world.wikisort.org - Italia
Drezzo[3] (Drezz in dialetto comasco[4], AFI: /ˈdrɛʦ/), è un centro abitato della Lombardia, frazione del comune sparso di Colverde. Circa metà del territorio è compreso nel parco della Spina Verde.
| Drezzo frazione | |
|---|---|
 | |
| Localizzazione | |
| Stato |  Italia
|
| Regione |  Lombardia
|
| Provincia |  Como
|
| Comune |  Colverde
|
| Territorio | |
| Coordinate | 45°49′N 9°00′E |
| Altitudine | 357 m s.l.m. |
| Superficie | 1,95 km² |
| Abitanti | 1 218[1] (31-12-2010) |
| Densità | 624,62 ab./km² |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 22020 |
| Prefisso | 031 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice ISTAT | 013093 |
| Cod. catastale | D369 |
| Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
| Nome abitanti | drezzesi |
| Patrono | santi Rocco e Sebastiano |
| Cartografia | |
  Drezzo | |
 | |
Storia
La più antica attestazione sull'esistenza di Drezzo è un atto notarile dell'anno 739, in cui vengono citati un tal Hadalperto de Drezzi e un certo Lupus de Drizzi[5].
Una pergamena dell'852 fa invece riferimento a Orsa, Natazia e Vecilio, figli di un tal Ursoaldo, fattore di una masseria di Drezzo.[6]
Secondo quanto si racconta in un poema anonimo il cui autore è indicato come Anonimo Cumano, nel XII secolo Drezzo si schierò con Milano nella guerra contro Como e per questo i Comaschi attaccarono il borgo distruggendone il castello, descritto come un sistema dotato di due torri gemelle collocate su un aspro colle[5] e di una cinta in legno e pietra[6]. Seppur oggi non resti traccia alcuna di queste fortificazioni, secondo alcuni il castello si sviluppava laddove oggi si trovano Villa Franchi e la località La Rocca[5].
Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano “Dreze” tra i comuni incaricati della manutenzione della strada “de Cardevio a platea que est ad domos quondam Alberti Zanforgi usque ad Sassum de Cardevio", oltre che tra i comuni facenti parte di quella pieve di Uggiate[7] in cui Drezzo rimarrà inserito fino alla fine del XVIII secolo[8].
Nel XVII secolo il paese risultava essere un centro agricolo, dedito alla coltivazione di cereali, castagni, gelsi e vitigni. In questo periodo Drezzo era formato dai cassinaggi di Cassina al Monte (detta anche Cassina Rodiani e Ronco di Sopra), Cassina della Madonna Santa Chiesa di Sopra, Prevella e Rocca di sotto, nonché dai mulini, Molinell, Peverell[5]. Dell'elenco dei mulini che nel 1751 facevano parte del territorio di Drezzo faceva parte anche il Molino di Chiasso maggiore[7].
Drezzo fu concesso in feudo alla famiglia dei Raimondi, che da qui ricavavano il censo delle carni, del sale e del vino, (quest'ultimo ottenuto da vitigni citati anche da Cesare Cantù ma abbandonati a partire dal terzo decennio del Novecento). Nel 1751 il comune risultò essersi già redento dall'infeudazione, attraverso un pagamento periodico in denaro a cadenza quindecennale[7]. Altre famiglie nobiliari aventi proprietà in Drezzo furono gli Odescalchi, i Franchi, i Rusca[5] e i Bonomi[6].
In età napoleonica il comune di Drezzo fu soppresso ed unito a quello di Gironico[9], al quale furono aggregati anche quelli di Parè e di Montano[5]. Questa unione durò sino al 1816 quando fu ripristinata la situazione precedente[10][5].
