Cavenago di Brianza (Cavenagh in dialetto brianzolo, e semplicemente Cavenago fino al 1863) è un comune italiano di 7 402 abitanti della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia. Fa parte del territorio del Vimercatese.
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Cavenago di Brianza comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Davide Fumagalli (lista civica Uniti per Cavenago) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°35′05″N 9°24′57″E |
Altitudine | 176 m s.l.m. |
Superficie | 4,39 km² |
Abitanti | 7 402[1] (31-12-2021) |
Densità | 1 686,1 ab./km² |
Comuni confinanti | Agrate Brianza, Basiano (MI), Burago di Molgora, Cambiago (MI), Ornago |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 20873 |
Prefisso | 02 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 108017 |
Cod. catastale | C395 |
Targa | MB |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 441 GG[3] |
Nome abitanti | cavenaghesi |
Patrono | san Giulio di Orta Madonna del Rosario |
Giorno festivo | 1ª domenica di ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Cavenago si trova a 176 m s.l.m. nella bassa Brianza orientale.
Cavenago di Brianza confina a nord con Ornago, ad est con Basiano, a sud-est con Cambiago, ad ovest con Omate (frazione di Agrate Brianza) e a nord-ovest con Burago di Molgora.
Il nome Cavanacum o Cavenagum sembra che derivi da Cà venationis, in riferimento alla selvaggina presente nei boschi oppure, in un'altra versione, da Cà vinationis in riferimento ai vigneti citati anche dal poeta milanese Carlo Porta. La località, in alcuni documenti, è chiamata anche Castrum o Castellum (di cui non rimane traccia) in riferimento alle difese delle incursioni armate di Federico Barbarossa.
Nel 1863 al nome "Cavenago" venne aggiunto il suffisso "di Brianza" per distinguerlo dal comune di Cavenago d'Adda.[4]
In epoca romana il comune di Caponago allora chiamato Caponiacum e successivamente Capunaco era una frazione (vicus) appartenente al comune (pagus) di Cavenago Brianza.
Le prime notizie storiche risalgono all'876, quando Ansperto, arcivescovo di Milano, ebbe in regalo dei fondi agricoli dall'imperatore Carlo il Calvo come ringraziamento della sua partecipazione all'incoronazione avvenuta a Pavia. Cavenago divenne perciò un suo feudo così come Ornago e Vimercate. Tre anni dopo l'arcivescovo lasciò alcuni fondi all'ospedale e all'annesso monastero della chiesa di San Satiro a Milano. Alla loro chiusura tutto passò al monastero di sant'Ambrogio.
Nel XX secolo l'economia di Cavenago era legata alle ditte di tessitura della seta. La più importante era la ditta Schmid, fondata prima degli anni venti da Christian Schmid, un giovane proveniente dal Canton Grigioni. Essa aveva due stabilimenti, uno a Cavenago l'altro a Cassolnovo, in provincia di Pavia, ma aveva la sua sede a Milano. Le sete più celebri prodotte a Cavenago sono le stoffe usate per ricoprire i palchi e le pareti del teatro alla Scala di Milano dopo i bombardamenti subìti durante la seconda guerra mondiale ed il prezioso Manto della Regina, donato ad Elena del Montenegro che, prima di una visita al sanatorio di Ornago, transitò in paese.
Nel giugno del 2009 Cavenago è passato dalla provincia di Milano alla provincia di Monza e della Brianza, perciò nell'autunno 2010 il CAP è cambiato da 20040 a 20873.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 maggio 1986.
«Fasciato doppiomerlato d'argento e di rosso, con la prima fascia d'argento munita di quattro merli all'ingiù, e con la sesta fascia di rosso munita di tre merli e due semimerli all'insù; al capo cucito d'oro, caricato dell'aquila di nero. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Della chiesa parrocchiale, dedicata a san Giulio, non si conosce la data della costruzione perché si perde nella leggenda. La tradizione, invece, la vuole fondata dal santo patrono.
Si sa che è stata eretta parrocchia nel XVIII secolo e che il primo battesimo celebratovi risale agli anni venti del Settecento.
Il 1º settembre 2010 la parrocchia di Cavenago si è unita con le parrocchie di Bellusco, Mezzago e Ornago formando la comunità pastorale "Santa Maria Maddalena".
L'altra chiesa, di stile romanico, dedicata a Santa Maria Assunta e denominata "Santa Maria in Campo", è stata costruita secondo alcuni documenti nel 1200. La prima testimonianza storica affidabile della sua presenza si trova nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero. Nel XIV secolo si insediò nei pressi della chiesa una comunità di frati Umiliati che, nella prima metà del 1500, ne curò la ricostruzione.
Al suo interno si trova una serie di affreschi raffigurante la Passione di Cristo nonché gli avvenimenti immediatamente precedenti e successivi. Negli anni sessanta una Madonna di scuola leonardesca e numerosi altri affreschi devozionali di epoche diverse sono stati staccati dalle pareti, restaurati, trasportati su tela e collocati nella chiesa parrocchiale.
Nel 1973 la chiesa ha fatto da sfondo a una scena del film Tony Arzenta (Big Guns).
Nel 2010 la chiesa è entrata nei Luoghi del cuore del Fondo Ambiente Italiano e, dopo quasi un anno di votazioni, ha ricevuto 2598 segnalazioni, classificandosi così 41° luogo più segnalato in Italia. Tra il 2013 e il 2014 sono stati eseguiti interventi di restauro conservativo che hanno interessato la facciata principale, il campanile e la copertura.
Nelle vicinanze del cimitero comunale si trova un lazzaretto: cappella funeraria del XVII secolo edificata per l'epidemia di peste del 1630 che colpì il Ducato di Milano e il resto del nord Italia.
Abitanti censiti[5]
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 568 persone, pari all'8,34% di tutti i residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[6]
Pos. | Cittadinanza | Popolazione |
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1 | ![]() | 143 |
2 | ![]() | 82 |
3 | ![]() | 68 |
4 | ![]() | 49 |
5 | ![]() | 38 |
La biblioteca comunale, intitolata a Peppino Impastato, si trova nel Palazzo Rasini e fa parte del sistema bibliotecario CUBI.
Il territorio faceva parte del Parco Rio Vallone, confluito nel Parco Agricolo Nord Est. Nello stagno "Le Foppe", una volta alimentato con le acque in eccesso del canale Villoresi, è facile vedere molti volatili tra i quali germani reali, gallinelle d'acqua e folaghe.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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12 maggio 1985 | 25 maggio 1990 | Antonio Varisco | Partito Comunista Italiano | Sindaco | Entra in carica l'8 maggio 1987[7] |
25 maggio 1990 | 23 aprile 1995 | Antonio Varisco | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [7] |
23 aprile 1995 | 13 giugno 1999 | Antonio Varisco | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [7] |
13 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Antonio Varisco | Lista civica | Sindaco | [7] |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Sem Galbiati | Lista civica: Uniti per Cavenago | Sindaco | [7] |
7 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Sem Galbiati | Lista civica: Uniti per Cavenago | Sindaco | [7] |
25 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Francesco Maria Seghi | Lista civica: Uniti per Cavenago | Sindaco | [7] |
27 maggio 2019 | in carica | Davide Fumagalli | Lista civica: Uniti per Cavenago | Sindaco | [7] |
Altri progetti
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