Aragona (Raòna in siciliano) è un comune italiano di 8 677 abitanti[2] del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia.
|
Questa voce o sezione sugli argomenti centri abitati della Sicilia e Provincia di Agrigento non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Aragona comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Libero consorzio comunale | Agrigento |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Pendolino (lista civica) dal 14-6-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 37°24′26.58″N 13°37′08.2″E |
Altitudine | 400 m s.l.m. |
Superficie | 74,7[1] km² |
Abitanti | 8 677[2] (31-8-2022) |
Densità | 116,16 ab./km² |
Frazioni | Aragona Caldare, Zorba |
Comuni confinanti | Agrigento, Campofranco (CL), Casteltermini, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 92021 |
Prefisso | 0922 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 084003 |
Cod. catastale | A351 |
Targa | AG |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona C, 1 149 GG[4] |
Nome abitanti | aragonesi |
Patrono | Madonna del Rosario |
Giorno festivo | 7 ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Aragona nel libero consorzio comunale di Agrigento | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Nota soprattutto per le maccalube, il suo territorio comunale registra il più alto tasso di emigrazione d'Italia[5].
Aragona si trova sulle pendici orientali del monte Belvedere, a 428 m s.l.m..
Il 2 agosto del 1604, si aprì a Messina il 49° Parlamento Generale straordinario, presieduto dal viceré spagnolo Don Lorenzo Suarez de Figueroa e Cordoba. In occasione di questo Parlamento, il giovane conte del Comiso, don Baldassare III Naselli, presentò la domanda di fondazione di un nuovo villaggio da fabbricarsi nel suo feudo di Diesi. Il 6 settembre dello stesso anno la domanda del conte Naselli finiva sul tavolo del viceré Lorenzo Suarez, il quale ordinava che si facessero accertamenti sul merito. Fu come porre la prima pietra della fondazione del nuovo villaggio, che sarà chiamato come la madre del fondatore donna Beatrice Aragona Branciforti. Così con la "licentia populandi" il 6 gennaio 1606 grazie a Baldassare III Naselli nasceva Aragona.
I Naselli governarono il paese di Aragona sino al 1812, anno in cui fu abolito il feudalesimo. Di seguito si indicano i membri della famiglia che ressero il feudo di Diesi e poi la terra d'Aragona:
Alla sua morte, avvenuta ad Aragona il 28 settembre del 1889 il Palazzo di famiglia confluì nel patrimonio dell'Istituto Principe di Aragona, che per oltre un secolo, sotto la guida delle Figlie della Carità, si occuperà della cura dei minori. A lui si deve con ogni probabilità l'incarico all'architetto palermitano Giovan Battista Palazzotto per la creazione dell'attuale cappella (1874). Lo spazio sacro è composto da due ambienti adiacenti entrambi neoclassici, entrambi sono dotati di mensa eucaristica. Un monumento funebre neoclassico dedicatogli dall'erede si trova nel vano di ingresso alle cappelle, dedicatogli dall'erede Antonio Burgio Brancaccio.
Dal 1900 circa un gruppo di miniere di zolfo site nel territorio di Aragona in contrada Mintini si consorziarono fra di loro in modo da formare un complesso industriale. Fra queste alchemico quella della famiglia Pirandello.[6]
Lo stemma adottato dal Comune di Aragona è stato disegnato a partire dal blasone della famiglia Naselli, dal quale si differenzia per alcuni dettagli: la presenza di quattro anziché tre sfere, la loro collocazione all'interno della fascia centrale anziché nella parte inferiore dello scudo e la conseguente rappresentazione per intero del leone che, nello stemma originario della famiglia feudataria, era soltanto "nascente" dalla fascia.[7]
«D'azzurro, al leone d'oro, lampassato di rosso, con la fascia d'argento attraversante, caricata di quattro torte, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(R.D. del 24 agosto 1928, RR.LL.PP. del 21 gennaio 1929) |
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 19 ottobre 1933[8], è costituito da un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[9]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 i cittadini stranieri residenti ad Aragona erano 466. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano[10]:
Gennaio: si festeggia Sant'Antonio Abate, con riscoperta alle antiche tradizioni, benedizione degli animali, degustazioni di prodotti tipici nel quartiere della "Furca Vò", e la conclusiva cavalcata.
