Campi Bisenzio (/ˈkampi biˈzɛnʦjo/[5]) è un comune italiano di 48 066 abitanti[1] della città metropolitana di Firenze in Toscana.
Campi Bisenzio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Grazia Li Fauci (commissario prefettizio) dal 17-8-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 43°49′32″N 11°08′00″E |
Altitudine | 38 m s.l.m. |
Superficie | 28,75 km² |
Abitanti | 48 066[1] (31-8-2022) |
Densità | 1 671,86 ab./km² |
Frazioni | Capalle, Il Rosi, La Villa, San Cresci, San Donnino, San Giusto, San Lorenzo, San Martino, San Piero a Ponti, Santa Maria, Sant'Angelo a Lecore, Santo Stefano[2] |
Comuni confinanti | Calenzano, Firenze, Poggio a Caiano (PO), Prato (PO), Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 50013 |
Prefisso | 055 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 048006 |
Cod. catastale | B507 |
Targa | FI |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona D, 1 721 GG[4] |
Nome abitanti | campigiani |
Patrono | Beata Teresa Maria della Croce (Teresa Manetti) |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Il territorio comunale si sviluppa a livello pianeggiante, nella parte centrale della piana di Firenze-Prato-Pistoia. È attraversato da nord a sud dal fiume Bisenzio.
Anticamente la località era nota solo come "Campi": così la cita, ad esempio, Dante Alighieri nella sua Divina Commedia.[6] Il nome forse derivava dalla suddivisione in numerosi campi del territorio. L'attuale denominazione di Campi Bisenzio fu assunta solo nel 1862,[7] con l'aggiunta del nome del fiume che attraversa la città.
Nello stemma del comune è rappresentato, su fondo rosso, un levriere rampante con collare azzurro, sormontato da una corona murale in oro con muro aperto di quattro porte, di cui tre a vista, e sedici finestre, di cui nove a vista, sormontate da sedici merli. Il gonfalone è composto da un drappo rosso, riportante l'arme sopra descritta, con la scritta d'oro "Comune Campi Bisenzio" su due righe in capo e in punta. Lo stemma è di antiche (il comune lo adotta almeno dal 1774) e oscure origini. Una prima ipotesi, formulata dall'araldista Luigi Passerini (XIX sec.) lo fa derivare dall'assonanza tra la parola cane (in latino canis) e il nome del paese, anticamente scritto anche "Canpis". Una seconda ipotesi, più elegante, cerca le origini del blasone nella secolare fedeltà di Campi alla città di Firenze, ben rappresentata dal cane. Una terza ipotesi collega la figura del levriero all'antica tradizione di caccia che ha caratterizzato il territorio campigiano.
Nei pressi del casello di Firenze Nord, sorge la Chiesa di San Giovanni Battista all'Autostrada (1964), opera di Giovanni Michelucci
Abitanti censiti[8]
Secondo l'ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 8 819 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate (la percentuale è sul totale della popolazione residente) erano:
La Biblioteca Tiziano Terzani è una biblioteca pubblica che svolge anche il ruolo di Centro regionale di servizi per le biblioteche per ragazzi toscane[9]
Museo Antonio Manzi, si trova all'interno delle sale di Villa Rucellai, nel centro storico di Campi Bisenzio.
Museo Archeologico di Gonfienti. Ospitato nella Rocca Strozzi. Aperto al pubblico il 16 luglio 2022.
I nomi di Campi Bisenzio e di sue frazioni compare in diverse opere letterarie.
«Ma la cittadinanza, ch'è or mista |
(Dante Alighieri, Divina Commedia) |
Campi Bisenzio ed alcune frazioni sono apparse o sono state citate in alcune opere cinematografiche e televisive
Ha sede nel comune la Società Filarmonica Michelangiolo Paoli, fondata nel 1816.
Unità di misura
Unità di misura tipica del comune di Campi è lo scalino, una sorta di lunghezza o volume approssimativa che serve per misurare la quantità d'acqua presente nel fiume bisenzio. Dato che nel ponte ci sono degli scalini i contadini li contavano e in base a quanti erano sopra il livello dell'acqua misuravano le condizioni del fiume (in secca o piena)
Il piatto più tradizionale e noto è la pecora alla campigiana. Campi Bisenzio contende la paternità dell'invenzione della finocchiona con Greve in Chianti, quella del roventino con Sesto Fiorentino.
Un altro secondo piatto tipico della zona è il cielo stellato; si tratta di un secondo piatto di chiara origine "povera" e contadina che si ottiene tritando finemente con una mezzaluna del lesso (possibilmente magro), tre o quattro spicchi di aglio e qualche fogliolina di prezzemolo. Si soffrigge lentamente il composto ottenuto in una padella ampia, si sala e si pepa, si aggiunge un uovo a porzione e si cuoce come una normale frittata.
Un dolce tipico sono le "campigiane", paste di forma tonda, ripiene di crema pasticciera.
La frazione di Capalle è da sempre "specializzata" nella cucina del papero (molto noto è il collo di papero ripieno).
I ranocchi fritti o "all'uovo", sono una specialità delle frazioni meridionali, San Donnino, San Piero a Ponti e Sant'Angelo a Lecore, legata ai laghetti presenti in questa zona.
La cucina locale presenta anche specialità toscane (in particolare fiorentine) come la ribollita, la pappa al pomodoro, il lampredotto, la trippa alla fiorentina, il castagnaccio (qui chiamato "ghirighio"), la schiacciata con l'uva, la schiacciata alla fiorentina, la bistecca alla fiorentina, le frittelle di riso ed i cenci.
