Caprezzo (Cravess in piemontese, Cavresc in lombardo) è un comune italiano di 172 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Parte del suo territorio è compreso nel Parco Nazionale della Val Grande.
Caprezzo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Pierangelo Ballardini (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°59′N 8°34′E |
Altitudine | 530 m s.l.m. |
Superficie | 7,26 km² |
Abitanti | 172[1] (31-8-2022) |
Densità | 23,69 ab./km² |
Frazioni | Ponte Nivia |
Comuni confinanti | Cambiasca, Intragna, Miazzina, Vignone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 28815 |
Prefisso | 0323 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 103018 |
Cod. catastale | B694 |
Targa | VB |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 993 GG[3] |
Nome abitanti | caprezzesi |
Patrono | san Bartolomeo |
Giorno festivo | 24 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Caprezzo è stato citato per la prima volta nell'archivio capitolare di Intra nell'anno 1125/1128, quando un tale Pietro Spallador di Capricio doveva pagare otto denari e un amiscere (una contribuzione in natura). Nei secoli seguenti il paese fu menzionato in modo di Capricium, Cavretium o Capretium e faceva parte della „Comunità della Vallintrasca“, comunità già nominata in una carta del 946.[4] Caprezzo fu soggetta al Contado di Angera, al Castello in Pallanza, alla città di Novara e poi al Ducato di Milano. Dal 1466 al 1797 Caprezzo fu un feudo dei Borromeo.
Nel 1486 c'era già una piccola chiesa a Caprezzo. Il 18 novembre 1617 Caprezzo diventava una parrocchia.
L'economia si basava sulla cultura del vino e canapa, l'allevamento di bovini e pecore e la vendita di castagne, noci e legna da ardere. I prodotti vennero anche commerciati sul Lago Maggiore a Milano e in Svizzera. Non essendo sufficiente il reddito del paese per vivere, la maggior parte dell'anno erano assenti i due terzi degli uomini, e molti emigravano in Lombardia e dal 1860 anche all'estero, Svizzera e Francia, svolgendo il lavoro di muratore e cementista.
Nel 1944 Caprezzo era al confine della Repubblica partigiana dell'Ossola.
Caprezzo è attraversato da numerosi ruscelli, che fornivano l'acqua per diverse attività:
Dalla chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, eretta fra 1610 e 1617, parte una via crucis che conduce alla Madonnina del sasso. Questa chiesetta venne costruita per un voto a seguito della peste del 1630. La prima domenica di luglio viene fatta una processione e dopo la messa viene effettuato l'incanto, una tradizionale asta con i prodotti locali offerti dai cittadini per il sostentamento del parroco e della pieve.
Alcune case possiedono ancora tetti di pietra, che in caso di ristrutturazioni vengono però spesso sostuiti dalle più economiche tegole.
Caprezzo è anche il paese natale di Baldassare Verazzi, pittore ottocentesco e autore del quadro più rappresentativo delle risorgimentali Cinque giornate di Milano.
L'associazione culturale Pro Loco cura alcune iniziative per creare momenti di incontro tra villeggianti e locali.
Abitanti censiti[5]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Alberto Barbini | lista civica Vivere Caprezzo | Sindaco | [6] |
27 maggio 2019 | in carica | Pierangelo Ballardini | lista civica Continuità e sviluppo | Sindaco | [6] |
Fa parte dell'unione montana di comuni Valgrande e del Lago di Mergozzo.
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