Una parte del territorio comunale è inserita, dal 2003, all'interno del parco naturale dello Sciliar.
Origini del nome
Il toponimo è attestato dal 1080 e deriva dal latino o neolatinaterra ("terra").[4][5] Divenuta poi in tedesco tramite dittongazione. "Tires" è la forma attestata nel 1080[6].
Storia
Thalerbuhel, sito di offerte sacrificali della media età del bronzo
I primi insediamenti umani risalgono all'antichità, ma la comunità inizia a delinearsi in maniera più riconoscibile durante il medioevo, con l'acquisizione di un ordine politico, sociale ed economico.
L'ulteriore sviluppo si avrà poi a cavallo del XIX e XX secolo, con la scoperta delle Dolomiti come meta turistica e il conseguente afflusso di visitatori italiani e stranieri.[7]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La chiesa di San Cipriano è un edificio tardo-romanico decorato all'esterno, su una delle pareti, da dipinti del Seicento.
La chiesa di San Giorgio Martire, sede di parrocchia, si trova nel cimitero. L'attuale edificio è frutto della ricostruzione del 1711, quando venne mutata in edificio barocco. La primitiva costruzione risaliva invece al Trecento, e custodisce un altare e una Crocifissione in legno.
Notevole fra gli edifici civili è il mulino ad acqua.
Stemma
Lo stemma è costituito da una banda, a forma di elmo, di argento e di azzurro su sfondo rosso. È l'insegna dei Signori di Velseck che avevano rapporti con il Giudizio di Tires e amministrarono il villaggio, dal 1200 al 1470, investiti del loro potere da parte del Vescovo di Bressanone. Lo stemma è stato adottato nel 1968.[8]
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
Tires per la sua attenzione a favorire il turismo sostenibile e la mobilità dolce fa parte del consorzio delle Perle delle Alpi.[11]
Il paese era servito dalla stazione di Prato-Tires sulla ferrovia del Brennero, chiusa al traffico ferroviario sul finire del XX secolo.
Il 10 febbraio 2022 è stata inaugurata una funivia che parte dalla frazione San Cipriano e arriva alla Malga Frommer, offrendo così un accesso diretto al comprensorio di Carezza Ski.[12]
Il Catinaccio (Rosengarten), visto da Tires
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
(DE) Luciano Bosio, Gräber aus der Römerzeit in Tiers – Ausstellung der Ausgrabungen, Haus der Dorfgemeinschaft, Tires, Comune, 1983.
Guido Rosada, Tires e Aica, necropoli di epoca romana, Venezia, Arsenale Ed., 1985.
(DE) Josef Tarneller, Hofnamen in der Gemeinde Tiers, Tires, Comune, 1980 (ristampa dell'orig. del 1915).
(DE) Erika Kustatscher, Alltag in Tiers – Beiträge zur Bevölkerungs- und Sozialgeschichte vom 17. Jahrhundert bis zum Ersten Weltkrieg auf der Grundlage serieller Quellen (Schlern-Schriften, 309), Innsbruck, Wagner, 1999. ISBN 3-7030-0339-1
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