Gallinaro è un comune italiano di 1 174 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio.
Gallinaro comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Lazio | ||
Provincia | Frosinone | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Mario Piselli (lista civica) dal 14-6-2004 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°39′28″N 13°47′54″E | ||
Altitudine | 558 m s.l.m. | ||
Superficie | 17,74 km² | ||
Abitanti | 1 174[1] (30-6-2022) | ||
Densità | 66,18 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Alvito, Atina, Picinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 03040 | ||
Prefisso | 0776 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 060040 | ||
Cod. catastale | D881 | ||
Targa | FR | ||
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 131 GG[3] | ||
Nome abitanti | gallinaresi | ||
Patrono | San Gerardo | ||
Giorno festivo | 11 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Gallinaro nella provincia di Frosinone | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Gallinaro, 558 m s.l.m., si sviluppa su di un colle nella Valle di Comino. Il territorio comunale, prevalentemente collinare, è attraversato dal Rio Mollo, affluente di destra del Melfa.
Tra i rilievi collinari, il Colle Pistillo 535 m., Colle Parto 465 m., Colle Sgaglioffa 466 m., Colle Ippolito 531 m., Colle Capoccia 530 m. e Colle Maggio 463 m.[4]
Classificazione climatica: zona E, 2131 GR/G
Il borgo di Gallinaro è menzionato per la prima volta nel 1023, probabilmente costruito dal conte di Sora. Nel 1067 passò al conte di Aquino. Nel XIII secolo, fu fondato il Santuario di San Gerardo, che si sviluppò grazie alle molte donazioni.
Tra il Seicento e il Settecento la popolazione viveva in condizioni precarie, era dedita prevalentemente all'agricoltura e soggetta alle frequenti razzie dei briganti. È in questo periodo che vi nasce il famoso giurista Loreto Apruzzese, insegnante alla Regia Università di Napoli.
Fece parte del distretto di Sora della provincia di Terra di Lavoro fino al 1861, anno in cui i territori del Regno delle Due Sicilie furono annessi al Regno di Sardegna.
Dopo l'Unità d'Italia si verificò una forte emigrazione, in particolare verso la Francia, dove alcuni gallinaresi posarono come modelli per Auguste Rodin[5].
Medaglia di bronzo al Merito Civile | |
«Centro strategicamente importante, occupato dalle truppe tedesche impegnate a bloccare l'avanzata alleata sulla linea Gustav, subì numerosi bombardamenti che provocarono vittime civili e danni all'abitato. La popolazione, costretta ad abbandonare le proprie case ed a trovare rifugio sui monti circostanti, seppe resistere, con dignità e coraggio, alle dure sofferenze della guerra.» — Gallinaro (FR), 1943-1944 |
La comunità è storicamente legata al culto della madonna nera di Canneto, venerata nel vicino territorio di Settefrati. Gli antichi pellegrinaggi verso tale meta avevano ed hanno un punto d'incontro e raccordo, per i fedeli provenienti dal Lazio e dalle limitrofe regioni (Abruzzo e Molise), proprio a Gallinaro.
La chiesa principale, intitolata al patrono di Gallinaro, San Gerardo di Silions, meta di un antico pellegrinaggio specialmente da parte delle compagnie di Scanno e Pettorano.
Abitanti censiti[6]
La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell'ambito della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo
Il 10 e 11 agosto si festeggia San Gerardo con un pellegrinaggio per ricordare il suo esempio Cristiano che ha portato nella terra pagana di Gallinaro al suo tempo e che serve di esempio per ogni persona di ogni tempo che vuole essere Cristiana. Il culto religioso è seguito da una festa civile spesso animata da cantanti e comici famosi.
Gallinaro è meta di pellegrinaggio per via dell'apparizione di Gesù Bambino ad una bambina, Giuseppina Norcia, avvenuta il 13 giugno 1947. Negli anni si è sviluppato un gruppo religioso che, riconoscendo guarigioni e successive "rivelazioni divine", è entrato in aperto contrasto con l'arcivescovo locale e con la Curia[7][8]. Tale gruppo religioso si è dichiarato autonomo il 4 ottobre 2015 dando vita alla Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme[9], sotto la guida dell'autoproclamatosi pontefice Samuele Morcia (il genero della veggente Giuseppina). Nel giugno 2016 Papa Francesco ha riconosciuto i suoi fedeli come non più in comunione con la Chiesa cattolica[10]. Nell'ottobre 2019 il pontefice e altri 14 persone vicine alla chiesa della Nuova Gerusalemme vengono indagate per reati vari a scopo di truffa[11][12].
Ma nel febbraio 2022 Il PM ha chiesto il proscioglimento, accolto dal Gup di Cassino perché il fatto non sussiste e non c'è nessuna truffa nei confronti dei fedeli del Bambinello.
Cita il quotidiano Frosinonetoday:
"Nessuna truffa, niente riciclaggio: le indagini a carico dei 15 componenti della Nuova Chiesa Universale di Gallinaro in provincia di Frosinone, si sono concluse con il prosciogliemento."
Il territorio comunale è luogo di produzione di alcuni vini regolamentati dal disciplinare Atina DOC.
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[13]
2015 | 2014 | 2013 | ||||||||
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Numero imprese attive | % Provinciale Imprese attive | % Regionale Imprese attive | Numero addetti | % Provinciale Addetti | % Regionale Addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | Numero imprese attive | Numero addetti | |
Gallinaro | 90 | 0,27% | 0,02% | 353 | 0,33% | 0,02% | 103 | 354 | 109 | 322 |
Frosinone | 33.605 | 7,38% | 106.578 | 6,92% | 34.015 | 107.546 | 35.081 | 111.529 | ||
Lazio | 455.591 | 1.539.359 | 457.686 | 1.510.459 | 464.094 | 1.525.471 |
Nel 2015 le 90 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,27% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 353 addetti, lo 0,33% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di quattro addetti (3,92).
Il territorio comunale è attraversato dalla strada regionale 509 Forca d'Acero (SR 509), già strada statale, che collega Opi a Cassino.
È stato compreso nel territorio del Comune di San Donato dagli inizi dell'Ottocento fino al 21 aprile 1948 quando, dopo un referendum, tornò ad essere Comune[5].
Fa parte della Comunità Montana Valle di Comino e del Consorzio di bonifica Conca di Sora.
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