Crocetta del Montello (Crozeta in veneto[4]) è un comune italiano di 6 039 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.
Crocetta del Montello comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Marianella Tormena (lista civica - LN) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 45°50′N 12°02′E |
Altitudine | 146 m s.l.m. |
Superficie | 26,57 km² |
Abitanti | 6 039[1] (28-2-2022) |
Densità | 227,29 ab./km² |
Frazioni | Ciano, Nogarè |
Comuni confinanti | Cornuda, Montebelluna, Moriago della Battaglia, Pederobba, Vidor, Volpago del Montello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31035 |
Prefisso | 0423 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026025 |
Cod. catastale | C670 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 461 GG[3] |
Nome abitanti | crocettani |
Patrono | san Giuseppe sposo della Beata Vergine |
Giorno festivo | 30 novembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Il toponimo Crocetta indicherebbe un incrocio fra strade attorno al quale si sarebbe sviluppata la località[5].
La nascita di Crocetta è recente e in origine rappresentava una modesta località di campagna dipendente da Nogarè. Quando Ciano e Nogarè andarono a formare un comune autonomo (1902), si scelse di porre la sede comunale proprio alla Crocetta, a metà strada fra le due frazioni; attorno al municipio finì per svilupparsi l'odierna cittadina.
Durante la seconda guerra mondiale la zona fu caratterizzata da un'attiva presenza partigiana. Il 26 agosto 1944 i tedeschi bruciarono per rappresaglia un'osteria del paese e poco lontano fucilarono sei partigiani prelevati dal carcere di Montebelluna[6]. Quattro giorni più tardi, nel corso di un rastrellamento nella frazione di Ciano, i nazisti catturarono ed impiccarono due civili[7].
A Crocetta del Montello ebbe sede la Corte dei Conti della Repubblica Sociale Italiana, presidiata dalla Xª Flottiglia MAS[8]. Il 2 gennaio 1945 proprio i militi di questo reparto, dopo una serie di torture e sevizie, fucilarono presso il cimitero di Ciano cinque partigiani.[9]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. 26 aprile 1983.
«D'oro, ad un cuneo di verde, movente dalla punta, caricato di un boschetto di noci d'oro, nodrito su terreno pure d'oro; il cuneo cimato dalla croce del Calvario di rosso, addestrato da una fabbrica d'azzurro, con ciminiera dello stesso, fumante, sormontata da due spighe di rosso, decussate, e sinistrato da un bosco di verde (Montello) radicato su terreno dello stesso; in capo una fascia d'azzurro, mareggiata d'argento (Piave). Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.[10]
Abitanti censiti[11]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 633, ovvero il 10,4% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[12]:
Crocetta del Montello dispone di un museo civico di notevole interesse, in cui sono conservati un corno preistorico di Mammut e un piccolo scheletro di dinosauro, oltre a molti altri reperti archeologici[13]. Il museo è stato aperto al pubblico nel 1978 con il contributo di numerosi studiosi di archeologia, tra cui il prof. Giuliano Palmieri, docente di Greco e Latino al Liceo ginnasio statale Antonio Canova di Treviso fino ai primi anni 2000.[14].
Nel giro di una ventina d'anni, dal 1965 al 1985, grazie all'intraprendenza ed all'intelligenza di molti imprenditori, circa un centinaio di aziende artigianali ed industriali, anche di dimensione medio-grande, si sono inserite nel tessuto produttivo del Comune, alcune delle quali molto significative: una decina di calzaturifici, quattro-cinque aziende meccaniche, quattro di confezioni, tre aziende vinicole, ed altre nel settore conserviero e nel settore dei macchinari industriali.[15] Oggi l'economia di Crocetta si basa su una rete di agricoltura familiare, piccole industrie e servizi. Nella zona si producono ghiaia e calcare. Il paese beneficia indirettamente anche della produzione vinicola delle vicine colline, in particolare del Prosecco di Valdobbiadene.
Posta lungo la via Erizzo, dal 1913 al 1931 Crocetta del Montello fu servita da una stazione della Tranvia Montebelluna-Valdobbiadene che, al tempo, rappresentò un importante strumento di sviluppo per l'economia della zona.
Successivamente viene collegata a Montebelluna e Treviso da diverse linee di autobus della MOM - Mobilità di Marca.[16]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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8 luglio 1985 | 20 luglio 1990 | Claudio Bianchin | DC | Sindaco | |
20 luglio 1990 | 21 novembre 1994 | Sisinio Narduzzo | DC | Sindaco | [17] |
21 novembre 1994 | 24 aprile 1995 | Claudio Bianchin | DC | Sindaco | [18] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giancarlo Fritz | lista civica | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giancarlo Fritz | lista civica | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Eugenio Mazzocato | centro-sinistra (liste civiche) | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Eugenio Mazzocato | PdL - Lega Nord | Sindaco | |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Marianella Tormena | lista civica La civica | Sindaco | |
27 maggio 2019 | in carica | Marianella Tormena | lista civica La civica | Sindaco | |
Il comune di Crocetta del Montello è stato costituito nel 1902 staccando le frazioni Ciano e Nogarè dal comune di Cornuda.
La denominazione del comune fino al 1928 era Crocetta Trevigiana e l'appellativo servì per distinguerlo dall'omonimo comune della provincia di Rovigo. Nel 1928 cambiò il predicato in "del Montello" in riferimento agli eventi della Grande Guerra[19].
Altri progetti
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