Il centro è situato su una piccola collina che domina la valle del Sele.
Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
Clima
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +6,9°C; quella del mese più caldo, luglio, è di +24,5°C
CONTURSI TERME
Mesi
Stagioni
Anno
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Inv
Pri
Est
Aut
T. max. media (°C)
9,9
10,6
13,9
17,6
22,0
26,4
29,8
30,0
26,1
20,8
14,2
13,2
11,2
17,8
28,7
20,4
19,5
T. min. media (°C)
3,9
4,4
6,2
9,1
12,5
16,6
19,2
18,9
16,1
12,3
7,8
6,1
4,8
9,3
18,2
12,1
11,1
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Contursi Terme.
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Le origini di Contursi Terme sono state lungamente discusse da vari storici. Basandosi sull'autorità di Plinio il Vecchio, ha ritenuto che Contursi potesse identificarsi con Ursentum, cioè la sede degli Ursentini, i quali, assieme ad altri popoli costituiva la nazione dei Lucani. Ma tale ipotesi veniva smentita dallo stesso Plinio.[senzafonte]
Il Filomarino, basandosi sugli storici Strafforello e Rivelli, ed in particolare alle ricerche etimologiche di quest'ultimo, fa risalire le origini di Contursi alla fine del IV secolo d.C., ad opera degli abitanti di Saginara, cittadina scomparsa, un tempo nelle località omonime di Campagna e Contursi, posta sul rilievo di fronte alla confluenza del Tanagro con il Sele e distrutta dai Goti di Alarico fra il 395 ed il 400 d.C.[senzafonte]
Nel XIV secolo Contursi apparteneva ai Sanseverino, baroni del Cilento, sino a che, nell'anno 1348 Luigi II d'Angiò Durazzo, gliela espropriò, donandola agli Origlia. Il borgo tornò al potente Antonio Sanseverino nel 1448, rimanendo al casato sino all'inizio del vicereame. Indi il patrizio napoletano Giovanni Sebastiano Rizzo divenne barone di Contursi e di Postiglione (Assenso del 1507[nonchiaro]). Da questi passò al figlio Michele, a cui Carlo V d'Asburgo tolse tutti i possedimenti feudali, per punizione della sua ribellione durante la conquista del Regno sotto Odet de Foix, conte di Lautrec e Comminges. Contursi e Postiglione passarono al conte Girolamo Morone, sino alla riabilitazione del Rizzo (1529). L'unica figlia sopravvissutagli sposò un Caracciolo del ramo di Martina, al quale trasmise post mortem il feudo[6][7]. Contursi passò poi di mano in mano per compravendite feudali: dai Bernalli ai Pepe, ai Ludovisi ed ai Parisani Bonanno, sino ai Pisani di Tolentino, marchesi di Caggiano[8].
Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario, appartenente al Distretto di Campagna del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia, è stato capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente al Circondario di Campagna.
Simboli
Lo stemma, il gonfalone e la bandiera di Contursi Terme sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 dicembre 2010.[9]
Stemma
«D'oro, all'olivo di verde, fustato al naturale, fruttato di otto di nero, nodrito nella pianura di verde, accompagnato a destra dallo zampillo d'acqua di azzurro uscente dalla pianura, a sinistra dal fauno in maestà, capelluto e barbuto di nero, cornato di argento, la parte umana di carnagione, la parte caprina di nero, tenente con la mano sinistra la fistula di argento, la mano destra appoggiata al tronco dell'olivo, esso fauno sostenuto dalla pianura. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, il motto, in lettere maiuscole di nero: EX AQUIS SURGO. Ornamenti esteriori da Città.»
Gonfalone
«Drappo di azzurro con la bordatura di giallo.»
Bandiera
«Drappo di azzurro con la bordatura di giallo, caricato dallo stemma sopra descritto. L'asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali.»
«Decreto del Presidente della Repubblica» —2 febbraio 2009
Monumenti e luoghi d'interesse
Il centro storico del paese delle terme conserva ancora uno dei suoi antichi ingressi. Al culmine di una scala dalla quale prende il nome, la porta detta della "Scala longa" è uno dei più suggestivi del piccolo borgo. Addossata a una struttura architettonica a forma di torre, fa da elemento di congiunzione fra la zona del Convento del Carmine e la parte bassa del paese.
