Sagogn (toponimo romancio; in tedescoSagens, desueto, ufficiale fino al 1943[1], in italianoSecagno o Segogno, desueti[senzafonte]) è un comune svizzero di 689 abitanti del Canton Grigioni, nella regione Surselva.
A Sagogn, come in buona parte della Surselva, sono stati accertati insediamenti umani sin dall'età del bronzo. Le prime informazioni precise sul luogo compaiono, nel 765, sul testamento di Tellone (vescovo di Coira tra il 760 e il 770) in cui figura la cessione dei terreni a favore dell'abbazia di Disentis[1].
Nell'Alto Medioevo, vista la posizione a ridosso dell'unica strozzatura lungo la strada che un tempo portava dal passo del Lucomagno a Coira, Sagogn ricoprì un ruolo fondamentale per la zona della valle di Foppa che si estende lungo il Reno Anteriore tra Ilanz e la Ruinaulta, diventandone il principale centro religioso, militare e commerciale[1]. Nel 1390, con la morte dell'ultimo erede della dinastia Belmont, i possedimenti di questa terra passarono ai De Sacco (signori della Mesolcina) e, successivamente,[senzafonte] ai Von Aspermont che nel 1390 eressero il castello di Fraissen[1] (tuttora mantenuto in ottimo stato[senzafonte]).
A partire dal XIV secolo il paese entrò in declino. La peste nera, le guerre tra i comuni rivali e le lotte riconducibili alla riforma protestante fecero diminuire la popolazione di quasi due terzi. La nascita della Lega Grigia modificò inoltre profondamente sia gli assetti politici che i poteri vantati dalla piccola nobiltà presente in Surselva e, in particolare, all'antico castello di Schiedberg[senzafonte]. Nel 1497 Sagogn perde i suoi possedimenti a Murschetg (attualmente parte del comune di Laax) e di conseguenza ogni suo alpeggio e zona montana[1].
Sino circa al 1960 buona parte della popolazione preferì emigrare verso altre zone della Svizzera[senzafonte] ma con l'affermarsi di Flims, Laax[1]e Falera (Weisse-Arena)[senzafonte] come zona turistica il paese approfittò dello sviluppo edilizio destinato alle abitazioni di vacanza[1].
Simboli
«D'oro, al San Colombano posto di fronte, vestito con la tunica e il cappuccio di nero, con la bisaccia a tracolla di rosso, la cinta d'oro, nimbato e calzato d'argento, con la mano destra benedicente e tenente con la sinistra il bastone da pellegrino di nero.[2]»
Monumenti e luoghi d'interesse
Bregl Da Heida
Le ricerche archeologiche destinate, negli anni 1960, al castello di Schiedberg portarono alla luce anche le rovine di una vecchia chiesa risalente al 760 circa. Caratteristico era, quasi certamente, il coro a ferro di cavallo. La struttura, che si trova su di una collina adiacente al castello (una zona chiamata dagli abitanti Bregl da Heida), rappresentava probabilmente una cappella privata dei signorotti locali e, sempre secondo i testamenti di Tellone, era intitolata a san Colombano. Il monaco irlandese, raffigurato tra l'altro sullo stemma comunale, aveva infatti visitato queste zone un secolo e mezzo prima. È probabile che il fulcro del comune di Sagogn si trovasse originariamente proprio su questa collina[senzafonte], abbandonata nel corso del Medioevo[1].
Il castello di Schiedberg
Castello di Schiedberg
Le rovine dell'antico castello di Schiedberg sono nascoste da una fitta boscaglia su una collina che domina la valle di Foppa e la Ruinaulta. Il sito fu probabilmente utilizzato quale fortezza dai Reti (che lo chiamavano Patnal) nel XV secolo a.C.[senzafonte] e, successivamente, utilizzato dai Romani[3]a partire dal 15 a.C. Nel 765 divenne il castello fortificato più importante della Surselva e dal 1137 (con Chuno De Segannio, detto anche Chuno da Sagogn)[senzafonte] divenne la dimora dei locali signori feudali[3]. Secondo una tradizione orale lo Schiedberg venne distrutto nel 1352 a seguito di una battaglia (Belmonterkrieg) tra i signori di Belmont (signori di Flims e dell'intera regione) e i signori del Werdenberg[senzafonte].
La chiesa di Santa Maria
Chiesa di Santa Maria
Il campanile gotico della chiesa di Santa Maria è stato costruito nel 1449[senzafonte]. Gli storici concordano comunque nell'affermare che le fondamenta della chiesa risalgono al V secolo e che l'edificio sacro rappresenta dunque uno dei primi esempi di cristianizzazione della regione[1]. I dipinti sul soffitto sono da attribuire a Giovanni Battista Macholino. Tra il 1987 ed il 1990 la chiesa venne completamente restaurata ed è oggi monumento storico nazionale[senzafonte].
Sport
Vista la morfologia il comune, che dispone di un ufficio turistico indipendente ma in stretta sinergia con i più noti comuni di Flims, Laax e Falera, è meta d'escursionisti nel periodo estivo e di fondisti durante l'inverno. Il rafting è praticato sul fiume Reno Anteriore[senzafonte]; dal 2009 è attivo un centro per il golf a 18 buche[4].
Infrastrutture e trasporti
I servizi ferroviari sono assicurati dalla Stazione di Valendas-Sagogn della Ferrovia Retica
La stazione ferroviaria di Valendas-Sagogn
Note
Martin Bundi, Sagogn, in Dizionario storico della Svizzera, 15 febbraio 2011. URL consultato il 9 giugno 2017.
Stemmi dei Comuni, su Cantone dei Grigioni. URL consultato il 17 luglio 2022.
Maria-Letizia Boscardin, Schiedberg, in Dizionario storico della Svizzera, 8 agosto 2011. URL consultato il 9 giugno 2017.
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