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Forza d'Agrò ('a Forza in siciliano) è un comune italiano di 833 abitanti[2] della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Forza d'Agrò
comune
Forza d'Agrò – Veduta
Forza d'Agrò – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoBruno Miliadò (lista civica) dal 30-4-2019
Territorio
Coordinate37°54′53″N 15°20′03″E
Altitudine420 m s.l.m.
Superficie11,19[1] km²
Abitanti833[2] (30-6-2022)
Densità74,44 ab./km²
FrazioniScifì
Comuni confinantiCasalvecchio Siculo, Gallodoro, Letojanni, Limina, Mongiuffi Melia, Sant'Alessio Siculo, Savoca
Altre informazioni
Linguesiciliano e italiano
Cod. postale98030
Prefisso0942
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083024
Cod. catastaleD733
TargaME
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Nome abitantiforzesi
PatronoSantissimo Crocifisso
Giorno festivo14 settembre
Cartografia
Forza d'Agrò
Forza d'Agrò – Mappa
Forza d'Agrò – Mappa
Posizione del comune di Forza d'Agrò all'interno della città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e all'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani. Il primo insediamento risale al X secolo, con il nome di Vicum Agrillae, mentre l'attuale denominazione risale al XIV secolo.


Storia


Numerosi ritrovamenti archeologici, effettuati negli anni scorsi, nei pressi del castello della Forza testimoniano che il sito era frequentato sia in età protostorica (dai Sicani e dai Siculi) che in epoche successive come il periodo greco-siceliota, ellenistico e romano. Il sito di Forza d'Agrò sorgeva infatti sulla linea di confine tra la sfera di giurisdizione della polis siceliota di Messana e quella di Naxos.

Durante l'epoca dell'Emirato di Sicilia e per tutti i secoli XII e XIII, il villaggio era ubicato in contrada Casale, nella parte occidentale del monte Calvario. Distrutto da una frana, venne riedificato attorno al 1300 nel sito ove oggi noi lo ammiriamo. Dell'antico centro abitato rimangono i resti della chiesa di San Michele Arcangelo, probabilmente di epoca bizantina.

Nel 1116, il villaggio era denominato Agrilla e il Re di Sicilia Ruggero II Altavilla lo proclamò terra inalienabile donandolo all'Abate del monastero dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò che vi esercitò per secoli il mero e misto imperio. L'amministrazione del villaggio era affidata ai Due Giurati che duravano in carica un anno e venivano sorteggiati estraendo i nomi da una lista di persone gradite all'Abate. Tra le cariche esistenti all'epoca si ricordino: il Iudice, che amministrava la giustizia nel villaggio, il Capitano Giustiziere che amministrava l'ordine pubblico, il Baglivo che aveva poteri di polizia campestre ed infine la commissione dei Deputati che aveva una miriade di poteri tra cui la manutenzione e la cura del castello. Gli abitanti di Forza d'Agrò erano obbligati a coltivare i campi dell'Abate e a donare ai monaci del convento, nei giorni di Natale e Pasqua due galline e una capra.

Nel 1282, durante la Guerra del Vespro, Re Pietro I di Sicilia ordinò ai forzesi di inviare trenta arcieri nella vicina Taormina agli ordini di Giovanni Chelamidi. Nel 1302, passa sotto la giurisdizione dello Strategoto Messinese ed è inclusa nella comarca di Taormina. Nel XV secolo, Forza d'Agrò conosce un periodo di grande espansione edilizia, vengono costruiti il Duomo della Santissima Annunziata e la Chiesa della Triade.

Scorcio del paese con la chiesa della Santissima Trinità
Scorcio del paese con la chiesa della Santissima Trinità

Nel 1433 Forza d'Agrò è citata in alcuni capitoli che la città di Messina presentava al Re di Sicilia Alfonso I per la provvigione dei frumenti. Nel 1468 venne inglobata nella minuscola Diocesi Archimandritale di Savoca. Verso il 1595 il Castello venne restaurato ad opera dei deputati del paese. Nel 1540, nel paese di Forza d'Agrò ci sono 302 case e vivono 1.138 abitanti. Nei primi mesi del 1649 il paese venne danneggiato da un sisma che provocò tra l'altro il crollo della quattrocentesca chiesa Madre della Santissima Annunziata, la quale venne subito riedificata. È nel 1654 che il paese raggiunge il suo più alto picco demografico: contando 1.947 abitanti e 499 case. In occasione della Rivolta antispagnola di Messina del 1674-1678, Forza d'Agrò rimase fedele al Re Carlo II e per questo, nel 1676, venne occupata dai francesi che la privarono dei numerosi privilegi attribuiti nel XII secolo da Ruggero II di Sicilia e la fecero passare sotto la dipendenza militare di Savoca. Domata la rivolta, nel 1678, venne ripristinata la situazione politica antecedente al 1676.