Febbraio: Carnevale Aragonese, con sfilata di carri allegorici.
Marzo: si festeggia San Giuseppe Artigiano, con la processione del Santo per le vie del paese, i giochi pirotecnici e la tradizionale Tavulata.
Marzo/aprile: Settimana Santa Aragonese. Le celebrazioni iniziano la domenica delle palme con la benedizione e il corteo nelle parrocchie. Il giovedì nella Chiesa del Carmine ha luogo la "deposizione del Cristo dalla Croce" e poi per tutta la notte la veglia e visita ai sepolcri. Il venerdì santo le celebrazioni iniziano la mattina con la processione del Nazareno e dell'Addolorata verso il Calvario dove, alle ore 12,00 in punto, avviene la Crocifissione del Cristo. Intorno alle ore 20,00 un'urna adornata da 4 angeli e da una palma intrecciata con all'interno il Cristo morto, muove in processione per le vie del centro storico, accompagnata dalle statue dell'Addolorata, di San Giovanni e di Maria Maddalena, dalla banda musicale e da centinaia di fedeli. La processione termina intorno alla mezzanotte con la sepoltura che ha luogo sulla piazza antistante la Chiesa della Madonna del Carmine. Momento centrale delle manifestazioni pasquali è però la domenica di Pasqua quando a mezzogiorno ha luogo il cosiddetto "Incontro dei Giganti", rappresentazione che avviene utilizzando le statue del Risorto e della Vergine nonché quelle spagnoleggianti di San Pietro e San Paolo. Le manifestazioni proseguono nelle due domeniche successive quando la statua della Madonna del Rosario viene portata in processione per le vie del paese accompagnata sempre dai Santi Pietro e Paolo. La seconda domenica di Pasqua avviene la Sagra del Tagano.
Maggio: si festeggia la Madonna di Fatima, incoronata Regina di Aragona il 13 maggio 1950 dal cardinal Ruffini. La Madonna viene venerata per tutto il mese di maggio all'interno della Chiesa Madre dove i fedeli si recano a portare fiori e a sostare in preghiera. Il 13 maggio avviene la processione del venerato simulacro della Madonna di Fatima per le vie della città, e al rientro vengono esplosi i giochi pirotecnici. Legati ai festeggiamenti vi sono il "Meeting del Folklore dei bambini" e la "Rassegna corale Mariana".
Maggio/giugno: si festeggia il Corpus Domini, con la processione Eucaristica per le vie della città.
Luglio/agosto: Estate Aragonese, con arte, musica, teatro e le "Notti Bianche"
Agosto: la prima domenica viene festeggiata la Madonna della Mercede anticipata da una novena con la recita del SS. Rosario in dialetto strettamente aragonese e il canto "Salve Regina". La domenica conclusiva intorno alle ore 18,00 viene celebrata la Santa Messa con la benedizione degli emigranti, al termine si svolge la Processione della Madonna della Mercede per le vie della città, e al rientro vengono esplosi i giochi pirotecnici. La terza domenica viene invece festeggiato San Giovanni Bosco, con la processione Eucaristica per le vie della contrada "Serre" e i giochi pirotecnici.
Settembre: la prima domenica viene festeggiata Santa Rosalia con la processione della statua per le vie dell'omonima contrada e i giochi pirotecnici. Il secondo sabato avviene la tradizionale Sagra della salsiccia, tramandata di anno in anno; dal 2007 la Sagra viene svolta presso le vie del centro storico del Paese, rievocando la vecchia tradizione. La salsiccia viene arrostita dai macellai aragonesi presso dei caratteristici stand dislocati lungo le vie. La seconda domenica viene invece festeggiato "San Vincenzo Ferreri" che è la festa più importante del paese, spettacoli canori e di cabaret, la fiera del bestiame, la processione del Santo e i giochi pirotecnici che concludono l'Estate Aragonese.
Ottobre: giorno 4 viene festeggiato San Francesco d'Assisi, con la novena, la benedizione degli animali, e la processione della statua per le vie della città. La seconda domenica si festeggia invece la Madonna del Rosario che dal 1875 è la Patrona di Aragona. In suo onore si svolge la degustazione del "Pani cunzatu", momenti religiosi e di fraternità, la Processione della statua per le vie della città, la "Sagra del cuddiruni aragonese" e i giochi pirotecnici.
