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Chioggia (/ˈkjɔʤʤa/[5]; Cióxa [ˈʧoːza] in veneto chioggiotto[6]) è un comune italiano di 47 827 abitanti[1] della città metropolitana di Venezia in Veneto. Si trova ai margini meridionali della città metropolitana e confina con la laguna veneta a nord e ad ovest, il mare Adriatico a est, le foci dell'Adige ed il delta del Po a sud.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Chioggia (disambigua).
Chioggia
comune
(dettagli)
Chioggia – Veduta
Chioggia – Veduta
Vista della città nella laguna veneta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Veneto
Città metropolitana Venezia
Amministrazione
SindacoMauro Armelao (centro-destra) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°13′08.08″N 12°16′42.74″E
Altitudine2 m s.l.m.
Superficie187,91 km²
Acque interne67,63 km² (35,99%)
Abitanti47 827[1] (31-8-2022)
Densità254,52 ab./km²
FrazioniCà Bianca, Cà Lino, Cà Pasqua, Cavana, Cavanella d'Adige, Isolaverde, Sottomarina, Sant'Anna, Valli[2], Brondolo
Comuni confinantiCampagna Lupia, Cavarzere, Codevigo (PD), Cona, Correzzola (PD), Loreo (RO), Rosolina (RO), Venezia
Altre informazioni
Cod. postale30015
Prefisso041
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT027008
Cod. catastaleC638
TargaVE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 313 GG[4]
Nome abitantichioggiotti, chiozzotti, clodiensi o cioxoti
Patronosanti Felice e Fortunato
Giorno festivo11 giugno
Cartografia
Chioggia
Chioggia – Mappa
Chioggia – Mappa
Posizione del comune di Chioggia nella città metropolitana di Venezia
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Il centro storico della città sorge all'estremità meridionale della laguna, su di un gruppo di isolette divise da canali e collegate fra loro da ponti. Differentemente da Venezia, la gran parte dell'area è percorribile da automobili e mezzi pubblici. Con la vicina Sottomarina, situata nel tratto di terra che divide la laguna dal mare, e con le località di Borgo San Giovanni e Brondolo, forma un unico centro urbano grazie alla creazione dell'Isola dell'Unione e del suo omonimo ponte che taglia la laguna del Lusenzo.

Il resto del comune è localizzato nell'entroterra e va a comprendere le foci del Brenta-Bacchiglione e Adige, con numerosi altri fiumi minori e canali a Sud e il litorale interno lagunare fino alla Valle di Millecampi a Nord-Ovest di Chioggia. Rilevante è inoltre la presenza della riserva naturale Bosco Nordio fra le due frazioni di Sant'Anna e Cavanella d'Adige, che fornisce un raro esempio di quella che era la macchia del litorale alto adriatico che nei tempi antichi contraddistingueva gran parte del territorio di tutto il Golfo di Venezia[7].

Dista 52 km da Venezia, 51 km da Rovigo, 42 km da Padova, 130 km da Verona, 85 km da Vicenza, 70 km da Treviso e 140 km da Belluno. Per quanto riguarda il rischio sismico, Chioggia è classificata nella zona 4, ovvero rischio molto basso.[8]


Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Chioggia.

Il Clima di Chioggia è di tipo sub-mediterraneo, grazie alla presenza del Mare Adriatico che mitiga il Clima temperato umido della Pianura Padana. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +2,9 °C, quella del mese più caldo, luglio, è di +23,8 °C[9]. Le precipitazioni si fanno più intense in primavera e autunno mentre in inverno la neve non è molto frequente e duratura a causa del salso proveniente dal mare e dalle acque lagunari. La nebbia d'inverno e l'afa d'estate sono frequenti grazie anche all'elevata umidità della zona. I Venti principali sono la Bora, lo Scirocco, che causa il fenomeno dell'acqua alta, ed il Libeccio.

Dal punto di vista legislativo, il comune di Chioggia ricade nella "Fascia climatica E" con 2 313 gradi giorno[10], dunque il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile.

CHIOGGIA Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5,16,710,815,920,924,427,326,723,117,711,26,56,115,926,117,316,4
T. min. media (°C) 0,71,75,59,714,117,520,219,917,112,17,12,31,69,819,212,110,7
Acqua alta a Chioggia con le passerelle installate, sullo sfondo la Loggia dei Bandi e il Monte di Pietà
Acqua alta a Chioggia con le passerelle installate, sullo sfondo la Loggia dei Bandi e il Monte di Pietà

Anche Chioggia è colpita dai picchi di marea particolarmente pronunciati (noti in tutto il mondo con il termine Acqua alta) che si verificano con particolare intensità nella laguna di Venezia, tali da provocare allagamenti nelle aree urbane. Generalmente quando il fenomeno dell'acqua alta colpisce Venezia, Chioggia segue le stesse sorti, senza però far nascere un significativo impatto mediatico, ma con identiche conseguenze negative a case, palazzi e attività commerciali.

Il Baby Mose ha tenuto all'asciutto il centro di Chioggia durante l’acqua alta di ottobre 2012
Il Baby Mose ha tenuto all'asciutto il centro di Chioggia durante l’acqua alta di ottobre 2012
il centro storico di Chioggia fotografato da Sottomarina.
il centro storico di Chioggia fotografato da Sottomarina.
La paratoia di Vigo sollevata
La paratoia di Vigo sollevata
Corso del Popolo con veduta su Loggia dei Bandi e palazzo Municipale
Corso del Popolo con veduta su Loggia dei Bandi e palazzo Municipale

Il fenomeno dell'acqua alta è fronteggiato con un determinato protocollo atto a prevenire gli effetti negativi derivanti dal fenomeno stesso: le acque sono monitorate costantemente dal Centro Maree del Comune di Venezia che coordina il sistema di allertamento di base caratterizzato dall'allarme acustico di tipo elettromeccanico, il suo suono segnala una marea superiore ai 110 cm; l'eventuale ripetizione avvisa di una previsione superiore ai +140 cm ed una terza ripetizione è associata alla previsione di superamento di quota +160 cm.