Il terremoto del 1693 cagionò danni in tutto il villaggio e lesionò la chiesa Madre che era stata appena riedificata. Tra il '600 ed il '700 Forza d'Agrò conobbe un secondo periodo di sviluppo edilizio e demografico: vennero, in questo periodo, edificati alcuni palazzi signorili appartenenti alle famiglie più facoltose del paese. Sono tuttora visibili il Palazzo Mauro, il Palazzo Miano, il Palazzo Garufi.

La Costituzione siciliana del 1812 abolì il feudalesimo nel Regno di Sicilia; nel 1817 il comune di Forza d'Agrò fu inserito nel Circondario di Savoca, facente parte al Distretto di Castroreale. Nel 1860, con l'Unità d'Italia, soppressi i distretti ed i circondari borbonici, la municipalità forzese fu inserita nel mandamento di Santa Teresa di Riva. Nel 1948 la frazione rivierasca di Sant'Alessio si staccò dal comune di Forza d'Agrò diventando comune autonomo col nome di Sant'Alessio Siculo.

Nella seconda metà del XX secolo Forza d'Agrò ha scoperto le sue potenzialità turistiche; è stata scelta come set di svariati film di successo, sono stati edificati svariati alberghi e ristoranti ed è diventata una delle mete turistiche più rinomate in Sicilia, essendo dotata di alcuni punti panoramici di grande suggestione.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Chiesa della Santissima Trinità
Chiesa della Santissima Trinità
L'interno è a navata unica, il pavimento è a mattonelle di cotto esagonale. Pregevole risulta il tetto ligneo a capriate, che, anticamente, era riccamente affrescato. Le pareti sono bianche e prive di affreschi. Sono visibili quattro altari, oltre al maggiore, di cui due lignei e dipinti con colore blu oltremare. Degno di nota il bel pulpito ligneo settecentesco aggettante dalla parete destra del tempio.
Tra le opere pittoriche di pregio si ammirano: una Madonna col Bambino di autore ignoto, un grande quadro che raffigura La Madonna che appare a Sant'Agostino ed a Santa Monica, anch'esso di ignoto autore. Un altro quadro raffigura La Morte di Sant'Alessio, dono delle sorelle Paguni. Di particolare interesse è La Visita dei Tre Angeli ad Abramo, copia fedele del XX secolo di un antico quadro quattrocentesco, trafugato nel 1971. L'originale quadro trafugato era stato attribuito al pittore Antonino Giuffrè.
Pregevole è il chiostro, caratterizzato da grossi pilastri quadrati, sormontati da archi a pieno centro; in corrispondenza di ogni arco è presente una finestra, nei sottoportici si possono ammirare le volte a crociera. Sempre al piano terra, si trova la sagrestia della chiesa della S.S. Trinità, ove è visibile un antico affresco del XV sec., scoperto, durante i recenti restauri, sotto 5 centimetri di intonaco. Il primo piano dell'edificio è caratterizzato dalla presenza delle celle dei frati e di due grandi sale, una delle quali era adibita a refettorio. Una lapide, presente dentro il convento, ricorda Agostino Risini, che lo edificò, il nipote di questo, Agostino Cacopardo, che provvide a restaurarlo e, infine, Giuseppe Lombardo, che il 26 aprile 1760, nel convento celebrò il Capitolo. Si apprende altresì, che la chiesa della S.S. Trinità era di proprietà dell'omonima confraternita; tuttavia monaci e confrati erano sottoposti all'autorità dell'Archimandrita di Messina, barone della vicina Savoca. Nel 1866, il convento venne espropriato, ospitò fino a pochi decenni fa il municipio di Forza d'Agò. Nel 2001 è stato pregevolmente restaurato, ad oggi ospita conferenze ed eventi vari.
L'interno, ad unica navata, è caratterizzato da uno stile semplice e dal alcuni pregevoli altari. Pregevole la nicchia destinata ad ospitare la statua di Santa Caterina[non chiaro], oggi conservata nel duomo dell'Annunziata, realizzata nel 1682 per iniziativa del notabile forzese Francesco Pacuni - Procuratore. Degna di nota la lapide che ricorda il nobile forzese Giuseppe Antonio Miano (1721-1757), morto prematuramente. L'edificio sacro è stato restaurato nel 1991.
L'interno, ad unica navata, è particolarmente semplice e luminoso, è dotato di sette altari, tre sul lato destro e tre sul sinistro, più l'altare maggiore. La chiesa venne chiusa al culto verso il 1950, verso il 1970, una tempesta di vento fece crollare il tetto. Nel 1999 è stata restaurata e si è proceduto al rifacimento del tetto, sì da renderla fruibile.
Dell'edificio rimangono solo le mura perimetrali e i resti dell'abside, è costruita con materiali molto poveri. Il tetto, doveva essere a doppia falda, con travi in legno visibili, ma di questo non vi sono più tracce, come anche per gli intonaci. Nei pressi della chiesa si notano alcuni miseri ruderi, secondo la tradizione popolare, sono i resti di un antichissimo convento, forse Basiliano. Secondo un'antica leggenda, la chiesa conteneva una statua di San Michele Arcangelo, che, verso il XV sec., venne rubata ai forzesi dagli abitanti di Savoca.

