Kramators'k (in ucraino: Краматорськ?; in russo: Краматорск?, traslitterato: Kramatorsk) è una città dell'Ucraina orientale situata nell'oblast' di Donec'k e più precisamente nell'omonimo distretto, dei quali è capoluogo.
Kramators'k comune | |
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(UK) Краматорськ (RU) Краматорск | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Oblast' | ![]() |
Distretto | Kramators'k |
Territorio | |
Coordinate | 48°43′N 37°32′E |
Altitudine | 177 m s.l.m. |
Superficie | 117,1 km² |
Abitanti | 152 120 (2020) |
Densità | 1 299,06 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 84300–84390 |
Prefisso | 626(4) |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
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Nato come gruppo di piccoli villaggi intorno al XVIII secolo la data di fondazione è stata convenzionalmente fissata al 1868 con la realizzazione dell'omonima stazione ferroviaria. La città si sviluppò discretamente nel XIX secolo grazie alle industrie metalmeccanica e siderurgica.[1] Durante la guerra del Donbass la città fu occupata brevemente dai separatisti filo-russi della Repubblica Popolare di Doneck, venendo poi riconquistata dalle Forze armate ucraine dopo un'aspra battaglia. Nell'ottobre 2014 Kramators'k è stata designata quale centro amministrativo dell'oblast' di Donec'k.
La città è situata nell'Ucraina orientale, nella regione storica della Sloboda Ucraina, ed è posta sulle rive del fiume Kazennyj Torec', affluente destro del Severskij Donec[1], presso la confluenza dei fiumi Bilev'ka e Bičok, su un terreno prevalentemente collinare.
L'etimologia del toponimo moderno non è stata del tutto chiarita. Si ritiene che possa essere il risultato dell'unione delle parole "kroma" (in ucraino: крома?, ossia "frontiera" o "confine") e "tors'ka" (in ucraino: торська?, in riferimento al vicino fiume Tor, attuale Kazennyj Torec') col probabile significato letterale di "confine attraverso il Tor"; nel corso del XIX secolo era infatti attestata la forma Kram na Torci (in ucraino: Крам на Торці?).[2]
Secondo ritrovamenti archeologici l'area fu abitata almeno sin dal neolitico e la presenza umana sarebbe attestata almeno fino all'età del rame.
Nel 1767 il governatorato di Mosca concesse al conte F. Taranovu un vasto appezzamento di terreno sul quale sorse il villaggio di Petrivka poi seguito da altri insediamenti quali: Abazovka, Ivanivka, Šabel'kivka e Štejgerovka. I territori furono inclusi nell'area del governatorato di Sloboda-Ucraina e poi del governatorato di Char'kov.
Durante la realizzazione della ferrovia Kursk-Charkiv-Azov nel 1868 fu realizzata una piccola stazione ferroviaria a servizio dei villaggi di Biljans'ke e Petrivka; questo gli consentì di espandersi fino a riunirsi in un unico agglomerato.
Con la rivoluzione russa in città fu istituito un comitato pubblico a maggioranza menscevica-socialista ma le attività politiche furono fortemente rallentate dall'esondazione del fiume Tor nella primavera 1917. Nell'aprile 1918 fu conquistata dalla Repubblica Popolare Ucraina passando brevemente nell'area d'influenza del Secondo Etmanato di Pavlo Skoparadskyj. L'atamano fu rovesciato già nel dicembre dello stesso anno e quindi l'insediamento tornò a far parte della RPU e dopo la sconfitta di quest'ultima nella guerra sovietico-ucraina passò alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina.
Sotto il governo sovietico l'insediamento ricevette il titolo di insediamento di tipo urbano nel 1926 e poi di città di subordinazione regionale nel 1932, venendo inclusa nel 1938 nell'oblast' di Donec'k.
Il 27 ottobre 1941 la città fu occupata dalle forze dell'Asse impegnate nell'operazione Barbarossa, venendo rioccupata dall'Armata Rossa una prima volta nel febbraio 1943 e infine il 6 settembre dello stesso anno durante l'offensiva del Donbass. Durante l'occupazione nazista fu eretto un Monumento alla libertà per celebrare la liberazione della città dai bolscevichi.[3]
Nel 1989 fu scoperto che in un muro di un appartamento in città era impiantata una capsula contenente cesio-137, che rilasciava circa 1 800 Röntgen all'anno di raggi gamma.
Durante la guerra del Donbass il distaccamento locale della polizia e il municipio sono stati occupati dai separatisti filo-russi della Repubblica Popolare di Doneck, che hanno capitolato il 5 luglio 2014 dopo aspri scontri con le forze armate ucraine. In seguito alla riconquista della città, dall'11 ottobre 2014 Kramators'k è diventato capoluogo provvisorio dell'oblast' di Donec'k.[4] Nel febbraio 2015 la città è stata bombardata da un MLRS pesante BM-30 Smerch stanziato presso l'aeroporto di Gorlovka provocando 17 vittime, delle quali 8 civili, e 64 feriti. L'attacco è stato attribuito alle Forze armate della Federazione Russa.[5] Nell'aprile dello stesso anno, in tutta risposta, è stato demolito un monumento dedicato a Lenin. In occasione del terzo anniversario dal bombardamento è stato eretto un monumento in memoria delle vittime.[6]
La città è servita da una stazione ferroviaria che la collega ad altri centri dell'Ucraina tra cui Kiev, Odessa e Kostjantynivka.
La città ha avuto una rete tranviaria tra il 1937 e il 2017, mentre sono ancora attive la rete filoviaria e quella di autobus urbani, tutte gestite dall'azienda pubblica Kramators'ke tramvajno-trolejbusne upravlinnja (KTTU). È presente anche una stazione per gli autobus interurbani.
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