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Calco[4] (Calch in dialetto brianzolo[5][6]) è un comune italiano di 5 428 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia.

Calco
comune
Calco – Veduta
Calco – Veduta
Chiesa di San Vigilio
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
Amministrazione
SindacoStefano Motta (lista civica) dal 31-5-2015
Territorio
Coordinate45°43′N 9°25′E
Altitudine320 m s.l.m.
Superficie4,59 km²
Abitanti5 428[1] (31-12-2019)
Densità1 182,57 ab./km²
FrazioniArlate, Calco Superiore
Comuni confinantiBrivio, Imbersago, Merate, Olgiate Molgora, Villa d'Adda (BG), Pontida (BG)
Altre informazioni
Cod. postale23885
Prefisso039
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT097012
Cod. catastaleB396
TargaLC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 471 GG[3]
Nome abitanticalchesi
Patronosan Vigilio
Cartografia
Calco
Calco – Mappa
Calco – Mappa
Posizione del comune di Calco nella provincia di Lecco
Sito istituzionale
Panorama di Calco
Panorama di Calco

Geografia fisica



Territorio


È ubicato tra le colline che fiancheggiano l'Adda, a nord-ovest del lago di Sartirana. Comprende anche il vicino centro di Arlate, situato più ad est, su di un terrazzamento prospiciente il corso del fiume Adda. Il territorio è per la maggior parte collinare con un'altezza minima di 193 m s.l.m. e massima di 379 m s.l.m..


Sismicità


Calco è classificata come zona sismica 4 (Classificazione sismica dell'Italia) a cui corrisponde una pericolosità molto bassa, per cui le possibilità di danni dovuti alle scosse sono basse.


Clima


Il clima a Calco è oceanico di tipo CFB secondo la classificazione dei climi di Köppen. Fa parte dei climi temperati delle medie latitudini: il mese più freddo ha una temperatura media compresa tra -3 °C e 18 °C; almeno un mese ha una temperatura media superiore a 10 °C. Pertanto (come tutti i climi di tipo C) è presente sia una stagione estiva sia una invernale. Il clima è temperato umido in tutte le stagioni con estati calde; il mese più caldo ha una temperatura inferiore a 22 °C. Per gli impianti termici il limite massimo consentito è di 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile. Al di fuori di tali periodi essi possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l'esercizio e comunque con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita a pieno regime.


Origine del nome


Un'ipotesi fa riferimento al fatto che Strabone, storico e geografo greco (vissuto tra il 63 a. C. e il 19 d. C.) narra che i Romani, per ripopolare il Lario e le sponde dell'Adda, dopo la cacciata dei "barbari" Celti o Insubri, abbiano deportato in queste zone una grande quantità di Greci. Alcuni originari dell'isola di Calchi, nel mar Egeo, insediatisi sulle colline, chiamarono Calco la zona, in ricordo della loro patria lontana, a cui erano stati strappati e alla quale molto somigliava. Un'altra ipotesi fa risalire il nome alla voce celtica Calk, calce o masso calcareo, a causa dell'esistenza di pietra calcarea nella zona.

Un'ulteriore ipotesi fa risalire il toponimo a un certo Calcos, guerriero greco che avrebbe ricevuto il villaggio in dono dopo aver salvato la moglie del re longobardo Romualdo.[7]


