Balerna è situato in collina in posizione soleggiata; la parte più pianeggiante è la porzione di Pian Faloppia. I corsi d'acqua che scorrono sul territorio sono il Breggia, il Faloppia e il Raggio.
Storia
Fu sede della pieve di Balerna dal IX al XVIII secolo[1][2].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La chiesa collegiata di San Vittore martire
Chiesa collegiata di San Vittore martire, riedificata nel XVI secolo[1], presenta il secondo campanile di antica costruzione più alto del Cantone Ticino[senzafonte];
Chiesa di San Giovanni Battista e della Vergine annessa alla parrocchiale[senzafonte];
Chiesa-oratorio di Sant'Antonio da Padova[3] in località Cereda;
Chiesa-oratorio dell'Addolorata in località Pontegana[3].
Architetture civili
Ruderi della torre di Pontegana, costruita nel XII secolo[4];
Villa vescovile detta Belvedere[senzafonte], costruita nel XVIII secolo[1]sull'antica via Regina[senzafonte];
Palestra di via Franscini, costruita da Mario Botta nel 1976-1978[senzafonte].
Aree naturali
Il parco delle gole della Breggia
Parco delle gole della Breggia, istituito nel 1986.
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Il dialetto balernitano è il momò, parlato dagli indigeni a livello popolare e familiare su tutta la zona del Mendrisiotto. Presenta pochissime differenze dal dialetto comasco; la principale differenza è la pronuncia delle "s" seguite da una consonante (p,c,g) la quale viene pronunciata [ʃ] o [ʒ] e quasi mai [s] come per il comasco[senzafonte].
Istituto Provvida Madre, una fondazione per minorenni e adulti disabili[7]
Smart Academy Balerna, una scuola di musica classica e moderna[8]
Economia
La zona di Pian Faloppia, contigua a quella di Chiasso, è oggetto di discussioni accese per la possibilità di far fiorire una zona industriale e commerciale. La principale azienda di Balerna è la Chicco d'oro[senzafonte], operante nel settore del caffè[1].
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune[senzafonte].
Note
Stefania Bianchi, Balerna, in Dizionario storico della Svizzera, 8 settembre 2009. URL consultato il 9 novembre 2017.
Vaccaro, Chiesi, Panzera, 2003.
Chiese e cappelle, su Parrocchia Cattolica Balerna. URL consultato il 18 marzo 2020.
Thomas Bitterli, Pontegana, in Dizionario storico della Svizzera, 7 aprile 2011. URL consultato il 9 novembre 2017.
Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, Bellinzona 1894, 15-16, (Pontegana) 253.
Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
Giuseppe Martinola (a cura di), Invito al Mendrisiotto, Lions Club del Mendrisiotto, Bellinzona 1965, 34-37.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 20, 26, 36, 38, 40, 198-201, 221, 241, 279, 287, 378, 436, 514.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 350, 362, 365-369, 372, 380, 385.
Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003.
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