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Storia
I due nuclei abitati che formano il comune, Mezzovico e Vira, sono attestati nel 1335 come Medio Vico e Vira[2]. L'Alp da Pózz è un'exclave tra i comuni, in senso orario, di Monteceneri, Torricella-Taverne, Breno e Gambarogno.
Simboli
Ai sensi del regolamento comunale promulgato nel 2014, lo stemma araldico municipale di Mezzovico-Vira presenta la seguente blasonatura[3]:
«Partito: a sinistra d’argento alla pianta di canapa verde fiorita d’oro, a destra d’azzurro al pastorale d’oro caricato dallo scudo d’argento alla croce di rosso.»
In conformità alla prassi araldica svizzera, lo stemma "propriamente detto" ha la foggia di scudo spagnolo; nella versione adottata ufficialmente dal comune negli anni 2010, caratterizzata da un disegno più semplice e stilizzato, l'emblema ha invece assunto un'atipica forma quadrangolare.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa parrocchiale di Sant'Abbondio in località Mezzovico, eretta nel VI secolo, documentata dal 1423[senzafonte] e ricostruita in epoca barocca[2];
Chiesa comparrocchiale di San Mamete, eretta nel XII secolo[2];
Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate in località Vira[2];
Stele con iscrizione in alfabeto nord-etrusco[2]databile al 600 a.C., rinvenuta in località Palazzina e conservata nel Museo del Castello Visconteo di Locarno[senzafonte];
Chiesa di Sant'Ambrogio e rovine delle mura di un castello adiacente[senzafonte].
La chiesa comparrocchiale di San Mamete
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[2]:
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
Note
Centro di dialettologia ed etnografia, Repertorio toponomastico ticinese, a cura di Franco Lurà, Marco Frasa, vol.31, 2016, p.25.
Bernardino Croci Maspoli, Mezzovico-Vira, in Dizionario storico della Svizzera, 16 marzo 2010. URL consultato il 31 ottobre 2017.
Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
Bibliografia
Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, Bellinzona 1894, 210-212.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 45, 187, 244, 254, 256-259, 412, 422-426, 428. 553, 571.
Rinaldo Giambonini, Agostino Robertini, Silvano Toppi, Mezzovico, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1971, 205-224.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 222-224.
Giuseppe Chiesi, Fernando Zappa, Terre della Carvina. Storia e tradizioni dell'Alto Vedeggio, Armando Dadò, Locarno 1991.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 8, 60, 401, 404.
Edoardo Villata, Luigi Reali nel Canton Ticino. Un'autorecensione, in Arte&Storia, anno 8, numero 39, Edizioni Ticino Management S.A., Lugano 2008, 76-82.
Fabrizio Panzera (a cura di), Piano del Vedeggio. Dalla strada Regina all'Aeroporto, Salvioni, Bellinzona 2008.
Centro di dialettologia e di etnografia ticinese, Repertorio toponomastico ticinese; Mezzovico-Vira, Salvioni, Bellinzona 2016
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