Storia


Le prime notizie sull'esistenza del paese moderno, o meglio, sull'insediamento umano delle colline Calchesi, si trovano in una pergamena del 936/937 d.C., un atto di permuta tra l'arciprete della basilica di San Giovanni Battista e un tale Guarimberto, che firma in qualità di abitante di Calco: Signum + manibus Umberti filii quondam Gumperti de Calego Alcherio signore di Airuno; quest'ultimo, in partenza per una guerra, decide di fare delle donazioni alle Chiese di Sant'Alessandro di Brivio e San Damiano di Airuno affinché, in caso di sua morte in battaglia, si officiasse un certo numero di Sante Messe a suffragio della sua anima. Prima dell'anno mille, Calco è citato in altre cinque carte, due atti di vendita redatti a Lecco il 6 aprile del 975, nei quali il Conte di Lecco Attone di Guiberto, vende beni e terreni situati in diverse zone del territorio di Bergamo. Nobile di legge Franca, Attone governava, in nome di Carlo Magno, un vasto territorio a cavallo fra le attuali provincie di Lecco e Bergamo. Questa indicazione consente datare l'origine di Calco con certezza almeno al periodo del regno Longobardo; Umbertus (carta del luglio 975), professandosi di legge longobarda a circa 200 anni dalla conquista Franca, di fatto certifica e mantiene una identità "nazionale" consolidata probabilmente da molto tempo, presente e radicata sulle colline Calchesi. Se si pensa alla certa presenza dell'impero Romano nella zona, e ancor prima di altri popoli (Insubri, Celti ecc.), l'ipotesi di datare l'esistenza di Calco all'epoca longobarda può anche essere considerata riduttiva. La prima notizia certa dell'esistenza di Arlate, o meglio del Monastero di Arlate è in una carta del 1162, dove in un atto di cessione di terreni viene certificato che quest'ultimi confinano con il Monastero (Monasteri San Columbani), anche se abitanti di un Vico Arelato si definivano tali Podone, Bonone e Auriprando, firmatari come testimoni di tre carte del 879, 983 e 999. Alcuni storici ritengono l'Arelato, citato nelle tre carte, come l'insediamento da cui ebbe origine Arlate mentre altri la pensano diversamente.

Calco fece successivamente parte del Contado della Martesana.[7]

Di orientamento ghibellino, i signorotti di Calco e Arlate con altri paesi della Brianza, nel periodo delle lotte contro i guelfi, otterranno per la loro fedeltà ai potenti di Milano, esenzioni e privilegi vari. Autonome e separate, le due comunità si troveranno coinvolte nelle lotte di successione del Ducato di Milano, con il castello di Calco che venne distrutto in quanto rigugio di ghibellini milanesi[7]; Calco era infatti legato alle vicende dei Calchi, proprietari e Signori di vaste zone della Brianza oltre che fedeli vassalli dei duchi di Milano dai quali ottennero onori e potere; Arlate, feudo della famiglia Vimercati, stretto attorno al proprio Monastero di Suore Cluniacensi, a sua volta proprietario di terre, mulini e anime.

Questa fedeltà si rivelerà molto importante per il Duca di Milano quando l'Adda, nel 1428, diventa confine di Stato con la Repubblica di Venezia, ma che porterà danni per gli abitanti dei due paesi, i quali subiranno le conseguenze delle lotte di successione, cioè invasioni periodiche di eserciti, che solitamente si lasciavano dietro, lutti, distruzioni, fame e pestilenze, come ad esempio dopo il passaggio dei Lanzichenecchi nel 1629-30, che lasciò Arlate spopolata. Durante la guerra tra Ducato e Serenissima, il castello di Calco fu rifugio di Francesco Sforza[7].

Spagnoli, Francesi, Tedeschi e altri contribuirono in modo notevole a peggiorare le già precarie condizioni materiali delle due comunità. Solo con l'arrivo degli Austriaci (1713 trattato di Utrecht), e il loro insediamento come nuovi padroni, si assiste ad un periodo di relativa tranquillità.

Sotto il Governo di Maria Teresa d'Austria comincia una nuova era, almeno per i ceti più abbienti. Si riordina l'amministrazione dello Stato, si incentiva e si organizza la produzione agricola, si dà impulso alle comunicazioni e alla nascente industria.

Nel riordino della pubblica amministrazione si procede alla stesura del catasto delle terre, (che si chiamerà in suo onore Teresiano) e all'accorpamento delle comunità più piccole. In relazione a questa riforma nel 1753 le due comunità autonome di Calco e Arlate sono unificate in un'unica realtà amministrativa, da quella data inizia la vicenda del Comune di Calco.

Abitato prevalentemente da contadini, coloni o pigionanti di nobili famiglie, il Comune, dal punto di vista sociale, segue le vicende di altri Comuni della zona, con problemi di vario genere legati soprattutto alle miserevoli condizioni di vita della popolazione, alla mancanza d'istruzione e all'assenza di concrete prospettive per la stragrande maggioranza degli abitanti del paese.

