Il toponimo è attestato per la prima volta tra il 1142 e il 1170 come Corneit, Curneit, Curneid e deriva dal latinocornus ("corniolo").[7][8] La forma moderna compare nel 1477 come Karneyd.[9]
Storia
Origini
Cornedo è un antico distretto giudiziale (Gericht Karneid), facente parte dal XIII secolo della particolare organizzazione amministrativa della contea del Tirolo. Il distretto veniva gestito, per conto del potere principesco tirolese (dal 1363 asburgico), da diversi casati nobiliari, fra cui i signori di Liechtenstein originari di Laives. La particolare importanza della località risultava anche dalla sua posizione sulla rotta del Brennero che dal XIV secolo, grazie al cosiddetto Kuntersweg, passava per la gola dell'Isarco nel territorio di Cardano, e non più per il Renon.[10]
Simboli
«Stemma d'argento, calzato ritondato d'azzurro.»
È parte delle insegne dei conti di Liechtenstein proprietari del castello e amministratori del villaggio dal 1385 al 1595. Lo stemma è stato adottato il 3 aprile 1968.[11]
Questo stemma coincide con lo sfondo di quello di Laives, luogo di origine della casata dei Liechtenstein.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Vito
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo Apostoli
Architetture militari
Castel Cornedo
Architetture civili
La centrale di Cardano (Kardaun) con le sue condotte forzate
Centrale di Cardano. Presso il centro abitato di Cardano sorge la centrale idroelettrica, una delle più grandi dell'Alto Adige, dotata di 5 condotte forzate ben evidenti lungo il pendio sovrastante. La sesta condotta è stata smantellata in quanto, sdoppiata alla fine, serviva ad alimentare 2 turbine ad uso ferroviario per la produzione di corrente continua a 5000 V: tale sistema di trazione è stato soppiantato. Le acque che discendono dalle condotte forzate sono derivate dalla diga di Ponte Gardena, circa 15 chilometri a monte. A dare il loro contributo all'opera furono l'architetto torinese Eugenio Mollino oltre all'architetto, e più tardi regista, Luis Trenker e il suo maestro, Clemens Holzmeister. La definitiva entrata in esercizio avvenne il 15 settembre 1929. Nel 1945 la centrale passò dal primo concessionario SIDI a “SIP - Società idroelettrica piemonte”. In seguito vi furono ulteriori passaggi di proprietà: nel 1963, con la nazionalizzazione dell'energia elettrica, Enel subentrò come concessionario della centrale di Cardano e di svariate altre centrali altoatesine. Nel 1999 Enel è divenuta una società per azioni e la gestione della centrale è stata trasferita a Enel Produzione S.p.A. Il primo giugno 2010 SEL e Enel Produzione hanno dato vita ad una joint venture. Dal gennaio 2011 la neo-costituita società, che ha assunto il nome di SE Hydropower Srl, opera grazie a una nuova concessione, a seguito di procedura per il rilascio/rinnovo indetta nel 2005, che ha durata fino al 31 dicembre 2040. Le condotte hanno una portata che può raggiungere i 90 m³/s al massimo, affrontando un dislivello totale di 183 metri tra il punto di presa (a 459 metri) e il punto di restituzione (a 276 metri). Oggi la centrale è gestita da Alperia Greenpower, affiliata Alperia S.p.A.
Società
Le frazioni
Frazione (in ted.) Uomini Donne Totale Famiglie
Collepietra (Steinegg) 716 677 1.393 520
S.Valentino in Campo (Gummer) 312 286 598 230
Cornedo (Karneid) 267 253 520 209
Cardano (Kardaun) 239 235 474 213
Prato all'Isarco (Blumau) 196 208 404 174
Briè (Breien) 24 19 43 17
Totale 1.754 1.678 3.432 1.363
(riferimento 23 marzo 2020)
Fonte: https://www.gemeinde.karneid.bz.it/system/web/fakten.aspx?menuonr=219369194&sprache=3
Ripartizione linguistica
Appartenenza linguistica degli abitanti secondo il censimento del 2011:
Cornedo all'Isarco per la sua particolare attenzione a favorire un turismo ecosostenibile a mobilità dolce è inserito nel consorzio delle Perle delle Alpi.[14]
Amministrazione
Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
2005
2015
Albin Kofler
SVP
Sindaco
2015
2020
Martina Lantschner
SVP
Sindaco
2020
Albin Kofler
SVP
Sindaco
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
Numeri e fatti, su comune.cornedo.bz.it, Comune di Cornedo all'Isarco. URL consultato il 20 gennaio 2014.
AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano: Athesia, 1995, p. 183s. ISBN 88-7014-634-0.
Hannes Obermair, Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500, vol.2, Bolzano, Città di Bolzano, 2008, p.167, n. 1178, ISBN978-88-901870-1-8.
Norbert Mumelter, Der Kuntersweg - die Überwindung der Eisackschlucht »zwischen Botzen und Trostperch«, Cornedo, Comune, 1984.
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