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Granada (pronuncia spagnola [ɡɾaˈnaða] o [ɡɾaˈna] in dialetto) o in italiano Granata[1][2] (/ɡraˈnata/[3]) è una città spagnola, capoluogo dell'omonima provincia andalusa.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Granada (disambigua).
Granada
comune
Granada – Veduta
Granada – Veduta
Localizzazione
Stato Spagna
Comunità autonoma Andalusia
Provincia Granada
Territorio
Coordinate37°11′N 3°36′W
Altitudine690 m s.l.m.
Superficie88,02 km²
Abitanti232 208 (2020)
Densità2 638,13 ab./km²
Comuni confinantiArmilla, Atarfe, Beas de Granada, Cenes de la Vega, Churriana de la Vega, Dúdar, Huétor de Santillán, Huétor Vega, Jun, Maracena, Ogíjares, Pinos Genil, Pulianas, Santa Fe, Vegas del Genil, Víznar, La Zubia
Altre informazioni
Cod. postale18001-18015
Prefisso(+34)958
Fuso orarioUTC+1
Codice INE18087
TargaGR
Nome abitantigranadini (granadinos)
PatronoMaria Addolorata
Cartografia
Granada
Granada – Mappa
Granada – Mappa
Sito istituzionale

«"Chi non ha visto Granada, non ha visto nulla

(Detto andaluso)

Geografia fisica


La città si trova nella parte orientale dell’Andalusia nel Sistema Bético, ai piedi della Sierra Nevada, situata sulla confluenza del fiume Darro con il Genil.


Clima


Nonostante la vicinanza al mare e lo scorrere tra le sue mura del fiume Darro, il clima è secco e continentale. La pioggia è rara e le alte montagne della Sierra Nevada impediscono che il mare mitighi il clima. Per questo in inverno le temperature scendono spesso sotto lo zero e d'estate superano quasi sempre i trenta gradi. C'è anche una grande escursione termica tra il giorno e la notte, spesso anche con una differenza di quindici gradi. Le ore di sole durante l'anno sono 2662.


Origini del nome


Nel secolo XI gli Ziridi spostarono la capitale da Medina Elvira («Città Elvira») a Medina Garnata. L'etimología del toponimo è ancora dibattuta e potrebbe provenire tanto dall'arabo (Gar-anat, «Collina dei pellegrini»), quanto dal latino (granatum, «melagrana»)[4].


Storia


Il suo periodo migliore fu quello successivo al periodo in cui al-Andalus (Spagna islamica) fu dapprima un Emirato e poi Califfato omayyade, con sede a Cordova. Con i reinos de taifas la città - che ospitava una ricca e attiva comunità ebraica, stanziata soprattutto nel quartiere Realejo, tanto da far chiamare la città Granada degli ebrei - fu governata dal 1013 in modo progressivamente indipendente dagli Ziridi, una dinastia fondata da Zāwī ibn Zīrī, un berbero giunto dal Nordafrica per partecipare alle guerre innescate in al-Andalus dal crollo del Califfato.

Durante il dominio islamico, Granada è stata una delle maggiori città commerciali per lo scambio di pietre preziose, pelli, armi e polveri da sparo. Alcuni di questi oggetti venivano anche dall'Estremo Oriente come la Cina e la Mongolia, anche se i primi importatori di oggetti provenienti da questi territori furono gli antichi romani, nel loro periodo di grande prosperità.

Nel corso della dominazione almoravide e almohade, Granada perse la sua indipendenza, costretta a piegarsi al volere dei signori venuti dal Maghreb, ma recuperò il proprio ruolo quando, nel 1238, Muḥammad ibn Yūsufu ibn Nāẓar (o Naṣr) entrò nella città dalla Puerta de Elvira per occupare il Palazzo del Gallo del Vento e legare la sorte della sua dinastia nasride al Sultanato di Granada. I Nasridi dettero alla città venti sultani, fino alla sua caduta nel gennaio del 1492.

I Nasridi trasformarono la loro capitale in uno dei centri più brillanti dell'intera Penisola Iberica, tanto sotto il profilo economico e sociale quanto sotto quello prettamente culturale. Fu l'ultimo reame ad essere "riconquistato" dai cristiani che, per un lungo periodo, le consentirono di sopravvivere, sia pure in uno stato di sostanziale infeudamento, alla corona di Castiglia, fino a quando, nel 1492, Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona costrinsero alla resa e all'esilio l'ultimo Sultano Abū ʿAbd Allāh (il "Boabdil" delle cronache cristiane dell'epoca)[5].

