Lavis (IPA: /laˈvis/,[4] Lavìs in dialetto trentino[5]) è un comune italiano di 9 156 abitanti della provincia di Trento. Situato nella val d'Adige ad una decina di chilometri a nord di Trento presso lo sbocco della val di Cembra, è bagnato dal torrente Avisio (La Vìs in dialetto trentino) da cui ne deriva il nome.
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Lavis comune | |
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Lavis | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Brugnara (Partito Autonomista Trentino Tirolese-PD-Vivi Lavis Lista civica) dal 22-9-2020 (2º mandato) |
Territorio | |
Coordinate | 46°08′20.44″N 11°06′44.14″E |
Altitudine | 238 m s.l.m. |
Superficie | 12,18 km² |
Abitanti | 9 156[1] (31-10-2021) |
Densità | 751,72 ab./km² |
Frazioni | Pressano (Presan), Nave San Felice (Nave), Sorni |
Comuni confinanti | Giovo, San Michele all'Adige, Trento, Terre d'Adige, Vallelaghi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38015 |
Prefisso | 0461 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022103 |
Cod. catastale | E500 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 784 GG[3] |
Nome abitanti | lavisani |
Patrono | sant'Udalrico |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
![]() nella provincia autonoma di Trento | |
Sito istituzionale | |
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Lo stemma del comune di Lavis è rappresentato da un troncato di azzurro e rosso, a tre verghe d'oro, legato da un nastro d'argento attraversanti.
Esso è lo stemma dell'antica "Comunità di Lavis, Pressano e Consorti", a significato dell'unione e della solidarietà che lega le comunità rappresentate.
È un giardino che sorge sulle pendici del dos Paion sopra il borgo di Lavis. Il toponimo "Ciucioi" deriva dal tedesco Zu Zoll (Al Dazio: il paese di Lavis, era infatti il dazio tirolese posto sul confine tra la contea del Tirolo e il Principato vescovile di Trento). Il giardino dei Ciucioi fu ideato e realizzato da Tommaso Bortolotti, ricco imprenditore lavisano, tra il 1840 e il 1860. Esso si sviluppa su terrazzamenti e si compone di finte quinte architettoniche legate all'eclettismo architettonico dell'epoca. Rare piante esotiche, coltivate in vaso e custodite in grandi serre riscaldate da stufe a olle e caminetti, arricchivano il patrimonio botanico del giardino ammirato anche da imperatori e principesse che passavano lungo la sottostante strada imperiale. Secondo recenti teorie il giardino sarebbe un giardino massonico ed in passato la struttura abbia ospitato una Loggia[6]. Il Giardino è gestito dall'Ecomuseo Argentario.
Riserva naturale che comprende le foci dell'Avisio e parte del corso dell'Adige fino alle foci del Noce. È attraversata dalla ciclopista della valle dell'Adige.
Abitanti censiti[7]
Nell'aprile 2014 nell'ambito di un progetto per la valorizzazione del patrimonio artistico architettonico del comune di Lavis l'assessorato alla cultura, istruzione e valorizzazione dei BB.CC ha incaricato il maestro d'arte Renato Restelli di eseguire una raccolta di opere raffiguranti i luoghi più rappresentativi del paese; che avrebbero costituito gli originali di una collezione di stampe di prestigio denominate "OMAGGIO A LAVIS" i luoghi della storia[8].
Lavis è capolinea della linea 17 della rete urbana automobilistica di Trento.
Il territorio comunale è attraversato da due linee ferroviarie: la linea del Brennero (Innsbruck–Verona), a scartamento normale, e la linea a scartamento ridotto Trento-Malé-Mezzana, inaugurata nel 1964 in sostituzione della preesistente tranvia.
L'abitato principale è servito da due stazioni: quella di Lavis, sulla linea del Brennero, è gestita da Rete Ferroviaria Italiana, mentre Lavis FTM si trova sulla Trento-Malé-Mezzana ed è gestita da Trentino Trasporti. Le località di Nave San Felice e Sornello sono servite anch'esse da impianti ferroviari entrambi sulla Trento-Malé-Mezzana: la prima dall'omonima stazione, la seconda da una fermata in piena linea.
La stazione sotterranea di Zambana, pur servendo l'omonimo comune, sorge nel territorio di Lavis.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2015 | Graziano Pellegrini | PdL - PATT - liste civiche | Sindaco | |
2015 | in carica | Andrea Brugnara | Lavis unita | Sindaco | |
Ci sono diverse associazioni sportive quali l'U.S. Lavis che propone attività calcistica a tutti i livelli per i maschi e pallavolistica per le ragazze, l'A.S. Vivinsport che proponeva diversi sport tra i quali calcio a 5, pallanuoto, pallavolo, karate, judo,atletica e dodgeball e il C.R.C.S.D. Paganella (Circolo Ricreativo Culturale Sportivo Dilettantistico Paganella) che propone le attività di calcio, basket e minibasket.
La squadra di calcio dell'U.S. Lavis al termine della stagione 2013-14 è stata promossa nel campionato di Eccellenza, in cui milita tutt'ora.[9] L'ultima apparizione nel massimo campionato regionale risaliva alla stagione 1986-87 nell'allora campionato di Promozione regionale.
All'interno dell'U.S. Lavis non vi è solamente il calcio. Essendo una polisportiva, infatti, la società rossoblù contempla anche al suo interno la disciplina della pallavolo. Questo attraverso un settore giovanile che copre tutti i campionati giovanili regionali, dal Minivolley all'Under 18, fino ad arrivare alla serie C, il massimo campionato regionale. Nella bacheca del settore pallavolo c'è anche la vittoria di un campionato di serie C con conseguente promozione ai campionati nazionali.
L'associazione sportiva dilettantistica Karate Lavis esiste dall'8 gennaio 1993. È iscritta alla FITAK (Federazione Italiana Taekwondo e Karate), alla FILPJK (Federazione Italiana Lotta Pesi Judo Karate) che dal 2001 si trasforma in FIJLKAM. L'associazione riceve l'autorizzazione dal CONI all'apertura di un Centro Avviamento allo Sport (CAS) nel 1995.
Il C.R.C.S.D. Paganella oltre alla prima squadra di basket iscritta al campionato di Promozione presenta anche un settore giovanile che comprende squadra Aquilotti, Esordienti e Under 15 che partecipano ai rispettivi campionati.
Pressano, una frazione di Lavis, ospita la Pallamano Pressano che milita nel campionato serie A maschile.
Nel 2009 il comune di Lavis è stato definito il più solidale d'Italia, infatti l'80% degli abitanti ha partecipato a questo tipo di attività.[10]
Altri progetti
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