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Bassano Romano è un comune italiano di 4 568 abitanti[1] della provincia di Viterbo nel Lazio.

Bassano Romano
comune
Bassano Romano – Veduta
Bassano Romano – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Provincia Viterbo
Amministrazione
SindacoEmanuele Maggi (lista civica) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate42°13′31″N 12°11′24″E
Altitudine360 m s.l.m.
Superficie37,55 km²
Abitanti4 568[1] (31-8-2022)
Densità121,65 ab./km²
Comuni confinantiBracciano (RM), Capranica, Oriolo Romano, Sutri, Vejano
Altre informazioni
Cod. postale01030
Prefisso0761
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT056005
Cod. catastaleA704
TargaVT
Cl. sismicazona 3B (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 2 060 GG[3]
Nome abitantibassanesi
Patronosan Gratiliano
Giorno festivo12 agosto
Cartografia
Bassano Romano
Bassano Romano – Mappa
Bassano Romano – Mappa
Posizione del comune di Bassano Romano nella provincia di Viterbo
Sito istituzionale
Madonna dei Monti
Madonna dei Monti
Santa Maria Assunta
Santa Maria Assunta
San Gratiliano
San Gratiliano
Chiesa del monastero di San Vincenzo
Chiesa del monastero di San Vincenzo

Geografia fisica



Territorio


Situato ad un'altitudine di 360 metri s.l.m., si colloca a metà strada tra il lago di Bracciano e il lago di Vico, entrambi di origine vulcanica. Il territorio, principalmente collinare, è immerso in un ambiente ricco di vegetazione lussureggiante, caratterizzata principalmente da alberi secolari di faggi, castagni e querce. Queste caratteristiche fanno in modo che, in particolare durante il periodo estivo, il clima sia apprezzato soprattutto per la sua aria salubre e fresca.

Nella parte sud del territorio comunale all'interno del Parco naturale regionale di Bracciano-Martignano nei Monti Sabatini sono presenti le Faggete di Monte Raschio e Oriolo, sito SIC IT6010034.[4]


Clima



Storia


Le origini sono datate attorno all'anno 1000, quando compaiono i primi agglomerati urbani al fine dello sfruttamento delle risorse naturali. Nel 1160 Enotrio Serco, ricco possidente terriero, decide di costruire quello che poi diventerà un palazzo principesco con affreschi di illustri artisti.[5][6]

Nel 1482 papa Sisto IV assegna agli Anguillara, famiglia patrizia romana, il "Foedus Bassani"; la crescita (demografica, culturale e artistica) di Bassano subisce però un'accelerazione solo a partire dal 1595, anno in cui, attraverso una concessione di papa Clemente VIII, viene ceduto alla famiglia Giustiniani del ramo De Banca[6], mercanti genovesi. Nel 1605 Bassano viene eretto a marchesato e prendono inizio molti lavori per la costruzione di una casina di caccia (denominata comunemente “La Rocca”), di granai, una chiesa (quella di san Vincenzo) e del ponte delle Vaschie. In questo periodo giungono a Bassano molti artisti come Francesco Albani, Domenico Zampieri e Antonio Tempesta.

Nel 1644, con bolla di papa Innocenzo X, il feudo di Bassano viene eretto a principato e iniziano così le visite del papa e di altri principi, tra cui Giacomo III Stuart, pretendente al trono d'Inghilterra. Nel 1735, proveniente da Siena, si trasferisce con la famiglia il maestro di maiolica artistica Bartolomeo Terchi. Si abbattono su Bassano numerose epidemie: nel 1709, nel 1770 e nel 1786. Nel 1799 i francesi, che per mezzo di Napoleone hanno creato in Italia la Repubblica Romana, si scontrano per ben quattro volte con gli insorti. Nel 1854 il principato di Bassano passa dai Giustiniani agli Odescalchi.

Durante il secondo conflitto mondiale, Bassano è teatro di duri scontri tra le forze naziste di occupazione e gli Alleati. Il paese è occupato interamente dal Genio Pontieri della Wehrmacht. I partigiani sono molto attivi, infatti compiono molte azioni di sabotaggio, primo fra tutti è da ricordare Mariano Buratti, medaglia d'oro al valor militare.

Nel 1964 il nome cambia da Bassano di Sutri a Bassano Romano[7].


Simboli


Stemma comunale:

«D'argento al busto di san Gratiliano col manto di rosso, accompagnato da una fascia-banda d'azzurro, la fascia caricata della scritta d'oro in lettere capitali "san gratilianus" e la banda caricata delle lettere, anch'esse in capitale puntate "P.C.T.B." pure d'oro.[8]»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Architetture civili


Palazzo Giustiniani-Odescalchi
Palazzo Giustiniani-Odescalchi

Altro


All'interno del borgo, che si snoda in più zone comunque situate su rupi tufacee per ovvie esigenze difensive, sono presenti numerosi altri edifici che presentano architetture interessanti e destinati a vari usi.

