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Alvito è un comune italiano di 2 480 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio al confine con l'Abruzzo.

Alvito
comune
Alvito – Veduta
Alvito – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Provincia Frosinone
Amministrazione
SindacoLuciana Martini (lista civica ALBETUM) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate41°41′20″N 13°44′40″E
Altitudine475 m s.l.m.
Superficie51,72 km²
Abitanti2 480[1] (30-6-2022)
Densità47,95 ab./km²
FrazioniCastello, Peschio, Santa Maria del Campo, Sant'Onofrio, Val di Rio
Comuni confinantiAtina, Campoli Appennino, Casalvieri, Gallinaro, Pescasseroli (AQ), Posta Fibreno, San Donato Val di Comino, Vicalvi
Altre informazioni
Cod. postale03041
Prefisso0776
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT060004
Cod. catastaleA244
TargaFR
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 965 GG[3]
Nome abitantialvitani
Patronosan Valerio
Giorno festivomartedì successivo alla Pentecoste
Cartografia
Alvito
Alvito – Mappa
Alvito – Mappa
Posizione del comune di Alvito nella provincia di Frosinone
Sito istituzionale

Situato nella valle di Comino, fa parte del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise[4] e della comunità montana Valle di Comino. Ha il titolo di città, in virtù sia del regio dispaccio del 1739 di Carlo VI sia del regio diploma del 1744 di Carlo III[5], come confermato con decreto del presidente della Repubblica Italiana del 4 giugno 1987[6].


Geografia fisica



Territorio


Il paese si sviluppa a mezza costa del versante meridionale del Monte Morrone (738 m), in posizione dominante sulla sottostante Valle di Comino. Il territorio comunale si presenta prevalentemente montuoso, con la valle che separa gli ultimi rilievi appennici dai rilievi collinari meridionali di Molito.

I rilievi più elevati presenti nel territorio comunale sono la Serra dei Re (1808 m) e il Monte Trani (1.752,7m), entrambi al confine con l'Abruzzo e all'interno del territorio del parco nazionale.


Clima


Classificazione climatica: zona D, 1965 GG[7]

Alvito Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 8,710,312,716,020,724,828,228,424,619,213,99,99,616,527,119,218,1
T. min. media (°C) 0,81,73,76,310,013,515,715,813,39,35,82,41,66,715,09,58,2

Agosto è il mese più caldo dell'anno con una temperatura media di 22.1 °C. Il mese di gennaio presenta invece una temperatura media di 4.7 °C., che configura la temperatura media più bassa rispetto a tutto l'anno[8].


Storia



Età medievale


Lo stesso argomento in dettaglio: Contea di Alvito e Castello Cantelmo (Alvito).

Le prime testimonianze della presenza di un paese (Civitas Sancti Urbani) risalgono al 967, mentre la fondazione del primo nucleo insediativo di "Alvito", il cui nome sembra derivare da mons Albetum (monte Albeto), posto alle sue basi, rimonta all'anno 1096.

Nei secoli successivi lo sviluppo demografico ed economico della zona superiore della città (l'attuale frazione Castello) portò alla nascita di altri centri delle vicinanze, tuttora esistenti. Nel corso del XIII secolo la signoria di Alvito passò sotto il dominio della potente famiglia dei conti d'Aquino, e dalla fine del Trecento venne posta sotto il governo della famiglia Cantelmo, trasformandosi all'inizio del XV secolo in Contea. A Restaino Cantelmo si deve, nel 1350 la ricostruzione del castello, distrutto nell'anno precedente dal terremoto dell'Appennino.