Il sistema di difesa alle acque alte prevede un servizio di posa passerelle come avviene a Venezia, il servizio segue un preciso protocollo che determina i percorsi rialzati in relazione all'altezza della marea. Il fenomeno è inoltre fronteggiato dal Baby Mose, costituito da paratie mobili situate nei canali di accesso alla città allo scopo di impedire alle maree sostenute di inondare il Centro della Città, ad esclusione delle acque alte eccezionali che saranno fronteggiate dal MOSE.


Storia


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Venezia.

Le origini


La leggenda sulle origini di Chioggia si collega a quella di Enea, mitico eroe troiano fuggito alla distruzione di Troia che navigò per il Mediterraneo per poi stanziarsi nel Latium. Con Enea partirono anche Antenore, Aquilio e Clodio che, a metà del viaggio, si separarono dal loro concittadino per dirigersi verso la laguna veneta fondando rispettivamente Padova, Aquileia e Clodia. A prova di questa mitica fondazione vi è il simbolo della città, un leone rampante rosso su argento, scelto da Clodio stesso in ricordo della sua città natale, ed il nome della città stessa.

Da ritrovamenti archeologici[11] e studi recenti[12], si può ipotizzare la nascita della città intorno al 2000 a.C. dai Pelasgi, popolo di navigatori originario della Tessaglia, che avrebbero colonizzato numerose città nelle coste Adriatiche. Il nome Chioggia quindi deriverebbe da Cluza, "costruita artificialmente", da spiegare con la natura insulare-lagunare della città che senza modificazioni umane sarebbe stata sommersa dalle acque ad ogni alta marea. Altri nomi presenti nella città sono di indubbia origine preellenica, come Lusenzo canale e laguna che si trova fra Chioggia e Sottomarina, Bebe, antica torre che serviva da avamposto al confine fra territorio Veneziano e Padovano, Perotolo ed Evrone.[13]

I primi insediamenti della città di Chioggia, quindi, sono da localizzarsi verso l'attuale foce del Brenta-Bacchiglione, che all'epoca era un'altra delle porte della laguna, con il nome di Brondolo, nelle isoletta di Vicus a levante della Fossa Clodia, canale che corrisponde ora alla Laguna del Lusenzo, e nell'Evrone, che corrisponde a porto di Chioggia.[14]


Storia antica


Certo è che la città fosse già presente in età romana.[15] Ne è prova la struttura tipica del reticolato geometrico che contraddistingue Chioggia, formata da un "Cardo", l'attuale Corso del Popolo, e da un "Decumanus". Come per tutte le città venete, Chioggia faceva parte della "decima regio", che comprendeva anche l'Istria.

Le prime fonti storiche ci provengono da Plinio il Vecchio che "Naturalis Historia", descrive la zona lagunare veneta come "la terra dei fiumi" dicendo inoltre che:

«"... risalendo dal Delta Padano, dopo Adria, porto etrusco che aveva dato il nome al mare Adriatico, si incontrano le foci originate dalla sovrabbondanza di acque dette "Fosse Filistine" nelle quali si riversano l'Adige che scende dalle Alpi tridentine ed il Togisono (Bacchiglione) che scende dalle campagne di Padova. Parte di queste acque alimenta anche il porto di Brondolo, come i due Meduaci, Minor e Major (i due rami del Brenta) ed il Bacino di Chioggia (Fossa Clodia-Canal Lombardo) alimentano il Porto Evrone. A queste acque si mescolano anche quelle del Po

(Plinio il Vecchio, Naturalis Historia)

Chioggia era importante soprattutto per le sue saline e il suo centro di produzione del "Sal Clugiae" considerato uno dei più pregiati da Cassiodoro e Plinio stesso. Nonostante ai giorni nostri non vi siano più saline in funzione, in antichità la produzione di sale era l'attività più importante per l'economia della città che impegnava quindi gran parte della popolazione e delle forze a disposizione. Nelle acque di Chioggia vi erano fino a 72 recinti acquei, detti anche "fondamenti di salina", che andavano dal porto della città alle rive adiacenti ai domini Padovani, che riuscivano a produrre circa 216 volte il bisogno dell'intera popolazione per un anno.[16] Il sale prodotto infatti era indispensabile per i commerci e il suo pregio permetteva agli abitanti di poter acquistare qualsiasi altra merce difficile da reperire nelle terre lagunari. Il "Sal Clugiae", sale di Chioggia, era considerato un bene dello Stato, che porterà la confederazione veneziana a combattere numerose volte contro Padovani, Ferraresi, Romagnoli e Bolognesi, in quanto imposto come unica merce di scambio per i commerci, a discapito di altri tipi di sale meno rinomato.[16]

Con il lento declino dell'Impero Romano, cominciarono ad arrivare anche le prime popolazioni barbare che in molte occasioni non si fecero scrupoli nel razziare e devastare le ricche terre dei Romani. I primi a invadere il veneziano furono i Visigoti che nel 401 d.C., comandati dal loro Re Alarico, cercarono di spingersi fino al Piemonte subendo però numerose sconfitte, mentre nel 404 seguirono gli Alani e i Vandali. Solo 7 anni dopo, i Visigoti ritornano in Italia e scendendo dalla Venezia arrivano fino a Roma prendendola e saccheggiandola.

Tra tutte le invasioni, la più memorabile è quella degli Unni nel 452 d.C. che, comandati da Attila, presero e distrussero Aquileia, Padova, Verona e numerose altre terre della regione.


Storia medioevale


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Repubblica di Venezia.
L'orologio della torre di S.Andrea, il più antico al mondo (recenti studi hanno dimostrato la sua preesistenza a quello di Salisbury[17], Gran Bretagna
L'orologio della torre di S.Andrea, il più antico al mondo (recenti studi hanno dimostrato la sua preesistenza a quello di Salisbury[17], Gran Bretagna

Nel 568, il popolo dei Longobardi fece la sua comparsa nel suolo italico scendendo dalle Alpi Giulie e passando nella Venezia comandati dal loro Re Alboino. In meno di un secolo si ebbe, quindi, la fine dell'Impero Romano d'Occidente, la dominazione Erula, quella Ostrogota, quella Bizantina e infine l'inizio di quella Longobarda. Per quanto riguarda Chioggia e le altre città lagunari fino a Grado, furono sì dominate dalle popolazioni precedentemente nominate, eccezion fatta per i Longobardi che non riuscirono mai a conquistare i territori, ma mantennero comunque un'importante indipendenza, causata dalla dipendenza del lontano Impero di Costantinopoli.

Si formò così il primo Stato veneziano, composto dalle più grandi città del litorale adriatico governate da tribuni. Le isole più cospicue erano: Grado, Bibione, Caorle, Eraclea, Equilio, Torcello, Murano, Rialto, Malamocco, Poveglia, Chioggia Maggiore e Chioggia Minore. La Chioggia Maggiore corrispondeva all'attuale Chioggia all'interno della laguna, mentre la minore corrispondeva pressappoco all'attuale Sottomarina vecchia affacciata sul mare. Ogni città era autonoma e governata indipendentemente, salvo alcuni casi di interesse comune dove le decisioni erano prese di comune accordo.

Per cercare di fronteggiare le invasioni da parte dei Longobardi che abitualmente si presentavano nelle terre veneziane, nel 697 si riunirono a Eraclea tutti i tribuni, nobili e vescovi delle città. Da tale consiglio ne uscì una nuova magistratura che fino alla caduta della Serenissima, resterà la più alta carica istituzionale: il Doge. Grazie al primo Doge, Paoluccio Anafesto, i confini della Repubblica furono finalmente definiti con esattezza ufficializzando l'indipendenza delle terre lagunari. Chioggia quindi poté stabilire i suoi domini dal porto stesso della città fino alle sponde dell'Adige, e dal mare di Bebe a Conche con la libertà di coltivare, pescare, fabbricare e piantare saline.

Palazzi in stile veneziano dai colori vivaci si affacciano sul Canal Vena, che taglia longitudinalmente Chioggia ed è uno dei più pittoreschi della città
Palazzi in stile veneziano dai colori vivaci si affacciano sul Canal Vena, che taglia longitudinalmente Chioggia ed è uno dei più pittoreschi della città

Con la fine del Regno Longobardo, iniziò quello dei Franchi con a capo Carlo Magno, che assegnò il regno d'Italia a suo figlio Pipino nel 781 d.C. L'indipendenza della Repubblica non era ben gradita al nuovo Re tanto che nell'809 dichiarò guerra alla confederazione veneta attaccando tutte le isole che davano sul mare, comprese le due Chiogge che assalite per terra e per acqua non poterono resistere a lungo. Fortunatamente i bassi canali lagunari riuscirono a fermare Pipino che non riuscì quindi a conquistare la sede dogale, che era stata per l'occasione spostata a Rialto. Al termine del conflitto la Repubblica Veneta era salva, anche se gravemente colpita in molte sue città, tra le quali Malamocco che non riuscì più a riprendersi fino a quasi scomparire del tutto in pochi secoli. Per Rialto invece fu l'inizio dell'ascesa, con le migrazioni che seguirono la piccola isoletta si ingrandì al punto che venne designata come città rappresentativa di tutti i veneti cambiando il suo nome in Venezia.

Con la calata degli Ungari Chioggia subì un'altra pesante distruzione in meno di cent'anni, dato che dopo la guerra di Pipino, non ci furono più allestimenti di difesa a Sud della città. I chioggiotti si trovarono a fronteggiare l'armata ungara completamente da soli, poiché la difesa veneta si radunò ad Albiola, attuale San Pietro in Volta.

Chioggia faceva allora parte della diocesi di Malamocco, antica capitale della Repubblica, ma una serie di eventi naturali quali l'abbassamento del suolo, burrasche eccezionali e l'erosione del mare, cancellarono lentamente la città che si spopolò e finì sommersa. Essendo diventata Chioggia la città più importante della diocesi, nel 1110 si decise di spostare la sede vescovile proprio nella città del sale, portando anche le reliquie dei santi martiri Felice e Fortunato, ancora oggi patroni della città.

Negli anni a seguire per Chioggia ci fu un periodo di prosperità, intervallato da qualche piccola guerra con i rivali Padovani e Trevigiani e dall'arrivo del Barbarossa che nella città firmò il "trattato Clodiano" nel 1177, preliminare di quello di Venezia che sancì un breve periodo di pace fra Impero e Comuni italiani. Dal punto di vista politico ed amministrativo, si passò dai tribuni al podestà, un messo della città di Venezia rappresentante della Repubblica nelle città più importanti, che segnò l'inizio della supremazia di Venezia sulle politiche interne delle altre città venete.


Notizie storiche


Raccolta di parti, terminazioni e decreti concernenti ai corpi Magistrati ed Uffici Municipali della Magnifica Città di Chioggia, 1791
Raccolta di parti, terminazioni e decreti concernenti ai corpi Magistrati ed Uffici Municipali della Magnifica Città di Chioggia, 1791
Canal Vena - pittoreschi comignoli
Canal Vena - pittoreschi comignoli

Una pagina importante della storia della città avvenne durante la cosiddetta guerra di Chioggia (rievocata nel Palio della Marciliana), l'ultimo scontro tra Repubblica di Genova e Serenissima Repubblica di Venezia. Nel 1379 la città cadde in mano a Genova per poi essere riconquistata dall'intervento veneziano nel 1380. Nel 1438 venne fondato quello che è considerato il primo cantiere navale del mondo, il Cantiere navale Camuffo, trasferito poi nel 1840 a Portogruaro. La città era governata, su modello di Venezia, da un maggior e minor consiglio, nei quali erano rappresentate le famiglie Chioggiotte. Chioggia fece parte della Repubblica di Venezia fino al 1797, anno in cui cadde in mano alle truppe di Napoleone Bonaparte. Nel 1812 Domenico Poli fondò a Chioggia il Cantiere Navale Poli.

In seguito al trattato di Campoformio, nel 1798, la città passò in mano all'Austria. Durante la dominazione asburgica precisamente nel dicembre 1856 l'imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria visitò la città accompagnato dalla consorte Elisabetta di Baviera più conosciuta con il nome di Sissi, per l'occasione vennero create grandi dimostrazioni d'affetto verso il reale avvolte imposto dalle autorità imperiali.

Sotto la sovranità imperiale rimase tranne che per un breve periodo in cui subentrarono nuovamente i francesi, fino al 1866, anno in cui Chioggia venne annessa al nascente Stato Italiano alla fine della terza guerra di indipendenza, quando, malgrado le sconfitte militari subite dalle forze italiane, con la notevole eccezione delle formazioni garibaldine, grazie all'alleanza con la Prussia, il governo austriaco fu costretto a cedere il Veneto e parte dell'odierno nordest all'Italia. Durante la seconda guerra mondiale rischiò il bombardamento a tappeto da parte dell'aviazione alleata. Solo grazie alla rivolta dei cittadini i nazifascisti si arresero e il 27 aprile 1945 la città venne liberata dalle forze alleate.


Simboli


Stemma e gonfalone

La più antica testimonianza dello stemma di Chioggia risale al 1332.[18] Riconosciuto dalle autorità austriache nel 1830, è stato ufficialmente concesso, assieme al gonfalone municipale, con decreto del presidente della Repubblica del 3 marzo 1988.[19]

«D'argento, al leone di rosso. Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Bandiera

La bandiera è stata concessa con D.P.R. del 24 marzo 2000.[20]

«Drappo di rosso, con altezza pari alla metà della lunghezza, in essa lunghezza comprese sei strisce orizzontali rettangolari, con lunghezza pari circa ad un terzo della lunghezza complessiva, il drappo caricato nella parte priva di strisce dallo stemma civico.»


Onorificenze


La città di Chioggia è la quindicesima fra le ventisette città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento italiano, ovvero tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima guerra mondiale (1918).

Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
«In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza nell'episodio militare dal 22 al 23 marzo 1848 ed in genere nella difesa dell'estuario veneto. Chioggia insorgeva il 18 marzo 1848; il 23 gli Austriaci abbandonarono la città, nella quale venne proclamata, il 24, la Repubblica. Di qui in avanti, Chioggia seguì le sorti di Venezia.»
Titolo di Città
«Decreto di concessione Città del Regno Lombardo-Veneto»

Monumenti e luoghi d'interesse


Palazzo Municipale e Loggia dei Bandi invase dall'acqua alta
Palazzo Municipale e Loggia dei Bandi invase dall'acqua alta
Canal San Domenico: ritorno dei pescherecci dalla battuta di pesca
Canal San Domenico: ritorno dei pescherecci dalla battuta di pesca

Caratteri urbanistici e architetture civili


Carlo Goldoni, che abitò per alcuni anni a Palazzo Poli, ha ambientato in questa città una delle sue commedie più conosciute, Le baruffe chiozzotte, rappresentata per la prima volta al Teatro San Luca di Venezia nel 1762.

Così lo stesso Goldoni la descrive[21] nella prefazione alle Baruffe:

«Chiozza è una bella e ricca città venticinque miglia distante da Venezia, piantata anch'essa nelle Lagune, isolata ma resa Penisola per via di un lunghissimo ponte di legno, che comunica colla Terraferma. Ha un Governatore con il titolo di Podestà, ch'è sempre di una delle prime Case Patrizie della Repubblica di Venezia, a cui appartiene. Ha un Vescovo colà trasportato dall'antica sede di Malamocco. Ha un porto vivissimo e comodo e ben fortificato. Evvi il ceto nobile, il civile ed il mercantile. Vi sono delle persone di merito e di distinzione. Il Cavaliere della città ha il titolo di Cancellier Grande, ed ha il privilegio di portare la veste colle maniche lunghe e larghe, come i Procuratori di San Marco. Ella in somma è una città rispettabile.»

(Carlo Goldoni, Le baruffe chiozzotte)
Veduta del campanile e della chiesa di Sant'Andrea Apostolo situate nel Corso del Popolo
Veduta del campanile e della chiesa di Sant'Andrea Apostolo situate nel Corso del Popolo

Il centro storico di Chioggia, se osservato dall'alto, appare a forma di lisca di pesce. La città viene denominata la Piccola Venezia per le caratteristiche urbanistiche della zona antica molto simile a quella di Venezia, il capoluogo veneto a cui la città è collegata.

La Porta Garibaldi è una fortezza che segna l'accesso al centro della città rinascimentale di Chioggia a sud del centro storico. La data di costruzione della porta non è certa ma si aggira attorno al 1300, anno caratterizzato da numerose guerre. La struttura ha subito nel corso del tempo svariati restauri, l'ultimo dei quali è stato commissionato dall'ufficio del settore dei lavori pubblici di Chioggia a novembre 2018.

A Chioggia — gruppo di isole collegate alla terraferma da poche strade — sono presenti, quindi, al pari di Venezia, calli, campi e canali. Il principale — dal punto di vista turistico, per la tipicità dei palazzi e delle chiese che vi si affacciano — è il citato Canal Vena, attraversato da nove ponti, per molti versi simili a quelli presenti a Venezia.

Il più imponente è il Ponte Vigo che chiude il canale a ridosso della laguna conducendo alla piazza omonima prospiciente la stazione dei battelli diretti a Pellestrina e nella quale troneggia un'alta colonna sormontata dal Leone marciano, simbolo dell'orgoglio veneto ma ironicamente chiamato dai veneziani el gato ("il gatto") perché di dimensioni molto inferiori a quelle del leone di Venezia, causa di forti litigi, le famose "baruffe", tra veneziani e chioggiotti, questi ultimi ritenendosi offesi dal disprezzo che tale appellativo preclude.

Gli altri canali che attraversano o racchiudono perpendicolarmente Chioggia sono il Canal Lusenzo, a sud, il Canal Lombardo, a ovest, e il Canale San Domenico, a est. La parte più esterna della città viene chiamata Riva Mare anche se in realtà non si affaccia sulla laguna; il nome deriva dalla sua posizione protesa, appunto, in direzione del mare[22].


Architetture religiose


La porta di Santa Maria, accesso meridionale alla città
La porta di Santa Maria, accesso meridionale alla città

Numerose sono le chiese cattoliche presenti nel territorio clodiense.


Cattedrale di Santa Maria Assunta

Lo stesso argomento in dettaglio: Cattedrale di Santa Maria Assunta (Chioggia).
Campo del Duomo
Campo del Duomo

La Cattedrale di Santa Maria Assunta è la chiesa principale di Chioggia e la cattedrale della diocesi omonima.


Basilica di San Giacomo Apostolo

Lo stesso argomento in dettaglio: Basilica minore di San Giacomo Apostolo (Chioggia).

La basilica contiene il ceppo su cui, secondo la tradizione, si sedette Maria con in braccio il Cristo morto, e il quadro di autore ignoto che ritrae la scena. La chiesa contiene anche alcuni affreschi e le sculture dei Sette Doni. Nel marzo del 1906 papa Pio X la elevò alla dignità di basilica minore. Vicino alla basilica si trovano la pinacoteca e la chiesa dei Rossi, o della Santissima Trinità, con un chiostro privato all'interno.


Chiesa di Sant'Andrea

Lo stesso argomento in dettaglio: Orologio della Torre di Sant'Andrea e Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Chioggia).

La chiesa di Sant'Andrea, risalente al XVIII secolo, ha al suo fianco una torre in stile romanico — detta Torre dell'Orologio — risalente all'XI-XII secolo e, un tempo, torre di difesa e di avvistamento militare. Possiede al suo interno l'orologio da torre più antico al mondo realizzato da Giovanni Dondi dell'Orologio (recenti studi hanno dimostrato la sua preesistenza a quello di Salisbury)[17]. All'interno dell'edificio religioso è presente una Crocifissione di Palma il Vecchio (1480-1528) e il battistero attribuito al Sansovino. Organo di Gaetano Callido 2 manuali restaurato nel 2005 dal Maestro Alessandro Girotto.


Chiesa della Santissima Trinità

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Santissima Trinità (Chioggia).

Il complesso si è sviluppato a partire dal 1528 per iniziativa della Confraternita dei Battuti del Santissimo Crocifisso, che venerava l'antico "crocifisso snodabile" in nicchia sopra l'armadio, alla parete di fondo. L'oratorio fu costruito nella seconda metà del Cinquecento, mentre il soffitto fu tappezzato di teleri tra il 1596 e il 1602 con dipinti di Palma il Giovane, Pietro Damini e Andrea Vicentino. Nel 1703-1707 fu costruita l'attuale chiesa, a croce greca, in luogo di quella cinquecentesca, ormai fatiscente. Ospita oggi la pinacoteca della città.


Chiesa di San Domenico - Santuario del Cristo

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Domenico (Chioggia).

La chiesa sorge su una piccola isola, separata da Chioggia dal canale di San Domenico. La fondazione della chiesa risale al XIII secolo e fu amministrata prima dai domenicani e poi dai gesuiti. La chiesa fu radicalmente modificata nel '700 e nell''800. L'interno della chiesa è a singola navata, con presbiterio ed alcune cappelle laterali. Vi sono conservati alcuni dipinti di pregio, tra cui San Paolo stigmatizzato, ultima opera conosciuta di Vittore Carpaccio e Crocefisso che parla a san Tommaso d'Aquino di Domenico Tintoretto.


Chiesa di Santa Caterina

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Caterina (Chioggia).

La chiesa, a differenza delle altre chiese del centro, affacciate sulla piazza principale, è inserita all'interno del tessuto urbano cittadino.


Chiesa dei padri filippini

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa del Patrocinio della Beata Vergine Maria e di San Filippo Neri (Chioggia).

Fu eretta nel 1772 dal conte Ludovico Manin, a vent'anni dalla costruzione dell'Oratorio di San Filippo Neri.[23]

Costituita da un'unica navata, arricchita nel 1859 da cappelle laterali, arricchite di opere del pittore Giacomo Casa e del padre filippino Giuseppe Maria Vianelli, autore degli otto bassorilievi in terracotta con Storie di san Filippo Neri.[24]

Nel soffitto della volta centrale, grande affresco di Giacomo Casa (1865).



Altre opere



Geografia antropica


Mappa di Chioggia
Mappa di Chioggia
La ferrovia Adria-Chioggia collega anche le frazioni di Cavanella d'Adige e Sant'Anna.
La ferrovia Adria-Chioggia collega anche le frazioni di Cavanella d'Adige e Sant'Anna.
Litorale di Sottomarina
Litorale di Sottomarina
Foto aerea di Sottomarina, con in primo piano la diga di San Felice
Foto aerea di Sottomarina, con in primo piano la "diga" di San Felice

Quartieri e Frazioni



Borgo San Giovanni

È un sobborgo posto a sud del centro, collegato tramite un ponte al quartiere di Brondolo.


Brondolo

Brondolo è un sobborgo contiguo a Sottomarina, delimitato a sud dal Brenta-Bacchiglione.


Sant'Anna

Sant'Anna di Chioggia è una frazione posta circa a 8 km a sud di Chioggia e compresa tra il Brenta-Bacchiglione e l'Adige.


Ca' Bianca

Frazione che dista 10 km dalla città clodiense (7 km in linea d'aria) ed è estesa per 730 metri. Sorge sulla riva destra del fiume Bacchiglione. Il centro del paese è costituito da una chiesa (dedicata a San Rocco), ad agosto si svolge La Sagra di San Rocco che è organizzata dal comitato parrocchiale. Il territorio su cui sorge il paese è pianeggiante ed è caratterizzato prevalentemente da campi coltivati (le maggiori colture sono mais e barbabietola), alcune zone residenziali con notevoli villette e villette bifamiliari. Ca' Bianca è collegata a Chioggia tramite la SP 7 e con il servizio di trasporto urbano dell'ACTV (linea 3). Ospitava una base missilistica americana.


Ca' Lino e Isolaverde

Ca' Lino e Isolaverde distano rispettivamente 7 e 9 km dalla città clodiense (3 e 5 km in linea d'aria) e risultano essere collocate tra i delta dei fiumi Adige e Brenta-Bacchiglione, messi in comunicazione tra di loro da un canale chiamato "Busiola" (ex alveo del fiume Bacchiglione) che li unisce da sud verso nord. Isolaverde (già Isola del Bacucco), è una località balneare affacciata sull'adriatico e rappresenta geograficamente un prolungamento naturale della spiaggia di Sottomarina interrotto dalle acque dalla foce del fiume Brenta-Bacchiglione. Ca' Lino e Isola Verde sono collegate a Chioggia tramite la SS 309 (Romea) e con il servizio di trasporto urbano dell'ACTV (linea 5).


Ca' Pasqua

Frazione che dista 6 km da Chioggia. Qui confluiscono il Brenta ed il Bacchiglione, diventando un unico fiume.


Cavanella d'Adige

La frazione di Cavanella d'Adige sorge sulla riva sinistra del fiume Adige che sfocia a Est, ad una decina di km, nel mare Adriatico e si trova al limite di separazione tra la città metropolitana di Venezia da quella di Rovigo, situata a circa 13 km a sud di Chioggia, 4 a nord di Rosolina e 13 a nord di Porto Viro. Nei pressi dell'abitato si trova Riserva naturale Bosco Nordio nonché la Laguna di Caleri, fra la foce dell'Adige e quella del Tartaro-Canalbianco-Po di Levante.

Da Venezia dista 63 km, 44 da Rovigo, 60 da Padova e 22 da Adria.


Valli

La frazione Valli di Chioggia sorge in terraferma sulla riva sinistra del fiume Brenta ed è situata a circa 10 km da Chioggia e 15 km da Piove di Sacco attraversato dalla strada statale 309 Romea. Il centro del paese è costituito da una chiesa dedicata alla natività di Maria di cui, a settembre, si svolge una sagra commemorativa organizzata dal comitato parrocchiale. Il territorio su cui sorge è pianeggiante e caratterizzato prevalentemente da campi coltivati e da alcune zone residenziali.


Sottomarina

Sottomarina (in lingua veneta "Marina", in latino: "Clodia Minor") è un sobborgo posto a est del centro ed è un'importante meta turistica balneare nel periodo estivo.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[28]


Tradizioni e folclore


Nel terzo fine settimana di giugno si svolge il Palio della Marciliana


Particolarità dei cognomi

Lo stesso argomento in dettaglio: Soprannome di famiglia § Particolarità del Comune di Chioggia.

Chioggia rappresenta un caso demografico quasi unico in Italia: il cognome più diffuso tra gli abitanti di Chioggia è Zennaro (nella stragrande maggioranza pescatori) mentre i cognomi di Sottomarina più diffusi sono Boscolo e Tiozzo (più di diecimila residenti, in prevalenza albergatori e gestori delle spiagge). L'elevatissimo tasso di omonimia ha portato il comune a indurre l'ufficializzazione nel registro dell'anagrafe dei detti, soprannomi popolari utilizzati per distinguere i vari rami di una stessa famiglia. In ogni documento ufficiale, patente di guida e carta d'identità compresi, i detti — alcuni dei quali molto bizzarri — vengono inseriti a tutti gli effetti di legge, accompagnando la vita giuridica dell'interessato[29].


Cultura



Istruzione



Università

Dal 2001[30] Chioggia ospita una sede distaccata dell'Università degli Studi di Padova, nel Palazzo Grassi situato sulla riva del canal Vena, non molto distante da Ponte Vigo. Questa sede accoglie il corso di studi in Biologia Marina, qui dislocato per la sua vicinanza al mare, e il Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi, che espone la più antica collezione di animali marini del mar Adriatico. Sull'Isola di san Domenico invece, vi è la stazione idrobiologica Umberto D'Ancona, sede di ricerca dell'Università stessa.


Musei

Lo stesso argomento in dettaglio: Museo Civico della Laguna Sud.
Il ponte di Vigo è l'ultimo ponte ad attraversare, a ridosso della laguna, il Canal Vena
Il ponte di Vigo è l'ultimo ponte ad attraversare, a ridosso della laguna, il Canal Vena
La pinacoteca
La pinacoteca

Di rilievo culturale è il Museo Civico della Laguna Sud situato vicino alla cattedrale e a breve distanza dalla porta di Santa Maria, in Campo Marconi 1. Ospitato nell'ex convento di San Francesco fuori le mura, documenta l'evoluzione storico-ambientale e sociale del territorio chioggiotto.

Palazzo Grassi invece, nei pressi di ponte di Vigo, ospita il Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi: un museo universitario aperto al pubblico, che offre l'opportunità di conoscere l'ambiente marino adriatico e i suoi organismi e di vedere da vicino un esemplare di squalo elefante di 8 metri. Altro museo: il museo diocesano d'arte sacra. Ospita opere di Paolo Veneziano, Cima da Conegliano, Palma il Vecchio, Andrea Brustolon e l'ultima opera del Carpaccio, traslata dal santuario di San Domenico. Presente anche una pinacoteca: la pinacoteca della Ss.ma Trinità nell'oratorio omonimo del 1500. Contiene tele di Andrea Vicentino e Pietro Damini.


Media



Stampa

I quotidiani locali venduti in città, che trattano di cronaca locale sono due: la Nuova Venezia e Il Gazzettino. Anche il Corriere della Sera edita un quotidiano locale: il Corriere del Veneto venduto come dorso veneto della famosa testata nazionale. A differenza degli altri quotidiani, il Corriere del Veneto non tratta di cronaca locale clodiense in maniera continuativa, ma solo in caso di notizie particolarmente rilevanti. Altri periodici diffusi in città sono: Nuova Scintilla (settimanale), Il Dialogo (free press), La Piazza (mensile).


Economia


La principale risorsa e fonte di sviluppo è la pesca che fa di Chioggia uno dei porti marittimi più importanti dell'Adriatico. Altra fonte di reddito per questa città è data dalla produzione agricola di radicchio (Rosa di Chioggia).

Importante è l'attività portuale, che grazie al collegamento ferroviario (linea dedicata Verona-Rovigo-Adria-Chioggia) riesce a dare un valido supporto per lo scambio merci; dall'estate 2005 il porto grazie al servizio traghetti diventa anche terminal passeggeri con rotte verso la Croazia, a Spalato, per il trasporto non solo di merci ma anche di persone e autovetture.

Altre forme minori di reddito presenti nella città di Chioggia sono date dalle industrie del tessile, del legno e dalla molteplice presenza di piccoli cantieri navali (comunemente chiamati dalla gente del posto "squeri"), che si occupano della realizzazione e riparazione di pescherecci e barche in legno.


Mercato ittico


Mercato ittico di Chioggia
Mercato ittico di Chioggia

Il mercato ittico all'ingrosso di Chioggia è il più grande mercato ittico dell'Adriatico, dove vengono commercializzati prodotti locali e di importazione anche internazionale.[31] Tale struttura in origine si trovava in fondamenta Marangoni, in pieno centro storico, adiacente all'attuale Pescheria al Minuto. La difficoltà per raggiungere questo luogo sia per le imbarcazioni, per la ridotta altezza dei ponti in Canal Vena, sia per i camion, che non avevano spazzi di manovra in pieno centro cittadino, portò nel 1960 alla decisione di trasferire il Mercato all'ingrosso dove si trova ora in un'isola tra Chioggia e Sottomarina.[31] Ai lati dell'ingresso del padiglione sono presenti due pannelli realizzati in ceramiche artistica, create su disegno di Agostino Rosa detto Tino e realizzate da Nereo Boretto. Le opere, installate nel 1963, rappresentano, attraverso lo stile definito Neo-primitivismo, animali marini e attrezzi della pesca.[32]

Oltre ai grandi volumi di pesce commercializzato, il Mercato ittico di Chioggia conserva una particolare modalità di vendita nominata "asta all'orecchio" che si svolge in quest'ordine: il pescatore porta il pescato all'interno del mercato; un astatore presenta il prodotto; i commercianti interessati all'acquisto fanno la propria offerta all'astatore sussurrando la cifra al suo orecchio; quando tutti i potenziali acquirenti hanno fatto la loro offerta l'astatore dichiara quale commerciante ha offerto di più e questo dovrà dichiarare a tutti il suo prezzo; se il pescatore è d'accordo sul prezzo, l'asta si conclude con l'acquisto; se invece il pescatore non fosse d'accordo esso avrà la facoltà di ritirare la propria merce. Il fatto che il prezzo di vendita sia l'offerta più alta rende più facili gli acquisti di grossi quantitativi di prodotti.[33]


Turismo


L'economia si basa essenzialmente sulle attività turistiche e balneari, sviluppate lungo tutta la costa di Sottomarina e Isolaverde. Dal 6 maggio 2022, con l'autorizzazione dell'Autorità di Sistema Portuale, la città è diventata porto crocieristico con l'approdo della Viking Sky; in seguito il porto ha continuato ad accogliere le imbarcazioni della compagnia Viking Ocean Cruises. Chioggia è conosciuta con l'appellativo turistico di Piccola Venezia.


Infrastrutture e trasporti


La stazione ferroviaria di Chioggia
La stazione ferroviaria di Chioggia

Strade


Chioggia è interessata dalla Strada Statale 309 Romea.


Ferrovie


Il comune è servito da tre stazioni ferroviarie: la stazione di Chioggia, capolinea della Ferrovia Rovigo-Chioggia, la fermata ferroviaria di Sant'Anna di Chioggia, e quella di Cavanella d'Adige.

La Ferrovia Chioggia-Porto di Chioggia era un raccordo ferroviario a scartamento ordinario che collegava la Stazione di Chioggia al Porto di Chioggia.


Porti


Il Porto di Chioggia o bocca di porto di Chioggia è l'accesso più meridionale della laguna di Venezia. La località è un importante porto peschereccio.


Mobilità urbana


I trasporti urbani e interurbani di Chioggia vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da Busitalia - Sita Nord - ArrivaVeneto. I collegamenti in laguna vengono gestiti da Actv.


Amministrazione



Sindaci dal 1946


Sindaco Partito Periodo Elezione
Antonio Felice Ravagnan Partito Comunista Italiano 1946-1951 1946
Marino Marangon Democrazia Cristiana 1951-1958 1951
1956
Michele Bighin Democrazia Cristiana 1958-1960 1956
Marino Marangon Democrazia Cristiana 1960-1965 1960
Michele Bighin Democrazia Cristiana 1965-1970 1964
Mario Aprile Democrazia Cristiana 1970-1971 1970
Alfonso Rizzoli (Commiss. prefettizio) 1971-1972
Paolo D'Elia (Commiss. prefettizio) 1972-1973
Luigi Tomaz Democrazia Cristiana 1973-1976 1972
Renato Ballarin Partito Comunista Italiano 1976-1978 1972
Luigi Tomaz Democrazia Cristiana 1978-1983 1978
Roberto Pellegrini Partito Socialista Italiano 1983-1988 1983
Lucio Tiozzo Fasiolo Partito Socialista Italiano 1988-1991 1988
Alberto De Muro (Commiss. prefettizio) 1991-1992
Piero Gallimberti Democrazia Cristiana 1992-1993 1992
Giuseppe Garzoni di Adorgnano (Commiss. prefettizio) 1993
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
Sandro Boscolo Todaro Lega Nord 1993-1997 1993
Fortunato Guarnieri Centro-sinistra 1997-2007 1997
2002
Romano Tiozzo Pagio Centro-destra 2007-2010 2007
Vittorio Capocelli (Commiss. prefettizio) 2010-2011
Giuseppe Casson Centro-sinistra (2011-2015) 2011-2016 2011
Centro (2015-2016)
Alessandro Ferro Movimento 5 Stelle 2016-2021 2016
Mauro Armelao Centro-destra 2021-in carica 2021

Gemellaggi



Sport


Ha sede nel comune la società di calcio Union Clodiense, militante nel campionato di Serie D 2019-2020, erede della Associazione Calcio Chioggia Sottomarina, sciolta nel 2011. La società di calcio a 5 Lions Chioggia, è stata attiva dal 1989 al 2015.

Ha sede nella città anche la A.S.D. Circolo Nautico Chioggia fondata nel 1949 che tra i propri atleti ha l'olimpionica Silvia Zennaro e il pluricampione Enrico Zennaro, oltre a tanti altri atleti. Il C.N.C. è anche stato premiato dal CONI-FIV con medaglie di bronzo, argento e oro per l'attività sportiva svolta.


Impianti sportivi


Stadio comunale "Aldo e Dino Ballarin".


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Q.-Web srl, Il territorio di Chioggia - Comune Chioggia, su Sito del Comune di Chioggia. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Luciano Canepari, Chioggia, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  6. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 204, ISBN 88-11-30500-4.
  7. http://www.parks.it/riserva.bosco.nordio/ sito Archiviato il 13 gennaio 2010 in Internet Archive. ufficiale riserva naturale Bosco Nordio
  8. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 3.274 del 20-03-2003.
  9. Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
  10. confedilizia.it - Clima Veneto, su confedilizia.it. URL consultato il 22 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
  11. Mura di contenimento e palafitte per la bonifica degli isolotti lagunari nella laguna del Lusenzo ed ancore in bronzo egee nei pressi dell'Isola di San Domenico.
  12. Tale origine di Chioggia è validamente documentata da Vincenzo Bellemo nel "Il territorio di Chioggia" tip. Lodovico Duse, Chioggia 1893
  13. M. Marcozzi, Chioggia, pp 7-9.
  14. L. Padoan, cap V pp 15-17
  15. M. Marcozzi, pp 15-28.
  16. L. Padovan, cap XXIII.
  17. , Il Gazzettino 1º dicembre 2005.
  18. Giorgio Aldrighetti, Insegne della Città di Chioggia, su iagi.info.
  19. Chioggia, decreto 1988-03-03 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato l'8 maggio 2022.
  20. Chioggia, decreto 2000-03-24 DPR, concessione di bandiera, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato l'8 maggio 2022.
  21. Fonte: Auditoriumcasatenovo.com.
  22. Video anni sessanta su Chioggia e Sottomarina, su YouTube.
  23. G. Tesserin, L’Oratorio di San Filippo Neri in Chioggia (1752-1964), Chioggia, Charis, 1982
  24. Antonello Nave, Dopo Porta Pia. Cronache d’arte e di vita religiosa a Chioggia nelle corrispondenze del “Veneto Cattolico” (1871-1874), in «Chioggia», 57, novembre 2020, note 10
  25. Antonello Nave, Un’opera di Guglielmo Michieli per la commemorazione di Garibaldi a Chioggia, in «Chioggia. Rivista di studi e ricerche», 37, ottobre 2010, pp. 87-98; cfr. Anton-Maria Scarpa, Itinerario risorgimentale (per le scuole dell’obbligo), Chioggia, Giunta Regionale del Veneto-Città di Chioggia, 1999, pp. 66-67
  26. https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0500677672
  27. Anton-Maria Scarpa, Itinerario risorgimentale (per le scuole dell’obbligo), Chioggia, Giunta Regionale del Veneto-Città di Chioggia, 1999, pp. 52-58
  28. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  29. R. C., I «detti» sono cognomi, il Viminale «salva» migliaia di Boscolo, in Corriere del Veneto, 14 novembre 2009. URL consultato il 26 febbraio 2011.
  30. Fonte Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..
  31. Penzo (1997), p. 59.
  32. Boscolo "Nata" (2019), p. 127.
  33. Penzo (1997), p. 78.
  34. Info sul Gazzettino online.[collegamento interrotto]
  35. Città di Chioggia – (VE), su araldicacivica.it. URL consultato il 15 ottobre 2022 (archiviato il 16 giugno 2021).

Bibliografia


Approfondimenti

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[de] Chioggia

Chioggia [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}ˈkjɔddʒa] (venezian. Cióxa) ist ein Seehafen in der italienischen Region Venetien. Sie gehört zur früher „Provinzhauptstadt“ genannten Metropolitanstadt Venedig. Chioggia hat 48.971 Einwohner (Stand 31. Dezember 2019) und eine Fläche von 185 km².

[en] Chioggia

Chioggia (Italian: [ˈkjɔddʒa]; Venetian: Cióxa [ˈtʃɔza], locally [ˈtʃoza]; Latin: Clodia) is a coastal town and comune of the Metropolitan City of Venice in the Veneto region of northern Italy.

[es] Chioggia

Chioggia es una ciudad italiana de 48.063 habitantes, situada en la provincia de Venecia. Recientemente fue declarada como la ciudad del arte veneciana.
- [it] Chioggia

[ru] Кьоджа

Кьо́джа (итал. Chioggia, вен. Cióxa, лат. Clodia Maior, Fossa Clodia) — коммуна в Италии, располагается в провинции Венеция из области Венеция. Расположен примерно в 25 км к югу от центра области Венеции. Кьоджа стоит на нескольких островах, которые соединены мостом с материком у курорта Соттомарина[it]. Население составляет 51 336 человек (на 2004 год), плотность населения — 280 чел./км². Занимает площадь 185 км². Почтовый индекс — 30015. Телефонный код — 041.



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