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Rètimo, o Retimno[1] (in passato anche Rettimo; in greco: Ρέθυμνο, traslitterato: Réthymno, in turco Resmo), è un comune greco situato lungo la costa settentrionale dell'isola di Creta. Capoluogo dell'omonima unità periferica, con 32.468 abitanti è la terza città dell'isola per popolazione e una delle sue principali mete turistiche.

Disambiguazione – Se stai cercando l'unità periferica, vedi Retimo (unità periferica).
Retimo
comune
Ρέθυμνο
Retimo – Veduta
Retimo – Veduta
Veduta della città
Localizzazione
Stato Grecia
PeriferiaCreta
Unità perifericaRetimo
Amministrazione
SindacoGeorgios Marinakis (KINAL) dal 26 maggio 2019
Data di istituzione2011
Territorio
Coordinate35°22′08″N 24°28′26″E
Altitudine17 m s.l.m.
Superficie397 480 km²
Abitanti55 525 (2011)
Densità0,14 ab./km²
FrazioniRetimo, Arkadi, Lappaioi, Nikiforos Fokas
Comuni confinantiApokoronas, Sfakia, Agios Vasileios, Amari, Mylopotamos
Altre informazioni
LingueGreco
Cod. postale741 00
Prefisso28310
Fuso orarioUTC+2
TargaΡΕ
Nome abitantiretimioti o rettimioti
PatronoSanta Barbara
Cartografia
Retimo
Retimo – Mappa
Retimo – Mappa
Sito istituzionale

A seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate (in vigore dal gennaio 2011[2]), che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, Retimo è ora capoluogo di un comune con un'estensione di 397 km² e 55.525 abitanti. La città è sede dell'Università di Creta e uno dei principali poli culturali dell'isola.


Geografia fisica


La città di Retimo è situata nella metà occidentale di Creta lungo la costa del Mar Egeo, 140 km ad ovest di Candia (Iraklio) e 65 km ad est della Canea. Il nucleo antico dell'abitato, sviluppatosi sotto le pendici di un'antica acropoli poi fortificata dai veneziani, è raccolto attorno ad un porticciolo dal quale si estende verso est un ampio litorale sabbioso costellato di strutture alberghiere e turistiche. Il tessuto urbano del centro storico, piuttosto ben conservato e largamente pedonalizzato, mantiene un carattere pittoresco grazie alla compresenza di calli e portali di impronta veneziana e di moschee e minareti dell'epoca ottomana.


Storia


Dell'antico insediamento che occupava il sito dell'odierna città si hanno scarse informazioni. Scavi archeologici hanno dimostrato che la città coniava le proprie monete in periodo ellenistico, il che fa supporre che fosse dedita a floridi commerci. Alcuni scrittori del III secolo d.C. fanno riferimento alla città e ad un suo tempio dedicato ad Artemide. Scarse sono le informazioni nel successivo periodo bizantino; negli anni della dominazione veneziana (iniziata nel 1212) aveva qui sede un rettore il quale rispondeva al duca che risiedeva a Candia.

Ingresso della fortezza di Retimo
Ingresso della fortezza di Retimo
La fontana Raimondi
La fontana Raimondi

Nel secolo XVI la presenza ottomana nel Mediterraneo orientale si fece sempre più minacciosa e, al pari di Cipro, Creta fu soggetta a sempre più frequenti incursioni piratesche saracene. Fu così che nel 1540 si avviò la costruzione di una cinta muraria disegnata dall'architetto Michele Sammicheli: l'opera fu ultimata nel 1570, ma non valse ad impedire l'anno successivo il saccheggio della città da parte del corsaro Occhialì. Sempre nel 1571 Cipro si arrese agli ottomani e ciò fece di Creta il nuovo principale obiettivo di conquista della Sublime Porta, per cui i veneziani si affrettarono ad ampliare e fortificare il castello che sorgeva sul promontorio. La nuova fortezza, disegnata all'architetto militare Sforza Pallavicini e impostata secondo i canoni della fortificazione alla moderna, fu progettata per poter contenere, in caso d'assedio, l'intera popolazione cittadina. Contemporaneamente la città acquisiva uno stile rinascimentale italiano: fu costruita la piazza centrale, il corso, la loggia. Tutti gli sforzi di ammodernamento furono tuttavia vani: quando nel 1646 i turchi sferrarono l'attacco a Creta, dopo la veloce presa della Canea le truppe di Gazi Hüseyin Pascià giunsero di fronte a Retimo e la cinsero d'assedio, costringendola alla resa il 13 novembre dopo una resistenza di poche settimane.