Architetture religiose
Chiesa di San Giovanni Evangelista, sede dell'Arciconfraternita e del Santuario del Santissimo Nome di Gesù, è costituita da tre livelli, i due più bassi di epoca paleocristiana, mentre la chiesa superiore seicentesca. Dedicata a San Giovanni Evangelista e a Santa Lucia, al suo interno vi è custodita la pregevole statuetta del Santissimo Nome di Gesù (popolarmente detto "Bambino), protettore di Contursi dal 1679. La statuetta ha una veste con ricami in oro ed è ritenuta "miracolosa". Al suo interno sono presenti anche le statue dell'Addolorata, dell'Immacolata, di San Giovanni Evangelista, di Santa Lucia e di San Vincenzo. Interessante il magnifico organo a canne intagliato e dorato nei contorni, risalente al 1730.
ll Santuario di Santa Maria Incoronata delle Grazie, uno dei luoghi di culto più importanti nella Valle del Sele, fu edificato dopo delle presunte apparizioni mariane nel 1656. Imponente e grande, è composto da un'unica navata decorata con stucchi e dipinti antichi. Sull'altare maggiore vi è la statua della Madonna delle Grazie a cui il Santuario è dedicato, secondo la tradizione questa statua fu ritrovata sull'ulivo dopo l'apparizione. I festeggiamenti in onore della Regina di Contursi hanno luogo il 2 Luglio e l'8 Settembre.
Collegiata Chiesa Madre di Santa Maria degli Angeli, estremamente arduo individuare la data di costruzione della chiesa, ma di certo essa è precedente all'840. In una bolla dell'Arcivescovo Grati datata 14 agosto 1486, sullo scritto introduttivo agli antichi legati viene ribadito con chiarezza: la Chiesa di Contursi prima sotto il nome di S. Maria, con l'aggiunta di Santa Maria Maggiore e finalmente di S. Maria degli Angeli. Con tempo divenne il punto di riferimento e presto dovette conquistare il primato tra le chiese del paese. Nei secoli è stata sottoposta a numerosi rifacimenti. All'interno di questa chiesa vi è la statua di San Donato, patrono della città, e le reliquie del Beato Mariano Arciero. Notevole è anche la statua della Madonna con Bambino (1515) custodita sull'altare maggiore, e la statua della Madonna del Rosario (1700).
Chiesa e Convento di Santa Maria del Carmelo (ex convento carmelitano), probabilmente fu costruita su una vecchia Chiesa dedicata al patrono della città, il Vescovo San Donato, divenuta monastero dei padri Carmelitani soppressa poi nel 1652 con la Bolla Pontificia. Il 16 ottobre 1873, il Municipio di Contursi affidò al Clero tutti gli averi della chiesa, con l'obbligo di mantenere tutti gli arredi sacri (Foto Chiesa Madonna del CarmineArchiviato l'11 novembre 2013 in Internet Archive.).
Antica Chiesa di Santa Sofia, fu edificata nel 1338 originariamente dedicata alla Santa,a partire dai primi di Giugno questa chiesa ospita la tradizionale "tredicina" di Sant'Antonio da Padova, senza alcuna messa, è recitata privatamente.
Chiesa di San Vito, consacrata al culto di San Vito, Martire e Ausiliatore il 12 febbraio 1714,fu edificata su uno spiazzo fuori dell'abitato per favorire il rito di un antico culto dei pastori, legato alla devozione di San Vito: dopo la Messa, i fedeli compiono tre giri attorno alla chiesa esprimendo un desiderio. Usanza che si rifà ai "turni" che i pastori facevano col gregge attorno alla chiesa, l'animale che vi entrava diventava proprietà del Santo.
Cappella della Madonna della Scalella, in onore della secolare venerabilità di Santa Maria della Scala, situata alla periferia del vecchio centro abitato.
Chiesa San Donato, cripta della Collegiata. Fu costituita con assenso regio di Ferdinando IV di Borbone del 27 aprile 1816, è situata in un locale della chiesa Santa Maria degli Angeli. Viene usata per attività ricreative e in questo edificio non si svolgono più funzioni religiose.
