Caslano si trova nella regione del Malcantone sulle rive del Lago di Lugano ai piedi del Monte Sassalto, una collina di roccia calcarea che spunta dalle acque del lago, probabilmente in passato interamente circondata dalle acque e congiuntasi alla terraferma col tempo[senzafonte], grazie ai sedimenti alluvionali del torrente Magliasina.
Storia
Il primo nucleo abitato di Caslano si è sviluppato attorno a una fortificazione romana, da cui il toponimo originario di Castellano[1].
Viene nominato per la prima volta nel 1126 nella cronaca della guerra decennale (1117-1127) tra Como e Milano. Si strinse in seguito fortemente a Milano arrivando nel 1450 a una convenzione con Francesco Sforza che riceveva soldati e armi in cambio della sua protezione[senzafonte].
Monumenti e luoghi d'interesse
La chiesa parrocchiale di San Cristoforo
Chiesa parrocchiale di San Cristoforo, eretta nel 1653[1], con un mosaico di Aurelio Gonzato sulla facciata rappresentante il patrono San Cristoforo[senzafonte].
Cappella di Santa Maria delle Grazie o Chiesuola di mezzo in località Magliasina, eretta nel 1093[senzafonte];
Chiesa di Santa Maria del Rosario in località Magliasina;
Cappella di Santa Maria in località Magliasina, posta di fronte alla chiesa di Santa Maria del Rosario, eretta nel 1442;
Villa Ferretti o Mainini[senzafonte].
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Museo della cioccolata Alprose, con una piccola e semplice esposizione di strumenti per la lavorazione del cioccolato dei secoli scorsi[senzafonte];
Museo della pesca, inaugurato nel 2010.
Infrastrutture e trasporti
Caslano è servito dall'omonima stazione sulla ferrovia Lugano-Ponte Tresa.
Amministrazione
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. L'ufficio patriziale, rieletto il 26 aprile 2009, è presieduto da Ermanno Laghi[senzafonte].
Note
Bernardino Croci Maspoli, Caslano, in Dizionario storico della Svizzera, 17 marzo 2005. URL consultato il 18 ottobre 2017.
Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
Bibliografia
Nino Ezio Greppi, La Vicinia di Caslano (Ricerche storiche), Tipografia «Popolo d'Italia», Milano 1931, estratti dall'Archivio storico della Svizzera italiana, 1929, fasc. I e II.
Virgilio Chiesa, Lineamenti storici del Malcantone, Tipografia Gaggini-Bizzozero, Lugano 1961.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 277.
Mario Jäggli, La vegetazione del Monte di Caslano, Edizione della Pro Malcantone, 1970.
Adolfo Caldelari, Arte e Storia nel Ticino, ETT, Locarno 1975, 118-119.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 236-238.
Plinio Grossi, Il Malcantone, riedizione della Guida Galli-Tamburini, Fontana Print S. A. Pregassona 1984, 114-116, 142, 148.
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Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 404, 407.
Francesco Dario Palmisano, Ponte Tresa e Caslano a fronte sulle rive del lago Ceresio e nel corso della storia, Ed. ASPT CH Ponte Tresa 2007.
Nino Ezio Greppi, Francesco Dario Palmisano, Documenti per la storia di Caslano: 1. La Vicinia di Caslano (di Nino Ezio Greppi, ristampa); 2. Repertorio di vari temi riguardanti Caslano fino al 2007 (di Palmisano), con prefazione del professor Mario Agliati, Ed. ASPT CH Ponte Tresa 2008.
Stefano Vassere, (a cura di), Caslano, in Repertorio toponomastico ticinese, volume 24, Archivio di Stato, Bellinzona 2008.
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