Panorama del borgo fortificato della frazione Castello e del maniero
Panorama del borgo fortificato della frazione Castello e del maniero

Età moderna


Lo stesso argomento in dettaglio: Ducato di Alvito.
Palazzo ducale di Alvito, particolare
Palazzo ducale di Alvito, particolare

Nel corso del Cinquecento, dopo essere passata al condottiero Pietro Navarro, la Contea di Alvito entrò nel dominio della famiglia Folch de Cardona, in particolare di Raimondo, viceré di Napoli, e dei suoi figli Ferrante e Antonio. Con questi ultimi, tuttavia, attraversò un periodo di generale degrado. Dal 1595 Alvito e buona parte della Valle di Comino diventano feudo della famiglia Gallio, originaria di Cernobbio, che reggerà le sorti del ducato sino alla fine del XVIII secolo. I Gallio abbellisco il paese, ad esempio costruendo il palazzo ducale (Palazzo Gallio) e aprendo, nel 1666, Via Gallia (oggi Corso Gallio), la strada principale, e ne vivacizzano la vita culturale. L'epopea di questa dinastia e la storia del feudo fino ai primordi dell'età barocca si riflesse anche nella letteratura, con la pubblicazione della Descrittione del Ducato di Alvito, opera del 1633 attribuita allo scrittore immaginario Giovanni Paolo Mattia Castrucci, voluta dai Gallio e ristampata con lezioni diverse nel 1686 e nel 1863[9].


Età contemporanea


Nel corso del XIX secolo, la cittadina registra, in linea con la storia europea, la crescita della borghesia e la modificazione del tessuto urbanistico. Da un lato vede la costruzione di edifici signorili sul corso principale (come ad esempio i palazzi Graziani e Sipari eretti, rispettivamente, nel 1841 e nel 1858), che decretano la spinta economico-sociale nella parte "bassa" del centro, dall'altro vi è l'acquisizione dei segni di una vita civile propri dello spirito borghese, con la costruzione di nuove arterie stradali (in particolare il collegamento Alvito-Castello, terminato nel 1914) e l'istituzione di servizi primari (Ospedale, Pretura, Liceo, Scuola d'agricoltura)[10].

Nella seconda metà dell'Ottocento, si registra in Alvito e in tutta la Valle di Comino un'impennata dell'economia, fondata prevalentemente sull'agricoltura[11], ma anche, accanto allo stagionale migrazione di buona parte della popolazione bracciantile nella campagna romana[12], i primi fenomeni di emigrazione. In particolare, i flussi migratori sono registrati, alla fine del XIX secolo, sia verso l'Europa balcanica, in particolare Turchia e Bulgaria, sia verso le Americhe, con destinazioni principali Brasile e Stati Uniti[13]. Nello stesso periodo, si verificano anche episodi di tratte minorali verso l'Europa continentale, e in particolare in Francia, dove molti bambini alvitani vengono portati a lavorare nelle vetrerie[14]. Dall'inizio del Novecento i flussi interessano, prevalentemente, gli Stati Uniti d'America[15].

Nel 1919, su iniziativa di Vincenzo Mazzenga, vi fu istituita la prima colonia agricola di Terra di Lavoro, per gli orfani dei contadini periti nella prima guerra mondiale, che rimase attiva sino alla metà degli anni trenta[16]. Durante la seconda guerra mondiale, nonostante la vicinanza con il fronte di Cassino e la presenza di un comando tedesco, Alvito fu risparmiata dagli attacchi aerei[17]. Tuttavia, presso la località Fontanelle fu giustiziato l'11 maggio 1944 il partigiano abruzzese Giuseppe Testa, decorato della medaglia d'oro al valor militare alla memoria[18].

Nel corso del Novecento, il centro cominese è stato più volte colpito da eventi sismici, i principali dei quali registratisi nel 1901, nel 1915 e nel 1984, che comunque non ne hanno intaccato il patrimonio storico-artistico. A causa della mai cessata emigrazione, indotta prevalentemente dall'assenza di lavoro, così come avviene in altre piccole realtà meridionali, e nonostante il territorio ricada nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Alvito subisce da tempo un costante spopolamento.


Simboli



Blasone

«D'argento, al leone d'oro, allumato di rosso, rivoltato, riposante sulla campagna di verde, attraversato dall'olivo di verde, fruttato di nero, fustato al naturale, nodrito nella campagna. Ornamenti esteriori da Città»

(Statuto del Comune di Alvito, art. 6)

Gonfalone

«Drappo partito di bianco e di verde riccamente ornato di ricami d'oro e caricato della stemma con la iscrizione centrale in oro recante la denominazione della Città. Le parti di metallo e i cordoni dorati. L'asta verticale ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro»

(Statuto del Comune di Alvito, art. 6)