Chiesa Santuario S. Antonio al Ponte, situata sulla sponda destra del fiume Sele in loc. ponte Mefita, La lapide posta all'esterno riporta la seguente dedica: "A S. Antonio di Padova nel 1879 si consacra questa cappella a devozione del popolo e di Onofrio Parisi iniziatore per visione avutane a volte il figlio Francesco memore P. 13 giugno 1895". Il 13 giugno quindi si porta ancora in processione la statua del santo dal centro del paese lungo una via molto caratteristica detta dei "ghiai" mentre antichi canti liturgici si elevano nell'aria assieme al suono delle zampogne.
Chiesa di San Sebastiano, situata nei pressi dell'omonima via del Centro storico, era originariamente intitolata a San Michele. Oggi è chiusa al culto.
Chiesa di San Giorgio, situata nelle vicinanze della piazza vecchia, è chiusa al culto.
Chiesa di Santa Barbara, edificata in onore della venerabilità della santa, si trova nella via omonima, dirimpetto al Palazzo nobiliare Malliano-Colombo.
Cappella della Madonna di Costantinopoli, usualmente detta "Madonnella", fu innalzata in tempi antichi e ripristinata dopo il terremoto del 1980. È la chiesa più piccola del paese e al suo interno vi è posta la statua di Santa Maria di Costantinopoli.
Chiesa della Madonna Addolorata, è la chiesa del Cimitero, edificata nell'Ottocento è composta da un'unica navata e vi si celebrano messe nel periodo estivo e il 2 Novembre, giorno della Commemorazione dei defunti, viene omaggiata la Madonna Addolorata.
Chiesa di San Leo, della chiesa del borgo periferico "San Leo" restano solo i ruderi, così come di tutto l'abitato circostante.
Architetture civili
Acquedotto Romano.
Palazzo Arnone, costruito nel Quattrocento in pietra calcare che fu acquistato dal Comune nella seconda metà dell'Ottocento.
Villa Secentesca, appartenuta alla famiglia Pagnani.
Palazzo Viola, in cui l'originale struttura in legno del portone è ancora visibile.
Villa Marolda, la sua fama è dovuta al fatto che accolse nel 1937 il Principe Umberto di Savoia, all'interno la costruzione abbonda di archi, colonne caratteristiche lungo le scale e soprattutto al primo piano si può notare la struttura a volta del soffitto a copertura delle stanze, che ci richiama lo stile barocco.
Palazzo Taglianetti e Palazzo Venditto, quest'ultimo ha ospitato di volta in volta la sede comunale, la scuola media, l'istituto Tecnico Commerciale.
Castello Rosapepe, venne edificato nell'839 dal Conte Orso per difendersi dalle continue scorribande dei normanni, in una posizione che domina la piazza centrale del paese. Nel 1675 divenne proprietà della famiglia Parisano che lo tenne fino al 1807 fino a quando non divenne proprietà della famiglia Rosapepe.
Altro
Monumento ai Caduti, fu costruito dopo la prima guerra mondiale alla memoria dei tanti contursani morti per la patria.
Al 31 dicembre 2016 a Contursi Terme risultano residenti 123 cittadini stranieri. La nazionalità più rappresentata è quella rumena con 65 residenti:[11]
Religione
La maggioranza della popolazione[12] è di religione cristiana di rito cattolico; il comune appartiene alla forania di Colliano dell'arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, con cinque parrocchie.
L'altra confessione cristiana presente è quella Protestante[13] con una comunità:
Chiesa Pentecostale CCEVAS, presente dal 1950 circa[14]
Geografia antropica
Gonfalone civico
Frazioni
Lo statuto comunale di Contursi Terme menziona 8 frazioni.
Bagni di Contursi, 150ms.l.m., zona termale situata lungo la SP 429;
Bagni Forlenza, 100ms.l.m., zona termale situata alla fine della SS 91 e dove inizia la SP 429;
Monte di Pruno, 311ms.l.m., abitato situato a ridosso della SP 305;
Pruno Sottano, 168ms.l.m., abitato situato lungo la SP 429;
Tempa del Corvo, 367ms.l.m., abitato situato lungo la SP 305.
Vulpacchio, 100 ms.l.m., zona termale situata alla fine della SS 91
Ponte Mefita, 100 m s.l.m., zona termale situata lungo la SP 429;
Serroni, 103 m.s.l.m, abitati situato lungo la SS 91
Altre località con popolazione sparsa sono:
Iannamici, Madonna delle Grazie, Madonnella, Pagliarini, Piana, Prato, Saginara, San Pietro, Toppe, Contrada Tavoliere.