C'è una località chiamata "Sospiro del moro" da dove, prima di procedere verso la costa, si vede per l'ultima volta il panorama della città, e qui secondo la tradizione si fermò Boabdil a rimpiangere il suo perduto regno. Secondo la tradizione, la madre di quest'ultimo lo rimproverò dicendogli: "Piangi come una donna perché non hai saputo difendere il tuo regno come un uomo".

Il fatto che i "Cattolicissimi" re avessero deciso di eleggere come propria sede reale a Granada proprio il palazzo dei sultani dell'Alhambra (dall'arabo al-Ḥamrāʾ, ossia "la Rossa", a causa forse del colore rosato delle strutture murarie o, forse, del colore rossiccio della barba del primo sultano) lo preservò dalla devastante damnatio memoriae dei vincitori. Oggi l'Alhambra è considerata uno dei Patrimoni dell'Umanità. Carlo V edificò anche un suo palazzo nel mezzo dell'Alhambra, che non fu però terminato.

Alla fine del XVI secolo, con Filippo II al potere, scoppiò la sanguinaria ribellione dei moriscos (musulmani convertiti al cristianesimo) e fu costretto a intervenire il fratellastro di Filippo II, don Giovanni d'Austria, vincitore di Lepanto, che operò una repressione durissima: il capo degli insorti Abén Humeya (1520-1569), il cui nome cristiano era Fernando de Córdoba y Válor mentre quello arabo era Muḥammad ibn Umayya, fu tradito e assassinato da Abén Abó (Ibn ˁAbbād o Ibn ʿAbbās) che, a sua volta, fu decapitato dai cristiani che esposero la sua testa sulla Porta Reale. I moriscos vennero definitivamente espulsi dal suo regno da Filippo III e ci fu un periodo di grave crisi dell'economia nazionale (originata dallo sfacelo del settore agricolo). Nei secoli XVII secolo e XVIII secolo vi fu invece un periodo di grande splendore dovuto all'oro e all'argento delle Americhe e vennero avviate e completate le costruzioni delle grandi opere del Barocco e del periodo successivo

Nei secoli seguenti, Granada non fu più al centro della vita culturale del paese fino a quando, nel 1829, giunse in città Washington Irving, il quale dimorò all'Alhambra e scrisse I racconti dell'Alhambra che attrassero molti scrittori, artisti e viaggiatori romantici come Alexandre Dumas, Honoré Daumier, Delacroix ed altri. Nel 1889 si iniziò il restauro dell'Alhambra che fu aperta al pubblico con Alfonso XIII. Da allora Granada ha accresciuto la sua fama con Federico García Lorca, Salvador Dalí, Andrés Segovia e Manuel de Falla, che vi dimorarono contemporaneamente, facendo diventare la città andalusa uno dei maggiori centri mondiali della letteratura e della musica.


Monumenti e luoghi d'interesse


La città con l'Alhambra e, sullo sfondo, la Sierra Nevada
La città con l'Alhambra e, sullo sfondo, la Sierra Nevada

Granada è anche una delle città spagnole più visitata dai turisti per i suoi monumenti, le sue feste, per i locali caratteristici dei gitani nelle grotte del Sacromonte dove si canta e si ballano il flamenco e la zambra gitana.[6]


Alhambra


Veduta dell'Alhambra.
Veduta dell'Alhambra.
Lo stesso argomento in dettaglio: Alhambra.

Il monumento più celebre di Granada è l'Alhambra. Fu costruita nel quattordicesimo secolo da Muhammad Ibn Nasr ed è composta da tre parti: Alcazaba (dall'arabo al-Qaṣaba, "residenza fortificata"), Casa Reale o Alcazar (dall'arabo al-Qaṣr, "il Palazzo") con i giardini ed Alhambra alta o Quartiere degli Artigiani del Popolo, la cui estensione è di 104.000 metri quadrati. La fortezza era fiancheggiata da ben trecento torri, quattro delle quali sono ancor oggi porte d'ingresso al recinto, due strade pressoché parallele attraversavano la città delle quali solo una si è conservata.

Interessanti sono diverse sale con le caratteristiche decorazioni geometriche arabescate, sia del palazzo pubblico (Mexuar) sia di quello privato (Diwan o Serraglio), anche se alcune sono un po' trasformate dai re cristiani. Caratteristici i cortili, uno dei quali detto "Patio dei mirti", per le piante di mirto che delimitano l'interno pieno di acqua, e un altro, al centro dell'harem, detto "dei leoni" per la fontana centrale la cui vasca è sorretta da dodici leoni.

Altri edifici ospitano i bagni con diverse stanze, e poi cortili, giardini, fontanelle, piccole canalette in cui scorre l'acqua, rendono unico questo complesso. L'Alhambra è stata candidata dalla Spagna al concorso per l'elezione delle 7 meraviglie del mondo moderno nel 2007. Comprende anche il Palazzo di Carlo V.