L'avvento del Regno d'Italia non migliora eccessivamente le misere condizioni del popolo, anzi in alcuni casi le peggiora. Il 21 febbraio 1897 il Consiglio Comunale di Calco minaccia di dimettersi in massa perché non d'accordo sull'applicazione del raddoppio della tassa famiglia da 600 a 1200 lire annue (il focatico).

Durante il periodo fascista vi è un'unificazione "spontanea" dei Comuni di Olgiate Molgora, Calco e Mondonico su proposta del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato e Ministro per gli affari Interni Benito Mussolini, a cui viene concessa dal Re con decreto legge N°382 del 17 marzo 1927 la facoltà di ampliare, unire, sciogliere ecc. i comuni del Regno, cosa che il Re d'Italia, Vittorio Emanuele III farà per i tre Comuni il giorno 2 giugno 1927 con Regio decreto n. 1032. Egli unisce o meglio aggrega i Comuni di Calco e Mondonico ad Olgiate Molgora, modificandone il nome in quello di Olgiate Calco con Regio decreto del 15 gennaio 1928 n. 79 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 6 febbraio 1928 con il numero 30. Terminato il ventennio fascista, si risveglia lo spirito "libero" dei Calchesi che, come in molti altri comuni, chiedono di tornare autonomi e indipendenti. Il comune entra nella sovranità amministrativa il 13 settembre 1953, data dalla quale scompare il comune di Olgiate Calco come luogo di nascita di molti Calchesi. Comunque la sorte di Calco, Olgiate e Mondonico fu condivisa da moltissimi comuni Italiani aggregati d'imperio dal Governo di Benito Mussolini con il permesso del Re. Il sistema difensivo è stato realizzato probabilmente dai signorotti del vicino paese di Calco, la nobile famiglia Calchi, proprietaria di vasto territorio nella zona, a cui successivamente subentrano i nobili Vimercati; di questo contesto difensivo oggi si è persa ogni traccia. Il paese o borgo di Arlate, è già citato in una serie di atti notarili dei secoli IX-X dove compaiono i nomi di tali: Auriprando, Bonone e Podone che firmano in qualità di testimoni tali documenti dichiarando di abitare in Vico arelato, oltre che certificare la loro appartenenza alla legge longobarda In seguito a varie controversie, oltre che con le monache dell'Annunciata, anche con Brivio e Imbersago, la chiesa era diventata nel 1681 sede della parrocchia dei SS Gottardo e Colombano con giurisdizione e cura di circa 180/200 anime. Con l'arrivo dei francesi e la conseguente soppressione del monastero dell'Annunciata di Milano, vengono confiscati e incamerati anche i beni ancora posseduti in Arlate dalle monache, ponendo così fine alla pluricentenaria presenza Cluniacense nel paese, dove rimane, come unica testimonianza del loro passaggio, la chiesa.

Geograficamente il paese è diviso in due parti: Calco inferiore o Calco "basso", parte principale e preponderante del paese, e Calco superiore o Calco "alto", vicino a Sartirana, frazione di Merate. Nel campanile della chiesa ci sono 5 campane in DO3 fuse da Pruneri nel 1886. All'interno della chiesa c'è un organo costruito nel 1772 dai Serassi e restaurato nel 1995 dai Fratelli Pirola di Sovico.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Vigilio (Calco).
Lo stesso argomento in dettaglio: Arlate.

Architetture civili


Monumento in onore dei caduti della seconda guerra mondiale
Monumento in onore dei caduti della seconda guerra mondiale

Architetture militari


Sono presenti alcune torri militari facenti parte dell'antico sistema difensivo milanese e oggi adibite ad abitazioni.


Aree naturali


Fra le colline di Calco Superiore è presente il territorio di Sartirana dove è presente un lago dal nome omonimo.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[17]


Etnie e minoranze straniere


Gli stranieri residenti nel comune sono 542, ovvero il 10,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[18]:

  1. Marocco, 84
  2. Romania, 72
  3. Albania, 67
  4. Burkina Faso, 35
  5. Perù, 29
  6. Senegal, 27
  7. Costa d'Avorio, 24

Lingue e dialetti


Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto brianzolo.