Novembre: il 2 vengono ricordati i fedeli defunti, i caduti nelle guerre, i caduti di Nassirya e i caduti in miniera con un corteo fino al cimitero.
Dicembre: giorno 8 si festeggia l'Immacolata con la processione per le vie del paese. Dal 16 al 24 hanno invece luogo le Nannaredde (novene di Natale).
Alla città di Aragona in minima parte è legato il film Il cammino della speranza, in cui si scorcia per poco più di un minuto una veduta panoramica del centro storico con il possente Palazzo dei Principi Naselli, e una parte dell'attuale cimitero. Inoltre ad Aragona sono state girate alcune parti del film Il giudice ragazzino sul magistrato assassinato dalla mafia Rosario Livatino. Tra il 1999 e il 2000 viene girato La memoire aux auluettes, film sulla miniera di Marcinelle. Nel 2009 Aragona torna sul set cinematografico con il lungometraggio Prove per una tragedia siciliana, di e con John Turturro (la cui nonna materna era aragonese[11]) presentato alla 66ª edizione del Festival di Venezia.
La prima domenica dopo Pasqua ad Aragona si svolge la sagra del tagano. Il piatto che ad Aragona simboleggia la Pasqua è u taganu una pietanza a base di pasta, uova, tuma. Il nome deriva dal tegame in cui viene cucinato nel pomeriggio del Sabato Santo per essere consumato il Lunedì dell'Angelo. Cotto in forno almeno per due ore si può mangiare freddo o caldo. Il piatto si può gustare accompagnato da vino novello bianco.
Un altro piatto tipico della cucina aragonese è la 'mbriulata o imbriulata, che consiste in un impasto di pasta di pane salato arrotolato, farcito al suo interno da vari ingredienti: olive, cipolla e tritato di maiale condito con olio d'oliva, sale e pepe.
Al 15º censimento generale della popolazione e delle abitazioni dell'ISTAT (2011), il territorio di Aragona risulta così suddiviso[12]:
Nome | Tipologia | Abitanti | Altitudine | Coordinate |
---|---|---|---|---|
Aragona | centro abitato / capoluogo comunale | 8 779 | 400 | 37°24′26.58″N 13°37′08.2″E |
Stazione di Aragona-Caldare | centro abitato | 263 | 334 | 37°22′53.39″N 13°38′13.19″E |
Ranciditi | nucleo abitato | 53 | 330 | 37°23′03.08″N 13°37′40.65″E |
- | Case sparse | 398 | - | - |
totale | 2 centri abitati + 1 nucleo abitato | 9 493 | 117/600 |
È presente la miniera per l'estrazione di zolfo solfara Mandra, oggi inattiva.
Il territorio del comune è compreso nella zona di produzione del Pistacchio di Raffadali D.O.P.[13].
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
12 dicembre 1986 | 28 luglio 1989 | Vincenzo Di Giacomo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [14] |
28 luglio 1989 | 7 maggio 1992 | Vincenzo Di Giacomo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [14] |
3 luglio 1992 | 4 marzo 1993 | Vincenzo Di Giacomo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [14] |
4 marzo 1993 | 25 novembre 1993 | Girolamo Giovanni Lattuca | Democrazia Cristiana | Sindaco | [14] |
25 novembre 1993 | 15 dicembre 1997 | Alfonso Tedesco | Movimento La Rete e lista civica | Sindaco | [14] |
15 dicembre 1997 | 28 maggio 2002 | Biagio Raimondo Bellanca | Partiti vari da Alleanza Nazionale a Rifondazione comunista | Sindaco | [14] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Biagio Raimondo Bellanca | centro-destra | Sindaco | [14] |
1º giugno 2007 | 8 maggio 2012 | Alfonso Tedesco | centro-sinistra | Sindaco | [14] |
8 maggio 2012 | 14 giugno 2017 | Salvatore Parello | lista civica | Sindaco | [14] |
14 giugno 2017 | in carica | Giuseppe Pendolino | lista civica | Sindaco | [14] |
Il comune di Aragona fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.3 (Colline del Platani)[15].
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 236868966 · GND (DE) 4212106-1 |
---|
Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sicilia |