da una piena del fiume. Sull'abside sono stati collocati una serie di affreschi di lode alla Madonna, originariamente posti su pannelli e risalenti a circa il 1470, di autore anonimo. L'altare in pietra è stata rinvenuto durante i lavori di trasloco ed apparteneva in origine a un oratorio paleocristiano o altomedievale che sorgeva sul luogo in cui in origine era stata edificata la chiesa. Sono inoltre presenti un'acquasantiera del 1498, una scultura in pietra raffigurante la Madonna che allatta il Bambino del Pilacorte e una scultura in legno dipinto della Madonna con Bambino quattrocentesca. Su uno dei muri esterni è presente il frammento di un protome in marmo raffigurante la Medusa risalente a un periodo compreso tra l'età traianeia e il III secolo, rinvenuto nel 1990 sul sito originario della chiesa.[7]
La prima chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco, realizzata tra il 1937 ed il 1938 fu abbattuta durante gli eventi bellici. La nuova chiesa fu eretta nel 1945, poi ristrutturata e ingrandita dal 1989. La chiesa superiore, più ampia, è stata intitolata alla Madonna dell’Adriatico, mentre la Cripta ha mantenuto la dedicazione a San Giovanni Bosco. La concezione architettonica della chiesa superiore è moderna, l’interno della cripta è ad aula unica.[8]
Abitanti censiti[9]
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 937, ovvero il 13,48% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[10]:
A Lignano Sabbiadoro, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza parzialmente la lingua friulana. Anche la lingua veneta risulta particolarmente utilizzata e compresa da parte della popolazione vista la vicinanza al confine regionale.
Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[11].
L'impianto urbanistico di Lignano a forma di spirale fu progettato nel 1953 dall'architetto Marcello D'Olivo è soprannominato la "chiocciola di Pineta". Con un "costrutto" centrale di negozi e servizi, zone verdi. Nel 1980 fu costruito il Parco Zoo di Punta Verde, su una superficie di 18 ettari e nel 1984 venne inaugurato il Parco Hemingway in ricordo dello scrittore statunitense che vi soggiornò. Simbolo distintivo della località è la Terrazza a Mare, realizzata su progetto di Aldo Bernardis e inaugurata nel 1972.[12]
Il comune non riconosce alcuna sottodivisione amministrativa (frazioni o località)[13] ed effettivamente Lignano si presenta come un unico agglomerato urbano dal quale si distingue solo il piccolo nucleo abitato di Casabianca[14]. Il centro può essere però suddiviso in 3 quartieri, indicati anche dalla segnaletica interna alla cittadina. All'estremità nordest, presso l'imboccatura del porto di Lignano, si trova Sabbiadoro, che rappresenta il nucleo più "antico" e la sede del municipio. Segue, più a sud-ovest, il nucleo di Pineta e, ancora oltre, presso il confine con Bibione (rappresentato dal Tagliamento), Riviera. La già citata Casabianca sorge a nordovest di Riviera[15].
Lignano vanta un complesso di infrastrutture nautiche da diporto, con circa 5000 posti barca e 7 darsene. Ha un litorale e una spiaggia suddivisa in tre zone (Sabbiadoro, Pineta e Riviera), che si estendono per circa 8 km con infrastrutture ricettive e ricreative. La presenza turistica è molto elevata con circa 5000000 di presenze annuali.[16] Da alcuni anni Lignano fa parte, unitamente ai comuni di Grado e Aquileia, del comprensorio turistico lagunare della Bassa Friulana di cui concorre ad incentivare lo sviluppo, l'economia e i consumi agricoli.
Il comune si fregia della Bandiera Blu, riconoscimento conferito dalla FEE alle migliori località costiere europee.[17] A Lignano si trova il primo parco acquatico aperto in Italia e secondo in Europa battezzato Acquasplash e il luna park Strabilia, tra i più importanti a livello nazionale.[18] Nel 1954 lo scrittore e premio Nobel per la letteratura Ernest Hemingway descrisse la località come la "Florida d'Italia". [senza fonte]
Inoltre, l'arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro è stata una delle location storiche del Festivalbar ospitando la kermesse per molti anni consecutivamente.
Il comune è collegato all'autostrada A4 e al resto della rete stradale nazionale dalla strada regionale 354 di Lignano. Un ponte sul fiume Tagliamento lo collega alla vicina località balneare di Bibione.
Il comune è servito dalla stazione ferroviaria di Latisana-Lignano-Bibione, posta sulla ferrovia Venezia-Trieste, localizzata nella vicina Latisana e collegata a Lignano attraverso autobus di linea e al servizio dedicato "LignanoLink" che con un'unica soluzione di viaggio collega Lignano alla rete ferroviaria nazionale. La stazione di Latisana è servita da collegamenti regionali e a lunga percorrenza con servizi Intercity, Frecciarossa, Frecciargento e Italo lungo le principali direttrici italiane: Venezia Milano-Torino e Venezia Firenze-Roma-Napoli.
Nella località e nei suoi dintorni sono presenti sette strutture portuali turistiche, posizionate intorno alla penisola di Lignano, per un totale di più di 5000 posti barca: Marina Capo Nord, Marina Punta Faro, Marina Punta Gabbiani, Marina Punta Verde, Marina Uno, Darsena di Aprilia Marittima, Darsena Porto Vecchio.[19]
Lignano Sabbiadoro dispone di un servizio urbano di autobus, gestito dall'azienda SAF Autoservizi di Udine che durante il periodo estivo è operativo anche in tutte le ore serali e notturne. È presente una stazione per il servizio interurbano e servizi a Lunga percorrenza nazionali come Flixbus.
SAF gestisce un servizio marittimo stagionale di motonavi passeggeri per Marano Lagunare Grado e Bibione[20].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1960 | 1967 | Guido Teghil | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1967 | 1970 | Umberto Martin | Sindaco | ||
1970 | 1971 | Michele Tedesco | Sindaco | ||
1971 | 1974 | Giulio Gnesutta | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1974 | 1975 | Lino Corso | Sindaco | ||
1975 | 1980 | Emilio Zatti | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1980 | 1990 | Steno Meroi | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1990 | 1993 | Carlo Barberis | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 1994 | Domenico Troisi | Commissario Straordinario | ||
1994 | 1998 | Stefano Trabalza | Forza Italia | Sindaco | |
14 giugno 1998 | 26 maggio 2002 | Virgilio Sandri | Coalizione di centro-sinistra | Sindaco | |
27 maggio 2002 | 6 maggio 2012 | Silvano Delzotto | Forza Italia - Lega Nord - Alleanza Nazionale | Sindaco | |
7 maggio 2012 | 13 giugno 2022 | Luca Fanotto | Civicamente - Comunità Lignano - Pensieri Liberi Lignano - Io Amo Lignano - Vivi Lignano - Forza Lignano - Unione di Centro | Sindaco | |
13 giugno 2022 | in carica | Laura Giorgi | LSP - FI - FdI - Forza Lignano - Centro-destra | Sindaco | |
Ha sede nel comune la società Beach Soccer Lignano Sabbiadoro, fondata nel 1999.
Nel 2005 Lignano ha ospitato il "Festival olimpico della gioventù europea" estivo.
Si svolge a Lignano la Marathon SUP, pagaiata di 23 km di percorso tra le isole e i fiumi intorno alla penisola.
A partire dall'ottobre del 2020, il Pordenone Calcio militante in Serie B ha giocato le proprie partite interne presso lo Stadio Guido Teghil di Lignano, vista la non conformità dell'impianto pordenonese per il campionato cadetto.[21]
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