Architetture civili


Molto bello risulta anche il grande portale d'ingresso, costruito con blocchi di pietra arenaria sovrapposti, anche qui sono riproposti i motivi geometrici e floreali visibili nelle mensole. Degne di nota, altresì, le grandi finestre, chiuse da pregevoli inferriate lavorate, che danno all'edificio una certa magnificenza. Il palazzo venne costruito alla nobile famiglia locale dei Miano ai primi del Seicento; verso il XIX secolo divenne residenza dei Marchesi Mauro, sempre nel XIX sec. ospitò gli uffici della sotto pretura.

Architetture militari



Altro


L'Arco Durazzesco in stile Gotico chiaramontano
L'Arco Durazzesco in stile Gotico chiaramontano

Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[5]


Cultura



Cinema


Forza d'Agrò ha fornito le location a numerosi film, alcuni dei quali, di livello internazionale. Ecco una lista[6]:

Anche se indirettamente, Forza d'Agrò ha fornito inoltre le location al film di animazione 3D della Pixar Cars 2 del 2011. Infatti nel film troviamo una chiesa facilmente riconducibile alla Chiesa della Santissima Annunziata (Forza d'Agrò)[7].

Inoltre sono stati girati la serie dei telefilm per la RAI "I racconti del maresciallo" che ebbe come potragonista l'attore Arnoldo Foà


Geografia antropica



Frazioni


Scifì è l'unica frazione di Forza d'Agrò. La contrada Fondaco Parrino costituisce lo sbocco a mare del territorio con una spiaggia frequentata nei mesi estivi, benché minacciata dall'erosione del mare.


Amministrazione


Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 giugno 1988 8 giugno 1993 Giuseppe Guarnera Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
8 giugno 1993 1º dicembre 1997 Agostino Lombardo - Sindaco [8]
1º dicembre 1997 27 settembre 2000 Carmelo Lombardo lista civica Sindaco [8]
27 novembre 2000 13 giugno 2006 Carmelo Lombardo lista civica Sindaco [8]
13 giugno 2006 4 aprile 2007 Bruno Miliadò lista civica Sindaco [8]
23 agosto 2007 24 aprile 2008 Lorenzo Leone Comm. regionale [8]
24 aprile 2008 8 giugno 2009 Antonino Figlioli Comm. regionale [8]
8 giugno 2009 29 aprile 2019 Fabio Pasquale Di Cara lista civica Sindaco [8]
29 aprile 2019 in carica Bruno Miliadò lista civica Sindaco [8]

Altre informazioni amministrative


Il comune di Forza d'Agrò fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.6 (Montagna litoranea dei Peloritani)[9].


Note


  1. Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 9 settembre 2022. URL consultato il 22 settembre 2022.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Pagina 215, Abate Francesco Sacco, "Dizionario geografico del Regno di Sicilia", , Volume primo, Palermo, Reale Stamperia, 1800
  5. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. Lista parziale elaborata grazie alle informazioni raccolte dall'amministratore del sito web: www.forzadagro.org. Una lista più completa è reperibile al link http://www.forzadagro.org/filmografia.htm
  7. Cars 2 a Forza d'Agrò - YouTube
  8. http://amministratori.interno.it/
  9. GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 21 maggio 2014.

Bibliografia



Voci correlate



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На других языках


[de] Forza d’Agrò

Forza d’Agrò ist ein Dorf in der Metropolitanstadt Messina in der Region Sizilien in Italien mit 889 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019).

[en] Forza d'Agrò

Forza d'Agrò is a town and comune in the Metropolitan City of Messina, Sicily, southern Italy.

[es] Forza d'Agrò

Forza d'Agrò es una localidad italiana de la provincia de Mesina, región de Sicilia, con 889 habitantes.[3]

[fr] Forza d'Agrò

Forza d'Agrò est une commune italienne de la province de Messine dans la région Sicile en Italie.
- [it] Forza d'Agrò

[ru] Форца-д’Агро

Форца-д’Агро (итал. Forza d'Agrò) — коммуна в Италии, располагается в регионе Сицилия, в провинции Мессина.



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