Oltre alla lingua italiana, a Calco è utilizzato il locale dialetto brianzolo, una variante della lingua lombarda.


Religione


Lo stesso argomento in dettaglio: Arcidiocesi di Milano.

La maggior parte degli abitanti è di religione cristiana. Il paese è costituito di due parrocchie: San Vigilio (Calco) e Santi Gottardo e Colombano (Arlate).


Cultura



Istruzione



Biblioteche

Nel paese è presente una biblioteca civica.


Scuole

Sono presenti una scuola dell'infanzia situata vicino alla chiesa di San Vigilio, una scuola primaria e una scuola secondaria di primo grado. Tutti questi complessi sono interamente alimentati a pannelli solari e fotovoltaici.


Teatro


All'interno del paese è presente un teatro di proprietà della parrocchia.


Musica


È presente una scuola di musica che offre corsi di musica di pianoforte, violino e viola, violoncello, flauto, batteria e percussioni, chitarra classica –acustica- elettrica, basso elettrico, tromba, clarinetto e sassofono, canto lirico e moderno, teoria musicale, musica d'insieme 1º e 2º livello.


Geografia antropica



Suddivisioni storiche



Frazioni


CALCO SUPERIORE: è l'insieme delle località collinari: Vescogna, Sant'Ambrogio, Torre, Ronco, Grugana, Caviggiolo, Ronchetto ecc. Alessandro Calchi fece costruire una chiesetta dedicata ai santi Carlo e Maddalena (368 m s.l.m., 354 abitanti). ARLATE: è una frazione del comune, si differenzia dal paese principalmente perché è collocata in una zona più pianeggiante.


Infrastrutture e trasporti



Strade


Il comune è attraversato dalla Strada Statale 342 "Briantea", ComoBergamo e dalla Strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga


Ferrovie


Viene servito dalla stazione di Olgiate-Calco-Brivio, posta sulla linea Lecco-Milano.


Amministrazione



Gemellaggi


Calco è gemellata con 2 città del mondo:


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. La denominazione deriva dagli strati compressi di sabbia affioranti nel sito. Cfr. Ottavio Lurati, Toponymie et géologie, in Quaderni di semantica, anno XXIX, numero 2, dicembre 2008, 443.
  5. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 116, ISBN 88-11-30500-4.
  6. Amanzio Aondio - Felice Bassani (a cura di), Dialetto da salvare, Oggiono, Cattaneo Editore, 1983, p. 221.
  7. Borghese, p. 124.
  8. Chiesa di S. Vigilio - complesso, su lombardiabeniculturali.it.
  9. TCI, Le province di Como e Lecco [...], p. 149.
  10. Chiesa dei SS. Gottardo e Colombano in Arlate - complesso, su lombardiabeniculturali.it.
  11. Belloni et al., p. 249.
  12. Villa Moriggia - complesso, su lombardiabeniculturali.it.
  13. Villa Strigelli - complesso, su lombardiabeniculturali.it.
  14. Villa Camerini - complesso, su lombardiabeniculturali.it.
  15. Villa Cavalli, su lombardiabeniculturali.it.
  16. Unione rescissa nel 1953.
  17. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  18. Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 22 agosto 2013 (archiviato il 22 giugno 2013).

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Calco

Calco ist eine italienische Gemeinde mit 5428 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Lecco, Region Lombardei.

[en] Calco

Calco (Brianzöö: Calch) is a comune (municipality) in the Province of Lecco in the Italian region Lombardy, located about 35 kilometres (22 mi) northeast of Milan and about 15 kilometres (9 mi) south of Lecco. As of 31 December 2004, it had a population of 4,284 and an area of 4.6 square kilometres (1.8 sq mi).[3]

[es] Calco (Italia)

Calco es una localidad y comuna de Italia ubicada en la provincia de Lecco, región de Lombardia. Su población es de 4.039 habitantes y su superficie es de 4.62 km².

[fr] Calco

Calco est une commune italienne de la province de Lecco dans la région Lombardie en Italie.
- [it] Calco (Italia)

[ru] Калько

Калько (итал. Calco) — коммуна в Италии, располагается в регионе Ломбардия, подчиняется административному центру Лекко.



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