Lido degli Scacchi (I Scàch nel dialetto locale) è una località balneare della provincia di Ferrara appartenente ai sette Lidi di Comacchio.
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Lido degli Scacchi frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°41′53″N 12°13′52″E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Superficie | 3,76[1] km² |
Abitanti | 941[2] (2001) |
Densità | 250,27 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 44022 |
Prefisso | 0533 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La località è una naturale continuità turistica sul litorale coi lidi vicini, inoltre è tra tutti i 7 lidi, quella destinata ad accogliere prevalentemente famiglie.
L'8 agosto di tutti gli anni si celebra nelle strade una festa per ricordare la sua fondazione, insieme al Lido di Pomposa, ad opera di Riccardo Rocca.
Il Lido degli Scacchi ha avuto il suo sviluppo urbanistico con il boom economico degli anni sessanta, come del resto gli altri lidi. L'agglomerato adiacente alla strada panoramica Acciaioli, in passato, denominato Borgo Scacchi, è più antico di quello che sembra. Sul finire dell'anno 1509, la Serenissima volle punire le manie espansionistiche estensi con un attacco fluviale (Battaglia di Polesella) al Ducato di Ferrara. In quel di Polesella (RO), sulle rive del Po, si svolse il sanguinoso confronto, che vide una vittoria schiacciante della milizia ferrarese, con l'affondamento della maggior parte delle imbarcazioni veneziane, grazie al fuoco di: cannoni, colubrine, spingarde e archibugi, prontamente appostati sull'argine. In seguito alla vittoria, un artigliere polesano, fedele al duca Alfonso I d'Este, di cognome Arveda, fu nominato cavaliere "degli Scacchi", probabilmente in onore della sua efficace strategia adottata nel disporre le artiglierie. In merito a ciò gli fu donato un terreno boschivo (l'antico Bosco Eliceo) compreso tra il Borgo della fontana (l'odierno San Giuseppe) e Magnavacca. Da questi sorse il primo nucleo abitativo, il Borgo Scacchi, e tutt'attorno si sviluppò una vasta area coltivata a vigneti, da cui si produsse fino a qualche decennio fa il Bosco Eliceo.
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