Economia
Il polo termale di Contursi
Il comune di Contursi Terme è un centro turistico-termale situato a nord della provincia di Salerno. Conosciuto già nel primo secolo d.C., Plinio il Vecchio scriveva delle proprietà delle acque termali, a cui accennano anche Virgilio, Strabone e Silvio Italico. Il sito acquisì forma ulteriore all'inizio del Novecento, quando incominciò a svilupparsi il turismo termale.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il comune è servito dai seguenti collegamenti stradali:
Uscita autostradale Contursi Terme-Postiglione, sull'Autostrada A2 del Mediterraneo.
Strada statale 91 della Valle del Sele, asse viario che termina in località Bagni Forlenza.
Strada statale 691 Contursi-Lioni
Strada Provinciale 10/a Contursi (compreso il raccordo con la SS 91)-Bivio Palomonte-Innesto SP 37 (bivio Buccino).
Strada Provinciale 65 Innesto SP 10-Stazione di Contursi.
Strada Provinciale 305 Innesto SP 10-Madonna delle Grazie-Monte Pruno per Palomonte-Innesto SP 268.
Strada Provinciale 429, ex Strada Statale 91 della Valle del Sele.
I trasporti interurbani vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da Sita Sud,
il trasporto urbano è affidato alla società Autolinee Barletta che collega tutte le frazioni con il capoluogo.
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino interregionale del fiume Sele.
Per quel che riguarda la gestione dell'irrigazione e del miglioramento fondiario, l'ente competente, solo per ha 255, è il Consorzio di bonifica in Destra del fiume Sele.
Nel corso dell'anno a Contursi Terme si svolgono competizioni ciclistiche amatoriali e professionistiche, nel 2003 si è tenuta la prima edizione della gran fondo valle Sele-Tanagro.[17] Nel 2008 Contursi Terme è stata sede di arrivo della 5ª tappa del Giro d'Italia partita da Belvedere Marittimo e vinta da Pavel Brutt.
Impianti sportivi
Campo di calcio in loc. Tufaro.
Campo di calcio a 7 in loc. Madonnelle
Curiosità
Sindrome di Parkinson
Le famiglie originarie di Contursi Terme hanno svolto un ruolo importante nella comprensione della sindrome di Parkinson. Nel 1986, Larry Golbe, un medico dell'Università di Medicina ed Odontoiatria del New Jersey, si è imbattuto in una famiglia, originaria di Contursi, con sei casi di sindrome di Parkinson.[18] Pochi mesi dopo ha trovato una seconda famiglia con diversi casi di sindrome di Parkinson anch'essa con origini riconducibili a questa città.[18] Questo ha spinto Golbe a collaborare con Giuseppe DiIorio dell'Università di Napoli, per analizzare il DNA dei Contursani e delle persone che sono emigrate da Contursi in tutto il mondo.[18] I due studiosi hanno identificato tre famiglie in Italia e tre negli Stati Uniti d'America che discendono da una singola coppia vissuta a Contursi a cavallo del diciassettesimo e diciottesimo secolo.[18] Dei 400 membri della famiglia estesa, conosciuta come "Contursi kindred", 61 erano affetti da sindrome di Parkinson.[18] Queste indagini hanno dimostrato per la prima volta che il morbo di Parkinson potrebbe essere ereditario.[19]
I genetisti Alice Lazzarini e Willian Johnson hanno lavorato nel corso degli anni novanta per isolare la mutazione che causa il morbo.[18]. Nel 1996 hanno individuato il cromosoma 4q21-q23[20] e l'anno seguente la mutazione nel gene alpha-synuclein.[21] Pochi giorni dopo, altri ricercatori hanno trovato α-synuclein nei corpi di Lewy di un paziente affetto dal morbo.[18] Questo suggerisce le proteine sono coinvolte nel normale decorso della sindrome di Parkinson anche quando il paziente non ha ereditato il gene α-synuclein mutato. Inoltre ha aperto vie per nuovi approcci allo studio del Parkinson, come cavie animali con il gene α-synuclein mutato.[18]
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio)
Censimento ISTAT, su dawinci.istat.it. URL consultato il 10 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2012).
Eve Jacobs, Gene Hunter, in UMDNJ Magazine, I, II, University of Medicine and Dentistry of New Jersey, Fall 2004. URL consultato il 30 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2013).
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