Si possono scorgere anche delle torri difensive, oggi trasformate in abitazioni, molto massicce, come quella situata a una testa del ponte delle Vaschie, costruito per volere di Vincenzo Giustiniani nella prima metà del XVII secolo e dal quale si ha una bella vista del Palazzo Giustiniani-Odescalchi.

A metà di questo ponte si trova, "incastonata" in una pessima edicola di cemento, la Madonna col Bambino, dipinta su ceramica dal noto maestro di maiolica Bartolomeo Terchi, che presenta una delicatezza e una morbidezza delle linee davvero apprezzabili.

Si scorgono poi piccole e numerose edicole contenenti ritratti scultorei o dipinti della Madonna in tutto il paese, sia nelle vie del centro storico, sia nelle strade di campagna; sono stati ritrovati anche resti di ville romane e le origini etrusche sono testimoniate dalla presenza di ambienti scavati nel tufo, nel tempo rimaneggiati e oggi destinati a vari usi.


Aree naturali



La Zona Speciale di Conservazione

Nel dicembre 2016 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha promosso il sito SIC IT6010034 Faggete di Monte Raschio e Oriolo[9], individuato nel giugno 1996,[10] a Zona Speciale di Conservazione (ZSC). Le Faggete di Monte Raschio e Oriolo, sono un bosco di faggi che si estende per 712 ha, tra i comuni di Bassano Romano ed Oriolo Romano, interessando i rilievi di monte Termine (591 m s.l.m.), Poggio Stracciacappello (567 m s.l.m.), monte Lungo (530 m s.l.m.), i Valloni di Fonte Vitabbia (450 m s.l.m.) e monte Raschio (552 m s.l.m.). La ZSC era stata candidata Il 2 febbraio 2015 per il riconoscimento di sito naturale UNESCO; purtroppo, la candidatura della faggeta nel territorio di Bassano Romano è stata rigettata dal World Heritage Committee causa i tagli indiscriminati di 1180 faggi avvenuti nel 2011 tra monte Termine e i Valloni di Fonte Vitabbia.[11] Attualmente, l'area protetta comprende al suo interno il sito UNESCO della Faggeta vetusta depressa di Monte Raschio di Oriolo Romano, entrata a far parte nel 2017 dei siti UNESCO Patrimonio Mondiale Naturale dell'Umanità. Nonostante l'esclusione, i tagli dei faggi non si sono fermati e sono continuati fino ad ottobre 2017, secondo quanto stabilito nel Piano di assestamento forestale (2005-2015) adottato dall’Università agraria di Bassano Romano; sono stati sospesi solo con l'intervento della Regione Lazio[12] peraltro su sollecitazione dalla nuova consigliatura della locale UA.[13]


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[14]


Economia


Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[15]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Bassano Romano 224 0,96% 0,05% 377 0,63% 0,02% 229 390 225 377
Viterbo 23.371 5,13% 59.399 3,86% 23.658 59.741 24.131 61.493
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 224 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,96% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 377 addetti, lo 0,63% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato una persona (1,68).


Infrastrutture e trasporti



Ferrovie


La stazione di Bassano Romano posta sulla linea Viterbo-Roma era a servizio del centro abitato fino al 2000. Vi transitano i treni diretti a Roma e a Viterbo, ma nessun treno effettua fermata.


Amministrazione


Nel 1964 Bassano di Sutri cambia denominazione in Bassano Romano.


Gemellaggi



Cimitero comunale


Nel comune rutulo sono sepolti gli artisti:


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Faggete di Monte Raschio e Oriolo, su Natura 2000, 15 marzo 2018. URL consultato il 16 ottobre 2019.
  5. Storia, su comune.bassanoromano.vt.it, Comune di Bassano Romano.
  6. I Giustiniani di Genova - BASSANO ROMANO "L'ANTICO FEUDO DEI GIUSTINIANI", su Giustiniani.info.
  7. D.P.R. n. 4 del 6 gennaio 1964 "Mutamento della denominazione del comune di Bassano di Sutri in quella di Bassano Romano in provincia di Viterbo" [collegamento interrotto], su normeinrete.it, G.U. n. 40, p. 683, 15 febbraio 1964.
  8. Comune di Bassano Romano, Art. 3. Stemma, gonfalone e logo del Comune (PDF), in Statuto comunale.
  9. Cfr. (EN) Natura 2000 - Standard data form IT6010034, su Natura2000 Network Viewer, Agenzia europea dell'ambiente.
  10. Decreto ministeriale 6 dicembre 2016, n. , articolo 1, in materia di "Designazione di una zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica alpina, di una ZSC della regione biogeografica continentale e di 140 ZSC della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Lazio, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357" in GU SG n.301 27 dicembre 2016, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 16 ottobre 2019.
  11. Sulla questione dei tagli dei faggi a Bassano Romano si è occupata a lungo la stampa locale riportando la cronaca ed ospitando interventi di associazioni di protezione ambientale, si veda gli articoli: Enza Ferri, Alessandro Moroni, Salviamo la Faggeta, in TusciaWeb, 7 settembre 2011. URL consultato il 14 ottobre 2019. Enzo Calevi (delegato sezione LIPU Viterbo), “Stanno distruggendo la faggeta”, in TusciaWeb, 8 novembre 2011. URL consultato il 14 ottobre 2019. Redazione, Tagli alla faggeta di Bassano Romano: indagini a spron battuto, in Corriere di Viterbo, 7 gennaio 2013. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2019). Fulco Pratesi, Il taglio del bosco (di Biancaneve), in Corriere della Sera - Roma, 22 febbraio 2013. URL consultato il 14 ottobre 2019. Enza Ferri, responsabile sez. Tutela Ambiente Prociv-Arci Bassano Romano, A rischio la Faggeta monumento millenario, in faggetalagodivico.it, 25 febbraio 2013. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2016). Circolo di Rifondazione comunista di Bassano Romano – Oriolo, La faggeta di Bassano Romano fuori dall’Unesco, in TusciaWeb, 25 febbraio 2016. URL consultato il 14 ottobre 2019. Redazione, Tagli alla faggeta di Bassano: un crimine contro l'umanità, in Corriere di Viterbo, 12 marzo 2016. URL consultato il 14 ottobre 2019. Esistono, inoltre, filmati che documentano il taglio della faggeta disponibili sul canale YouTube “sentinellebassano”: Sentinelle dei boschi Prociv-Arci Bassano Romano, Fonte Vitabbia Riserva integrale e Crimine ambientale, su YouTube, 27 marzo 2012. URL consultato il 14 ottobre 2019.; Sentinelle dei boschi Prociv-Arci Bassano Romano, C'era una volta il bosco, su YouTube, 27 marzo 2012. URL consultato il 14 ottobre 2019. La vicenda del taglio illegale di 1180 faggi si è conclusa con una sanzione amministrativa di ottomila euro (circa € 6,7 a faggio) elevata all’Università Agraria Redazione, Università di Agraria, sanzioni per il taglio del bosco, in TusciaWeb, 6 aprile 2012. URL consultato il 25 ottobre 2020.
  12. Ugo Baldi, Bassano Romano, la Regione Lazio blocca il taglio boschivo della faggeta, in Il Messaggero - Viterbo, 26 ottobre 2017. URL consultato il 14 ottobre 2019. Gino De Paolis, capogruppo “Insieme per il Lazio”, “Faggeta Bassano, sospesi i tagli boschivi”, in TusciaWeb, 26 ottobre 2017. URL consultato il 14 ottobre 2019.
  13. Redazione, “I boschi di Bassano Romano non si toccano”, in ViterboPost, 23 ottobre 2017. URL consultato il 14 ottobre 2019.
  14. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).

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[de] Bassano Romano

Bassano Romano ist eine italienische Gemeinde in der Provinz Viterbo in der Region Latium mit 4729 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019). Sie liegt 72 Kilometer nordwestlich von Rom.

[en] Bassano Romano

Bassano Romano is a town and comune situated in the hills of Monti Sabatini in the province of Viterbo, in northern Lazio (Italy). With its origins about 1000 as the agricultural hamlet of Bassano di Sutri[3] the village's future was founded in 1160 by the wealthy landowner Enotrio Serco, who initiated the construction at the top of the slope of a fortified residence that over the centuries became a princely dwelling, frescoed by famous artists. In 1482 Pope Sixtus IV assigned the Foedus Bassani to the Anguillara, Roman patricians (patrizii di Roma). The growth of the comune redoubled after 1565, when the signory was reassigned by Pope Clement VIII to the Giustiniani, merchants of Genoese origin settled at Rome. In 1605 the signory was raised to a marquessate: a hunting lodge (casina di caccia) called "La Rocca", granaries, a stone bridge (the ponte delle Vaschie) and the church dedicated to San Vincenzo were all constructed. During the Giustiniani residence, artists were commissioned to carry out frescoes: Francesco Albani, Domenico Zampieri "Domenichino" and Antonio Tempesta are all represented. In 1644, a bulla of Pope Innocent X made the marchese of Bassano a prince, and the flock of papal and noble visitors included James Stuart, pretender to the thrones of England and Scotland. In 1735, under Giustiniani patronage the maiolica manufactory of Bartolomeo Terchi was transferred here from Siena.

[es] Bassano Romano

Bassano Romano[3] es una localidad italiana de la provincia de Viterbo, región de Lacio, con 4.884 habitantes.[4]

[fr] Bassano Romano

Bassano Romano est une commune italienne d'environ 4 750 habitants, située dans la province de Viterbe, dans la région Latium, en Italie centrale.Bassano Romano se trouve à 30 km du chef-lieu Viterbe et à 35 km du grand contournement de Rome.
- [it] Bassano Romano

[ru] Бассано-Романо

Бассано-Романо (итал. Bassano Romano) — коммуна в Италии, располагается в регионе Лацио, подчиняется административному центру Витербо.



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