Il territorio comunale di Campi Bisenzio è suddiviso nelle seguenti frazioni:[2]
Altre località minori del comune, storicamente riconosciute dalla comunità, sono quelle di Case Papucci, Centola, Fornello, La Madonnina, Le Miccine, Le Torri, Limite, Maccione, Ponte all'Asse, Prataccio, San Giorgio a Colonica (in comune con Prato), Tre Ville (area industriale a nord di Capalle dove trova sede la Cecchi Gori Home Video) e Valico.
Le attività agricole sono ridotte ad un ruolo estremamente marginale. Nel campo industriale sono presenti manifatture tessili (Malo), chimiche (Beyfin), del mobilio, dell'abbigliamento, delle confezioni, dei laterizi, dell'alta tecnologia (Officine Galileo), meccaniche (QF) e di telefonia. Molto sviluppato il settore commerciale (è presente il grande centro commerciale I Gigli) e alberghiero. Sopravvive, ma in misura ridotta e senza le caratteristiche del passato (lavoro a domicilio, manualità etc.), la tradizionale lavorazione della paglia e dei suoi prodotti (cappelli, borse etc...) che tanta importanza ebbe per l'economia della zona fino al secondo dopoguerra.
Fino al 1931 Campi Bisenzio era servita dalla linea tranviaria Firenze-Poggio a Caiano-Prato.
I trasporti interurbani vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da ATAF, SITA e Copit[18].
A San Donnino è situata l'unica stazione ferroviaria comunale, riaperta nel 2009[19] dopo una lunga chiusura.
Il comune di Campi Bisenzio, nella sua millenaria storia, ha conosciuto diverse variazioni territoriali, alcune di grande entità. La prima organizzazione territoriale della zona fu la Podesteria, entità amministrativa creata dalla Repubblica Fiorentina alla fine del XIV sec. e basata sull'organizzazione ecclesiastica: la Podesteria di Campi comprendeva i territori dei popoli della Pieve di Santo Stefano a Campi, delle proprie suffraganee e della Propositura dei SS Quirico e Giulitta a Capalle. Allora il territorio podestarile non comprendeva la frazione di San Donnino (allora facente parte della Lega di Brozzi), la parte di Sant'Angelo a Lecore oggi a nord della Via Pistoiese (allora compresa nella Podesteria di Signa) ma in compenso comprendeva la parte di San Piero a Ponti a sud della Via Pistoiese. Questo assetto si mantenne invariato fino al 1774, quando, con la riforma amministrativa del Granduca Pietro Leopoldo fu decisa la soppressione delle vecchie istituzioni medievali ed una riduzione del numero delle ex leghe e podesterie, ora ribattezzate "comunità": la nuova comunità di Campi fu allargata con l'annessione dei territori facenti fino ad allora capo a Signa, Calenzano e Montemurlo. Era una circoscrizione amplissima e di difficile gestione, che univa assieme popoli e territori che spesso non avevano nulla in comune con il capoluogo (si pensi a Montemurlo o ai popoli della zona montuosa calenzanese), tanto che nel 1808, durante il governo francese della Toscana, i quattro comuni venivano suddivisi di nuovo con piccole modifiche territoriali per razionalizzarne i vecchi confini. In questa occasione il comune di Campi assunse i confini attuali, esclusa San Donnino, con uno scambio di territori lungo la Via Pistoiese col comune di Signa che vide la fissazione del confine comunale lungo la strada. L'ultima modifica del territorio comunale risale al 1928, quando, soppresso il confinante comune di Brozzi, la frazione di San Donnino fu annessa al Comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1944 | 1946 | Arnoldo Nesti | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1946 | 1956 | Spartaco Conti | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1956 | 1965 | Vasco Puccini | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1965 | 1971 | Primaldo Paolieri | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1971 | 1979 | Liberto Roti | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1979 | 1990 | Anna Maria Mancini | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1990 | 2004 | Adriano Chini | Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra Democratici di Sinistra |
Sindaco | |
2004 | 2007 | Fiorella Alunni | Democratici di Sinistra | Sindaco | |
2007 | 2008 | Adriano Chini | Democratici di Sinistra Partito Democratico |
Vice-sindaco | |
2008 | 2013 | Adriano Chini | Partito Democratico | Sindaco | |
2013 | 2022 | Emiliano Fossi | Partito Democratico | Sindaco | |
2022 | in carica | Grazia Li Fauci | Consiglio Comunale sciolto per dimissioni del Sindaco | Commissario Prefettizio | |
Di seguito sono elencate le città gemellate con Campi Bisenzio e l'anno di gemellaggio[20]:
Campi Bisenzio è stata per due volte città di partenza di tappe della massima competizione ciclistica italiana: il 23 maggio 2009, con arrivo al Santuario della Madonna di San Luca a Bologna ed il 17 maggio 2016, con arrivo a Sestola.
Ha sede nel comune la società di calcio Lanciotto, che nella stagione 2010/11 ha raggiunto il suo massimo risultato disputando la Serie D.
La squadra maschile di pallavolo A.S.D. Pallavolo U. e A. Bacci milita in serie B2.
Nel comune è presente anche la squadra di Serie A di rugby a 15 Le Puma bisenzio, compagine della società I Puma Bisenzio ASD con sede in via delle Molina, 1.
Altri progetti
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