Architetture civili


Il Palazzo della Madraza.
Il Palazzo della Madraza.
Il cortile dell'Ospedale Reale
Il cortile dell'Ospedale Reale

Architetture religiose


L'interno della Chiesa di San Girolamo.
L'interno della Chiesa di San Girolamo.

Altro


Corcio di Puerta Real.
Corcio di Puerta Real.

Cultura



Università


Lo stesso argomento in dettaglio: Università di Granada.

Musei



Infrastrutture e trasporti


Lo stesso argomento in dettaglio: Tranvia di Granada.

La città è servita dall'Aeroporto di Granada, situato a circa 20 km a ovest della città. Lo scalo ferroviario più importante è la Stazione di Granada.


Amministrazione



Gemellaggi



Note


  1. Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Granata", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2016, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. Granata, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 aprile 2017.
  3. Luciano Canepari, Granata, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  4. (ES) Del nombre de Granada, su nueva-acropolis.es, Organización Nueva Acrópolis. URL consultato il 10 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2009).
  5. TCI, p. 132.
  6. Il poeta messicano Francisco A. de Icaza ci ha lasciato questi famosi versi:"Dale, limosna, mujer / que no hay en la vida nada / como la pena de ser / ciego en Granada" [Dagli l'elemosina, donna, che non c'è nella vita niente come la pena di essere cieco a Granada](https://www.poemas-del-alma.com/blog/mostrar-poema-154237)
  7. TCI, p. 133.
  8. TCI, p. 136.
  9. TORNI, Jacopo in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 22 gennaio 2022.
  10. Biowebdesign, Plaza Nueva, su alhambragranada.it. URL consultato il 25 gennaio 2022.
  11. Museo Casa de los Tiros a Granada | spain.info in italiano, su Spain.info. URL consultato il 19 gennaio 2022.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 128997820 · ISNI (EN) 0000 0001 2106 188X · SBN RMLL001276 · LCCN (EN) n80001328 · GND (DE) 4021815-6 · BNE (ES) XX450834 (data) · J9U (EN, HE) 987007557357305171 · WorldCat Identities (EN) lccn-no99019347
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На других языках


[de] Granada

Granada [andalusisch Graná] ist die Hauptstadt der Provinz Granada in Andalusien (Südspanien) und liegt in einem Ballungsgebiet der Vega de Granada. Die Stadt zählt 232.462 Einwohner (Stand 1. Januar 2019), von denen die meisten in der Verarbeitung landwirtschaftlicher Produkte oder im Tourismus arbeiten. Wirtschaftlich und kulturell ist auch die Universität Granada von großer Bedeutung; mit etwa 60.000 Studenten (Stand 1. Juni 2018) handelt es sich um eine der größten Bildungseinrichtungen Spaniens.

[en] Granada

Granada (Spanish: [ɡɾaˈnaða],[lower-alpha 2] locally [ɡɾaˈna][5]) is the capital city of the province of Granada, in the autonomous community of Andalusia, Spain. Granada is located at the foot of the Sierra Nevada mountains, at the confluence of four rivers, the Darro, the Genil, the Monachil and the Beiro. Ascribed to the Vega de Granada comarca, the city sits at an average elevation of 738 m (2,421 ft) above sea level, yet is only one hour by car from the Mediterranean coast, the Costa Tropical. Nearby is the Sierra Nevada Ski Station, where the FIS Alpine World Ski Championships 1996 were held.

[es] Granada

Granada es una ciudad y municipio español, capital de la provincia homónima, en la comunidad autónoma de Andalucía. Está situada en la parte central de la comarca de la Vega de Granada, a una altitud de 680 m s. n. m., en una amplia depresión intrabética formada por el río Genil y por el piedemonte del macizo más alto de la península ibérica, Sierra Nevada, que condiciona su clima.

[fr] Grenade (Espagne)

Grenade (en espagnol : Granada), est une ville espagnole, capitale de la province de Grenade dans le Sud-Est de l'Andalousie. Elle s'étend sur plusieurs collines au pied de la Sierra Nevada, au confluent de trois rivières, le Beiro, le Darro et le Genil.
- [it] Granada

[ru] Гранада

Грана́да (исп. Granada [ɡɾaˈnaða]) — город и муниципалитет в Испании, столица провинции Гранада в составе автономного сообщества Андалусия. Муниципалитет находится в составе района (комарки) Вега-де-Гранада. Занимает площадь 88,02 км². Население Гранады составляет 232 208 человек (на 2018 год).



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