Nel 1928 i comuni di Parè, Drezzo e Cavallasca furono fusi in un unico comune, denominato Lieto Colle[11][5] (il nome fu ispirato da Margherita Sarfatti, ai tempi amante di Mussolini e proprietaria della villa del Soldo a Cavallasca). La sede del municipio di Lieto Colle era a Parè. Dopo la Liberazione emerse subito il malcontento degli abitanti per l'unione, ma fu solo nel 1956 che il comune di Lieto Colle fu soppresso, ricostituendo i tre comuni originari[12].
Il 21 gennaio 2014, i comuni di Drezzo, Parè e Gironico sono stati aggregati nel nuovo comune di Colverde, in seguito all'esito positivo del referendum consultivo tenutosi il 1º dicembre 2013.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone di Drezzo erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 giugno 1983.[13]
|
«Stemma di rosso, al castello triturrito d'oro, murato di nero, ciascuna torre chiusa e finestrata dello stesso e merlata di tre alla guelfa, fondato su di una collina erbosa di verde, accompagnato in capo da una spiga di frumento d'argento, da un fuso d'oro, da una pannocchia di mais fogliata di due d'argento, ordinati in fascia.» |
Il gonfalone era un drappo troncato di giallo e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture civili
Villa Franchi, risalente al XVIII secolo.[14]
Architetture religiose
Chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano
La chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano[15] risale al Seicento in luogo di una preesistente cappella[16] dedicata a San Rocco e menzionata negli atti della visita pastorale del 1592 da parte del vescovo Ninguarda[6]. A partire dal XVIII secolo è la sede principale delle funzioni[17] della Parrocchia di Drezzo[18], che venne eretta il 16 dicembre 1752[18].
Chiesa della Madonna Assunta
|
«Partendo poi da Ovest ed andando fino alla Diocesi di Bolzano-Bressanone, si incontrano, tra gli altri, il Santuario di Ardena e quello di Drezzo, il più piccolo tra tutti, entrambi dedicati all’Assunzione di Maria» |
| (Giovanni Paolo II, Regina Caeli, 5 maggio 1996) |
La chiesa della Madonna Assunta[19], soprannominata “Gesa a volt” (la “chiesa in alto")[20] o "Chiesa alta", è situata in posizione dominante sul versante sudoccidentale del colle di Drezzo ad un'altitudine di circa 439 metri s.l.m[17].
La chiesa, di origine romanica ma più volte rimaneggiata nel corso dei secoli.[21], rappresenta probabilmente uno dei più antichi edifici cristiani nella zona[20]. Alcuni studi stratigrafici e confronti stilistici della zona absidale hanno infatti portato da attribuire la fondazione dell'edificio ai secoli V e VI[17][22]. Ristrutturazioni importanti furono tuttavia realizzate attorno tra i secoli X e XII[17], mentre la facciata e l’interno furono risistemate nel XV secolo[20].
Una teca posta alle spalle dell'altare conserva un affresco Quattrocentesco di una Madonna con Bambino, attribuito a Luchino Pozzi[20].
Le prime attestazioni scritte dell'esistenza della "chiesa di Santa Maria di Drezzo" si hanno però solo nella seconda metà del XVI secolo, con una serie di visite pastorali da parte dei vescovi di Como[17].
La facciata presenta una serie di affreschi attribuiti Giovanni Pozzi, console di Drezzo[20]. Nello specifico, il lato sinistro della facciata è affrescato con immagini di Sant’Antonio Abate e di San Cristoforo[20], mentre sulla destra sono raffigurati San Bernardino da Siena[20], Sant’Apollonia[20], la Madonna[20] in Trono con Sant’Orsola[21] e San Rocco[20]. Nel '900, il presbiterio fu affrescato da Torildo Conconi[20].
Verso la fine del XX secolo, all'esterno della chiesa fu allestito un percorso a icone secondo una via lucis[23][24].