Monumenti e luoghi d'interesse


Complesso di San Nicola
Complesso di San Nicola

Architetture religiose


Cupola della Chiesa di San Simeone Profeta
Cupola della Chiesa di San Simeone Profeta

Architetture civili



La Valle

La parte conclusiva di corso Gallio, con Palazzo Sipari e Porta Jacobelli
La parte conclusiva di corso Gallio, con Palazzo Sipari e Porta Jacobelli

Dal basso verso l'alto (dalla Valle al Castello), si hanno numerosi esempi di architetture civili, che risalgono al periodo dal Seicento all'Ottocento. Tranne il caso di Palazzo Elvino (XVI sec.), la più antica fra le dimore private, che si trova nel rione detto "Ospedale", gli altri palazzi d'interesse storico-artistico si trovano concentrati nelle due arterie stradali principali del paese, Corso Gallio e Corso Silvio Castrucci. In particolare, lungo il primo corso, si susseguono i seguenti palazzi:

Altana di Palazzo Rosati, particolare
Altana di Palazzo Rosati, particolare

Lungo il secondo corso, che rappresenta anche la strada che dal centro porta al Castello, o prospiciente ad essa, si trovano nell'ordine:


Il Peschio


Piana


Architetture militari


Ruderi del castello
Ruderi del castello

Aree naturali



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[20]


Religione


La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell'ambito della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo

Giulio Calvi
Giulio Calvi

Cultura



Cucina



Eventi



Economia


Le principali attività economiche sono legate all'agricoltura, ormai in declino, se si esclude un rinnovato interesse legato alla viticoltura, con la produzione di alcuni vini regolamentati dal disciplinare Atina DOC, e all'artigianato locale. Alvito è anche nota per la produzione di speciali torroni di pasta di mandorle ricoperti di cioccolato fondente. È una tradizione che risale alla fine del XVIII secolo e che ne ha permesso il riconoscimento, da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, tra i prodotti agroalimentari tradizionali laziali[23].

Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[24]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Alvito 146 0,43% 0,03% 286 0,27% 0,02% 144 290 153 304
Frosinone 33.605 7,38% 106.578 6,92% 34.015 107.546 35.081 111.529
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 146 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,43% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 286 addetti, lo 0,27% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di due persone.


Infrastrutture e trasporti



Strade


Alvito è collegato alla Strada statale 749 Sora-Cassino tramite la strada provinciale 106 e la via Stradone.

Importanti anche la strada provinciale SP226, che raggiunge le frazioni di Sant'Onofrio e Val di Rio, fino alla confluenza con la SS666, che collega Sora a Pescasseroli, portando nel cuore del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, nonché la SP237.


Aeroporti


Nella piana di Alvito è presente l'aviosuperifice denominata Amici del Volo.[25]


Amministrazione


Nel 1927 passa dalla provincia di Caserta a quella di Frosinone.


Amministrazioni comunali


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
6 giugno 1993 27 aprile 1997 Loreto Capoccia Eterogeneo Sindaco [26]
27 aprile 1997 13 maggio 2001 Giovanni Diego Ferrante Centro Sindaco [27]
13 maggio 2001 28 maggio 2006 Giovanni Diego Ferrante Lista civica Sindaco [28]
28 maggio 2006 15 maggio 2011 Duilio Martini Lista civica Sindaco [29]
15 maggio 2011 5 giugno 2016 Duilio Martini Lista civica "Buongoverno alvitano" Sindaco [30]
5 giugno 2016 4 ottobre 2021 Duilio Martini Lista civica "Buongoverno alvitano" Sindaco [31]
4 ottobre 2021 in carica Luciana Martini Lista civica "Albetum" Sindaco [32]