Il faro all'ingresso del porto
Il faro all'ingresso del porto

Durante il periodo ottomano la città mantenne il proprio impianto urbanistico originario, ma le chiese furono trasformate in moschee e si elevarono nuovi minareti; le antiche case dei patrizi veneziani che avevano abbandonato l'isola furono poi adattate al gusto dei nuovi padroni. Nei due secoli e mezzo di amministrazione ottomana la città conobbe un periodo di decadenza e la tendenza all'insabbiamento del porto ridusse ulteriormente il ruolo di Retimo a livello commerciale. Nel XIX secolo, come del resto in tutta l'isola, crebbe l'insofferenza greca verso i governanti ottomani e si moltiplicarono gli episodi di resistenza, fra cui l'insurrezione del 1866 che culminò nell'ancor oggi celebrato sacrificio collettivo nel monastero di Arkadi.

La loggia veneziana
La loggia veneziana

Nel 1897, anno in cui fu costituito lo Stato autonomo di Creta sotto la giurisdizione formale della Sublime Porta, iniziò un rapido processo di avvicinamento dell'isola al Regno di Grecia, processo che culminò con la definitiva annessione nel 1913 e con l'esodo della minoranza turca che da secoli si era stabilita sull'isola per effetto dello scambio di popolazioni sancito dal Trattato di Losanna (1924).

Durante la seconda guerra mondiale Retimo, come altre città cretesi della costa settentrionale, fu duramente bombardata dalla Luftwaffe in previsione di uno sbarco delle truppe tedesche che avvenne nel maggio 1941 (battaglia di Creta), ma fortunatamente le distruzioni e la successiva ricostruzione del dopoguerra non alterarono l'aspetto della città, che tuttavia continuò a versare in uno stato di arretratezza: la corrente elettrica giunse solo nel 1960. Grazie al turismo soprattutto internazionale, sviluppatosi continuamente a partire dal 1970, e ai fondi di sviluppo dell'Unione Europea, la città ha vissuto una rinascita che nel giro di pochi decenni le ha riassegnato il ruolo di capitale culturale dell'isola.

Vista panoramica di Retimo
Vista panoramica di Retimo

Monumenti e luoghi d'interesse



Dintorni



Geografia antropica



Suddivisioni


Il comune di Retimo è suddiviso in cinque quartieri: Arkadi, Lappa, Nikiforos Fokas und Rethymno che corrispondono ai 5 comuni che fino al 2010 erano autonomi. Ogni quartiere è a sua volta diviso in 45 comunità locali, le più popolose sono: Rethymno, Atsipopoulo, Adele, Pangalochori, Prines, Gerani, Chamalevri e Pigi.


Note


  1. Margherita Guarducci, RETIMNO, in Enciclopedia Italiana, vol. 29, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
  2. Programma Callicrate (PDF), su kedke.gr. URL consultato il 4 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2017).

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Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 132512127 · LCCN (EN) n79091243 · GND (DE) 4274296-1 · BNF (FR) cb12460127p (data) · J9U (EN, HE) 987007550346705171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79091243
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На других языках


[de] Rethymno

Rethymno (griechisch Ρέθυμνο [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}ˈrɛθimnɔ] (n. sg.), veraltet auch Rethymnon) ist eine Hafenstadt im Norden der griechischen Insel Kreta. Sie ist nach Iraklio und Chania die drittgrößte Stadt der Insel und bildet als gleichnamige Gemeinde (Δήμος Ρεθύμνου, Dimos Rethymnou) das Zentrum des Regionalbezirks Rethymno.
- [it] Retimo

[ru] Ретимнон

Ре́тимнон[3][4] (греч. Ρέθυμνο, Ρέθυμνον[2]) — город в Греции на севере Крита. Расположен на высоте 17 метров над уровнем моря[1], на побережье залива Алмирос Критского моря в 78 километрах к западу от Ираклиона и в 59 километрах к востоку от Ханьи. Административный центр общины (дима) Ретимни и периферийной единицы Ретимни в периферии Крите. Население 32 468 жителей по переписи 2011 года[2].



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