Società
Evoluzione demografica
Demografia pre-unitaria
- 1597: 178 abitanti[5]
- 1702: 228 abitanti[5]
- 1751: 256 abitanti[7]
- 1771: 267 abitanti[8]
- 1779: 328 abitanti[9]
- 1805: 310 abitanti[9]
- 1809: 310 abitanti (prima dell'annessione a Gironico)[9]
- 1853: 465 abitanti[10]
Demografia post-unitariaAbitanti censiti[25]
Religione
Ricorrenze
- Tutti gli anni dal 6 agosto al 15 agosto nella piccola chiesetta denominata Chiesa Alta (nel dialetto locale: Gesa a Volt) alle ore 20 si celebra la novena in onore della Madonna Assunta. In tale periodo sul colle dove sta la chiesetta è attivo un crotto che può offrire da mangiare a più di 300 persone.
- 16 agosto: San Rocco
- 20 gennaio: San Sebastiano
Economia
Drezzo è collegata alla frazione Pedrinate del comune svizzero di Chiasso tramite il valico di Drezzo-Pedrinate, situato a 400 m s.l.m.[26].
Amministrazione
Gemellaggi
Opatov, dall'11 settembre 2004.
Note
- Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- Luciano Canepari, Drezzo, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
- AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 254, ISBN 88-11-30500-4.
- Le origini di Drezzo | Comune di Colverde, su mycolverde.it. URL consultato il 2 maggio 2020.
- Borghese, p.211.
- Comune di Drezzo, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2020.
- Comune di Drezzo, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2020.
- Comune di Drezzo, 1798 - 1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2020.
- Comune di Drezzo, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2020.
- Comune di Drezzo, 1859 - 1928 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2020.
- Comune di Drezzo, 1956 - [1971] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 maggio 2020.
- Drezzo, decreto 1983-06-27 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 5 agosto 2022.
- Villa Franchi - complesso, Via Franchi, 2 - Drezzo (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 14 febbraio 2020.
- Chiesa dei SS. Rocco e Sebastiano - complesso, Via alla Chiesa - Drezzo (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 14 febbraio 2020.
- Frazione di Drezzo | Comune di Colverde, su mycolverde.it. URL consultato il 14 febbraio 2020.
- DREZZO (CO), S. Maria Assunta, su care.huma-num.fr.
- SIUSA - Parrocchia di S. Rocco in Drezzo, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 14 febbraio 2020.
- Chiesa della Madonna Assunta, Via alla Madonna - Drezzo (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 14 febbraio 2020.
- Redazione, IL SANTUARIO RINATO DI DREZZO, su corrieredicomo.it. URL consultato il 13 febbraio 2020.
- RomaniCOMO, su romanicomo.it. URL consultato il 22 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2020).
- Mascetti, p. 16.
- parks.it, http://www.parks.it/parco.spina.verde.como/gallery.php. URL consultato il 14 febbraio 2020.
- Addio a don Giovanni Valassina Storico parroco di Como e Drezzo, su laprovinciadicomo.it. URL consultato il 14 febbraio 2020.
- Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- Paola Loddo, Il punto di vista della famiglia di origine, in MINORIGIUSTIZIA, n. 1, 2017-03, pp. 56–65, DOI:10.3280/mg2017-001007. URL consultato il 29 febbraio 2020.
Bibliografia
- Annalisa Borghese, Drezzo, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 211.
- Mario Mascetti, Civello una chiesa una storia, Como, Edizioni New Press, 1993.
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Drezzo
Collegamenti esterni
- La pagina di Bibliotopia su Drezzo, su bibliotopia.altervista.org.
На других языках
[es] Drezzo
Drezzo es una localidad italiana perteneciente al municipio de Colverde de la provincia de Como, región de Lombardía, con 1100 habitantes.[fr] Drezzo
Drezzo est une commune italienne de la province de Côme dans la région Lombardie en Italie.- [it] Drezzo
[ru] Дреццо
Дреццо (итал. Drezzo) — коммуна в Италии, располагается в регионе Ломбардия, в провинции Комо.Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии