Cavenago d'Adda (Cavenàgh in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 2 093 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.
Cavenago d'Adda comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Sergio Curti (lista civica) dal 15-4-2008 | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°17′07″N 9°36′08″E | |
Altitudine | 73 m s.l.m. | |
Superficie | 16,1 km² | |
Abitanti | 2 093[1] (31-12-2021) | |
Densità | 130 ab./km² | |
Frazioni | Caviaga, Muzza Piacentina, Soltarico | |
Comuni confinanti | Abbadia Cerreto, Casaletto Ceredano (CR), Corte Palasio, Credera Rubbiano (CR), Mairago, Ossago Lodigiano, San Martino in Strada, Turano Lodigiano | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 26824 | |
Prefisso | 0371 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 098017 | |
Cod. catastale | C394 | |
Targa | LO | |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | |
Cl. climatica | zona E, 2 629 GG[3] | |
Nome abitanti | cavenaghini | |
Patrono | santi Pietro e Paolo | |
Giorno festivo | 29 giugno | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
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Cavenago è situata tra il fiume Adda e il canale Muzza.
Già popolata in epoca romana, Cavenago d'Adda appartenne al vescovo di Lodi (X secolo), e fu poi un feudo della famiglia dei Fissiraga (1297-1482), dei Bocconi, dei Mozzanica, dei Cavenaghi, dei Colleoni e infine dei Clerici. Comprendeva la frazione della Persia.
In età napoleonica (1809-16) al comune di Cavenago fu aggregata Robecco, ridivenuta autonoma con la costituzione del regno Lombardo-Veneto.
Nel 1863 il comune di Cavenago assunse la nuova denominazione di «Cavenago d'Adda»,[4] per distinguersi da Cavenago di Brianza.
Nel 1869 al comune di Cavenago d'Adda vennero aggregati i comuni di Caviaga e Soltarico.[5]
Nel 1937 la frazione della Persia, passata da tempo sulla riva destra dell'Adda in seguito ad un'alluvione, fu assegnata al comune di Casaletto Ceredano.[6]
Dopo la seconda guerra mondiale, nella frazione di Caviaga furono scoperti ad opera dell'AGIP importanti giacimenti di gas naturale.
Tra i monumenti da ricordare ci sono la neoclassica chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, con campanile romanico e all'interno un pregevole altare settecentesco, dipinti e affreschi di varia scuola ed epoca.
Poco distante dal paese, su un'altura, sorge il suggestivo santuario della Madonna della Costa.
Vanno menzionate infine la settecentesca villa Moavero (già Bocconi, già del Frate), la ottocentesca villa Gazzola e la villa Greppi, in stile neogotico, costruita verso la fine dell'Ottocento, e la bella chiesa settecentesca a Caviaga.
Il Museo della Civiltà Contadina "Ciòca e Berlòca"[7] situato nelle sale del palazzo municipale al primo piano, nato da un progetto del sindaco Ferruccio Pallavera nel 1994 e fu aperto al pubblico nel 2004.
Abitanti censiti[8]
Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Cavenago d'Adda in totale sono 220[9], pari al 9,74% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Paese | Popolazione (2008) |
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Romania | 85 |
India | 29 |
Tunisia | 19 |
Egitto | 16 |
Albania | 13 |
Bosnia ed Erzegovina | 11 |
Marocco | 11 |
Altri | Dato non disponibile |
La parrocchia di Cavenago, dedicata a San Pietro Apostolo, è compresa nel vicariato di San Martino in Strada della diocesi di Lodi; nel territorio parrocchiale è presente il santuario della Madonna della Costa[10].
La frazione di Caviaga forma una parrocchia autonoma, dedicata a San Giacomo Maggiore Apostolo e compresa nello stesso vicariato[11].
Secondo lo statuto comunale, possiedono lo status di frazione le località di Caviaga, Muzza Piacentina e Soltarico[12].
Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende il centro abitato di Cavenago d'Adda, la frazione di Caviaga, e le località di Muzza Piacentina e Soltarico[13].
Cavenago gode di un'economia ripartita tra artigianato e agricoltura. Il primo è attività preminente degli abitanti del capoluogo, mentre all'agricoltura sono dediti soprattutto gli abitanti delle frazioni.
Ad ogni modo, è il settore edilizio quello più sviluppato, e non mancano alcune modeste industrie meccaniche e alimentari.
L'agricoltura si basa specialmente sulla monocoltura del mais, e la produzione di foraggi per l'allevamento bovino da latte, che rappresenta un settore molto importante.
Segue un elenco delle amministrazioni locali.[14]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1945 | ? | Angelo Leggeri | Sindaco | ||
1946 | 1951 | Paolo Grossi | Sindaco | ||
1951 | 1960 | Guido Poletti | Sindaco | ||
1960 | 1964 | Cesare Grassi | Sindaco | ||
1964 | 1970 | Mario Dacosto | Sindaco | ||
1970 | 1986 | Mauro Papagni | Sindaco | ||
1986 | 2002 | Ferruccio Pallavera | Sindaco | ||
2002 | 2003 | Erminia Rosa Cesari | Commissario prefettizio | ||
2003 | 2008 | Maddalena Maria De Stefani | lista civica (centrosinistra) | Sindaco | |
2008 | Sergio Curti | lista civica (centrodestra) | Sindaco | ||
Altri progetti
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