Gemellaggi



Altre informazioni amministrative



Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. I paesi del parco/parco nazionale d'Abruzzo,Lazio e Molise, su parcoabruzzo.it.
  5. Statuto del Comune di Alvito, art. 5, Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, parte I, 20 giugno 2000.
  6. Luciano Santoro, Silloge di notizie araldiche della Città di Alvito, Municipio di Alvito, 1988, pp. 26-29.
  7. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) (PDF), su Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, ENEA, 1º marzo 2011, 151. URL consultato il 17 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  8. Clima: Alvito - Grafico climatico, Grafico della temperatura, Tabella climatica - Climate-Data.org
  9. L. Arnone Sipari, Note su G.P.Mattia (alias G.P.M. Castrucci) e sulla traditio della secentesca Descrittione del ducato di Alvito, in «Studi Cassinati», XVII (2017), n. 1, pp. 9-21
  10. A.P. Recchia, op. cit., pp. 86-91.
  11. G. Pescosolido, Agricoltura e industria nell'Italia unita, Laterza, Roma-Bari 1994, pp. 131 e segg.
  12. R. Morri, Da Alvito alla Campagna Romana. Viaggi di braccianti e imprenditori tra '800 e '900, Edilazio, Roma 2004.
  13. Si vedano I flussi alla fine dell'Ottocento dalle statistiche dell'Archivio Storico Comunale di Alvito.
  14. M.R. Protasi, Al lavoro nelle vetrerie francesi: storie di bambini emigranti di Alvito di fine Ottocento, in «Giornale di Storia Contemporanea», VI (2003), n. 1, pp. 3-31
  15. L. Arnone Sipari, "San Valerio", un bollettino del 1925 per gli emigrati, in «In preparazione del CCCL della traslazione del corpo di San Valerio ad Alvito (maggio 2006)», I (2005), n. 1, pp. 8-10; L. Colafrancesco, L'emigrazione in Europa dalla Valle di Comino nel secondo dopoguerra, in «Annale di storia regionale dell'Università degli Studi di Cassino», III-IV (2008-2009), pp. 7-35; Nel nuovo secolo, le statistiche sui flussi migratori dall'Archivio Storico Comunale di Alvito
  16. L. Arnone Sipari, Élites locali di Terra di Lavoro in età liberale: l'opera di Vincenzo Mazzenga, in «Annale di Storia regionale dell'Università degli Studi di Cassino», I (2006), pp. 111-140.
  17. D. Pizzuti, Guerra a Cassino, pace ad Alvito (settembre 1943 - maggio 1944), Bardi editore, Roma 2004; R. Viglietta, Alvito nella II guerra mondiale. Contributo alla ricostruzione degli avvenimenti storico-militari nella Valle di Comino e dintorni, Scienze e Lettere, Roma 2010.
  18. Quirinale.it
  19. La fossa sul sito La Ciociaria
  20. Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  21. Pan'a moll' sul sito Rai24
  22. Alvito sul sito del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
  23. Elenco e schede dei P.A.T. del Lazio
  24. Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 14 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  25. L'aviosuperfice sul sito dell'Enac
  26. Elezioni del 6 giugno 1993, su elezionistorico.interno.gov.it.
  27. Elezioni del 27 aprile 1997, su elezionistorico.interno.gov.it.
  28. Elezioni del 13 maggio 2001, su elezionistorico.interno.gov.it.
  29. Elezioni del 28 maggio 2006, su elezionistorico.interno.gov.it.
  30. Elezioni del 15 maggio 2011, su elezionistorico.interno.gov.it.
  31. Elezioni del 5 giugno 2016, su elezionistorico.interno.gov.it.
  32. Elezioni del 4 ottobre 2021, su elezioni.interno.gov.it.

Bibliografia



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На других языках


[de] Alvito (Latium)

Alvito ist eine italienische Gemeinde in der Provinz Frosinone in der Region Latium mit 2586 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019). Sie liegt 124 km östlich von Rom und 43 km östlich von Frosinone.

[en] Alvito, Lazio

Alvito is a town and comune in central Italy, in the province of Frosinone, south of Rome in the Lazio region. Its territory is included in the Abruzzo, Lazio and Molise National Park.

[es] Alvito (Italia)

Alvito es una localidad y comune italiana de la provincia de Frosinone, región de Lacio, con 2.907 habitantes.

[fr] Alvito (Italie)

Alvito est une commune italienne d'environ 2 600 habitants, située dans la province de Frosinone, dans la région Latium, en Italie centrale.
- [it] Alvito (Italia)

[ru] Альвито

Альвито (итал. Alvito) — город в Италии, расположен в регионе Лацио, подчинён административному центру Фрозиноне (провинция).



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